Vai al contenuto
PLC Forum


Diritto riparazione elettrodomestici in vigore dal 1° marzo: ecco in cosa consiste


Fulvio Persano

Messaggi consigliati

Fulvio Persano

Ciao.

 

Da marzo in tutta l'Unione Europea scatta il Diritto riparazione elettrodomestici: ecco in cosa consiste e quali sono le regole per consumatori e fornitori.

 

Dal 1° marzo 2021 parte il diritto alla riparazione degli elettrodomestici: questo è ciò che prevede il Regolamento dell’Unione Europea 2021/341. L’obiettivo della norma è ridurre lo spreco, la produzione dei rifiuti ma soprattutto lottare contro l’obsolescenza programmata dei dispositivi. La misura si aggiunge a tutte quelle dell’Agenda Europea per la sostenibilità. Infatti, uno dei principali obiettivi dell’EU è proprio quella di tutelare il pianeta con scelte etiche e responsabili, supportando per esempio l’economia circolare, il riciclo e l’efficienza energetica. Il diritto di riparabilità (right to repair) quindi si aggiunge al contesto: vediamo cosa cambia per i consumatori e i fornitori di elettrodomestici.

 

Diritto riparazione elettrodomestici: cosa significa

 

Quante volte ti è capitato di cercare un pezzo di ricambio per il forno, la lavatrice o altri elettrodomestici? In molti casi, il tecnico rispondeva che l’articolo non era più reperibile sul mercato e che quindi bisognava sostituire l’intero apparecchio. In questi casi, occorreva smaltire il vecchio elettrodomestico e comprarne uno nuovo, ma ciò comportava spesso un vero e proprio spreco. Infatti, se non fosse stato per il pezzo di ricambio mancante, il dispositivo avrebbe funzionato perfettamente per anni.

Bene, da ora in poi dimentica scenari di questo tipo. Infatti, dal 1° marzo 2021 parte il Regolamento Europeo che obbliga i produttori di apparecchi ed elettrodomestici a continuare a produrre i pezzi di ricambio per permettere ai consumatori di riparare i prodotti, affidandosi anche a tecnici riparatori che non fanno parte dei negozi del brand. Infatti, spesso i pezzi di ricambio, se non sono già dismessi dal mercato, si possono trovare solo nei negozi ufficiali. Ma ora non sarà più così.

 

Secondo il Regolamento UE 2021/341 i tecnici dovranno poter comprare sul mercato componenti essenziali per almeno 7 o 10 anni a partire dall’immissione nel mercato di un particolare modello. Tra i pezzi di ricambio che sarà possibile continuare a trovare sul mercato troviamo spazzole, lampade, molle, cestelli per lavatrici, sistemi refrigeranti, pompe, motori, server, display elettronici etc. Ma questa regola riguarda anche i software che permettono a un apparecchio di funzionare e le istruzioni per la riparazione. Inoltre, i produttori devono sempre avere a disposizione pezzi che possono essere cambiati autonomamente dai consumatori  (per esempio zip o sigilli) senza quindi conoscenze tecniche e consegnarli su richiesta entro 15 giorni lavorativi.

Insomma, finalmente non dovremo comprare un nuovo elettrodomestico o dispositivo elettronico perchè proprio non troviamo il suo pezzo di ricambio o software per farlo funzionare.

 

Diritto riparabilità: quali sono i prodotti coinvolti

 

Per il momento gli elettrodomestici coinvolti dalla normativa sono lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, schermi di ogni tipologia, quindi anche tv. Sono invece esclusi gli smartphone e i pc portatili. L’obiettivo è quello di garantire un ciclo di vita più lungo possibile agli elettrodomestici e quindi ridurre l’impatto ambientale. Questa norma si aggiunge alle nuove etichette energetiche degli elettrodomestici, attiva sempre dal 1° marzo. Quindi, d’ora in poi, quando un componente si romperà sarà molto più facile reperirlo anche dopo anni e poter effettuare la riparazione degli elettrodomestici.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Fulvio Persano featured, pinned e locked this discussione

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo/a...