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Effetto tremolo


giovanni.airos

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giovanni.airos

Buonasera e grazie a tutti quelli che risponderanno.

Ai fini di un esame di elettronica dovrei analizzare il seguente circuito per effetto tremolo. Il circuito dovrebbe essere costituito da 3 blocchi, qualcuno me li sa indicare e magari spiegarmi come dovrebbe funzionare?

Grazie mille a tutti

tremolo.thumb.PNG.edc44ffbc8c035ade8dc94c50b064f60.PNG

 

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Fulvio Persano

Ciao e benvenuto.

 

34 minuti fa, giovanni.airos ha scritto:

Ai fini di un esame di elettronica

 

Ma...l'esame devi farlo tu o dobbiamo farlo noi?

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Che esame è? Se è elettronica circuitale o generale dovresti sapere le funzioni dei 3 componenti attivi e, osservando i risultati della simulazione, perchè il disegno indica chiaramente che è stai usando il simulatore LT, il funzionamento dei blocchi è evidente.

Comunque, per instradarti, ci sono un ampificatore, un mescolatore ed un oscillatore-generatore.

Modificato: da Livio Orsini
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giovanni.airos
9 ore fa, Fulvio Persano ha scritto:

Ciao e benvenuto.

 

 

Ma...l'esame devi farlo tu o dobbiamo farlo noi?

Salve,

si mi scuso sulla modalità e la formulazione della domanda, purtroppo ieri sera era tardi e sto facendo il possibile per questo esame perchè in contemporanea lavoro anche. Il punto è questo, il circuito proposto non è uno di quelli studiati. L'esame è di Costruzioni elettroniche: abbiamo studiato amplificatori operazionali, preamplificatori audio, integratori, convertitori AD. poi il professore ci ha proposto questo circuito senza alcuna indicazione. Sto provando a fare ricerche su internet ma sia in italiano che in inglese trovo poco...sarà certo colpa mia...avrei bisogno giusto di essere instradato. Solo per completezza le domande sono ai fini della preparazione all'esame tra l'altro non è un circuito che uscirà come quesito. Mi scuso ancora per la formulazione della richiesta. Grazie

Modificato: da giovanni.airos
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giovanni.airos
44 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Che esame è? Se è elettronica circuitale o generale dovresti sapere le funzioni dei 3 componenti attivi e, osservando i risultati della simulazione, perchè il disegno indica chiaramente che è stai usando il simulatore LT, il funzionamento dei blocchi è evidente.

Comunque, per instradarti, ci sono un ampificatore, un mescolatore ed un oscillatore-generatore.

Salve,

l'esame è di costruzioni elettroniche. Il circuito è stato proposto direttamente dal professore con i seguenti quesiti:
A. individuare i tre blocchi principali che lo compongono spiegando la funzionalità di ciascun blocco;
B. in che configurazione si trova il MOSFET M1?
C. quale funzione svolge il diodo D1?

1. regolare il valore di RP in modo che il valore medio della tensione di drain del MOSFET M1 sia pari
a 4.5 V circa (metà della possibile dinamica d'uscita);
2. valutare l'effetto del valore di RA sulla forma d'onda del segnale d'uscita.
3. come può essere fatta variare la frequenza di treble? (quale resistore può essere sostituito con un
potenziometro?)
4. Modificare lo schema sostituendo al posto del resistore individuato al punto precedente un
potenziometro di opportuno valore e mostrare il risultato di tre simulazioni che ne mostrino l’effetto.

Purtroppo sto provando a fare ricerche su questo circuito. Abbiamo studiato regolatori di tensione, preamplificatori, integratori ma sinceramente mi sembravano molto più semplici di questo. Ho ripreso la magistrale dopo diversi anni e mentre lavoro, ho perso sicuramente un po' di concetti di elettronica quindi sto cercando di recuperare.

 

La ringrazio per la preziosa dritta. 

 

Grazie e buona giornata

 

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giovanni.airos
3 minuti fa, gabri-z ha scritto:

Vi ha dato la legge di variazione dei tre resistori ? 

