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Si spegne il Riscaldamento a pavimento?


Edoardo 007

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Buona sera, ho una domanda per voi.

La zia di mia moglie ha un appartamento di 90 mq circa in Lombardia, la casa con riscaldamento a pavimento e caldaia a condensazione è sempre accesa in inverno.

Ma lunedì parte per andare 20 gg a Tenerife.

L’idraulico che ha fatto l’impianto 15 anni fa circa, le consiglia di spegnere la caldaia mettendola solo su acqua calda per evitare che il gelo la blocchi e quando poi rientra la mette di nuovo su riscaldamento.

Io con lo stesso riscaldamento ma con casa un po’ più grande, quando vado via a Natale lo lascio sempre acceso proprio perché mi era stato consigliato così da chi ha fatto l’impianto.

Come è meglio comportarsi quando si va via per un paio di settimane?

Grazie 

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Grazie Alessio, mi è venuto il dubbio per quello che le è stato detto alla zia.

Altrimenti ero convinto del contrario…

Mi ricordo anche che chi mi fece l’impianto mi disse che oltre a non spegnerlo mai (anche quando si va via per 10/20’gg, oltre un mese si ovviamente) che questo tipo di riscaldamento per riscalaldare casa ci impiega 2/3 gg.

Ecco perché non mi è mai venuto il dubbio…

 

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Alessio Menditto

Non si può avere tutto…meglio risparmiare dieci giorni di gas che stare un po’ al freddo per un paio di giorni.

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Grazie Alessio, ultima cosa, ma per quanto riguarda il fatto di mettere la caldaia su rubinetto e non spegnerla definitivamente perché rischia di gelare (la nostra è fuori coperta da un enorme balcone), è vero?

O si può tranquillamente spegnerla?

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Alessio Menditto

Oddio questo non lo so, nelle vecchie caldaie con fiamma pilota aveva senso perché stavano calde, le nuove senza fiammella forse hanno la funzione antigelo, ma se si pensa le temperature vadano sotto zero sarebbe meglio scaricare acqua dall impianto, aspetta comunque altri suggerimenti.

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Bè qui in Lombardia le temperature scendono parecchio di notte, vero che il gas costa ma non spegnerei completamene.

Terrei a una temperatura bassa, magari 16 gradi, così la caldaia parte solo se scende sotto i 16 gradi (probabilmente non è molto facile) ma almeno sta sempre sull”attenti”

 

In altra stagione si poteva tranquillante spegnere.

 

magari un paio di giorni prima che rientra andate ad alzare la temperatura in modo che al rientro la casa è calda.. 

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Ma se “spegniamo” mettendo la manopola su rubinetto e quindi spegnendo solo il riscaldamento, la caldaia non può gelare giusto?

E magari qualche giorno che lei rientra gliela accendiamo, cosa dite? 

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Di accenderla qualche giorno prima sicuramente si..

 

se metti su rubinetto spegni il riscaldamento e di conseguenza col gelo potrebbe avere danni.

poi non è tanto la caldaia che gela, ma più le tubazioni perché non c’è circolazione di acqua.

 

poi è vero anche che le caldaie moderne anche anche funzioni antigelo automatiche, ma non sappiamo di che modello stiamo parlando in questo caso..

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Alessio caro, buongiorno, ho sempre sottovaluto questa cosa, ma leggendo mi sa che anche io gestisco male il mio riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione.

A parte che come ti dicevo ieri io non lo spengo mai, e questo è un bene.

Ma nel mio caso, visto che la casa è di recente costruzione (2007), lascio a 20 gradi il giorno e 19 la notte. 

E' sbagliato questo mio sistema?

Quindi meglio metterlo a 20 gradi anche di notte?

Grazie.

@rekaperchè dici che non riusciresti a dormire con 19 gradi? Avresti freddo o caldo?

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Alessio Menditto

Dunque io quest’anno il riscaldamento a pavimento non lo accendo, consuma troppo per il fatto di andare (seppure al minimo) 24/24, la mia è una casa anni 50 classe Z, ma per i decenni che l’ho tenuto acceso, nella mia camera da letto non solo il circuito era chiuso, ma tenevo pure le finestre aperte, coperto di piumoni.

