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Condensatori andati?


Il Dottore 88

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Salve qualche mese fa ho acquistato un nuovo compressore a cinghia con motore da 3hp / 2.2kw monofase. Ultimamente però ogni volta che lo accendo non parte e fa saltare la protezione termica del motore. Pensando ad un guasto meccanico ho subito pulito il pressostato e la valvola di ritegno spruzzando poi sui contatti e sulle parti meccaniche stesse un po di disossidante. Ora però dopo aver verificato che la parte meccanica sia in ordine mi sorge il dubbio che il problema siano i 2 condensatori. Il motore infatti ne ha due uno per la partenza da 200mf ed uno da 50mf per il normale funzionamento. Vorrei capire se è possibile capire se si sono rovinati o meno. E soprattutto come verificarlo perchè oltre ad avere meno di sei mesi di vita a vederli esteriormente sembrano apposto ma diciamo che su 10 volte che sia avvia il motore 8-9 volte non parte e mi scatta il termico. So che si dovrebbe poterli misurare con un tester lcr ma per capire se funzionano o no cosa dovrei rilevare? Un valore in ohm come quello di targa o similare? Grazie.

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Ciao   sicuro dei valori ? 50 mi sembrano pochi  , 200 tanti .   Il 200 è  a tempo ?  Se per assurdo i condensatori fossero di bassa qualità,  purtroppo si   , anche dopo solo 6 mesi , partono....

Ti interviene la pastiglia termica   cioè il pulsantino fissato sul coperchio morsettiera del motore ?

Più che un tester , servirebbe una pinza amperometrica per misurare l assorbimento .

Puoi allentare o togliere la cinghia per verificare se a vuoto il motore gira bene ?

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Dei valori sono sicuro ma domani posso comunque ricontrollare. Il 200 ha solo 2 fili collegati mentre il 50 se non ho visto male ne ha 3. Su quello da 200 c'è scritto starter. Si interviene la pastiglia termica ovvero scatta il pulsantino fissato al coperchio. Potrei anche togliere la cinghia ma devo vedere come smontare il carter che è di quelli in plastica (non i classici a griglia e devo capire se si può smontare senza dover rimuovere anche le pulegge).

Modificato: da Il Dottore 88
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Ok   il 200 è  a tempo     se non funziona  ecco il motivo del non avvio

 

Non riesci a trovare un pinza per verificare se l  intervento della termica è  corretto ?

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Purtroppo ho solo il tester e non saprei a chi chiedere in prestito la pinza. Ma se lo provo con il capacimetro rileva se funziona o meno? o il capacimetro rileva solo i mf del condensatore?

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Se il capacimetro è almeno decente ti fornisce il valore di capacità ed anche il valore della ESR, in pratica le perdite del condensatore.

Dai sintomi sembrerebbe che il condensatore di avviamento, quello da 200µF con la scritta starter, non sia efficiente.

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Però fino ad oggi ha sempre funzionato normalmente... quindi se prima andava e ora no cosa è cambiato nel frattempo? E se il 200mf è poco da quanto dovrei prenderlo da 250mf? Il capacimetro è abbastanza buono ma non so se riesca a misurare gli esr? Da dove lo si vede? Il mio è questo e misura di sicuro i mf ma non so se lesr lo misuri o meno: https://www.amazon.it/dp/B00EYYJRC0/ref=twister_B01IY0VO0C?_encoding=UTF8&psc=1

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ok ho potuto testare con il multimetro alcuni condensatori per verificare che funzionasse corretttamente. Il primo condensatore è uno che avevo di scorta nuovo ed usato solo una volta per un collaudo da 35mf e rileva appunto 35.47 mf. Questo so appunto che va ed il valore mi sembra corretto. Ho misurato poi gli altri due che hanno questi dati di fabbrica:

motor starter 200mf

300 VAC 50/60 HZ

e questo mi trova un valore di 255.6 mf a mio parere ben al di sopra dei previsti 200

 

il secondo invece (quello di marcia) da 50mf

450VAC 50/60 HZ

25/7021 SH S0 

E mi da un valore di 51.7

 

Per correttezza riporto anche i dati della pastiglia termica che è una zinger ZE-700S-15 da 15A

 

 

 

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2 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

Però fino ad oggi ha sempre funzionato normalmente... quindi se prima andava e ora no cosa è cambiato nel frattempo?

