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Appartamento non isolato - Radiatori ghisa/acciaio - Caldaia NON condensazione - Valvole termostatiche smart


Claudino3

Messaggi consigliati

Salve a tutti,
prima di tutto mi scuso per l'ennesimo messaggio di chiarimenti in merito all'impianto di riscaldamento.
Cercherò di essere il più chiaro possibile e darvi quante più informazioni possibili per capire come risolvere il problema.

 

La domanda è la seguente: come posso far rendere al meglio il mio impianto di riscaldamento?

 

Informazioni:

  • Caldaia: Junkers wbn 6000 ceraclass (NON a condensazione)
  • Numero radiatori: 8
  • Tipologia radiatori:
    2 ghisa da 12 elementi
    1 in ghisa da 3 elementi
    2 scaldasalviette in acciaio
    1 radiatore in acciaio da 4 elementi da arredamento
    2 radiatori in acciaio da 9 elementi da arredamento (altezza 2 mt circa)
  • Stanze:
    Ingresso -> Ghisa da 3 elementi basso
    Soggiorno -> Acciaio da 9 elementi da arredo (alto)
    Cucina -> Acciaio da 9 elementi da arredo (alto)
    Corridoio -> Acciaio 4 elementi
    Camera da letto -> Ghisa da 12 elementi
    Cameretta -> Ghisa da 12 elementi
    2 Bagni -> Scaldasalviette in acciaio
  • Grandezza casa: 85 mq
  • Attuale temperatura di mandata: 60°
  • Consumo gas stagione invernale novembre 2020/aprile 2021: 1200 smc
  • Zona abitazione: sud Italia 400 metri di altezza, non nevica quasi mai

 

 

Casa ristrutturata da 6 anni circa, ma senza cappotto, ne isolamento interno di alcun tipo.
Finestre nuove di buona qualità che isolano abbastanza.
La casa è fredda perché un primo piano con sotto locali vuoti o esterno.
Termostato in soggiorno.

 

Le stanze più fredde risultano cameretta e camera da letto, perché completamente vuote sotto (veranda condominiale) e l'inverno arriva pochissima luce.
Inoltre sotto il letto in cameretta ho un brutto ponte termico con un pilastro in cemento armato che mi causa condensa con relativa muffa.
Al momento risolto isolando parete e pavimento sotto il letto con banale polistirolo.

 

Per cercare di gestire la temperatura al meglio ho acquistato per tutti i termosifoni delle testate termostatiche smart (Tado), con relativi termostati per ogni stanza, quattro in tutto (soggiorno, cucina, cameretta e camera).
I bagni ovviamente sono senza testate per permettere di avere l'impianto libero nel caso fossero chiuse o semichiuse.

 

Come funzionano i termostati?
Regolo la temperatura in ogni stanza e se vanno sotto la temperatura impostata aprono la relativa valvola nella stanza ed accendono la caldaia.
Tengono chiuse le valvole dove non serve riscaldare aprendo il necessario quelle dove serve.

 

Ecco qui le domande che vi pongo:

  1. In casa la notte ho impostato una temperatura in tutte le stanza di 18°.
    Con l'arrivo della stagione fredda la notte vado sempre sotto questa temperatura, accendendo quindi la caldaia e riscaldando la/le stanze necessarie.
    Di solito cameretta o camera da letto.
    Questo comporta l'accensione notturna della caldaia anche se stiamo dormendo.
    Conviene fare questo per evitare che la temperatura delle stanze scenda troppo e richieda energia maggiore per poi portarle a 19°?
    Tenete conto che per portare la cameretta a temperatura ci può volere anche un'ora (18 -> 19).
  2. E' corretto aver messo le valvole su tutti i termosifoni?
    Sarebbe opportuno magari metterle solo in soggiorno/cucina che sono le stanze più calde lasciando libere le camere?
    C'è un risparmio effettivo nel non riscaldare completamente i termosifoni (valvola semiaperta) e far salire la temperatura lentamente senza 'stacca/attacca'?
  3. Va bene tenere una temperatura di mandata di 60°?
    O mi conviene diminuirla ma far andare più a lungo la caldaia per avere un impianto sempre caldo?
  4. Quando non siamo a casa la temperatura va da 19° a 18°.
    Avendo la casa molto dispersiva, conviene scendere per poi salire?
  5. Che faccio elimino le valvole termostatiche, imposto 19 gradi sul termostato principale e 18 di notte?


Chiedo scusa per questo post lunghissimo e spero possiate consigliarmi al meglio.

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con una caldaia non a condensazione io manderei a una temperatura maggiore per avere più potenza dai radiatori e programmare le temperature in base alla presenza nei vari locali.

 

decidere se scaldare la casa in maniera più regolare dipende da quante ore mediamente state in casa durante la giornata.

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Alessio Menditto
48 minuti fa, Claudino3 ha scritto:

Va bene tenere una temperatura di mandata di 60°?
O mi conviene diminuirla ma far andare più a lungo la caldaia per avere un impianto sempre caldo?

Questo è legittimo chiedere ma mi sembra un ossimoro, io tengo una temperatura X che mi faccia stare bene, e suppongo che sotto questa temperatura X io non stia più bene… al contrario dell impianto a pavimento (dove scaldi quintali di massa), con i termosifoni tu scaldi sostanzialmente “aria”, che di per se non ha inerzia termica, non “tiene calore”, quindi (parere personale) penso che sotto la temperatura X sia inutile tenere acceso, a meno che non stai abbracciato al termosifone, e quindi sia gas buttato via, perché non scalda e perché non accumula calore da nessuna parte.

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