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Termostato Honeywell Lyric T6R Cicli accensione e Tempo d'accensione minimo


babbofucile

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Buongiorno a tutti,

scrivo su questo forum sperando di trovare una risposta a questa problematica di cui tutti gli attori (produttori...) coinvolti in questa storia sembrano non essere capaci di risolvere in alcuna maniera.

Allora posseggo un riscaldamento autonomo in un appartamento a Roma, all'incirca 160mq, con radiatori in acciaio di nuova generazione riscaldati con :

  • Caldaia GAS a condensazione Rinnai Mirai 34 
  • Cronotermostato Honeywell Lyric T6R

 

Il riscaldamento di per se funziona correttamente, ma l'unica cosa che non mi fa stare tranquillo e sicuro che tutto stia funzionando in maniera corretta è il fatto che il cronotermostato della Honeywell fa spegnere ed accendere (vedo proprio la fiammella che si accende e si spegne sul LCD e sento la caldaia che si spegne e riceve il giusto comando) la caldaia numerose volte durante sia il processo di riscaldamento sia dopo quando la T° ambiente ha raggiunto i 21,5° impostati e per quindi far mantenere la temperatura a quel valore fino all'ora desiderata ed impostata.

 

Facendo varie ricerche ho capito che quello che potrebbe non essere configurato in maniera corretta è il parametro interno al cronotermostato che fa spegnere ed accendere la caldaia con dei parametri che possono essere modulati in base al tipo di "generatore" che sta comandando, e questi due parametri sono :

  • Frequenza di ciclo : impostato a 6 di default
  • Tempo di accensione minimo : impostato ad 1 minuto di default

 

Vorrei capire se per una caldaia come la mia, che alla fine è la taglia più grande per ambienti domestici della Rinnai se non ho capito male, è corretta un impostazione di regolazione del riscaldamento in questa maniera o se magari dovessero essere ritoccati questi valori per farla accendere meno volte e per far durare quelle accensione più tempo. Non vorrei insomma che magari questa impostazione di defaul mi stia facendo consumare più metano del necessario, tutto qui.

 

Sperando che qualcuno ha avuto a che fare con la stessa storia o per lo meno ci capisca della materia in maniera migliore di me attendo vostre per confronto.

Grazie a prescindere,

Matteo

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1 ora fa, babbofucile ha scritto:

radiatori in acciaio di nuova generazione

 

per curiosità cosa dovrebbe cambiare rispetto all'acciaio di "vecchia generazione" ?

 

1 ora fa, babbofucile ha scritto:

questa impostazione di defaul mi stia facendo consumare più metano del necessario

 

consumi quello che devi consumare, se vuoi risparmiare spegni tutto ed ottieni un risparmio del 100%, roba inarrivabile anche con le tecnologie più sofisticate 

 

se avessi un termostato senza controllo proporzionale questo staccherebbe a temperatura raggiunta e riattaccherebbe dopo il differenziale a scendere, di solito mezzo grado o un grado in meno, solo che poi dovrebbe marciare per più tempo per scaldare, quindi la minestra non cambia: accendi per x tempo e poi spegni per y oppure vai con la modulazione in una sorta di pwm estremamente lento, l'unica cosa che cambia è il confort, ma alla fine se devi mettere nell'ambiente una tot potenza per riscaldarlo e quella potenza più che dal gas non può venire, brucerai una tot quantità di gas

 

faccio lo stesso paragone con una vasca da cento litri, posso riempirla con un veloce rubinetto da 10 lt/min o con un lentissimo rubinetto da 1lt/min, ma sempre cento litri ci dovrò mettere

 

l'unico modo per risparmiare.. sarebbe far andare i radiatori ad una temperatura talmente bassa da avere sul ritorno una temperatura sufficiente da far lavorare la condensazione, cosa che sugli impianti a radiatori difficilmente si può fare (a meno di non avere radiatori esageratamente sovradimensionati) e quindi la spaziale caldaia a condensazione funziona esattamente come una tradizionale, con gli stessi consumi, ed il fantomatico 30% di risparmio rimane tutto a marketinglandia

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Innanzitutto grazie per la risposta!

1 ora fa, Darlington ha scritto:

 

per curiosità cosa dovrebbe cambiare rispetto all'acciaio di "vecchia generazione" ?

Nulla, l'acciaio è acciaio! Intendevo che erano termosifoni d'acciaio "di nuova generazione" rispetto a quella precedente in ghisa che avevo prima di effettuare il cambio. Ma non era questo il core della discussione 😉

1 ora fa, Darlington ha scritto:

consumi quello che devi consumare, se vuoi risparmiare spegni tutto ed ottieni un risparmio del 100%, roba inarrivabile anche con le tecnologie più sofisticato

Ah ottimo, buono a sapersi! Ero convinto che i termosifoni "di nuova generazione" si potessero riscaldare anche con le buone intenzioni, ma evidentemente la caldaia dovrà essere comunque in funzione.... acciderbolina!