 

L'epitaffio sulla tomba del famoso Lapalisse informa che: "Un minuto prima di morire viveva ancor.."  (da cui la famosa "verità lapalissiana).

Capita che un componente si guasti e quando è guasto l'apparato in cui è inserito smette di funzionare in modo corretto.

2 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

E se il 200mf è poco da quanto dovrei prenderlo da 250mf?

 

Se il costruttore del motore ha previsto 200µF come condensatore di spunto, si deve usare quel valore, ne maggiore ne minore. Non è un valore scelto a caso, ma è dimensionato in funzione dei parametri del motore.

 

I vaalori che hai misurato sembrano corretti in accordo con le tolleranze. Inoltre i condensatori di questo tipo tendono con l'invecchiamento ad aumentare di capacità.

 

Fai un'ulteriore porva. Stacca la cinghia e fai partire il motore, dovrebbe avviarsi immediatamente senza alcun problema. Se fatica ad avviarsi quel motore ha dei problemi.

Se invece a vuoto parte regolarmente, controlla che la valvo la di sfiato si aperta alla partenza. Solitamente c'è un elettrovalvola che si chiude con un pco di ritardo rispetto alla marcia del motore. Questa elettrovalvola apre il circuito pneumatico così che il compressore parta "scarico".

 

 

Modificato: da Livio Orsini
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Concordo con Livio per tutto , soprattutto per l'epitaffio

e come vedi , Livio ti ha suggerito la stesa mia prova senza cinghia per verificare che meccanicamente il motore sia a posto ( cuscinetti ) e la testa del compressore ( pressostasto che scarica la testa prima di ripartire )

 

mi permetto di insistere sul discorso dei valori , soprattutto per il condensatore di avvio che si disinserisce dopo un paio di secondi , la misura non tiene conto del fatto che effettivamente il condensatore si stacchi , per quello suggerivo la pinza amperometrica

 

10 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

da 15A

se interviene  è preoccupante, fortuna che c'è , altrimenti fumerebbe il motore

 

 

 

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Oggi con molta calma mi sono messo a ricontrollare tutto, pure gli innesti rapidi. Da completamente vuoto partiva con zero problemi. E anche se lo spegnevo dal pressostato tutto sembrava funzionare (valvola di sfiato inclusa). Poi però a freddo sembrava non riuscire a ripartire (anche a serbatoio mezzo vuoto). Allora per ovviare al problema ho deciso di installare una di quelle valvoline in ottone dette di start che praticamente si chiudono solo sopra i 2,2 bar. L ho installata sopra al collettore di raffreddamento (era predisposto ma non aveva il foro aperto e filettato). Forato, pulito ed installato, all' inizio mi ha dato problemi in quanto era finito del truciolo d'alluminio tra la pastiglia e la chiusura nella valvola di ritegno. Pulito quelli, ricontrollato il raccordo rapido del tubicino di sfiato ed ora sembra funzionare tutto senza problemi. Ora però mi sorge il dubbio che fosse la valvola del pressostato a non scaricare correttamente ( e completamente) nonostante nei vari test sembrasse scaricare correttamente. Anche perché il motore gira senza impedimenti, la pompa per quello che posso vedere carica nei tempi giusti ed entrambi non si surriscaldano ma hanno una temperatura normale, il pressostato apre e chiude alla giusta pressione. Possibile che maneggiando abbia infilato il tubo di scarico troppo un profondità e per questo non funzionasse a dovere?

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12 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

sorge il dubbio che fosse la valvola del pressostato a non scaricare correttamente ( e completamente)

 

Questo dubbio puoi togiertelo perchè le prove che hai fatto hannoconfermato questa ipotesi.

