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Ottimizzare riscaldamento casa


Randbr

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Buongiorno a tutti.

Chiedo aiuto per riscaldare una vecchia casa indipendente, misto pietre e mattoni.

Il piano terra è interamente con muro a pietra misto terra e si trova contro un terrapieno, il primo piano e la mansarda sono di pietra/mattoni.

Chi fece i lavori, fece una protezione anti umido a terra, prima di gettare e poi fare i pavimenti. Ai lati, invece, c'è intonaco anti-umido. (Questo per dire che, ovvio, la casa è contornata da umido, pur non avendo pareti o pavimenti mai bagnati).

Fatta questa premessa, vado a spiegare come attualmente la casa viene riscaldata.

Ci sono due fonti di calore :

la caldaia a gas (con relativo impianto termoautonomo) e il caminetto.

la caldaia si trova in mansarda e da lì partono i collettori che servono piano primo e piano terra.

ogni stanza è dotata di un termo convettore governabile da proprio computerino e qui già nasce un problema : la caldaia ha un proprio computer che però è indipendente da quelli dei termoconvettori (per questo ho dotato tutti i termoconv. di termopastiglie che evitano il diffondersi di aria fredda, in caso la caldaia non scaldi i tubi).

Il caminetto a legna invece, scalda le due stanze principali del piano terra e, attraverso la canna fumaria, porta un po' di calore anche nelle due stanze principali del primo piano e poi la sale dalla mansarda, ovviamente, e via al comignolo.

 

problema : il caminetto è acceso sei mesi all'anno e, nonostante scaldi molto, non riesce a scaldare le stanze "laterali", quindi bagni, ingresso e un paio di stanze al primo piano.

 

i termoconvettori, di contro, danno molta aria calda ma, siccome l'impianto è molto grande, si accendono per pochi minuti ciascuno, di fatto raffreddando le stanze già dopo pochi minuti dal loro spegnimento.

in più, diminuiscono drasticamente la percentuale di umidità che, dal rischio di essere elevata, diventa troppo poca con conseguente secchezza eccessiva.

 

quindi mi chiedo : quale potrebbe essere la soluzione adatta a tutto (sempre che ne esista una)?

siccome il camino è sempre acceso sei mesi all'anno, converrebbe "girare" l'impianto di riscaldamento in modo che prenda l'acqua da un "accumolo" riscaldato dal camino? 

sarebbe opportuno sostituire i termoconvettori con radiatori (col rischio però di avere poi troppa umidità)?

esistono elementi che facciano da radiatori entro un certo grado di umidità (così da mantenere il calore a lungo) ma che facciano partire una ventola in caso di umidità eccessiva (così da diminuirla?).

siccome i due piani sono decisamente differenti come temperatura e umidità (piano inferiore più freddo e umido, piano superiore più caldo e secco), converrebbe dividere i due impianti? Quindi avere due caldaie?

io le ho provate tutte, ora cerco consigli.

grazie

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3 ore fa, Randbr ha scritto:

nonostante scaldi molto, non riesce a scaldare

 

perché è il classico "riscaldamento monostanza" : una sola stanza a temperature sub-sahariane, il resto della casa ad 1º in più della temperatura esterna.

 

Così si riesce ad avere doppio consumo (legna + gas), o in alternativa freddo.

 

3 ore fa, Randbr ha scritto:

quale potrebbe essere la soluzione adatta a tutto

 

quello che farei io sarebbe installare un termocamino e con quello riscaldarci l'acqua per il resto dell'impianto, così invece di avere una sola stanza a 40º e le altre al gelo riesci ad avere una temperatura un pelo più uniforme spendendo poco.

 

Puoi integrare il tutto con la caldaia a gas in modo da avere caldo la mattina prima di accendere il caminetto, poi una volta che è partito e ha riscaldato l'acqua, usi solo quello.

 

3 ore fa, Randbr ha scritto:

sarebbe opportuno sostituire i termoconvettori con radiatori 

 

secondo me è una spesa inutile ma è un mio parere personale, di sicuro sono due tipi di calore differenti

 

3 ore fa, Randbr ha scritto:

Quindi avere due caldaie?

 

e perché mai? esistono le valvole motorizzate

Modificato: da Darlington
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Anch'io farei come dice @Darlington, termocamino (collegato ad accumulo in modo da spillare acqua calda e miscelarla) collegato a impianto di riscaldamento.

Caldaia collegata in modo da accendersi quando il termocamino è spento. 