 

1 ora fa, Darlington ha scritto:

se avessi un termostato senza controllo proporzionale questo staccherebbe a temperatura raggiunta e riattaccherebbe dopo il differenziale a scendere, di solito mezzo grado o un grado in meno, solo che poi dovrebbe marciare per più tempo per scaldare, quindi la minestra non cambia: accendi per x tempo e poi spegni per y oppure vai con la modulazione in una sorta di pwm estremamente lento, l'unica cosa che cambia è il confort, ma alla fine se devi mettere nell'ambiente una tot potenza per riscaldarlo e quella potenza più che dal gas non può venire, brucerai una tot quantità di gas

 

faccio lo stesso paragone con una vasca da cento litri, posso riempirla con un veloce rubinetto da 10 lt/min o con un lentissimo rubinetto da 1lt/min, ma sempre cento litri ci dovrò mettere

 

l'unico modo per risparmiare.. sarebbe far andare i radiatori ad una temperatura talmente bassa da avere sul ritorno una temperatura sufficiente da far lavorare la condensazione, cosa che sugli impianti a radiatori difficilmente si può fare (a meno di non avere radiatori esageratamente sovradimensionati) e quindi la spaziale caldaia a condensazione funziona esattamente come una tradizionale, con gli stessi consumi, ed il fantomatico 30% di risparmio rimane tutto a marketinglandia

Ed ecco qui una risposta sensata ed utile alla comunità, oltre che a me, ci siamo arrivati 😘

Capisco e sposo il tuo ragionamento, ma la delucidazione che chiedevo era meno semantica e più tecnica! Ovviamente dalle tue considerazioni e metafore intuisco che sei un ottimo filosofo ma di "Frequenze di cicli d'accensione" e di "Tempo d'accensione minimo", da calibrare in base alla tipologia di generatore, ce ne capisci quanto me (ovvero poco).

Il problema non è quanto voglio io far star accesa la caldaia! io me ne frego di quanto sta accesa, quello che m'interessa è che mi riscaldi l'ambiente e devo dire che di caldo non ci lamentiamo... anzi! E per quanto devo pagare pago, non ho problemi nemmeno per quello.

 

La mia domanda era per capire se anche qualcun altro avesse una situazione simile alla mia con accensioni frequenti e ripetute da parte del termostato, anche nel giro di pochi minuti (che suppongo che se si accendesse ad intervalli anche di 20 minuti, invece di 10 come all'incirca sta facendo adesso, la T ambiente non cambierebbe sensibilmente), e se fosse corretto far lavorare quel tipo di caldaia che ho io per così poco tempo così frequentemente. Una semplice domanda abbastanza tecnica, tutto qui.

 

Ma capisco pure che è da tanto che siamo tutti rintanati in casa e lo spirito di fare i simpatici, anche online, di sicuro non ci manca eh!!🤭

 

Comunque grazie per la risposta ed un abbraccio virtuale

 

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2 ore fa, babbofucile ha scritto:

ma di "Frequenze di cicli d'accensione" e di "Tempo d'accensione minimo", da calibrare in base alla tipologia di generatore, ce ne capisci quanto me

 

puoi anche essere il massimo esperto mondiale sull'argomento ma se non sei lì non le puoi regolare, l'idea alla base del funzionamento proporzionale è mantenere la temperatura evitando però il funzionamento on-off dei termostati classici, è una funzione come detto che mira al confort e non al risparmio 

 

quindi non c'è la ricetta magica per regolarli in maniera risparmiosa quei parametri, semplicemente se in on-off ti farebbe 5 ore accesa e un'ora spenta, la regolazione proporzionale ti spalma quell'ora di spegnimento in una serie di riaccensioni successive, ma come nell'esempio della vasca la quantità di calorie cedute all'ambiente rimane la stessa

 

se sei in fissa con la regolazione proporzionale disattivala ed usalo come termostato normale, magari segnati i consumi di gas prima e dopo e poi vedrai che si scostano poco o per nulla

 

con una condensazione sarebbe più utile il termostato proporzionale che abbassa la temperatura di mandata in modo da tenerla accesa con un filo di gas e bassa temperatura invece che spegnerla del tutto, ma è un accessorio che deve essere supportato dalla caldaia 

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Alessio Menditto

Babbofucile siccome Darlington ha perso tempo a rispondere, e ha detto oltretutto cose di buon senso, sarebbe gentile non facessi ironia, ognuno risponde come sa e come vuole, cerchiamo di risolvere e non creare inutili polemiche.

