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Clima LG P18RK-EU1 controllo della carica di refrigerante


stefanelli.maurizio

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stefanelli.maurizio

Buongiorno a tutti, sono qui a chiedere lumi su di un clima LG da 18K per un controllo della carica di refrigerante e una rumorosità troppo elevata alla massima potenza; questa macchina è di tipo inverter, utilizza un refrigerante R410a, equipaggiata di valvola termostatica elettronica.

Disponendo di tutta la strumentazione del caso ho avviato l'unità e dopo circa 15 minuti mi sono munito di carta e penna per scrivere e valutare i valori di temperatura e pressione:

Temp. esterna 33°C;

Temp. condensatore media 46°C (non è costante in tutto l'evaporatore va da 65 a 38°C);

Temp. scarico compressore tra 70-80°C (interno);

Temp. asp. compressore prima del raccoglitore di liquido tra 2-5°C;

Temp. sulla linea di ritorno tra 3-6°C;

Temp. sulla linea si mandata 23°C;

Pressione manometrica di aspirazione tra 7,1 e 8,5 bar;

Temp. aria entrata unità interna 32°C;

Temp. aria uscita unità interna tra 16 e 20 °C;

Temp. impostata sull'unità 18°C alla massima potenza;

Assorbimento massimo 7,6A (ass. medio 6,5A);

Livelli di potenza 3 (Max, Silent, -35% -50%);

Distanza tra le unità interno esterno circa 9 metri con un dislivello di 3.

 

La Rumorosità del compressore è percepibile ma diventa fastidiosa solo alla massima potenza (come se vibbrasse internamente).

In modalità deumidificatore si forma un leggero strato di ghiaccio sulla valvola di mandata dell'unità esterna che scompare in modo clima.

Ho l'impressione che non renda bene perchè l'unità interna è situata in un ingresso di 7 x 2,5 metri alto 3 mt la cui temperatura fatica a scendere sotto i 26°C; al tatto la temperatura dei tubi e dei ranghi dell'unità interna non è freddissima ma fredda e forma pochissima condensa nonostante ci sia una certa umidità nell'aria.

Le due unità interna ed esterna sono pulitissime.

 

Grazie

 

Modificato: da stefanelli.maurizio
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Alessio Menditto
17 minuti fa, stefanelli.maurizio ha scritto:

per un controllo della carica di refrigerante

Devi recuperare tutto il gas con il recuperatore, questo lo

mette in un una bombola della quale sai il peso vuoto (tara), fai Peso Netto = Peso lordo - Tara e così sai quanto gas c’era destra e lo puoi confrontare ai dati di targa, non ci sono altri mezzi purtroppo, sono solo compromessi non affidabili.

A meno che tu non intendi una verifica come stai facendo indiretta, ma questa è un altra cosa, nel senso se il tuo clima è troppo piccolo per l’ambiente dove è messo, in apparenza i valori sono tutti giusti ma non lavora bene.

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Stefano Dalmo

Scusa , ma la temperatura stenta a scendere sotto i 26° nel corridoio dove è situato o. Nell'ambiente circostante il corridoio ?

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stefanelli.maurizio

Ciao Alessio grazie per la risposta;

chiaro che volevo arrivare proprio a cio che hai appena scritto (correggimi per favore se sbaglio): infatti il mio primo sospetto è stato proprio che fosse stato introdotto troppo gas ad esempio in una ricarica fatta più o meno ad occhio ma siccome sta macchina ha la valvola termostatica elettronica, ho pensato che fosse inutile il controllo della temperatura basandomi sulla pressione manometrica di mandata perchè tanto il microprocessore adegua l'apertura di detta valvola in base alla temperatura sentita sull' evaporatore attraverso la sonda in modo da far arrivare la giusta quantità di fluido refrigerante al punto di evaporazione cioè sullo split interno; poi il refrigerante evaporato o in via di evaporazione ritorna sulla linea di ritorno al compressore.

Quindi i dati di targa forniti dalla LG ad esempio, in riferimento alla carica di refrigerante, alla lunghezza della tubazione, alla carica aggiuntiva al metro danno indicazione al tecnico su come deve essere impostata o preparata l'unità. Se questa macchina fosse stata ad esempio equipaggiata con un capillare poteva essere caricata seguendo la pressione manometrica letta sulla valvola di aspirazione che da un'idea sulla temperatura del fluido nell'evaporatore ma con la LEV no occorre seguire i dati di targa ed eventuali correttivi circa la lunghezza della tubazione.

