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Come funzionano la valvola di zona?


giovanni1946

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La casa ha 3 piani: pian terreno, primo piano e secondo piano. A pian terreno c'è una valvola di zona che comanda il piano terra più il secondo piano, mentre il primo piano ha una valvola di zona a se. Ogni valvola ha il suo termostato ambiente: quindi uno a pian terreno e uno al primo piano. Ora succedeva che al primo piano i termosifoni rimanevano freddi e si è pensato che dipendesse dal termostato e l'abbiamo sostituito, però il riscaldamento non funziona uguale: anche mettendo il termostato a 30° la caldaia non parte.  Allora abbiamo pensato alla valvola di zona guasta messa su una scatola dei collettori al primo piano. Tale valvola è comandata da una testina elettrotermica Cazzaniga 580 T.  Però non so se dipende dalla valvola in se o dalla testina. Ho notato che la valvola è normalmente chiusa, con l'alberino di comando in fuori,  e la testina quando riceve l'impulso dal termostato, molto lentamente (in 4 min.) lo spinge in dentro e la valvola apre. 

Praticamente la testina, se ho capito bene, lavora al contrario delle testine termostatiche dei radiatori, dove spingendo l'alberino della valvola si chiude il passaggio.  Però non ho capito che avviene l'accensione della caldaia, e come la testina interagisce con il termostato. Mi pare di aver letto che dopo che la testina ha aperto la valvola, si chiude un contatto che fa partire la caldaia. Quindi in questa catena di comando capire dove sia il guasto è una impresa. Fra l'altro la testina avrebbe anche un leva esterna per il comando manuale, ma da testina montata questa leva non commuta perché l'alberino della valvola sembra quasi bloccato: ho provato a spingerlo con le mani ma è durissimo. Ora non so se è una cosa normale perché dentro c'è una molla molto potente, oppure perché l'alberino è bloccato meccanicamente da qualcosa, tipo calcare o altro.

Ora visto il costo di questi ricambi a me basterebbe anche riuscire a sbloccare la valvola e tenerla sempre aperta, e poi per la temperatura delle stanze usare le testine termostatiche sui radiatori.

Per questo, ditemi se sbaglio, basterebbe che al posto della testina ci mettessi una piastra di ferro fissa con al centro un bullone con il quale spingere l'alberino di comando della valvola.

Che ne dite, può funzionare?  Anche provvisoriamente, in attesa di sostituire tutta la testina. Poi un altra cosa: l'alberino è normale che sia duro in quel modo? Perché a me pare che sia proprio la molla interna che deve essere potente per poter garantire la chiusura della valvola, visto che questa è normalmente chiusa.

Grazie a chi mi vorrà dedicare un po' del suo tempo e della sua esperienza.

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Fai una foto ai tubi dove si trova la valvola di zona, e eventualmente, per il funzionamento, confronta una valvola di zona funzionante.

Hai un flussometro sul tubo di ritorno ? (un tubo trasparente graduato che indica se circola acqua)

La testina dovrebbe far circolare acqua se la valvola è smontata (basta allentare la ghiera filettata).

Il consenso alla caldaia lo danno due fili aggiunti, oltre ai due che alimentano la valvola di zona. (Valvola a 4 fili)

Il termostato di zona "accende" la valvola di zona, e i fili dei consensi sono tutti in parallelo, collegati al contatto TA della caldaia.

La prima valvola che apre, accende la caldaia, e l'ultima che chiude la spegne, essendo tutti i consensi in parallelo.

Nulla di complicato, se ti fai uno schizzo.

 

Modificato: da patatino59
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Maurizio Colombi
22 minuti fa, patatino59 ha scritto:

La testina dovrebbe far circolare acqua se la valvola è smontata

Sono rare le valvole di questo tipo, le più usate fanno circolare acqua quando il perno attuatore è premuto, per questo motivo, a corredo della valvola, c'è un cappuccio in plastica che ne permette il funzionamento anche senza testina.

 

6 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

per la temperatura delle stanze usare le testine termostatiche sui radiatori.

Se hai anche quelle, lo puoi fare benissimo, fai attenzione che in questo caso:

27 minuti fa, patatino59 ha scritto:

Il consenso alla caldaia lo danno due fili aggiunti, oltre ai due che alimentano la valvola di zona. (Valvola a 4 fili)

aprendo la valvola manualmente la caldaia non partirebbe.