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Vi ringrazio ad entrambi per le risposte.

Chiedo scusa se rispondo solo ora ma ho avuto numerosi impegni lavorativi in questi giorni.

 

Ringrazio Darlinghton per la risposta più "costruttiva" della prima ed ho afferrato il concetto. Lascio allora il termostato impostato così e spero di aver capito (anche se comunque questo argomento non l'abbiamo esposto in maniera approfondita) che questo continua accensione/spegnimento della caldaia, con questo algoritmo proporzionale, non crei particolari danni alla caldaia a condensazione in mio possesso.

Capisco pure il ragionamento della quantità di dolore ed il fatto che alla fin fine cambia poco o nulla quanto sta acceso x o y. 

 

Per quanto riguarda Alessio Menditto non stavamo litigando o cosa, e suppongo che Darlinghton nemmeno abbia bisogno dell'avvocato difensore dato che mi sembra in grado di rispondere e farsi valere autonomamente.

Ho soltanto risposto a tono a dei suoi punzecchiamenti, che mi ha voluto far notare, e che comunque ho apprezzato.

Bisogna diventare un po tutti più elastici e tranquilli che essere "ironici", com'è stato tra l'altro prima Darlinghton, non vuol dire essere irrispettosi ma solamente che si può stimolare una discussione anche in questa maniera spiegando dei concetti in maniera velata.

 

Un abbraccio a tutti e buon proseguimento!

 

 

 

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Alessio Menditto

Lo so che non stavate litigando, sono molto elastico anche se non sembra e so che Darlington non ha bisogno di difensori, era proprio una cosa che mi veniva elasticamente da dentro e l’ho detta.

Un abbraccio anche da parte mia 🤗

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  • 1 year later...

Ciao a tutti. Anche se la discussione è un po' vecchia vorrei chiedere se @babbofucile ha fatto qualche progresso sulla comprensione dei parametri.

 

Mi trovo ad usare Honeywell Home. A parte il sarcasmo, non mi sembra che la "regolazione proporzionale" sia menzionata o disattivabile tra i parametri e che, piuttosto, i due parametri citati impongano cicli di accensioni e tempi minimi di funzionamento per preservare la caldaia.

 

Ho avuto il sospetto che questa fosse la concezione, specialmente per i cicli di accensione, ma che non sia specificato "minimi" o "massimi" e quindi che di fatto vada in conflitto con il concetto di "accensione a richiesta".

 

In un impianto con Honeywell Home e testine motorizzate, la caldaia non dovrebbe accendersi quando una testina sente la necessità e chiede calore? E può una casa con 4 ambienti regolati poter mantenere un equilibrio, per esempio, con 3 cicli ora? Posso scegliere anche 6, 9 o 12 (non posso disattivare), ma non vorrei un numero fisso e vorrei agisse "a chiamata".

 

Se poi imposto un "tempo di accensione minimo" di 5 minuti, non è che mi fa 3 accensioni nella prima mezz'ora (perché chiamate dalle testine), poi non si accende più la caldaia fino all'ora successiva?

 

Ho la sensazione che faccia accensioni troppo brevi per portare una variazione significativa della temperatura. Per esempio, imposto su 18 gradi di notte, quindi per diverse ore, e mi aspetto che la caldaia (condensazione, 45°) venga fatta accendere per portare almeno un grado di variazione (tipo da 17.5 a 18.5), ma può essere che questo avvenga nei 5 minuti che ho cronometrato? Per poi riaccendersi di nuovo poco dopo? Se 5 è il minimo, mi aspetto che l'accensione duri di più perché credo occorra di più per questa variazione. Purtroppo nel display non viene mostrato quale testina sta chiamando calore e dai gradi indicati non capisco. Se imposto a mano una variazione importante la caldaia si accende per diversi minuti, ma sul mantenimento della temperatura nelle diverse ore non sono soddisfatto.

 

Ora il mio setup è Tempo minimo 5 (non aumentabile), cicli 3, sarà giusto? Dovrò cambiare di nuovo gli avviatori della caldaia (Immergas)? Chi lo sa... Non voglio né 6, 12 cicli obbligatori se non occorrono, ne che massimo 3 siano pochi, ne che 5 minuti minimo siano 5 minuti massimo.

Mi confondono i brevi e frequenti ad avvii con temperature invernali che ho la sensazione di percepire (ho appena cambiato i cicli perché erano 5).

 

 

Modificato: da MicmicBO
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Alessio Menditto

Micmic fai copia e incolla di quello che hai scritto per favore e apri una tua discussione, nel caso Babbofucile legga vedrai ti risponderà, altrimenti speriamo avrai altri aiuti.

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