Interruttore magnetotermico 4P e carico monofase

[Energyze]

Buon pomeriggio, ho un dubbio un merito all'utilizzo di un interruttore magnetotermico 4 p (fornitura trifase): è possibile installare tale interruttore per alimentare un carico monofase? Basta semplicemente connettere nei morsetti superiori tutte le fasi e il neutro mentre dai morsetti inferiori fare uscire una fase e il neutro? Il problema è solo relativo alla corrente nominale del dispositivo? (esempio se la corrente nominale è pari a 16A ma il carico monofase ha una corrente nominale di 25A l'interruttore non è idoneo?).

[Livio Orsini]

12 minuti fa, Energyze ha scritto:

(esempio se la corrente nominale è pari a 16A ma il carico monofase ha una corrente nominale di 25A l'interruttore non è idoneo?).

 

No nel modo più assoluto!

 

Attenzione anche alle condizioni di caratterizzazione dei contatti. Se, sempre con il valore che usi come esempio, la portata di 16A è in condizioni di AC1, significa che puoi interrompere solo un carico puramente resistivo; per interrompere carichi induttivi (AC3) lamassima corrente si declassa; a esperienza un 16A in AC1 si declassa a circa 5A in AC3..

 

Avendo un qudripolare per interrompere un circuito monofase si consiglia di mettere in serie i contatti 2 a 2.

[Energyze]

Dunque l'utilizzo dell'interruttore 4P per un carico monofase è fattibile a patto che la corrente nominale sia maggiore o uguale a quella di impiego del carico monofase?

Non ho invece capito l'ultima frase della serie dei contatti 2 a 2. Magari sarebbe utile un piccolo schemino per una maggiore comprensione.

[reka]

intende dire che volendo usare quel magnetotermico è meglio dividere la fase e il neutro in due utilizzando quindi i 4 poli.

chiaramente è un lavoro accrocchiato..

[Livio Orsini]

29 minuti fa, reka ha scritto:

intende dire che volendo usare quel magnetotermico è meglio dividere la fase e il neutro in due utilizzando quindi i 4 poli.

chiaramente è un lavoro accrocchiato..

 

No. I contatti messi in parallelo non sopportano una doppia corrente perchè nel momento dell'apertura o della chiusura, che sono i momenti topici, è impossibile l'apertura/chiusura contemporanea di tutti i contatti, tra il più veloce ed il più lento possono intercorrere ritardi anche maggiori di 10ms. Durante questo tempo un solo contatto deve portare tutta la corrente del carico. Con carichi induttivi all'apertura c'è il rischio anche di una saldatura dei contatti. Sicuramente ci sarà un'usura molto rapida dei contatti che in breve tempo renderà il dispositivo inservibile.

 

Quando si hai una linea mono fase ed un contattore/interruttore quadripolare o usano solo due contatti, oppure si mettono i contatti in serie 2 a 2. La seconda configurazione diminuisce i danni ai contatti causati dall'arco all'apertura.

 

 

[reka]

ah sì io ho descritto un parallelo in effetti... 

 

per fortuna sono cose che non mi capitano quasi mai, ho trovato quadretti di macchinari usati con teleruttori e magnetotermici usati con un po' di fantasia ma di solito si fa quando i carichi in gioco sono molto più bassi di quelli nominali.. sennò meglio ripristinare tutto.

[Energyze]

3 ore fa, reka ha scritto:

intende dire che volendo usare quel magnetotermico è meglio dividere la fase e il neutro in due utilizzando quindi i 4 poli.

chiaramente è un lavoro accrocchiato..

Ok ma  la corrente nominale dell'interruttore 4P deve essere comunque maggiore o uguale a quella di impiego del carico monofase, giusto?

[Livio Orsini]

Certo e, soprattutto, rileggiti quanto ho scrito in ordine alle classi AC1 e AC3

[Energyze]

Il 20/3/2022 alle 17:06 , Livio Orsini ha scritto:

Certo e, soprattutto, rileggiti quanto ho scrito in ordine alle classi AC1 e AC3

Chiaro. Grazie per i consigli.