 

I termoconvettori sono veloci a riscaldare, ma sparano aria calda e dopo due minuti si fermano. 

Devi verificare qual'è la minima temperarura che possono accettare in ingresso e farli lavorare più a lungo ma a bassa temperatura. 

Verifica anche che la caldaia possa lavorare a bassa temperatura.

 

Modificato: da marco1278
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Il 15/12/2021 alle 17:23 , Darlington ha scritto:

 

perché è il classico "riscaldamento monostanza" : una sola stanza a temperature sub-sahariane, il resto della casa ad 1º in più della temperatura esterna.

 

Così si riesce ad avere doppio consumo (legna + gas), o in alternativa freddo.

 

 

quello che farei io sarebbe installare un termocamino e con quello riscaldarci l'acqua per il resto dell'impianto, così invece di avere una sola stanza a 40º e le altre al gelo riesci ad avere una temperatura un pelo più uniforme spendendo poco.

 

Puoi integrare il tutto con la caldaia a gas in modo da avere caldo la mattina prima di accendere il caminetto, poi una volta che è partito e ha riscaldato l'acqua, usi solo quello.

 

 

secondo me è una spesa inutile ma è un mio parere personale, di sicuro sono due tipi di calore differenti

 

 

e perché mai? esistono le valvole motorizzate

Grazie.

Quindi se ho capito bene, la soluzione migliore sarebbe :

 

REndere il camino (che è un camino chiuso da doppia finestra, apribile da due stanze differenti), termocamino, ovvero dotarlo di tubazioni che si scaldino e portino l'acqua calda ad un accumulo posto nella mansarda (dove ci sono caldaia e collettori). Collegare quindi l'accumulo ai collettori del riscaldamento e "dire" alla caldaia di azionare il proprio bruciatore per scaldare i collettori solo quando 'sente' che l'acqua nell'accumulo è fredda, corretto?

 

In questo modo, dovrei avere un calore più costante e la caldaia lavorerebbe di meno.

 

Mi sembra di capire però che , a livello di "terminale", il problema rimane.

Ovvero, risparmio soldi (eccellente) ma la temperatura nelle stanze rimarrebbe comunque disomogenea, così come l'umidità, corretto? 

non esistono termoconvettori che possano calibrare anche l'umidità? 

 

grazie

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Alessio Menditto

Noto nella tua come in tante altre discussioni uno strano terrore con “l’umidità”, ricordo che l’umidità fa male quando È POCA, non quando è tanta.

Fa male indirettamente se crea muffa, ma in questo caso bisogna partire da numeri, ossia quanto hai di umidità?

Ottimale da 50 a 60 e più, aria troppo secca fa male ai polmoni, non focalizzarti sull umidità, concentrati sul riscaldamento.

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Il 15/12/2021 alle 17:23 , Darlington ha scritto:

 

perché è il classico "riscaldamento monostanza" : una sola stanza a temperature sub-sahariane, il resto della casa ad 1º in più della temperatura esterna.

 

Così si riesce ad avere doppio consumo (legna + gas), o in alternativa freddo.

 

 

quello che farei io sarebbe installare un termocamino e con quello riscaldarci l'acqua per il resto dell'impianto, così invece di avere una sola stanza a 40º e le altre al gelo riesci ad avere una temperatura un pelo più uniforme spendendo poco.

 

Puoi integrare il tutto con la caldaia a gas in modo da avere caldo la mattina prima di accendere il caminetto, poi una volta che è partito e ha riscaldato l'acqua, usi solo quello.

 

 

secondo me è una spesa inutile ma è un mio parere personale, di sicuro sono due tipi di calore differenti

 

 

e perché mai? esistono le valvole motorizzate

Grazie.

 

10 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Noto nella tua come in tante altre discussioni uno strano terrore con “l’umidità”, ricordo che l’umidità fa male quando È POCA, non quando è tanta.

Fa male indirettamente se crea muffa, ma in questo caso bisogna partire da numeri, ossia quanto hai di umidità?

Ottimale da 50 a 60 e più, aria troppo secca fa male ai polmoni, non focalizzarti sull umidità, concentrati sul riscaldamento.

 

10 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Noto nella tua come in tante altre discussioni uno strano terrore con “l’umidità”, ricordo che l’umidità fa male quando È POCA, non quando è tanta.

Fa male indirettamente se crea muffa, ma in questo caso bisogna partire da numeri, ossia quanto hai di umidità?

