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Parere tecnico su quadro generale


ale112002

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Buongiorno, volevo un parere tecnico sul quadro generale di un appartamento di 80mq con potenza di 3kw, in pratica sapere se l'adozione di quegli interruttori è corretto, anche se non so con precisione che tipo di sezione per i cavi è stata adottata.

Allego foto.

Grazie. 20210802_110111.thumb.jpg.1b86042f9e813eaf3a048aa98ad5072e.jpg

20210802_110059.jpg

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Forse la mia richiesta è stata un po superficiale, in merito al quadro,  il dubbio principale è perché mettere un fusibile? Forse a protezione del quattro che ha come generale un sezionatore? Se si brucia il fusibile in pratica l'appartamento rimane al buio e tocca chiamare un elettricista, lo trovo poco pratico.

Poi un altra cosa che non mi convince, ha messo un differenziale puro da 40 A come generale prese luci ecc, che senso ha se il sezionatore è di 32 A? 

In questo caso sarebbe stato più giusto mettere dei magnetotermici differenziali per luci, prese ecc così da non rimanere al buoi in caso di dispersione del piano cottura ad esempio, cosa ne pensate?

Grazie. 

 

 

 

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Marcello Mazzola

il fusibile protegge solo la spia perchè sarà collegata a monte del sezionatore di quadro. Se per una qualsiasi causa succedesse che la spia vada in corto non avresti nessuna potrezione ( non sappiamo cosa c'è prima di questo quadro ;).

Sul secondo punto dipende dal budget che il cliente ha messo a disposizione dell'installatore. Così a naso il quadro è stato predisposto per il 6kw che corrisponde a 32A e la taglia di differenziale che si avvicina di più per rimanere nelle norme ed evitare di bruciare il differenziale è la 40.Le taglie di differenziali puri in ambito domestico generalmente sono 25A e 40A. Comunque rispetto al solito  "che ci danno da analizzare", questo quadro mi sembra fatto anche abbastanza bene. Ci ha messo persino le targhette con la dymo... poi bisognerebbe vedere sezione dei fili e cablaggio interno. 

I differenziali sono di tipo f sul fotovoltaico e di tipo a sui clima.....stona il differenziale AC sulle linee "classiche. Avrei messo un magneto termico differenziale 20A da solo di tipo A per il piano ad induzione ed un generico differenziale puro in AC per le prese e luci se al risparmio ho ancora un A tanto la differenza di prezzo non sarebbe stata molta sulla fornitura dell'intero quadro. Ultimo appunto, ma questo è un mio limite: gewiss non la posso vedere...preferisco ABB, Bticino o Siemens

Modificato: da Marcello Mazzola
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Ti ringrazio per il chiarimento, quindi la spia non ha una sua protezione interna, il fusibile comunque è di 32A anche è messo in caso di corto circuito.

Per il secondo quesito che ne pensi?

 

 

 

 

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Marcello Mazzola

li dentro non c'è fusibile da 32A. Lì è riportato che al massimo ci puoi mettere un fusibile da 32A...ci sarà un fusibile da qualche ampere

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Grazie mille per la spiegazione precisa e puntuale, si gewiss neanche a me convince, forse è più economica. 

Un altro appunto è l'uso di magnetotermici slim che a me non piacciono ma probabilmente in questo caso la scelta è dovuta a motivi di spazio.

Comunque ribadisco che per le prese e le luci avrei messo dei magnetotermici differenziali per avere un po di selettività in caso di dispersioni.

 

 

 

Modificato: da ale112002
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Buonasera,  volevo un chiarimento sul mtd relativo all impianto fotovoltaico, mi spiegate gentilmente la funzione di questo interruttore?

So che in questo edificio è presente un impianto fotovoltaico senza accumulo, con scambio sul posto.

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Il 8/8/2021 alle 16:59 , ale112002 ha scritto:

volevo un chiarimento sul mtd relativo all impianto fotovoltaico

Serve a sezionare l'impianto fotovoltaico dall'impianto elettrico. Se devi togliere tensione all'impianto per metterci mano, non basta staccare il generale che seziona dalla rete ENEL se hai il fotovoltaico che resta connesso e mantiene l'impianto in tensione.