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Eliminare la valva e mandare acqua ai radiatori usando le testine termostatiche  mi sembra uno spreco di soldi in gas. Per prima cosa con il tester puoi controllare se arriva tensione alla bobina della valvola, quindi se il termostato fa il suo dovere. Poi  può sempre smontare la valvola per pulirla. Naturalmente andrà svuotato l'impianto almeno al primo piano.

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dai un paio di colpi leggeri di martello sullo stello valvola e vedi se si ammorbidisce

 

ricorda inoltre, che l'attuatore elettrotermico per il corretto funzionamento del micro di chiamata caldaia, deve essere obbligatoriamente montato sul corpo valvola

Modificato: da click0
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Capita che si blocca, basta premerlo un paio di volte con una pinza grande da idraulico, prendendo il fondo della valvola dalla parte opposta e il pistoncino 

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Aggiornamento.

@ Patatino 59

Il flussometro sul tubo di ritorno non c'è.  Per la foto, la casa è di un mio amico, eventualmente la faccio quando ci ritorno.

Riguardo al come funziona elettricamente il sistema, ancora la cosa non mi è chiara. Alla testina arrivano 4 fili: 2 arancioni che arrivano dal termostato e due della 230V.  Usando il tester ho visto che la 230V arriva solo quando attacca il termostato; così come i due fili arancioni provenienti dal termostato conducono quando questo attacca. Non capisco,, perciò, come faccia il termostato ad attivare la linea, visto che chiude solo un contatto. A meno che, fra il termostato e la testina elettrotermica ci sia un altro quadretto con all'interno un relé. 

Però sembra che tale quadretto aggiuntivo non sia da nessuna parte. Quindi?

@Maurizio Colombi

Difatti ho provato a mettere la testina in manuale e la caldaia non parte. Quindi l'idea di tenere premuto meccanicamente l'alberino della valvola decade. A meno che di non ponticellare il micro interno del consenso.

@drn5

Come detto prima, quando attacca il termostato sui fili della linea arriva la 230V,  ma non capisco come la chiusura del contatto del termostato faccia arrivare la 230V.  Da qualche parte ci deve essere un relé comandato dal termostato. Di quadretti esterni in casa non ne ho visti; forse il relé l'hanno messo dentro una qualsiasi scatola di derivazione?  Perché se fosse così allora il malfunzionamento potrebbe dipendere anche da questo relé difettoso?

@click0 

Si, ci ho battuto diverse volte con un martello e l'alberino si muove, quindi è solo la molla che è potente. Comunque, allora, quei due fili che sono sull'attuatore non sono quelli che provengono dal termostato ma quelli del micro di chiamata della caldaia. Allora questo mi fa pensare che quello del termostato non sia un contatto pulito che comanda un relé che a sua volta comanda la 230V dell'alimentazione della testina,  ma che non ci sia nessun relé aggiuntivo e che tale contatto comandi direttamente la 230V che va alla testina. Sarà così?

@robertice

Si, sembra che facendoci leva l'alberino si sia sbloccato e ora la valvola "sembra" rifunzioni.  

Fra l'altro, prima la testina l'avevano messa con il pressacavo rivolto verso il basso e la levetta del manuale stava dietro e non si girava, ora l'ho rimessa volta in su ma se da una parte c'è la levetta a vista, dall'altra è pericoloso, perché, essendoci quattro fili singoli, il pressacavo non può fare tenuta e se c'è una perdita di acqua questa entra dentro il corpo della testina con tutte le conseguenze del caso.

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Maurizio Colombi
6 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

quando attacca il termostato sui fili della linea arriva la 230V,  ma non capisco come la chiusura del contatto del termostato faccia arrivare la 230V.

Come quando chiudi l'interruttore e si accende la lampadina, il termostato chiude il circuito ed alla valvola arriva tensione.

 

6 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

Alla testina arrivano 4 fili: 2 arancioni che arrivano dal termostato e due della 230V. 

Allora: uno arriva dal termostato e va in tensione quando il termostato chiude (anche se solitamente porta il neutro)

l'altro arriva direttamente da una cassetta di derivazione e porta la fase diretta

gli altri due sono collegati (insieme a tutti i contatti delle altre valvole) alla caldaia per fornire il contatto di accensione.

