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PLC Forum


Convertire piastra elettrica da 110v a 220v?


Ichisuke

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Salve, non sono ferrato in materia quindi chiedo.

Mi è stato regalata una piastra dall'america (un edizione un po' particolare di prodotti Disney.... 😁)

Il punto è che chi me l'ha regalata nemmeno sapeva del voltaggio diverso...😐

Tralasciando questo... è possibile far si che la piastra accetti i 220v senza usare un convertitore di tensione (dovrei comprarne uno che regge i 500watt costanti)?

Ho aperto l'affarino e dentro sulle due resistenze c'era scritto 120v 250 WA, mentre sul termostato c'erano entrambi i voltaggi 250V 10A - 125V 15A.

Su entrambe le piastre c'è il simbolo della messa a terra con vicino un foro, non capisco a cosa serva se ci sono solo 2 cavi per la corrente...(scusate ma sono davvero ignorante in materia)

All'interno non c'è altro se non la lucina per segnalare il raggiungimento della temperatura.

Secondo voi c'è modo di cambiare le resistenze con delle compatibili e ricablare il tutto per far andare con la 220 (cambiando anche la spina cavo, ecc)?

O sto dicendo una enorme baggianata?

 

Grazie.

Spoiler

 

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Modificato: da Ichisuke
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30 minuti fa, Ichisuke ha scritto:

Tralasciando questo... è possibile far si che la piastra accetti i 220v senza usare un convertitore di tensione (dovrei comprarne uno che regge i 500watt costanti)?

 

O metti un'autotrasformatore 230V-120V che possa erogare 550VAo più, oppure sostituisci ressitori con altri costruiti per erogare 250 W con 230V.

 

In via del tutto teorica c'è la possiiblità di usare un dimmer da 1000W ma, visto che dichiari di non essere un esperto, è meglio non pensarci.

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Se le due resistenze sono collegate in parallello, puoi pensare di collegarle in serie, oppure puoi pensare di collegare in serie alla rete di alimentazione,  un diodo di opportuna tensione/corrente, ed eventualmente dissiparlo, sempre che il tutto sia fattibile.

Visto che comunque stiamo parlando di un dispositivo alimentato a tensione di rete, le eventuali modifiche potrebbero compromettere la sicurezza delle dispositivo, e di conseguenza la salute delle persone che lo utilizzano, valuta bene come procedere.

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Se non ti importa della possibilità di regolare le due temperature in modo indipendente, io collegherei le resistenze in serie. Molti fornetti scalda brioche usano lo stesso approccio.

Verrebbe fuori una roba così: FASE --> capo A della prima resistenza --> cavo che collega capo B della prima resistenza con capo A della seconda resistenza --> cavo che collega capo B della seconda resistenza con NC del termostato --> cavo che collega C del termostato con NEUTRO

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Quote

Salve, non sono ferrato in materia quindi chiedo.

Gia da qui, io eviterei di darti ulteriori informazioni senza che tu inserisca una o più foto delle piastre e del cruscotto comandi, perchè è giusto suggerirti di mettere in serie le due piastre, ma se c'è di mezzo un commutatore, la modifica suggerita è discutibile.

L'auto trasformatore è la più semplice, ma la più costosa, valutare costi beneficio è la prima cosa da valutare.

Mettere un diodo che tagli mezza semionda, la vedrei un pò fantasiosa (senza offendere chi te l'ha suggerita), la dissipazione di potenza sarebbe notevole con scarsi benefici economici.............

La più semplice soluzione è quella di cercare in internet se ci sono resistenze adattabili compatibili, in alternativa tienilo solo come bel ricordo di un dono fatto ...................

Come scritto all'inizio senza foto chiarificatrici questo è solo un mio sempice ragionamento che può essere smentito dai partecipanti alla discussione.

Un ciao a tutti

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1 ora fa, archimede57 ha scritto:

Mettere un diodo che tagli mezza semionda, la vedrei un pò fantasiosa

Visto che parliamo di un carico puramente resistivo, "segare" una semionda della 230Vac, è una soluzione logica.

1 ora fa, archimede57 ha scritto:

la dissipazione di potenza sarebbe notevole

La potenza che deve dissipare il diodo, e data dalla sua Vf(che se si sceglie un diodo tosto, non supera i 0.6V), per la corrente, che al massimo porta la dissipazione a qualche watt(3/4W).Un diodo in TO220 oppure in TO248, con un dissipatore, se li porta via bene.

In considerazione del fatto che parliamo di una piastra, cioè un dispositivo che non rimane acceso per molto tempo(non è un fornetto), la vedo come la soluzione più semplice ed economica.

Resta sempre inteso che non è la soluzione ideale, ma un ripiego.

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5 minuti fa, Nik-nak ha scritto:

Resta sempre inteso che non è la soluzione ideale, ma un ripiego.

 

Il vero problema è la competenza di chi fa queste modifiche.

Quando si inizia con una frase come questa:

 

Il 16/11/2020 alle 15:55 , Ichisuke ha scritto:

Salve, non sono ferrato in materia quindi chiedo.