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Microchip1967
5 ore fa, hfdax ha scritto:

Serve a sezionare l'impianto fotovoltaico dall'impianto elettrico. Se devi togliere tensione all'impianto per metterci mano, non basta staccare il generale che seziona dalla rete ENEL se hai il fotovoltaico che resta connesso e mantiene l'impianto in tensione.

Veramente in caso di mancanza enel l'inverter deve assolutamente fermarsi, pena la reimmisione di corrente verso la rete del distributore con tutti i rischi connessi

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20 minuti fa, Microchip1967 ha scritto:

Veramente in caso di mancanza enel l'inverter deve assolutamente fermarsi, pena la reimmisione di corrente verso la rete del distributore con tutti i rischi connessi

È vero, ma un interruttore che sezioni l'impianto fotovoltaico ci deve essere. L'inverter deve essere sezionabile sia nei confronti dei pannelli che dell'impianto che alimenta.

Modificato: da hfdax
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Buonasera,  quindi per capire meglio, questo interruttore è posto dopo l'inverter? Poi spiegatemi come si integra il fotovoltaico con la rete enel, in pratica se io produco abbastanza energia dal fotovoltaico, l'enel viene esclusa? 

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Microchip1967
21 ore fa, hfdax ha scritto:

È vero, ma un interruttore che sezioni l'impianto fotovoltaico ci deve essere

Assolutamente d'accordo.Se solo devi mettere mano all'inverter, come ci vuole un punto di sezionamento per le stringhe ci deve essere qyello per la connessione all'impianto

Modificato: da Microchip1967
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16 ore fa, ale112002 ha scritto:

Poi spiegatemi come si integra il fotovoltaico con la rete enel, in pratica se io produco abbastanza energia dal fotovoltaico, l'enel viene esclusa? 

Con lo scambio sul posto funziona sostanzialmente come segue.

Finché la quantità di energia prodotta dal fotovoltaico è sufficiente a soddisfare la tua richiesta tutta l'energia che utilizzi è prelevata dal fotovoltaico e quella che avanza è immessa in rete e nulla è prelevato dalla rete.

Quando la richiesta è superiore alla produzione fotov. la parte che esubera è prelevata dalla rete.

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17 ore fa, hfdax ha scritto:

Con lo scambio sul posto funziona sostanzialmente come segue.

Finché la quantità di energia prodotta dal fotovoltaico è sufficiente a soddisfare la tua richiesta tutta l'energia che utilizzi è prelevata dal fotovoltaico e quella che avanza è immessa in rete e nulla è prelevato dalla rete.

Quando la richiesta è superiore alla produzione fotov. la parte che esubera è prelevata dalla rete.

Grazie per la risposta, siccome io sono pignolo chiedo ancora,  chi è deputato a rilevare la quantità di energia richiesta e a decidere se prelevare dal fotovoltaico o da enel? E ancora,  come viene reimmessa l'energia in più in rete?

Grazie. 

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c'è il contatore bidirezionale che vede da che parte viene prelevata l'energia

 

sul come non sono in grado di darti una spiegazione scientifica, diciamo che la corrente prodotta da qualche parte deve andare, se non va nella casa va nella rete.. nessuno decide nulla è la corrente stessa che cherca la strada.

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5 ore fa, reka ha scritto:

c'è il contatore bidirezionale che vede da che parte viene prelevata l'energia

 

sul come non sono in grado di darti una spiegazione scientifica, diciamo che la corrente prodotta da qualche parte deve andare, se non va nella casa va nella rete.. nessuno decide nulla è la corrente stessa che cherca la strada.

Si diciamo che è chiaro il discorso, diciamo che la rete enel da energia ma può anche riceverne, ovviamente la tensione che preleviamo dall' inverter deve essere in fase con quella di rete, quindi deve essere molto pulita.

Ho anche capito che quell' interruttore MTD che fa riferimento all' impianto fotovoltaico alimenta direttamente il sezionatore generale perchè il tutto si collega in parallelo.

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Il 12/8/2021 alle 08:50 , ale112002 ha scritto:

come viene reimmessa l'energia in più in rete?

