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Dichiarazione di Conformità non rilasciata


Stefano Daniele Iannarone

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Stefano Daniele Iannarone

Buonasera a tutti

 

ho da poco ristrutturato una parte del mio appartamento, in particolare sala e cucina, che sono passati da due locali separati ad uno unico. Ho quindi preso la palla al balzo per rifare, solo in questo locale unico, l'impianto elettrico. In particolare, ho fatto aggiungere un differenziale per il condizionatore, uno per il piano a induzione, uno per le prese ed uno per le luci. Logicamente hanno anche dovuto rifare le tracce per portare i cavi dai differenziali nuovi ai punti luce e prese nuove installate. I lavori sono stati dati in mano ad una impresa. Al termine del rifacimento dell'impianto elettrico, ho chiesto la dichiarazione di conformità al geometra (proprietario dell'impresa) che sta seguendo i lavori. Mi ha risposto che per interventi di questo tipo, l'elettricista non rilascia alcun certificato di conformità. Sono andato a rileggermi il decreto, il quale, all'art. 7, comma 3, parla dell'obbligatorietà del rilascio di tale documento anche a modifiche all'impianto. Volevo chiedere a persone sicuramente più esperte di me, dove sta la verità e come comportarmi. Grazie!

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Stefano Daniele Iannarone

Purtroppo no. Quando ho comprato casa, è stata una mia mancanza non richiederla (in realtà non ne ero a conoscenza).

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Maurizio Colombi
22 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto:

è stata una mia mancanza non richiederla

La dichiarazione di conformità, segue le sorti dei locali per la quale è stata rilasciata, se un locale viene messo in vendita, anche la dichiarazione deve essere "messa in vendita" a corredo di tutti i vari documenti anche quelli più banali (istruzioni della caldaia, del cancello elettrico, del condizionatore...).

Chi mette mano all'impianto elettrico debitamente dichiarato conforme, dovrà fare riferimento alla precedente dichiarazione di conformità oppure apportare le dovute modifiche all'impianto esistente, al fine di renderlo conforme e, di seguito, dichiarare conforme anche l'impianto realizzato successivamente.

Un insieme di regole e leggi che complicano, non poco, il "mettere mano" ad un impianto elettrico senza dichiarazione di conformità.

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Ieri ho letto questa discussione 

Il 24/1/2021 alle 21:27 , Stefano Daniele Iannarone ha scritto:

Mi ha risposto che per interventi di questo tipo, l'elettricista non rilascia alcun certificato di conformità.

Posso sbagliarmi, ma traduco  :  l impresa , certo, deve avere il suo utile  , in quanto impresa  . Purtroppo , capita alle volte , che il prezzo proposto dall installatore risulti alto , e il titolare dell impresa  cerchi di abbassarlo a suo favore... ...chiedendo  all installatore uno sconto,  o cercando un installatore.....magari non professionale,  che dice....tot  costo , ma non mi rompere  le scatole,  con tutte quelle carte che non servono a niente.....

E quindi il titolare dell impresa,  rosicchia di qua, rosicchia  di la , a qualcuno deve dare la colpa.. niente di meglio di un artigiano che non ha avuto il contatto diretto con il cliente finale , così si possono inventare scuse a caso . 

 

Le modifiche ci sono state , e non semplice manutenzione

 

Il 24/1/2021 alle 21:27 , Stefano Daniele Iannarone ha scritto:

, ho fatto aggiungere un differenziale per il condizionatore, uno per il piano a induzione, uno per le prese ed uno per le luci.

 Quindi , a fine lavori  , la dichiarazione va rilasciata

 

Maurizio dice la sacrosanta verità 

 

29 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Chi mette mano all'impianto elettrico debitamente dichiarato conforme, dovrà fare riferimento alla precedente dichiarazione di conformità oppure apportare le dovute modifiche

Ma se questa non è disponibile ?

Non discuto di chi sia la "colpa" , ma è il proprietario che deve fornirla al nuovo installatore. 

 

Io installatore mi tutelo così..... apro una mia nuova dichiarazione,  la compilo,  preparo la disposizione dei componenti,  fornisco al committente copia ancora da firmare e non modificabile es. Pdf      avviso che la completero  quando riceverò i dati completi. 

 

34 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

insieme di regole e leggi che complicano, non poco, il "mettere mano" ad un impianto elettrico senza dichiarazione di conformità.

 Però  Maurizio  sarai concorde con me , che vi sono una marea di casi in cui non è disponibile la precedente,  ma comunque bisogna fare o rifare in parte l impianto ( caso assurdo ma capitato   , alloggio andato a fuoco per lucine di Natale,  diatriba fra proprietari e condominio   , ma nel condominio non si trovava dichiarazione conf. Per impianto di messa a terra è parti comuni )

 

E facendolo e rifacendolo, comunque tutti devono essere tutelati , proprietario e  installatore 

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Stefano Daniele Iannarone

Ok ma se non erro, il DM 37/08 parla chiaramente di nuovi impianti o modifiche all'esistente , per la quota parte che ha subìto delle modifiche. Il mio impianto sala e cucina è stato completamente rifatto. Per quello chiedevo esclusivamente la Di. Co. per la zona interessata dall'intervento dell'elettricista. 

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23 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto:

Per quello chiedevo esclusivamente la Di. Co. per la zona interessata dall'intervento dell'elettricista

Giusto

 

Ma la zona interessata fa parte di un impianto esistente,  e questo ampliamento deve essere coerente con quanto esistente 

 

Ecco il discorso del riferimento a dichiarazioni esistenti

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Stefano Daniele Iannarone

La zona notte è rimasta col vecchio impianto, la zona giorno è stata completamente rifatta. Per questo ho chiesto esclusivamente la dichiarazione di conformità per la zona giorno. 

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21 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto:

Per questo ho chiesto esclusivamente la dichiarazione di conformità per la zona giorno. 

si corretto

 

però chi allaccia la nuova zona giorno, utilizzerà il montante esistente ( esempio , linea dle contatore ) , e parte del centralino esistente, quindi dovrà fare riferimento alla dichiarazione esistente

 

quindi , se non vado errato,  tu hai ragione a richiedere la dichiarazione dei lavori eseguiti...rimane il nocciolo di risalire alla vecchia che non avevi mai avuto in mano

 

l'impresa continua a fare orecchio da mercante ?

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Stefano Daniele Iannarone

Mi hanno detto giusto oggi che parleranno con l' "ingegnere" (che non so chi sia) e mi faranno sapere. Grazie intanto per le risposte, vi darò aggiornamenti :)

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In questo caso le soluzioni sono due.

Se l'impianto è stato fatto dopo il 1990 ci si rivolge ad un professionista che rilasci una dichiarazione di rispondenza, la quale sostituisce la DiCo non più reperibile. Dopo di che l'installatore fa le sue modifiche / aggiunte / ampliamenti e rilascia la DiCo per il lavoro che ha fatto nella quale fa riferimento alla DiRi.

Se l'impianto è stato fatto prima del 1990 l'installatore fa il suo lavoro e rilascia la DiCo per il lavoro fatto senza fare riferimento ad alcun altro documento (dato che non può esistere). Naturalmente la compatibilità con il preesistente è comunque necessaria ed è compito dell'installatore determinarla eventualmente modificando, se serve, anche parti di impianto che non riguardano il lavoro commissionato. Ad esempio potrebbe essere necessario cambiare l'involucro del quadro, o i conduttori del montante ecc)

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