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PLC Forum


Prese 16 A


simandry

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Dal magnetotermico 16a cavo 2,5 mm verso scatola di derivazione;

da scatola di derivazione verso presa 1, 2, 3 cavo 2,5 mm e verso cappa cavo 1,5 con interuttore magnetotermico da 10a.

Premetto che alla prima presa è attaccato il forno microonde; alla seconda il frigorifero ed il congeletore; alla terza un fornetto elettrico ed il contatore Enel e di 3 Kw.

Va bene ho è meglio un cavo da 4 mm dal magnetotermico alla scatola di derivazione?

Grazie.

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Mi era venuto il dubbio leggendo nel forum!

Cavo 4 mm da magnetotermico a scatola di derivazione prese solo nel caso di impianto vasto con molte prese da 16a.

Modificato: da simandry
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"Cavo 4 mm da magnetotermico a scatola di derivazione prese solo nel caso di impianto vasto con molte prese da 16a."

Solo nel caso di impianto con linee lunghe e di conseguenza cadute di tensione rilevanti. I 16 ampere di una presa equivalgono grossomodo a 3 kW... non è che se usi due prese de 16 ampere collegandoci due carichi da tre kW ne puoi prelevare sei... sono tre e rimangono tre

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io sinceramente non lo trovo così esagerato...metti il caso in cui usi in simultanea il microonde e il fornetto...

In un alloggio si conta come dorsale cucina il 6mmq, mentre secondaria, ossia ad arrivare dove hai la presa della lavatrice con un 4mmq...

Alle volte anche se si abbonda leggermente non va male!

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da tener presente che il 2.5 mmq attraversato da 16 amper comincia a scaldare.

quindi non e' male che nelle tratte principali si impieghi il 4 o il 6 mmq.

se poi si vuole risparmiare a tutti i costi va' bene anche il 2.5 .

ivano65

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Però il 2,5 è in grado di sopportare senza problemi l'intera potenza fornibile da un contatore da 3 kW almeno fino a cinquanta metri senza significative cadute di tensione. Il 4 mm non diventa nemmeno tiepido, anche con distanze maggiori. Il 6 mm è decisamente solo uno spreco.

Microonde + fornetto hanno (è ovvio) una potenza impegnata che è minore di quella che il contatore può erogare, ricorda che una linea in parete isolante da 1,5 mmq lunga venti metri sopporta 3 kw e rimane dentro alle temperature previste per il cavo EPR....

Personalmente abbondo un po', specie nel caso di un passaggio ai 4,5 kW, ma il 6 mm non lo uso quasi mai.

Del resto, le tabelle UNEL perlano chiaro.

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Il 6 mm è decisamente solo uno spreco.

Utilizzando sezioni più elevate è possibile installare interruttori magnetotermici con amperaggi più elevati all'origine della linea, per consentire un rapporto di selettività con gli interruttori a valle di amperaggio più basso (e/o caratteristica di intervento più rapida).

Ciao.

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Quindi, visto che il 6 mm regge tranquillamente i 32 A (oppure, volendo essere generosi, anche solo 25 A)

potrei mettere un magnetotermico da 25 A sulla linea da 6 mmq appena a valle del contatore che me ne può fornire solo 16? Che protezione sarebbe? Io di solito mi calcolo tutte le linee, e coordino le protezioni in base ai calcoli... e poi ci aggiungo ancora qualcosa col buon senso, ma non le dimensiono per il doppio del carico...

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Che protezione sarebbe?

come hai detto tu stesso, la In dell'interruttore (25A) è adeguata per la protezione del montante da 6mmq :D

Naturalmente, al termine del montante, è necessario suddividere l'impianto in vari circuiti, protetti ciascuno da un magnetotermico di amperaggio adeguato (comunque più basso rispetto a quello del magnetotermico a valle del contatore), in maniera tale da assicurare PROTEZIONE E SELETTIVITA'.

che me ne può fornire solo 16?

16 per un tempo infinito, oltre 16 e fino a 17,39 per tre ore.