Se si, potresti simulare e studiare i vari comportamenti. 

purtroppo no, comunque ci ha fornito il file .asc per simularlo in LTSpice

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3 ore fa, giovanni.airos ha scritto:

B. in che configurazione si trova il MOSFET M1?

 

Ulteriore aiuto.

Il Mosfet è in configurazione Source comune, il segnale del generatore viene amplificato ed inviato in uscita. Il segnale dell'oscillatore locale modifica il poteniale di Source e va a sommarsi al segnale di gate.

Questa è una spiegazione ridotta all'osso con concetti semplificati e banalizzati.

 

Quello che trovo strano è che l'insegnate proponga un esercizzio che nulla ha a che vedere con quello che avete studiato, stando a quanto hai scritto.

Questo è un eserceziono di progettazione circuitale a componenti discreti. Essendo un corso universitario, io mi aspetterei che, prima di affrontare simili argomenti, si siano studiati, in modo approfondito, i semiconduttori come  BJT, FET e Mosfet e le relative topologie circuitali cfondamentali.

 

Il LED D1 dovrebbe variare di intensità luminosa in accordo con l'oscillazzione del transistor Q1

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giovanni.airos
2 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Ulteriore aiuto.

Il Mosfet è in configurazione Source comune, il segnale del generatore viene amplificato ed inviato in uscita. Il segnale dell'oscillatore locale modifica il poteniale di Source e va a sommarsi al segnale di gate.

Questa è una spiegazione ridotta all'osso con concetti semplificati e banalizzati.

 

Quello che trovo strano è che l'insegnate proponga un esercizzio che nulla ha a che vedere con quello che avete studiato, stando a quanto hai scritto.

Questo è un eserceziono di progettazione circuitale a componenti discreti. Essendo un corso universitario, io mi aspetterei che, prima di affrontare simili argomenti, si siano studiati, in modo approfondito, i semiconduttori come  BJT, FET e Mosfet e le relative topologie circuitali cfondamentali.

 

Il LED D1 dovrebbe variare di intensità luminosa in accordo con l'oscillazzione del transistor Q1

Salve,

 

la ringrazio ancora del prezioso aiuto.

Per quanto riguarda le conoscenze, suppongo che il professore si aspetti una conoscenza approfondita degli argomenti della triennale. Purtroppo come le dicevo precedentemente al momento io ho diverse lacune visto che sono anni che non faccio queste materie ed il professore non ha previsto un ripasso all'interno del corso. 

 

La ringrazio ancora. Gentilissimo.

Saluti

Giovanni

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Per me , il FET fa da '' resistenza'' variabile in parallelo alla R5 , modificando l'amplificazione dello stadio col MOSFET in un rapporto determinato dalle R12-R16 che simulano un potenziometro e con la frequenza determinata dalla R17 che qui fa da resistore variabile .

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giovanni.airos
10 minuti fa, gabri-z ha scritto:

Per me , il FET fa da '' resistenza'' variabile in parallelo alla R5 , modificando l'amplificazione dello stadio col MOSFET in un rapporto determinato dalle R12-R16 che simulano un potenziometro e con la frequenza determinata dalla R17 che qui fa da resistore variabile .

Salve,

grazie del commento.

image.thumb.png.303edc5e9cece63a00b5472aa3e45e75.png

 

metto un po' di considerazioni fatte con tutte le indicazioni date e supposizioni mie.  Aggiungo che C2 dovrebbe essere un blocco DC e che R17 sostituito con un potenziometro potrebbe permettere di variare la frequenza di tremolo.

 

 

 

Modificato: da giovanni.airos
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2 ore fa, gabri-z ha scritto:

il FET fa da '' resistenza''

 

No Gabri  disaccoppiato dal condensatore C3. Somma un segnale in alternata al Mosfet. Dalpunbto di vista di questo segnale il Mosfet può essere considerato un amplificatore in tensione in configurazione Common Gate. Però la polarizzazione del Gate varia in funzione del segnale sinusoidale iniettato dal generatore. Sommando gli effeti si considera il Mosfet come amplificatore-sommatore.

