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PLC Forum


Interpretazione "punto luce" secondo la normativa CEI


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Buongiorno a tutti.


Chiederei ai più esperti un modo per interpretare il termine "punto luce" che spesso è stato discusso anche in questo forum ma che tuttavia non mi ha dissolto il dubbio.

Fin'ora tale termine era utilizzato dagli installatori per indicare l'insieme dei dispositivi atti ad illuminare un ambiente; in particolare fanno parte del punto luce (faccio l'esempio più semplice) l'interruttore con tutti i suoi accessori (503, placca ecc.), il corrugato, i cavi che lo percorrono fino al punto di utilizzo (per esempio fino al lampadario).

 

Tutto questo è sempre stato utilizzato principalmente per calcolare i preventivi di un impianto elettrico con significati più o meno differenti a seconda del professionista che lo stilava. Per esempio, acluni hanno considerano come "punto luce" solamente il numero di interruttori/deviatori/invertitori utilizzato. Altri considerano il o i percorsi per arrivare al/ai lampadari, ecc.

 

Tuttavia da quando la normativa CEI 64-8 ha introdotto il capitolo 37 che descrive gli impianti residenziali, il significato di "punto luce" dovrebbe avere una definizione più chiara proprio perchè tale normativa ne fa largo uso, ma una definizione precisa di quanto la normativa stessa intenda io non l'ho trovata.

 

Giusto per fare un esempio, nella tabella che descrive la dotazione minima (vedi per es. la guida ABB della 64-8) per quanto riguarda le camere da letto con superficie minore di 12mq specifica:

 

Per impianto di livello 1: 1 punto luce
Per impianto di livello 2: 2 punti luce
Per impianto di livello 3: 2 punti luce

 

A questo punto la domanda è: ma se un singolo punto luce comprende, oltre all'interruttore, anche il tracciato dei cavi vino al lampadario, per gli impianti di livello 2 e 3 devo prevedere in ogni camera almeno 2 lampadari comandati da minimo 2 interruttori differenti? Oppure vengono considerati punti luce distinti due deviatori che comandano un singolo lampadario (che in una camera di 12mq è sufficiente)?

 

In pratica, la norma Cei cosa impone per una camera di 10mq per un impianto di livello 2?

 

Grazie a chi vorrà chiarirmi questo dubbio.

 

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Il punto luce è il punto al quale può essere collegato un apparecchio di illuminazione. Per il cap. 37 può anche essere composto da una presa comandata
Tale capitolo non entra nel merito della gestione dei punti luce, quindi puoi fare come meglio credi.

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Punto luce, semplice, deviato, invertito.. Con pulsante e relè ed eventualmente spia luminosa. Per una camera piccola 2 deviatori uno appena si entra e uno vicino a la testata del letto.  Per le prese mettine una per USB, i ragazzi hanno sempre il telefono in carica. Dove lavoravo non facevano mai i preventivi a punto luce, poi ognuno sceglie il modo più opportuno per vendere la propria esperienza 

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1 ora fa, elab69 ha scritto:


Il punto luce è il punto al quale può essere collegato un apparecchio di illuminazione. Per il cap. 37 può anche essere composto da una presa comandata
Tale capitolo non entra nel merito della gestione dei punti luce, quindi puoi fare come meglio credi.

Scusa elab, ma il cap. 37 definisce la quantità di punti luce, quindi a mio modo di vedere entra si nel merito della gestione.
Il punto è capire bene cosa intenda la norma CEI con punto luce. Nello specifico che obblighi ci sono se i punti luce sono almeno 2.

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1 ora fa, ilsolitario ha scritto:

Punto luce, semplice, deviato, invertito.. Con pulsante e relè ed eventualmente spia luminosa. Per una camera piccola 2 deviatori uno appena si entra e uno vicino a la testata del letto.

Questo è quanto anch'io supponevo. Mi sembra plausibile in effetti. Quindi la cameretta può avere 2 punti luce nel senso di 2 punti distinti con un deviatore ciascuno: il primo all'accesso della porta, il secondo in prossimità del letto. La camera matrimoniale uguale, sempre stando alla "dotazione" minima.

 

1 ora fa, ilsolitario ha scritto:

Dove lavoravo non facevano mai i preventivi a punto luce, poi ognuno sceglie il modo più opportuno per vendere la propria esperienza 

Ho sentito spesso parlare di preventivi eseguiti conteggiando i punti luce. Anche qui su plcforum. Non penso nemmeno io che sia il modo più razionale per emettere un preventivo, ma a quanto pare molti installatori lo fanno. Ed il concetto di punto luce, in questi casi, diventa sempre più astratto e meno preciso.