Daltronde come ti abbiamo scritto precedentemente le alternative non erano molte.

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una domanda: se e' nuovo quindi in garanzia, perche' non hai coinvolto il venditore?  se ora  brucia qualcosa , come il motore dovrai sobbarcarti delle relative spese.

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Perchè essendo bello grosso dovrei chiedere al venditore un ritiro, smontarlo, imballarlo (e non ho più il suo imballo originale) e farlo ritirare dal corriere. Stessa cosa se lo portassi da un centro riparazioni, o anche peggio visto che in macchina non ci sta. Mentre se è una puttanata che si risolve con poco non vale la pena di sbattersi per un nonnulla.

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Il 15/11/2021 alle 08:36 , Il Dottore 88 ha scritto:

Perchè essendo bello grosso dovrei chiedere al venditore un ritiro, smontarlo, imballarlo (e non ho più il suo imballo originale) e farlo ritirare dal corriere. Stessa cosa se lo portassi da un centro riparazioni, o anche peggio visto che in macchina non ci sta. Mentre se è una puttanata che si risolve con poco non vale la pena di sbattersi per un nonnulla.

Ma solo a me capita la gente che PRETENDE  la garanzia on site anche se brucia un fusibilino e il  si rifiuta di cambiarlo (almeno una volta) "perchè la macchina è in garanzia"?! 🤬

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  • 3 weeks later...

Torno in argomento perchè a quanto pare ancora non ci siamo. Dopo varie prove e relativi santi "tirati giù" mi sono deciso a provare a cambiare i condensatori per vedere se il problema fosse quello. Vado da un elettromeccanica e chiedo un condensatore per l'avviamento da 200 mf ed uno di marcia da 50mf. Quello di marcia è un comune condensatore senza fronzoli e fino a qui ci siamo. quello di marcia invece prima cercano di rifilarmi un condensatore elettronico da 60 mf (dicendo che più grandi non ne fanno) poi gli spiego che quello che avevo ed un condensatore da 200mf con una resistenza posta tra due terminali, allora mi danno un condensatore di quelli neri della ducati energia 41280f378 con capacità variabile dai 216 a 260mf ora però mi sorge il dubbio questi hanno già all'interno il disgiuntore o devo mettercelo io (la resistenza?) perche non mi hanno detto niente e dal catalogo ducati non ne parlano quindi non riesco a capire se questo sia apposto così o se debba aggiungerci qualcos'altro tipo la resistenza come nel vecchio o se questo l'abbia già al suo interno. 

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attenzione ad una cosa , la resistenza che vedi sopra a certi condensatori , serve a scaricarli entro pochi minuti , non ad avviare il motore 

I condensatori per avvio motori , nel tuo caso il 200 microFarad , hanno scritto sopra, esempio 1,5 secondi , cioè il tempo dopo il quale si staccano loro internamente

se ne  ho uno ti faccio una foto , vado a cercarlo

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Questo è quello nuovo specifico per avviamento. Se non sbaglio indica 3 minuti 8può essere?)

IMG_20211206_140301.jpg

Modificato: da Il Dottore 88
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Però dopo il casino che mi hanno fatto mi sorgono dei dubbi. Il dubbio mi è venuto perchè a cercare sul web condensatore con disgiuntore ti mostrano un condensatore con 5-6 fili diversi e che va in parallelo a quello di marcia. Comunque cercando sul pd della ducati energia dicono chiaramente che poi il condensatore deve essere sconnesso dal circuito. Ma come si fa? devo togliere la resistenza presente sul vecchio e saldarla sul nuovo? Il vecchio era da 200mf ma questo arriva fino a 260mf la resistenza va bene o ne serve una più grossa?

Modificato: da Il Dottore 88
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hai ragione...quel 3 con un solo apice, non indica secondi ma ...non lo so....