Ciao.

Modificato: da LB81
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Sai benissimo di cosa parlo: i 16 A di cui trattiamo sono sempre i nominali, i 17,39 per tre ore o i 20 per 10 minuti sono quelli previsti dalla curva tempo-corrente dei magnetotermici di una certa categoria, e nonostante la linea risenta di queste variazioni risulta ugualmente protetta dal magnetotermico scelto secondo la corrente nominale.

Ripeto: io non metterei mai un magnetotermico da 25 A dopo un contatore che per contratto devo proteggere con un 16 A, e la linea che porta i 16 ampere al resto dell'appartamento la posso fare tranquillamente con il 2,5 se le lunghezze calcolate me lo permettono.

Viceversa, se dal centralino a valle devo magari portare corrente ad una presa da 10 A a duecentocinquanta metri di distanza, allora ci posso mettere anche il sei o il dieci, ma sempre sotto Mt da 10 A.

Le linee si dimensionano con la solita formuletta Ib ≥ In ≥ Iz, ma poi si deve verificare l'I2T ed il K2S2, e la caduta di tensione. Se dalla verifica viene fuori che non ci si sta dentro, si rifanno i calcoli su una linea di calibro diverso. Quanto alla selettività VERA dei magnetotermici, poi, ci sarebbe molto da discutere...

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Le linee si dimensionano con la solita formuletta Ib ≥ In ≥ Iz

Attento Paolo,

la solita formuletta corretta è:

Ib In Iz

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
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Scusa! Ma sai, dopo che ci ho messo una vita a cercare dulla mappa caratteri questo maledetto simbolino, non mi sono proprio accorto che era al contrario (ed inoltre rispondo mentre sto preparando gli involtini...)

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Scusa!

E di cosa, era un chiaro mero errore materiale, infatti le considerazioni che seguivano sono giuste. Ad evitare, però, confusione ai neofiti, la correzione si imponeva :P

ed inoltre rispondo mentre sto preparando gli involtini

Allora è ancora più chiara la natura dell'errore, girando girando hai girato anche la formula :D

Buoni gli involtini ;)

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
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comunque al di la' di tutto paolo ha ragione

le linee elettriche SI CALCOLANO !

i ragionamenti strani non sevono a nulla

da ultimo

una linea che parte da un magnetotermico da 16 A ed alimenta una presa da 16 A a 100 metri di distanza

una linea che parte da un magnetotermico da 16 A ed alimenta cento prese da 16 A dove la piu' lontana e' a 100 metri di distanza

hanno la stessa IDENTICA SEZIONE !!!!

SEMPRE & COMUNQUE

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Solo un'ultima considerazione personale: in realtà non sono così fiscale, alla fine anch'io mi adatto alle situazioni, ai materiali che ho in cantiere, e magari ci metto qualcosa in più perchè so che la prossima volta mi toccherà sostituire la linea perchè il Cliente vuole cambiare il motore da 1kW esistente con uno da 25....

Solo che lo faccio solo DOPO che ho i calcoli in mano: bisogna avere una solida base di partenza, se si vuole derogare.... <_<

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che per contratto devo proteggere con un 16 A
:blink:

La normativa vigente richiede la protezione dell'impianto contro i contatti diretti e indiretti e le sovracorrenti, nonchè la presenza di apparecchi di sezionamento, e la protezione deve essere verificata a partire dall'origine dell'impianto.

L' utente deve dimensionare le protezioni per proteggere al meglio il PROPRIO impianto, che ha origine dal punto di consegna dell'energia elettrica, ma tutto ciò che si trova a monte non è di competenza dell'utente. L'Enel specifica di non utilizzare il magnetotermico del contatore per proteggere l'impianto, imponendo l'installazione di protezioni sull'impianto dell'utente, ma non specifica di utilizzare un magnetotermico da 16A.

Ciao.

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l'impianto va dimensionato senza tener conto del contatore enel (almeno io faccio così). Fai proprio finta che il contatore non abbia nessun tipo di interruttore di protezione.

