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Conversione impianto in ferro da circuito aperto a circuito chiuso


alessandromancini

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Buonasera, sto per andare ad abitare in una casa costruita da mio nonno nel 1973. L'impianto di riscaldamento è funzionante ed è in ferro a circuito aperto con vaso di espansione posizionato nel punto più alto della mansarda. Attualmente c'è una caldaia a legna/carbone dell'epoca. L'impianto, nella sua vita, è stato adoperato circa due volte l'anno massimo, ma è rimasto sempre pieno e sembra non avere perdite. Non funzionano solo due termosifoni appartenenti alla stessa colonna dell'ultimo piano, anche se staccando gli elementi l'acqua esce e anche bollente, solo che è come se non riuscisse a fare circuito (se svito l'aria del termosifone esce acqua fredda); anche chiudendo tutti gli altri e lasciando aperti solo quei due non si scaldano. Quindi mi è stato consigliato da mio zio di mettere innanzitutto una caldaia a gas da 24kw (9 elementi, due piani), e fare il circuito chiuso con i jolly rimuovendo il vaso di espansione attuale, così da fargli fare circuito per bene. La cosa che mi lascia perplesso è che mio padre si ricorda che quei due termosifoni funzionavano alla perfezione in passato (circa 30 anni fa), e anche bene! Un altro conoscente, invece, mi sconsiglia di convertire l'impianto a circuito chiuso per via delle pressioni, però conosco diversi impianti in ferro di quella stessa epoca nei fabbricati costruiti sempre da mio nonno (dunque con lo stesso idraulico) convertiti senza problemi. Voi che fareste? Corro questo rischio? Oppure esistono anche caldaie a gas per vasi aperti? Con il circuito chiuso risolvo anche il problema degli ultimi due termosifoni (stessa colonna) che non riescono a fare circuito anche se l'acqua calda gli arriva? Tutti gli altri funzionano perfettamente e l'impianto non perde (o almeno sembra). Un altro dettaglio che posso aggiungere è che prima dello scaldabagno attuale c'era uno scambiatore di calore (sulla stessa colonna dei due termosifoni di cui sopra che ora rimangono freddi) dove passava l'acqua dell'impianto di riscaldamento per fare anche acqua calda sanitaria, ma poi è stato rimosso e sono stati tappati sia l'entrata che il ritorno dallo stesso, e non vorrei che è per quello che quei due termosifoni ora non fanno bene circuito (proverei dunque a mettere un flessibile e ricollegare mandata e ritorno del vecchio scambiatore). Sui vari forum ho visto che forse è un problema di regolazione dei detentori, però mi pare strano che 30 anni fa l'impianto funzionava perfettamente e ora si sia starato. Un sentito ringraziamento a chi mi può aiutare!!!

Modificato: da alessandromancini
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Ciao, l'impianto a vaso aperto ha la pompa o è a circolazione naturale?

Prova a togliere un radiatore che non scalda e fa uscire un bel pò di acqua anche dal ritorno tenendo l'altro radiatore chiuso sia valvola che detentore

poi lo riprovi sempre con l'altro chiuso, oppure colleghi un flessibile tra andata e ritorno e provi

Il passaggio da vaso aperto a chiuso ti garantisce una pressione maggiore che aiuta la circolazione agevolando il piano più alto

Ed è sconsigliato solo se i tubi in ferro sono molto rovinati, soprattutto se c'è una parte interrata non visibile

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  • 2 weeks later...
alessandromancini
Il 10/1/2021 alle 16:30 , robertice ha scritto:

Ciao, l'impianto a vaso aperto ha la pompa o è a circolazione naturale?

Prova a togliere un radiatore che non scalda e fa uscire un bel pò di acqua anche dal ritorno tenendo l'altro radiatore chiuso sia valvola che detentore

poi lo riprovi sempre con l'altro chiuso, oppure colleghi un flessibile tra andata e ritorno e provi

Il passaggio da vaso aperto a chiuso ti garantisce una pressione maggiore che aiuta la circolazione agevolando il piano più alto

Ed è sconsigliato solo se i tubi in ferro sono molto rovinati, soprattutto se c'è una parte interrata non visibile

Buonasera, innanzitutto ti ringrazio per la risposta. Mio padre dice che l'impianto era concepito per circolazione naturale, ma comunque poi è stato messo un circolatore. Infatti le mandate dalla caldaia sono da un pollice e un quarto. Ieri ho svuotato l'impianto, chiuso tutti i termosifoni, ho staccato i due freddi e ci ho sparato a turno, da valvola e poi da detentore, con una pompa disostruente da 8 bar di aria lasciando aperto solo da dove sparavo l'aria (a turno tubo superiore di mandata e inferiore di ritorno) mentre mio padre teneva tappati gli sfiati sul vaso di espansione. Ho collegato un flessibile da 3/4 sugli attacchi del vecchio scambiatore di calore che è stato rimosso tempo fa (era posizionato per ultimo prima del vaso di espansione).Rimontati i termosifoni, riempito e spurgati i termosifoni, quei due rimangono comunque freddi e rimane freddo anche il flessibile (la colonna serve quei due freddi e il veccho scambiatore rimosso dove ho messo il flessibile inutile dato che poi mi hanno spiegato che è in serie come qualsiasi altro termosifone, però per fare la prova del nove ho messo il flessibile). La cosa strana è che smontando i termo freddi l'acqua calda arriva, ma sembra non esserci circolazione sulla colonna. L'unica cosa che mi rimane da fare è rismontare uno dei due e metterci un acido in modo da farlo arrivare direttamente nella colonna, ma ho forti dubbi e non vorrei far danni..... Detto ciò secondo te può essere una bolla d'aria nella colonna? Però ho pure svuotato e riempito un sacco di volte l'impianto..... non ci sto capendo più niente.... Sarei tentato di cambiare le due valvole e i due detentori e a questo punto anche i due termosifoni mettendone due di alluminio (ora sono in acciaio smaltato tipo equador anni 73)..... Ma temo siano soldi buttati.....

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Ciao, hai provato a chiudere i radiatori che scaldano e lasciare aperti solo i due che non scaldano? 

Forse la pompa ha perso di forza e l'acqua preferisce girare nei radiatori più bassi anziché salire sopra 

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