Ottimale da 50 a 60 e più, aria troppo secca fa male ai polmoni, non focalizzarti sull umidità, concentrati sul riscaldamento.

 

10 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Noto nella tua come in tante altre discussioni uno strano terrore con “l’umidità”, ricordo che l’umidità fa male quando È POCA, non quando è tanta.

Fa male indirettamente se crea muffa, ma in questo caso bisogna partire da numeri, ossia quanto hai di umidità?

Ottimale da 50 a 60 e più, aria troppo secca fa male ai polmoni, non focalizzarti sull umidità, concentrati sul riscaldamento.

Mi interessa molto l'umidità proprio perché, in casa mia, è disomogenea e mi risulta difficoltoso calibrarla ma comprendo che un"analisi più accurata aiuterebbe anche i consigli.

 

a camino e termo spenti , d'inverno :

 

Umidità piano inferiore 60/70%, temperatura variabile in base alle stanze, va da 14 a 16.

Piano superiore, umidità 40/50%, temp. Da 16 a 17.

 

Camino acceso 

Piano inferiore umidità 40/50%, temp da 14 a 19(in base alla stanza, quella con camino è più alta, ovvio, quella senza rimane fredda uguale).

Piano superiore umidità 30/40%.

 

Camino + termoconvettori 

Piano inferiore umidità 40% temp da 16 a 21 (sempre in base alla stanza)

Piano superiore umidità 30%, temperature da 18/19 a 22/23.

 

Di fronte al camino ci saranno 35 gradi ma la canna fumaria è lunga (circa 15 metri).quindi nonostante tutte le chiusure possibili , tira tantissimo, quindi faccio fuori un sacco di legna (100quintali all'anno) e molto calore si disperde in alto.

 

In sintesi :

 

ho provato a usare solo camino 24h/24 : dispendio di legna esagerato, stanze lontane comunque fredde.

 

Ho provato a usare solo termoconvettori 24/24 : spesa elevata (anche di energia elettrica), umidità al 30% (irrespirabile) e comunque i termoconvettori si alternano, funzionando 10 minuti a testa, e appena si spengono fa subito freddo.

 

Per questo sto cercando una soluzione che ottimizzi il calore del camino (così da spendere meno in Gas) ma al tempo stesso dia la giusta umidità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Alessio Menditto

Ma queste cifre non hanno senso, l’umidità relativa è relativa appunto alla temperatura, se dici quanta umidità c’è a 16 gradi, questa varierà alla temperatura a regime, a 16 gradi non ci vivi, per quello prima occupati della temperatura, poi misuri di nuovo l’umidità a quella temperatura e valuta il da farsi con eventualmente deumidificatori o se diventa troppo bassa, addirittura con umidificatori !

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Alessio Menditto
53 minuti fa, Randbr ha scritto:

Camino acceso 

Piano inferiore umidità 40/50%, temp da 14 a 19(in base alla stanza, quella con camino è più alta, ovvio, quella senza rimane fredda uguale).

Piano superiore umidità 30/40%.

 

Camino + termoconvettori 

Piano inferiore umidità 40% temp da 16 a 21 (sempre in base alla stanza)

Piano superiore umidità 30%, temperature da 18/19 a 22/23.

Scusa ma stranamente non avevo letto, ecco ad esempio 30 % non va assolutamente bene, a te serve un umidificatore, hai aria troppo secca.

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29 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Scusa ma stranamente non avevo letto, ecco ad esempio 30 % non va assolutamente bene, a te serve un umidificatore, hai aria troppo secca.

Sì, ho un'umidificatore ma me ne servirebbe uno per per stanza che vada di continuo! 

Se non scaldo, c'è umido ma freddo. Se scaldo, spreco tanta energia ma c'è secco.

Devo scaldare ma anche controllare l'umidità, quindi torno a bomba a rischio di sembrare stupido : trasformare camino in termocamino (per diminuire la spesa di riscaldamento e scaldare i collettori anche a legna) + cambiare i termoconvettori con altri in grado di gestire anche l'umidità ?

ho detto una cosa realizzabile? 

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Alessio Menditto

Non preoccuparti non sono domande stupide, l’umidità non si controlla col riscaldamento perché dipende da variabili che non possiamo prevedere, l’umidità la puoi o diminuire col deumidificatore o aumentare con l’umidificatore che hai già, detto in parole semplici.