Per lavorare come credi tu, il Jfet  devrebbe essere accopiato in continua.

 

2 ore fa, tesla88 ha scritto:

Beh non è tanto originale come circuito

 

Tesla è un esercizio, quindi è meglio non sia originale.

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giovanni.airos

Salve,

 

grazie alle vostre indicazioni e ad altro materiale trovato e diverse considerazioni fatte sono giunto alla seguente conclusione.

Stasera farò anche le prove con LTSpice. 

 

Il circuito è costituito da 3 blocchi: un blocco audio, un blocco LFO e uno di controllo.

  • Audio(rosso): è costituito da uno stadio che amplifica il segnale audio in ingresso. Il valore del guadagno per M1 (source comune) è controllato dal JFET J1.
  • LFO (verde): L’oscillatore produce un segnale a bassa frequenza alternato al collettore del Q1. Se il diodo LED lampeggia a tempo si può assumere che la sezione dell’LFO è funzionante correttamente.
  • Controllo(blu): questo stadio prende il segnale dal collettore di Q1, rimuove la tensione di bias DC tramite C5 e poi riduce l’ampiezza del segnale dell’LFO (R7, R12 e R16) e fornisce il segnale ridotto al gate di J1. J1 è il cuore dell’effetto tremolo, con il drain connesso a C3 e il source connesso a massa è configurato come un resistore variabile (resistenza tra il drain e il source). La resistenza di drain-source è controllata dalla tensione di gate che è applicata dal blocco LFO.

image.thumb.png.ee9b3ff0bef4a0f7df0b74841f0ea72b.png

Inoltre l'ingresso generato da V1 tramite l'alimentazione fornita da V2. Il segnale amplificato viene portato in uscita tramite la capacità di accoppiamento C4. La capacità C2 funge da blocco DC per bloccare le interferenze audio e di frequenza CC che possono danneggiare il sistema. La capacità C1 invece è utilizzata per stabilizzare il circuito e ridurre i rumori legati all'alimentazione. La resistenza R2 invece stabilizza il segnale di ingresso soprattutto nel momento del collegamento. 

L'oscillatore controllato dal BJT Q1 fornisce una variazione di fase proporzionale a R17 (che può essere sostituita da un potenziometro per rendere variabile la frequenza di tremolo).

 

 

 

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9 minuti fa, giovanni.airos ha scritto:

Audio(rosso): è costituito da uno stadio che amplifica il segnale audio in ingresso. Il valore del guadagno per M1 (source comune) è controllato dal JFET J1.

 

NO!

 

Leggi bene il mio ultimo commento ed anche quello del link pubblicato da Tesla.

Il Jfet serve solo per applicare il segnale dell'oscillatore che produce l'effetto tremolo.

Il circuito Mosfet è un vero e proprio modulatore. Se tu togliessi il segnale che entra nel gate, e lo puoi fare benissimo al simulatore, vedresti sul drain il segnale iniettato da JFet, amplificato in tensione.

Variando l'ampiezza del segnale iniettato vari la profondità di modulazione, mentre variando la freqeunza dell'oscillatore si varia la frequenza del tremolo.

Il Jfet non può influenzare il guadagno del Mosfet perchè è accoppiato solo in alternata. Per effettuare la funzzione ipotizzata da Gabri, ovvero resistore variabile, dovrebbe essere accoppiato in continua.

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44 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Per effettuare la funzzione ipotizzata da Gabri, ovvero resistore variabile, dovrebbe essere accoppiato in continua.

In realtà , per non influire sul punto statico di funzionamento scelto per il MOS , viene disaccoppiato con un condensatore di valore sufficientemente alto per mantenere l'effetto nella intera banda audio. 

Ai tempi della ''fame '' di FET , si usava un transistor NPN    collegato inversamente ( con il collettore a massa )

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51 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Se tu togliessi il segnale che entra nel gate, e lo puoi fare benissimo al simulatore, vedresti sul drain il segnale iniettato da JFet, amplificato in tensione.