Chiaro che volendo sperimentare / capire un pelino di più ho provato a scaricare l'intero impianto utilizzando un recuperatore con filtro e separatore olio manometri e bombola per fare qualche misura carta e penna alla mano; da quanto rilevato l'impianto doveva essere caricato con 1350 grammi di r410a che da progetto avrebbe garantito dai 3 metri minimo ai 7,5 metri massimo di tubazione; poi con aggiunta di 20 grammi al metro ossia altri 40 grammi sarebbe arrivato tranquillamente a 10 metri (diamo un totale di 1400 grammi sovrastimato).

Nell'impianto ne ho scaricati 2830 grammi che equivalgono a più del doppio della carica.

Una prova fatta prima di scaricare l'impianto è stata quella di iniziare a chiudere la valvola di mandata in modo da comprimete tutto il gas nell'unità esterna: beh dopo 10 secondi ho udito un leggero cambiamento di rumore del compressore e successivamente il suo blocco; adesso meno male che il compressore usato dalla LG è una gran bella bestiolina e probabilmente a cu*o non si è piantato perchè forse la LG a livello di elettronica ha inserito anche un controllo attivo sull'assorbimento del motore del compressore quindi proteggendolo, altrimenti avrei dovuto sostituire l'intera macchina.

Dunque ho ricaricato l'impianto con 1350 + 40 grammi di r410a e dopo aver riavviato la macchina ho aspettato un 15 minuti per effettuare nuove letture e sempre con carta e penna ho annotato pochissime differenze che si annotano così:

Temp. esterna 33°C;

Temp. condensatore media 49°C (da 68 a 38°C);

Temp. scarico compressore tra 70-80°C (interno);

Temp. asp. compressore prima del raccoglitore di liquido tra 2-5°C;

Temp. sulla linea di ritorno tra 3-6°C;

Temp. sulla linea si mandata 18°C;

Pressione manometrica di aspirazione tra 6,8 e 8 bar;

Temp. aria entrata unità interna 32°C;

Temp. aria uscita unità interna tra 16 e 20 °C;

 

Da ciò ne deduco che la quantità di refrigerante presente nell'impianto è studiata a progetto e deve essere quella con al limite un piccolo ritocchino per la lunghezza della tubazione, perchè il fino del lavoro di regolazione è svolto appunto dalla valvola di espansione elettronica che regola il flusso.

Non mi spiego però il ghiaccio sul tubo di ritorno in corrispondenza della macchina esterna e soltanto in deumidificazione che continua ad esserci, la sensazione di basso rendimento, e la poca condensa prodotta sull'unità interna anche oggi che il tasso di umidità è abbastanza elevato.

La rumorosità del compressore è rimasta la stessa e soltanto a piena potenza è rumoroso e vibra; avendo smontato lo chassis esterno sono sicuro che potrebbe dispendere forse dalle guarnizioni in neoprene nell'assemblaggio ma comunque il motore quando spinge al 100% vibra in modo fastidioso e non so cosa fare.

Hai un'idea?

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stefanelli.maurizio
59 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Scusa , ma la temperatura stenta a scendere sotto i 26° nel corridoio dove è situato o. Nell'ambiente circostante il corridoio ?

Per Stefano: i 26 gradi li rilevo nel corridoio tenendo tutte le porte delle camere adiacenti chiuse (mediamente). Una volta pensavo che avendo messo il climatizzatore nel corridoio al centro dell'appartamento (che poi non è molto grande) avrebbe potuto facilmente diffondere aria rinfrescata in giro, ma non è andata così. Certo che 18000 btu su un locale di 16mq a tre metri di altezza pensavo fosse più efficiente...

Modificato: da stefanelli.maurizio
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Alessio Menditto

Se si è aggiunto gas a sentimento purtroppo bisogna fare quello che ho scritto, seconda cosa questa storia dell’umidità sta creando in generale molta confusione, un clima deve si togliere umidità, ma non ne deve togliere troppa perché ci fa male ai polmoni, la logica del clima confronta i dati delle sonde è deumidifica (oltretutto in deumidificazione il clima non modula, consuma di più e crea solo casino nell utente che si aspetta di vedere un brusco calo di umidità, io l’abolirei quella funzione), ma in tutti i modi i tuoi rilevamenti sono fuorvianti se ci avete messo troppo gas, recupera tutto fai il vuoto e carica al grammo con bilancia elettronica.

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Alessio Menditto

Ultima cosa, i tubi non li dovresti vedere, devono essere coperti dall isolante e le misure si fanno solo con manometro e termometro a contatto, non guardando se il tubo gela.

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stefanelli.maurizio

Ciao Alessio, chiaro che i tubi sono coibentati: mi riferivo a una manciata di centimetri prima dell'unità esterna. Si la funzione di deumidificazione non fa altro che far lavorare l'evaporatore ad una temperatura leggermente vicino al punto di congelamento o di rugiada qualsivoglia e poi ciclicamente riscalda / lo sbrina (lo si capisce anche dall'assorbimento del motore quindi dal suo regime di rotazione): infatti il ghiaccio che ho visto lo fa soltanto quando deumidifica.