6 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

il pressacavo non può fare tenuta e se c'è una perdita

Se ci fosse una perdita, io mi preoccuperei di altro...

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Mi sembra ovvio che senza indicazioni sui modelli di valvola e sul tipo di collettore non andiamo da nessuna parte.

Nella mia recente esperienza di installatore di sistemi di controllo ho sempre visto i collettori senza elettrovalvole, durante il collaudo idraulico, e senza tappi, quindi, del tipo normalmente aperto.

Che ci siano altre tipologie di collettori e di elettrovalvole ne prendo atto, e lascio la parola ai più esperti.

Nel mio caso abbiamo sempre comandato l'elettrovalvola di zona col suo termostato di zona, e i contatti del consenso sono stati collegati al TA della caldaia.

(se NC in serie, mentre se NA in parallelo)

Nel dubbio, l'installatore dovrebbe averti fornito schemi e specifiche di progetto !

Non avendole, puoi sempre confrontare la situazione delle zone funzionanti.

 

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1 ora fa, patatino59 ha scritto:

Mi sembra ovvio che senza indicazioni sui modelli di valvola e sul tipo di collettore non andiamo da nessuna parte.

 

Qui c'è scritto tutto:

https://docplayer.it/249022-Valvole-di-zona-serie-571t-560t-561t-attuatore-elettrotermico-serie-580t.html

 

Qui il collettore con la valvola modello 561T con bypass

 

755389183_Valvoladizona561TCazzanigaconbypass.png.3694b92684dcb0cb9f552ca490da1fc8.png

 

Modificato: da giovanni1946
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Non è il sistema che conoscevo io.

Mi spiace di non poter essere d'aiuto, e mi scuso delle info errate che ho dato inconsapevolmente.

Passo la palla a chi ne sa di più...

  

 

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Maurizio Colombi
4 minuti fa, patatino59 ha scritto:

Non è il sistema che conoscevo io.

Patatino, si tratta di un banalissimo collettore con valvole servoassistite da testine con microinterruttore a bordo.

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1 ora fa, patatino59 ha scritto:

Non è il sistema che conoscevo io.

Mi spiace di non poter essere d'aiuto, e mi scuso delle info errate che ho dato inconsapevolmente.

Passo la palla a chi ne sa di più...

  

 

Metto la foto del collettore, magari così è più chiaro.

Comunque, per adesso ho messo la testina in manuale e ho staccato un filo di quelli che vanno alla caldaia, il termostato l'ho eliminato levandogli anche le pile  e ora si va con un termostato unico (del piano terra). Abbiamo provato e funziona bene... l'unica cosa è che i radiatori di questo piano scaldano di più di quelli a piano terra. Magari adesso si tratterà di equilibrare l'impianto attraverso la manopola di bypass?  C'è da dire che la caldaia sta all'ultimo piano e, quindi, più vicina al primo piano che al piano terra. Dipenderà da quello?  Ora, indipendentemente dalla temperatura dei radiatori,  posso regolare la temperatura della stanza dalle testine sui radiatori e per cui alla fine l'obbiettivo è raggiunto. 

Poi, non è detto che avendo il primo piano (zona notte) col riscaldamento staccato di giorno si risparmiasse molto di più in gas. Difatti i due piani sono in comunicazione con delle scale e, quindi, il caldo più freddo trova sopra e più sale... e alla fine il risparmio è relativo.

 

Grazie a tutti dell'appoggio, in particolare a Maurizio che mi ha chiarito come interagiscono elettricamente fra di se i vari componenti dell'impianto.

Lo riporto, a volte me ne scordassi:

- il termostato ambiente chiude il contatto e manda la 230V alla testina > la corrente scalda una resistenza intorno ad una capsula in rame contenente la cera (o quello che è) > questa dilatandosi spinge il pistoncino che a sua volta apre la valvola di zona > appena tale pistoncino ha fatto 1 mm chiude un micro che da il consenso alla caldaia > appena il termostato ambiente stacca il processo di ripete al contrario.  

Probabilmente si presume che si sia guastato questo micro, visto che ieri l'attuatore funzionava e stamani non più. Ecco la decisione di fare come ho scritto.

Poi se un giorno si vuole riattivare la testina, basta mettercela nuova.  

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Modificato: da giovanni1946
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