Sicuro ? Quale segnale inietta il FET ?

Adesso lo vado a simulare :thumb_yello:

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giovanni.airos
2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

E il segnale dell'oscillatore; controlla anche il link di tesla

Salve, 

ho fatto dei test modificando la RA.

Nei test è mostrata la tensione sul gate del JFET  e quella di uscita all'aumentare del rapporto R16/R17.

Inoltre la tensione sul drain del JFET aumentando RA aumenta.

 

R=125K.PNG

RA=0K.PNG

RA=249 K.PNG

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giovanni.airos
26 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

E normale che se modifichi il segnale che entra sul cate del Jfet ti aumenta il segnale sul drain.

Buongiorno,


io ho trovato anche questo:BD_EA-Tremelo-v3.pdf Anche in questo caso mi sembra accoppiato in alternata.

E' errato quindi di parlare del JFET come resistore variabile?

Il JFET quindi servirebbe solo per variare la profondità del segnale di tremolo generato dall'oscillatore?

 

Modificato: da giovanni.airos
chiarimento
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giovanni.airos
15 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

mentre variando la freqeunza dell'oscillatore si varia la frequenza del tremolo

Variando la R17 sto variando la frequenza dell'oscillatore e quindi quella di tremolo, se ho capito bene.

 

Riporto delle simulazioni variando le R17 in scala logaritmica. Anche le simulazioni mi sembrano siano corrette.

 

1558097230_r171000k.thumb.PNG.8c58fc79e13870e471f665b350f32efd.PNG5551664_r1710k.thumb.PNG.9afd73892df2fd8dc7f311af082a4bf4.PNG

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Ti sarebbe utile capire come funziona il FET, così potrai vedere che per vari potenziali sul gate, avrai vari valori di " resistenza" drain - source, la quale, evidentemente, compare in modo variabile con la frequenza del oscillatore a monte, in parallelo alla resistenza da 1k2, spostando evidentemente il punto di funzionamento del MOS. 

In poche parole, qui il FET, secondo me è contrariamente in modo parziale a quel che dice Livio, a cui chiedo scusa, fa solamente da resistore variabile con la frequenza dello stadio con il BJT.

Dico in modo parziale perché, è sempre un modulatore quello che risulta, per qui non sbaglia. 

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1 ora fa, gabri-z ha scritto:

In poche parole, qui il FET, secondo me è contrariamente in modo parziale a quel che dice Livio, a cui chiedo scusa, fa solamente da resistore variabile con la frequenza dello stadio con il BJT.

 

Forse c'èun po'm di confusione.

 

Lo stadio Jfet non ha influenza alcuna sulguadagno dello stadio preampli-miscelatore costituito dal Mosfet.

 

Lo stadio JFet lavora da separatore tra l'oscillatore e lo stadio miscelatore.

Il JFet non ha alcuna alimentaione in continua essendo accoppiato sia sul drain che sul gate solo in alternata. Si limita a tagliare parte del segnale proveniente dall'oscillatore; in pratica lavora come un amplificatore in calsse "C". E ovvio che varaindo la resistenza in serie al gate la tensioneil segnale sul drain aumenta o diminuisce, aumentando o diminuendo la profondità di modulazione.

 

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Il Jfet è usato come resistore variabile, basta cercare jfet dynamic resistance, è un'applicazione che in audio è largamente utilizzata, ho realizzato diversi 1176 Rev-A, compressori audio più che conosciuti, il VCA è realizzato proprio in questo modo.

 

Non avrebbe senso "sommare" il segnale LFO a quello di ingresso, in quando non si otterrebbe in uscita il risultato sperato, ovvero di modulare in ampiezza il segnale in ingresso, inoltre siccome la frequenza del LFO è "molto" bassa, non avrebbe senso accoppiarla con un condensatore che in pratica realizza sempre un passa alto, in questo caso > 3Hz

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