Scatole Derivazione su nuovo impianto KNX

[Nickponico]

Buongiorno a tutti,

faccio una domanda che a quanto pare non sembra avere una risposta oggettiva tra diverse persone, ma vorrei riuscire a capire meglio i pro e i contro delle due soluzioni.

 

Progettando un impianto KNX di una casa su 2 piani di circa 200 mq abbiamo queste due possibili soluzioni:

 

1. Fare un centralino che contenga tutta la componentistica KNX (attuatori e sensori) e far girare tra le diverse scatole di derivazione e stanze solo il bus per i sensori e i cavi elettrici per gli attuatori. Nonostante questa soluzione sia molto ordinata (ci sarebbe un quadro grande, da circa 144 moduli, con tutti gli attuatori divisi per stanza e per piano), ciò implica che ogni frutto sia raggiunto dalla sua accoppiata F+N direttamente dall'attuatore che parte dal centralino. Ipotizzando per esempio una stanza complessa come il salone: con 15 prese, 5 punti luce (tra lampadari e strip Led), 5 tapparelle e 4 interruttori da cui inviare lo switch di comando, si tratterebbe di far passare un numero molto importante di corrugati da tutti i frutti verso il centralino, che magari è posto anche in un piano diverso rispetto alla stanza.

 

2. Fare un centralino che contenga solo la gestione generale della casa (magnetotermici, differenziali ecc ecc) e poi inserire scatole di derivazione con DIN che contengano attuatori per la singola stanza, ed in alcuni casi, portare l'attuatore direttamente nella scatola vicino la presa/interruttore (per esempio sulle tapparelle). In questo modo i corrugati diverrebbero più simili ad un impianto "standard", quindi con i centri e con le scatole di derivazione che raccolgono i corrugati di zona, ma la gestione/manutenzione dell'impianto sarebbe più complessa visto che gli attuatori sarebbero sparsi per tutta casa, e quindi non sarebbe semplice identificare fino a dove il cavo elettrico è gestito da KNX e fino a dove invece è semplice cavo agganciato al magnetotermico di riferimento.

 

Io propendo per la soluzione 2, ma sento persone che mi sottolineano l'importanza di avere un centralino ben ordinato che gestisce tutto l'impianto KNX, e capisco che avere tutti gli attuatori distribuiti potrebbe portare a una più difficile manutenzione dell'impianto.

Il tema della soluzione 1 però è: ma vale la pena inserire mille corrugati per portare tutti i cavi al centralino da ogni angolo di stanza? 

 

Qualche parere in merito?

 

Grazie

 

 

 

[patatino59]

L'approccio dipende dalla possibilità o meno di passare nuovi corrugati e nuove linee.

La prima soluzione è la più pratica e ordinata, anche se costosa, mentre la seconda l'ho vista adottare in case vecchie con pochi passaggi.

(Con una linea Konnex, una linea FM e una linea Luci ci alimenti tutti i sottoquadri)

Naturalmente il programmatore, dovrà accuratamente commentare il File ETS, e dare, al cliente o a chi per lui ci metterà le mani successivamente, tutte le informazioni sulla posizione dei dispositivi nascosti, e a cosa servono esattamente.

Personalmente preferisco la seconda, altrimenti è inutile avere un sistema BUS quando in un corrugato ci devo passare i cavi per 10 tapparelle.

 

Modificato: 25 novembre 2022 da patatino59

[Nickponico]

Ok, grazie per il tuo commento. Vedo che anche te propendi per la soluzione 2… probabilmente è quella di maggior buon senso.

 

 

[ilsolitario]

Meglio la soluzione 2 poi nulla ti vieta di avere 2 cassette di derivazione affiancate, l'importante in impianti ben fatti è siglare tutti gli attuatori  e avere una legenda così in caso di guasto sai per esempio che la tapperella bagno è gestita dal modulo 1 contenuta dentro la scatola di derivazione 3..   Poi quasi nessuno lo fa e ti ritrovi a cercare i componenti 

[Microchip1967]

Concordo.

Eppure basterebbe solo commentare correttamente i campi di ets per avere una tabella pronta per l'uso.....

Ma al giorno d'oggi neanche stampano la programmazione....