Ti/Vi rivolgo un quesito: supponiamo che la valvola di espansione elettronica non funzioni correttamente come è possibile diagnosticarlo? il connettore JTAG comune a tutti i sistemi elettronici quindi anche ai climatizzatori come funziona? quali software si usano per la diagnostica onboard?

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Alessio Menditto

Non so se c’è la diagnosi, se però ti riferisci al clima della discussione, se la carica è sballata, la logica cercherà di governare la sua apertura e chiusura e non riuscendoci forse da errore.

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stefanelli.maurizio

Si Alessio ho capito, adesso la carica è giusta con la tolleranza di +/- 10grammi; nel frattempo ho fatto diversi test con rilevamento del surriscaldamento, sottoraffreddamento e temperature varie ed il clima sembra rispondere correttamente; per togliere 1°C oppure 2°C da un'ambiente di circa 30mq impiega circa 15-20 minuti in relazione al calore da smaltire, il sistema fa quello che deve fare, apre la valvola di espansione fino al suo massimo poi in base al carico termico aumenta i giri del compressore fino ad un certo valore che potrebbe anche corrispondere al massimo e va di regolazione con la valvola di espansione fino al raggiungimento dei parametri impostati ed al limite abbassa i giri del compressore.

La rumorosità del compressore alla massima potenza si vede che è così: quando era nuovo mi dicono che non lo faceva mah!

C'è una cosa che non comprendo: la temperatura del tubo di ritorno in corrispondenza dell'ingresso sull'unità esterna è molto bassa (3-6°C) più bassa di quella rilevata sull'ultimo rango dello split interno (circa 8-10°C) e non capisco perchè, hai un'idea? è come se ci fosse ancora del fluido in evaporazione (magari è normale); i tubi sono circa 10metri con varie curve e curvette ma tutti coibentati.

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3 ore fa, stefanelli.maurizio ha scritto:

C'è una cosa che non comprendo: la temperatura del tubo di ritorno in corrispondenza dell'ingresso sull'unità esterna è molto bassa (3-6°C) più bassa di quella rilevata sull'ultimo rango dello split interno (circa 8-10°C) e non capisco perchè, hai un'idea? è come se ci fosse ancora del fluido in evaporazione (magari è normale); i tubi sono circa 10metri con varie curve e curvette ma tutti coibentati.

 

Fermo restando che è difficile misurare con un termometro a contatto in maniera attendibile, perchè ci sia scambio termico deve esserci un gradiente di temperatura tra lato primario e secondario dello scambiatore, e le due grandezze sono asintotiche.

Quel che ti assicura l'evaporazione (quasi) totale del refrigerante è la differenza tra la temperatura misurata a contatto del tubo di aspirazione a fine evaporatore e la temperatura di saturazione letta sul manometro. Se >3/5°C possiamo considerare che a fine batteria ci sia uno scambio di calore sensibile (surriscaldamento), quindi il refrigerante dovrebbe essere evaporato completamente.  Nel tuo caso, essendo la t. di saturazione compresa tra 0°C e 3.8°C (6.8 / 8 bar), con le dovute approssimazioni, trovo corretto leggere qualche grado in più sul termometro posto a contatto del tubo di aspirazione (3-6°C) . Ciò indica un corretto sfruttamento dell'evaporatore e funzionamento della valvola termostatica.

Le letture delle altre temperature mi sembrano tra loro coerenti.

 

 

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stefanelli.maurizio
1 ora fa, PierGSi ha scritto:

 

Fermo restando che è difficile misurare con un termometro a contatto in maniera attendibile, perchè ci sia scambio termico deve esserci un gradiente di temperatura tra lato primario e secondario dello scambiatore, e le due grandezze sono asintotiche.

Quel che ti assicura l'evaporazione (quasi) totale del refrigerante è la differenza tra la temperatura misurata a contatto del tubo di aspirazione a fine evaporatore e la temperatura di saturazione letta sul manometro. Se >3/5°C possiamo considerare che a fine batteria ci sia uno scambio di calore sensibile (surriscaldamento), quindi il refrigerante dovrebbe essere evaporato completamente.  Nel tuo caso, essendo la t. di saturazione compresa tra 0°C e 3.8°C (6.8 / 8 bar), con le dovute approssimazioni, trovo corretto leggere qualche grado in più sul termometro posto a contatto del tubo di aspirazione (3-6°C) . Ciò indica un corretto sfruttamento dell'evaporatore e funzionamento della valvola termostatica.

Le letture delle altre temperature mi sembrano tra loro coerenti.

 

 

Grazie PierGSi. Buon Weekend

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