Comunque i tempi del disgiuntore sono effettivamente 1,5...2...massimo 3 secondi

57 minuti fa, Il Dottore 88 ha scritto:

Comunque cercando sul pd della ducati energia dicono chiaramente che poi il condensatore deve essere sconnesso dal circuito. Ma come si fa

vendono apposite "scatoline"   a tempo..però come ingombro , tanto vale prendere i condensatori gia con il disgiuntore interno

ho guardato , non ne ho piu , ho solo i clasici ducati  an attimo che cerco una immagine e te la allego

 

il tipo che citi tu , io li uso con interruttori BREMAS serie CA  tipo V2 , il classico per avviare motori di macchine per falegnameria , dove sei tu a tenere in avviamento l'interruttore per alcuni secondi

quelli con disgiuntore automatico ne ho usati...non mi viene in mente il nome ed il marchio... un attimo che provo a cercare ancora

Modificato: da luigi69
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Ma se monto la resistenza che ora c'è sul vecchio su questo nuovo posso usarlo? Quelli con disgiuntore incorporato li ho visti ma arrivano max a 80mf (mi sembra) ed il mio è da 200. E quelli da 80 costano di loro una fucilata. Queste scatoline cosa sarebbero? 

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2 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

Ma se monto la resistenza che ora c'è sul vecchio su questo nuovo posso usarlo?

 

Come ti ha scritto Luigi, il resistore serve solo a scaricare il condensatore che, altrimenti, potrebbe essere pericoloso.

Il problema è il distacco ad avviamento avvenuto.

Puoi iontare un relè di corrente. quando la corrente scendo sotto il valore di soglia il relè stacca il condensatore d'avviamento. oppure un relè temporizato all'eccitaione. il relè si chiude non appena dai tensione, rimane chiuso per un tempo regolabile, poi apre disconnettendo il condensatore.

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3 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

Ma se monto la resistenza che ora c'è sul vecchio su questo nuovo posso usarlo?

No no  , come ti ha detto Livio sono cose diverse   in un motore poi , dove li hai collegati direttamente sugli avvolgimenti , non hai bisogno della resistenza

3 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

E quelli da 80 costano di loro una fucilata. Queste scatoline cosa sarebbero? 

NO no,.parliamo di 30..40 Euro la massimo

 

gia tu comprassi un temporizzatore tipo "luce Scale"  spenderesti almeno 30 , conviene il condensatore apposito , ma ti accennavo , non ho una immagine....nella tua zona non hai una ditta che riavvolge motori ?  loro ne hanno sicuramente

piu difficile in una ferramenta, a meno che non tratti motori monofase

nei grossisti di materiale elettrico piu difficile...pochi lo tengono  ( nel senso che a livello professionale, si usano motori trifasi )

 

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La ditta c'è ma è quella che prima voleva darmi un condensatore elettronico da 60mf quando io ne avevo chiesto uno a 200mf. E poi mi hanno dato questo (quello nero in foto) per sopperire a quello guasto. Se però dici che la resistenza serve solo a farlo scaricare allora penso che quello che mi hanno dato lo si possa montare senza problemi visto che nella scatola porta condensatori oltre al pulsante termico da 15a altro non c'è. Domani comunque vedo di fare delle foto al mio vecchio condensatore e anche ai collegamenti della scatola motore per capire meglio cosa va e cosa no.

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13 ore fa, luigi69 ha scritto:

dove li hai collegati direttamente sugli avvolgimenti , non hai bisogno della resistenza

 

No Luigi, il condensatore di avviamento rimane carico perchè è scollegato da tutto. E vero che in un normale funzionamento nessuno andrà mai ametterci le dita, però in caso di manutenzione, è abbastanza facile che si acceda al condensatore solo poche decine di secondi dopo la disalimentazione. E solo per maggior sicurezza, ma è meglio avere il resistore di scarica.

12 ore fa, Il Dottore 88 ha scritto:

La ditta c'è ma è quella che prima voleva darmi.....

 

In rete si dovrebbe reperire facilmente; èvero che hai le spese di spedizione, però penso che, alla fine, il costo totale non sia superiore a quello che pagheresti nell'unico negozione della zona.

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