Però non capisco che spesa alta hai per umidificare, in fondo devi solo polverizzare acqua che non costa praticamente niente, il più è scaldare!

 

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14 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non preoccuparti non sono domande stupide, l’umidità non si controlla col riscaldamento perché dipende da variabili che non possiamo prevedere, l’umidità la puoi o diminuire col deumidificatore o aumentare con l’umidificatore che hai già, detto in parole semplici.

Però non capisco che spesa alta hai per umidificare, in fondo devi solo polverizzare acqua che non costa praticamente niente, il più è scaldare!

 

1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Scusa ma stranamente non avevo letto, ecco ad esempio 30 % non va assolutamente bene, a te serve un umidificatore, hai aria troppo secca.

Si, sono d'accordo che il primo problema sia scaldare (parlarne mi ha chiarito un po' le idee).

Quindi prima di tutto devo trovare il modo di arrivare in tutte le stanze e avere in ognuna una temperatura gradevole sempre.

Per fare ciò, consigliereste quindi la soluzione Termo camino + caldaia  che insieme gestiscano collettori?

 

Per l'umiditá, dovrei fare girare un regolatore di umidità (che umidifichi ma anche deumidifichi, se serve) in ogni stanza, ok che costa poco a livello di bolletta ma avere 7/8 um in ogni stanza mi sembra eccessivo...no?

 

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Alessio Menditto

Basta tenere qualche finestra in fessura in modo entri un po’ di aria sì fredda ma umida…purtroppo non si può avere tutto, scaldarsi come raffrescarsi costa, i nonni e bisnonni che abitavano la tua casa accendevano il camino, il 90% del calore veniva disperso dal camino ma non importava, non sono mai gelati perché si adattavano alla situazione, o ti metti pesantemente mano a tutta la casa ad esempio col riscaldamento a pavimento e tieni il camino solo coreografico (possibilmente col vetro davanti !!) o non vedo altre soluzioni economiche, sarebbe bello scaldarsi come vorremmo con poco, se qualcuno trovasse il modo avrebbe sicuramente il Nobel.

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2 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Basta tenere qualche finestra in fessura in modo entri un po’ di aria sì fredda ma umida…purtroppo non si può avere tutto, scaldarsi come raffrescarsi costa, i nonni e bisnonni che abitavano la tua casa accendevano il camino, il 90% del calore veniva disperso dal camino ma non importava, non sono mai gelati perché si adattavano alla situazione, o ti metti pesantemente mano a tutta la casa ad esempio col riscaldamento a pavimento e tieni il camino solo coreografico (possibilmente col vetro davanti !!) o non vedo altre soluzioni economiche, sarebbe bello scaldarsi come vorremmo con poco, se qualcuno trovasse il modo avrebbe sicuramente il Nobel.

Si, ci hanno raccontato come fosse casa nostra vent'anni fa : pavimenti del piano terra con l'acqua per terra, muri tutti macchiati, una stufa per ogni stanza (infatti abbiamo 5/6 comignoli e canne fumarie tutt'ora aperti).

Poi fecero dei lavori a.pavimento per togliere l'umido da terra e misero i termoconvettori (che, credo, servissero proprio per asciugare l'aria).

Quando subentrammo, l'acqua per terra non c'era ma i muri erano pieni di salnitro (e provvedemmo a rifare l'intonaco anti-umido ai muri), la caldaia serviva i termoconvettori ma NON ERA stata "unita" ad essi, ovvero sono stati installati i termoconvettori che però NON parlano con la caldaia (poi sostituita ma il problema ormai rimaneva). Per questo dotammo tutti di termopastiglie.

Un gran casino insomma. Diciamo che abbiamo raggiunto un discreto equilibrio però sì, mi piacerebbe raggiungere quello che chiamo COMFORT. 

E se non potessi perché troppo costoso e fossi costretto a mantenere questa impostazione, allora vorrei quantomeno diminuire i consumi (ecco perché l'idea termocamino etc).

PS : il nostro è già un camino chiuso a vetro da due lati. 

3 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non!

 

4 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

 

 

 

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Alessio Menditto

I consumi li puoi diminuire solo isolando con cappotto isolante i muri all esterno, o all interno artigianalmente ad esempio sempre con cappotto o con lana di roccia e perlinato da 2cm come ho fatto io in taverna, soluzione molto economica, e facendo un pavimento in legno, e migliorando gli infissi, non vedo altra soluzione, altrimenti sarai sempre a riempire la vasca da bagno senza il tappo.

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