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Se il contatore Enel può erogare al max 3 Kw non ha senso mettere un magnetotermico da 25a a monte del contatore e prima del quadro nell' appartamento.

Basterebbe un magnetotermico da 16 a con cavi che vanno all' appartamento proporzionati alla lunghezza della tratta.

Se però ne viene messo uno da 25a con cavi proporzionati non cambia nulla, un domani se si volesse aumentare la potenza del contatore l' impianto andrebbe già bene.

La selettività si ha poi nel quadro dell' appartamento dove ci saranno magnetotermici da 16a, 10a.

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Quindi va bene una dorsale protetta da magnetotermico da 16a per prese da 16a fatta con il cavo del 2,5 mm2 l' importante che la tratta non sia troppo lunga ( nel mio caso è corta).

Magnetotermico da 10a protegge cavo 1,5 mm2;

magnetotermico 16a protegge cavo 2,5 mm2;

dipende poi dalla lunghezza della tratta: si devono usare cavi anche del 6mm2 con magnetotermico da 10a nel caso di dorsale molto lunga.

Il tutto va sempre calcolato.

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La selettività si ha poi nel quadro dell' appartamento dove ci saranno magnetotermici da 16a, 10a.

In questo caso avresti selettività solo con i magnetotermici da 10A, se installi un magnetotermico da 16A come prima protezione a valle del contatore e ne molti un'altro nel centralino, destinando quest'ultimo a proteggere un determinato circuito, in caso di guasto sul circuito stesso scatteranno entrambi gli interruttori (oppure uno qualsiasi).

Una cosa del genere mi è capitata due volte, sullo stesso impianto: un guasto sul circuito prese ha fatto intervenire contemporaneamente l'interruttore magnetotermico B15, che proteggeva il circuito in oggetto, e il C16 installato vicino al contatore come prima protezione (distanza tra i due interruttori: 15m circa). Gli interuttori sono stati sostituiti perchè stentavano a riarmarsi (la leva non agganciava il meccanismo interno), e sono stati utilizzati due C16. Dopo qualche giorno è avvenuto un altro corto circuito, sempre a causa della lavatrice, e anche questa volta sono scattati contemporaneamente.

Ho sostituito il primo interruttore con un C25 (montante da 6mmq), e il problema della selettività si è risolto.

Ciao. :)

Modificato: da LB81
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LB 81 hai ragione!! Io però intendevo la selettività con magnetotermico da 25a.

Se si mette un magnetotermico a basso amperaggio a valle del contatore si ha poi minor selettività!

Ho visto un impianto in cui vi è a valle del contatore un magnetotermico C20 con cavo 6 mm2 che arriva al quadro in appartamento in cui vi sono 3 magnetotermici C16 uno C10 e uno C6.

E' capitato scattasse per corto un magnetotermico da 16a ed insieme è scattato quello a valle del contatore e a monte del quadro elettrico in appartamento C20.

Un altra volta sempre per corto è scattato quello da 10a ma quello da 20a a valle del contatore non è scattato!

Meglio quindi un magnetotermico C25 a valle del contatore e poi magnetotermici di minor amperaggio nel quadro in appartamento, in questo modo la selettività è assicurata.

Importante poi è posare cavi di diametro adeguato!

Non è importante la capcità di erogazione del contatore Enel: 3KW posso mettere anche magnetotermico da25a a valle del contatore tanto quelli da 16a e 10a sono poi nel quadro.

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e' proprio cosi' .

purtroppo la corrente di corto e' piuttosto elevata , superiore a quella di intervento magnetico degli automatici ( instantanei) usati in ambito civile, per cui aprono tutti insieme

in ambito industriali vengono infatti impiegati quelli a tempo regolabile per creare l'opportuna selettivita'

richiesta.

la cosa in ambito civile e' espressamente vietata , in quanto potrebbero essere starati i tempi creando situazioni di pericolo.

ivano65

Modificato: da ivano65
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