 

Per il fatto di abbassare di un grado di notte sinceramente non so se serve a risparmiare gas, per me no però forse mi sbaglio, bisognerebbe fare complicati calcoli e verifiche.

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Io Alessio, lo ritengo fantastico,

pensa che pochi anni fa, ho ristrutturato una casa di campagna in Salento, facendo tutti gli impianti nuovi ma senza demolire del tutto il pavimento esistente, mi è stato consigliato di sovrapporre un gres sul pavimento vecchio.

La casa è super coibentata perchè in doppio tutto da 20 cm più intercapedine da 10 cm (compreso intonaco siamo intorno ai 50 cm di spessore), un pò alta (290 cm) e con solaio non coibentato, classico laterizio con lastre di cursi sopra.

Ecco la faccio breve, opto per il riscaldamento con caloriferi in alluminio collegati a una idro stufa a pellet 15kw della moretti (stufa un pò sottodimensiona per i 130 mq circa della casa).

Premesso che la casa viene usata solo per il periodo natalizio (15 gg) e il mese di agosto, ti giuro che se potessi tornare indietro, avrei smantellato tutto il pavimento, messo iglù e fatto il magico riscaldamento a pavimento, a mio avviso è il massimo del comfort.

Però visto che la casa è priva di allaccio al metano (non passa proprio) un caro amico me lo sconsigliò vivamente, l'alternativa era alimentarlo con la pompa di calore e fv.

Ma rinunciai.

Attualmente ho predisposizione per mono da 18000btu in sala e trial nelle camere, che ti giuro che per evitare la rottura di balle, l'impegno e la fatica della stufa a pellet, mi viene di metterli solo per scaldarmi (la casa di estate è FRESCHISSIMA e non ha bisogno di clima), per 15 gg d'inverno, penso che vanno più che bene...

Tra qualche anno, se è possibile e penso che tu ne sai qualcosa più di me, spero che escono delle pompe di calore con fv che alimentano i radiatori in alluminio e li si che non ci penserò due volte...

Utopia Alessio, o questa cosa sarà fattibile?

Grazie!

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Avevo letto lo studio di un ingeniere termotecnico che aveva fatto esperimenti di ottimizzazione sulla sua abitazione, un casa unifamiliare.

 

A suo giudizio, e riportava tutta una serie di dati a corredo, il massimo del rendimento lo si aveva mantendo costante la temperatura giorno e notte. C'è da dire che il suo impianto disponeva di valvole modulanti praticamente per ogni stanza, quindi impostava per ogni stanza la temperatura ottimale: più alta nella zona giorno e più bassa nella zona notte.

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Alessio Menditto

Ma è ovvio che un radiatore di alluminio ci mette poco a scaldarsi, però la questione non è così intuitiva, cioè va bene che si scalda subito, però si raffredda altrettanto subito…il pavimento radiante che ha quintali e quintali di cemento, piastrelle, e tutto quello che c’è sopra, mobili sedie ecc ecc, ci mettono tanto tempo per scaldare però fanno da “volano” termico.

Ad esempio adesso sto scaldando con gli split, non si può paragonare uno split ad un termosifone in alluminio che a sua volta non si può paragonare ad un termosifone in ghisa che a sua volta non si può paragonare ad un pavimento radiante, è una questione di massa in kg, non si può fare confronti.

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Ciao Alessio, ma io non faccio paragoni tra i prodotti, però sai quanti impianti con caloriferi in alluminio ci sono?

E se la soluzione in futuro sarà quella di staccarsi dal gas, è una manna dal cielo che le pompe di calore potranno sostituire le vecchie caldaie a gas.

Io in questa casa di campagna nel Salento poi, non ho neanche l’allaccio del gas, sai che comodo per me?

Certo vanno visti i costi…

Pero con qualche agevolazione…

 

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Alessio Menditto

Si sì ma sono d’accordo, volevo solo dire che non sono identici i diversi modi di scaldarsi, fino a pochi mesi fa decantavo il sistema a pavimento, questo anno per la prima volta lo devo tenere spento perché consuma troppo, e magari avessi i termosifoni in alluminio!

Adesso mi scaldo con gli split ma è un sistema che a me non piace, l’aria non esce sempre costante e alla fine preferisco spegnerlo.

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