 

Grazie comunque ad entrambi per la risposta. 😃

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Camera da letto 3 punti, uno per lato del letto più ingresso stanza oppure un relè e pulsanti. Volendo anche una presa comandata in angolo per eventuale piantana

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io per togliermi il dubbio valuterei i livelli nei vari locali per capire se intendono il punto luce vero e proprio (come credo) , perchè se intendessero il punto luce come generico, quindi considerando anche un punto con forza motrice  mi sembra strano che in una camera anche piccola non venga previso almeno un punto luce e un punto forza.

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il punto luce è "la semplice" lampadina

quando si parla di 2 punti luce nelle camere vuol dire che servono due lampadine comandate in maniera separata (le lampade da tavolo con il comando a filo non contano)

 

 

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3 ore fa, Blacks ha scritto:

il cap. 37 definisce la quantità di punti luce, quindi a mio modo di vedere entra si nel merito della gestione

Da dove comprendi che entra nel merito della gestione dei punti luce?
Il fatto che indichi la quantità minima dei punti luce, non significa che debba indicare anche che debbano essere gestiti insieme o separatamente.
Queste saranno scelte progettuali definite insieme al cliente.
Se entrasse nel merito della gestione dei punti luce nella Tabella A del cap. 37 sarebbero definite anche le quantità dei comandi, ma invece si parla solo di punti presa, luce e radio/TV.
Forse si genera un po' di confusione in quanto quando penso che si sia abusato un po' troppo del termine "punto luce" (che comunque non è definito nella parte 2 della CEI 64-8).
Viene infatti spesso associato anche al relativo comando.
Se invece si considerasse davvero il punto luce solo come la tubazione e i fili per l'attacco del corpo illuminante si genererebbe meno confusione.

2 ore fa, click0 ha scritto:

vuol dire che servono due lampadine comandate in maniera separata

Questo dettaglio il normatore non lo ha definito da nessuna parte. é compito dell'installatore e/o progettista insieme al cliente stabilire come accendere i vari punti luce

 

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27 minuti fa, elab69 ha scritto:

Questo dettaglio il normatore non lo ha definito da nessuna parte

in effetti è corretto usare anche un solo comando

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2 ore fa, elab69 ha scritto:


Se entrasse nel merito della gestione dei punti luce nella Tabella A del cap. 37 sarebbero definite anche le quantità dei comandi, ma invece si parla solo di punti presa, luce e radio/TV.
Forse si genera un po' di confusione in quanto quando penso che si sia abusato un po' troppo del termine "punto luce" (che comunque non è definito nella parte 2 della CEI 64-8).

 

 

Quindi, semplificando e giusto per capire meglio, se mi trovo in una stanza da letto di 4x2.5m = 10mq e voglio un impianto di livello 2 sostanzialmente devo mettere 2 lampadari? Indipendentemente da quanti punti di comando avrò ed indipendentemente se questi funzioneranno in parallelo o ognuno separatamente?. Ho inteso giusto?

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21 minuti fa, Blacks ha scritto:

devo mettere 2 lampadari? Indipendentemente da quanti punti di comando avrò ed indipendentemente se questi funzioneranno in parallelo o ognuno separatamente?

Si, esatto.
Una piccola precisazione: non si tratta di lampadari, ma di punti luce, ovvero il punto di connessione di un corpo illuminante (anche senza il corpo illuminante installato).
Per il capitolo 37, si intende "punto luce" anche una presa comandata per un apparecchio di illuminazione mobile.
Quindi potresti avere anche un punto luce centrale inutilizzato e una presa comandata per gestire una piantana.

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26 minuti fa, elab69 ha scritto:

Si, esatto.
Una piccola precisazione: non si tratta di lampadari, ma di punti luce, ovvero il punto di connessione di un corpo illuminante (anche senza il corpo illuminante installato).
 

Si certo. Era giusto per capirci. Ho usato il termine "lampadario" proprio per questo motivo.

Trovo piuttosto assurdo comunque imporre due punti luce in una camera di 10 mq (per restare nell'esempio che ho fatto). Probabilmente questo è il motivo che mi ha indotto a pensare che il punto luce potesse comprendere anche altri elementi (come per esempio quelli di comando).

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16 minuti fa, Blacks ha scritto:

Trovo piuttosto assurdo comunque imporre due punti luce in una camera di 10 mq

illuminazione principale + illuminazione di cortesia ??

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1 ora fa, click0 ha scritto:

illuminazione principale + illuminazione di cortesia ??

Va benissimo aggiungere un'illuminazione di cortesia. Imporla è un'altra cosa però....

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Maurizio Colombi
27 minuti fa, Blacks ha scritto:

Imporla è un'altra cosa però....

Attenzione, le norme non impongono nulla.

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