 

E meglio non proporre soluzioni che prevedano la modifiche dell'apparato e costruzione anche di piccoli dispositivi come il diodo in serie. Si rischia che le modifiche sian fatte in modo tale da diventare pericolose per chi maneggia l'apparecchio.

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16 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Il vero problema è la competenza di chi fa queste modifiche.

Infatti, l'eventuale modifica, e collaudo della piastra, non la farà Ichisuke, che non è in grado, ma qualcuno che ha le competenze per farla, come lui stesso confermerà;)

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Il 16/11/2020 alle 15:55 , Ichisuke ha scritto:

non capisco a cosa serva se ci sono solo 2 cavi per la corrente

 

economia di scala, nello stampo ci includi anche il foro per il filetto per l'occhiello di terra poi il relativo cavo lo monterai solo in quei paesi dove da normative è previsto che tu lo metta...

 

è lo stesso anche con gli stampi in plastica, ieri ho aperto il notebook della mia ragazza per cambiarci la pasta e c'erano delle feritoie di ventilazione tappate, oltre che il foro per il connettore hdmi coperto da un gommino, anche se sulla main board c'erano anche le piazzole per saldarcelo.

 

In altre versioni di quel notebook più potenti ed accessoriate useranno la stessa scocca ma senza i blank, costa meno produrre un milione di scocche/mobo/resistenze tutte uguali piuttosto che 250.000 di un tipo, 250.000 dell'altro...

 

Comunque io metterei le due resistenze in serie, per un discorso di pfc più che altro... ma in realtà cambia poco, anche molti produttori usano il diodo in serie su resistenze a 230V per creare la "potenza ridotta"

 

La differenza è che se dovesse andare in corto il diodo bruci tutto, mentre con le resistenze in serie le possibilità che una vada in corto "per simpatia" sono quasi nulle

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Grazie a tutti per le risposte, pensavo la discussione fosse già morta.

 

Il 25/11/2020 alle 12:15 , Darlington ha scritto:

economia di scala, nello stampo ci includi anche il foro per il filetto per l'occhiello di terra poi il relativo cavo lo monterai solo in quei paesi dove da normative è previsto che tu lo metta...

 

è lo stesso anche con gli stampi in plastica, ieri ho aperto il notebook della mia ragazza per cambiarci la pasta e c'erano delle feritoie di ventilazione tappate, oltre che il foro per il connettore hdmi coperto da un gommino, anche se sulla main board c'erano anche le piazzole per saldarcelo.

 

In altre versioni di quel notebook più potenti ed accessoriate useranno la stessa scocca ma senza i blank, costa meno produrre un milione di scocche/mobo/resistenze tutte uguali piuttosto che 250.000 di un tipo, 250.000 dell'altro...

 

Comunque io metterei le due resistenze in serie, per un discorso di pfc più che altro... ma in realtà cambia poco, anche molti produttori usano il diodo in serie su resistenze a 230V per creare la "potenza ridotta"

 

La differenza è che se dovesse andare in corto il diodo bruci tutto, mentre con le resistenze in serie le possibilità che una vada in corto "per simpatia" sono quasi nulle

Okay, grazie della risposta.

 

Il 24/11/2020 alle 11:27 , Livio Orsini ha scritto:

 

Il vero problema è la competenza di chi fa queste modifiche.

Quando si inizia con una frase come questa:

 

 

E meglio non proporre soluzioni che prevedano la modifiche dell'apparato e costruzione anche di piccoli dispositivi come il diodo in serie. Si rischia che le modifiche sian fatte in modo tale da diventare pericolose per chi maneggia l'apparecchio.

Infatti non metto mano a nulla io, figuriamoci. Non sono un elettricista o tecnico di alcun genere. A malapena so spellare un filo.

 

Il 24/11/2020 alle 09:01 , archimede57 ha scritto:

Gia da qui, io eviterei di darti ulteriori informazioni senza che tu inserisca una o più foto delle piastre e del cruscotto comandi, perchè è giusto suggerirti di mettere in serie le due piastre, ma se c'è di mezzo un commutatore, la modifica suggerita è discutibile.

L'auto trasformatore è la più semplice, ma la più costosa, valutare costi beneficio è la prima cosa da valutare.

Mettere un diodo che tagli mezza semionda, la vedrei un pò fantasiosa (senza offendere chi te l'ha suggerita), la dissipazione di potenza sarebbe notevole con scarsi benefici economici.............

La più semplice soluzione è quella di cercare in internet se ci sono resistenze adattabili compatibili, in alternativa tienilo solo come bel ricordo di un dono fatto ...................

Come scritto all'inizio senza foto chiarificatrici questo è solo un mio sempice ragionamento che può essere smentito dai partecipanti alla discussione.

Un ciao a tutti

Ho messo delle foto qui https://imgur.com/a/c6SYluE 

Da come è composto dentro mi pare sia davvero molto "semplice" come oggetto. Ho provato a cercare delle resistenze compatibili ma niente...

Comunque se non trovo qualcuno che faccia il lavoro pazienza, resterà il dispiacere del regalo inutilizzato.

Io volevo solo "capire" cosa poterci fare per renderlo funzionante e al limite mi bastava suggerire questo topic a chi sa metterci mano.

Poi Amen.

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