Rispondo in ritardo senza la certezza di dare la risposta giusta poiché non sono esperto specificatamente sulla questione. Però ragiono da elettrotecnico, e in elettrotecnica - cerco di spiegarlo in modo non tecnico -  accade che quando due generatori sono contrapposti, nel senso che sono collegati assieme in modo che "spingano" la corrente l'uno nel verso contrario all'altro, basta che uno dei due generi una tensione leggermente più alta dell'altro perché prevalga. In quel caso il generatore prevalente funziona come generatore emettendo corrente e l'altro diventa un carico che assorbe corrente. Ora, la rete elettrica e l'inverter FV sono, dal punto di vista elettrico, proprio in quella condizione dei due generatori contrapposti. Perciò è sufficiente che l'inverter - che è in grado di variare l'entità della tensione che genera - la mantenga ad un valore superiore anche di poco alla tensione di rete. In questo caso la corrente fluirà dall'inverter verso la rete e non viceversa. Il contatore bidirezionale è in grado di "contare" quanta energia passa in entrambi i sensi. Quando il FV non produce a sufficienza l'inverter non è più in grado di generare tensione sufficiente e automaticamente si scollega dalla rete per non assorbire corrente dalla stessa.

Modificato: da hfdax
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  • 2 weeks later...
Il 16/8/2021 alle 23:46 , hfdax ha scritto:

Rispondo in ritardo senza la certezza di dare la risposta giusta poiché non sono esperto specificatamente sulla questione. Però ragiono da elettrotecnico, e in elettrotecnica - cerco di spiegarlo in modo non tecnico -  accade che quando due generatori sono contrapposti, nel senso che sono collegati assieme in modo che "spingano" la corrente l'uno nel verso contrario all'altro, basta che uno dei due generi una tensione leggermente più alta dell'altro perché prevalga. In quel caso il generatore prevalente funziona come generatore emettendo corrente e l'altro diventa un carico che assorbe corrente. Ora, la rete elettrica e l'inverter FV sono, dal punto di vista elettrico, proprio in quella condizione dei due generatori contrapposti. Perciò è sufficiente che l'inverter - che è in grado di variare l'entità della tensione che genera - la mantenga ad un valore superiore anche di poco alla tensione di rete. In questo caso la corrente fluirà dall'inverter verso la rete e non viceversa. Il contatore bidirezionale è in grado di "contare" quanta energia passa in entrambi i sensi. Quando il FV non produce a sufficienza l'inverter non è più in grado di generare tensione sufficiente e automaticamente si scollega dalla rete per non assorbire corrente dalla stessa.

Ciao, grazie per la spiegazione molto chiara, però mi chiedo quando io utente utilizzo l'energia prodotta dal FV come funziona il sistema?

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7 ore fa, ale112002 ha scritto:

mi chiedo quando io utente utilizzo l'energia prodotta dal FV come funziona il sistema?

Semplicemente - posto che la mia "ipotesi" di cui sopra sia corretta - Il FV genera la sua energia alla massima potenza possibile. In quel momento il tuo impianto e la rete sono, per l'inverter FV, due carichi in parallelo che lui deve alimentare. Allo stesso tempo, per il tuo impianto, il FV e la rete sono due generatori in parallelo da cui prelevare energia. Ma la preleverà da quello che prevale in base a quanto spiegato nel post precedente e, finché ce n'è, è il FV a prevalere. Il risultato è che  tu assorbi l'energia che ti serve dal FV e, se ne avanza, quella in più entra in rete mentre se non basta quella mancante la prelevi dalla rete.

Modificato: da hfdax
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22 ore fa, hfdax ha scritto:

Semplicemente - posto che la mia "ipotesi" di cui sopra sia corretta - Il FV genera la sua energia alla massima potenza possibile. In quel momento il tuo impianto e la rete sono, per l'inverter FV, due carichi in parallelo che lui deve alimentare. Allo stesso tempo, per il tuo impianto, il FV e la rete sono due generatori in parallelo da cui prelevare energia. Ma la preleverà da quello che prevale in base a quanto spiegato nel post precedente e, finché ce n'è, è il FV a prevalere. Il risultato è che  tu assorbi l'energia che ti serve dal FV e, se ne avanza, quella in più entra in rete mentre se non basta quella mancante la prelevi dalla rete.

In pratica è come se collegassimo due batterie in parallelo, prevale quella più carica, non so se l'esempio può calzare.

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22 ore fa, ale112002 ha scritto:

In pratica è come se collegassimo due batterie in parallelo, prevale quella più carica, non so se l'esempio può calzare.

Esatto.

 

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