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Locali tecnici per impianti fotovoltaici


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Vorrei approfondire i discorsi sui luoghi all'interno dei quali si possono installare inverter e batterie.

Quando ho comprato il mio impianto da enelx, è stato fatto un sopralluogo ed ho fatto visionare sia il sottotetto che una cantina/laboratorio.

Il sottotetto è perfettamente isolato (tetto rifatto 10 anni fa totalmente nuovo), perfettamente sano dal punto di vista di eventuali umidità, abbastanza costante nelle temperature (non meno di 15° in pieno inverno, non più di 32/35 circa in estate) ma con forte presenza di legname atto al sostentamento di tutta la struttura.

La cantina/laboratorio è invece molto più instabile nelle temperature, come umidità ultimamente è abbastanza sana ma negli anni addietro ha subito problemi che si sono ripercossi sulle pareti con evidenti segni di umidità che risaliva dal terreno del giardino tutto attorno a casa; ci sono stati anche dei leggeri allagamenti tipo un mezzo cm di acqua qua e la nella pavimentazione nonostante sia stata fatta nuova direi circa una 15ina di anni fa.

 

Tra i 2 ambienti, i tecnici hanno scelto il sottotetto, vuoi per problemi pratici vista la vicinanza ai pannelli, vuoi per quello che ho appena descritto della cantina/laboratorio.

 

Ora vorrei quindi sapere i vostri pareri in merito e soprattutto se ci sono delle normative che impongono qualcosa di particolare per i luoghi che devono contenere inverter e batterie.

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22 minuti fa, mgaproduction ha scritto:

Tra i 2 ambienti, i tecnici hanno scelto il sottotetto

Su tutti gli impianti che ho partecipato a installare, nel sottotetto non abbiamo mai messo nulla se non il solo passaggio diretto delle stringhe.

L enel si rifiutava categoricamente di allacciare il contatore di produzione per la generalmente difficoltà di accesso a tali ambienti ...poi normativamente non saprei!

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mgaproduction

Mi dissero a suo tempo che E-distribuzione non si sarebbe fatta viva per il secondo contatore per gli stessi motivi...

Poi comunque, senza nemmeno chiedere, quando mi hanno attivato l'impianto, il secondo contatore lo hanno messo in cantina affianco al contatore principale di casa ma non mi ricordo che avessero detto che si sarebbero rifiutati di salire nel sottotetto...

 

 

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quando l'ho fatto io sono saliti ma il mio è facilente accessibile e nel 2007 probabilmente si annoiavano visto i pochi impianti che si facevano 😀

comunque a me il contatore l'anno messo in un vano nel sottotetto proprio di fianco all'inverter, nessuno fece problemi.

 

secondo me il discorso cambia un po' con le batterie ma immagino che non ci sia una pregiudiziale solo per i sottotetti.

 

negli ot che si sono creati nell'atra discussione ci sono un paio di spunti interezzanti, sarebbero da riportare in questo.

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mgaproduction
7 ore fa, reka ha scritto:

negli ot che si sono creati nell'atra discussione ci sono un paio di spunti interezzanti, sarebbero da riportare in questo.

 

Ho creato apposta questa discussione.

Soprattutto, il mio primo pensiero va al fatto che sono venuti dei tecnici, hanno visto i locali e hanno deciso di mettermi tutto l'impianto nel sottotetto.

Secondo me per evitare di fare una discesa della DC per 3 piani.

Sempre nel sotto tetto c'è anche l'inverter dle mio vicino di casa, ma lui non ha accumulo e glielo hanno installato prima che a me.

 

Nei miei pensieri ci sta anche un pò di preoccupazione per quello che è la parte antincendio. Al momento ho piazzato un sensore fumi connesso al mio antifurto come zona tecnica, quindi attivo H24 indipendentemente dall'eventuale attivazione dell'antifurto stesso.

Poi ho visto che esistono delle "casse" all'interno delle quali se scoppia un incendio, in automatico parte una sorta di fumogeno che dovrebbe bloccare in pochissimi secondi incendio e propagazione ma non ho idea dei costi e nemmeno dell'eventuale sicura manutenzione periodica. Ma poi non saprei nemmeno se i pacchi batterie possono stare li dentro.

Ad un amico hanno messo una batteria enorme da 10 Kwh in garage...se gli capita qualcosa con la macchina di fianco....non voglio nemmeno sapere le conseguenze....

Oppure tutti si fidano delle batterie? Le mie che sono delle Pylontech US2000 sono ben costruite : un involucro delle dimensioni da rack 19" 2U da server ma non ho trovato nulla in rete in merito ad eventuali test antincendio. E' pur vero che le batterie al litio è difficile che prendano fuoco, ma se lo fanno, sono una vera rogna da spegnere e i contenitori dellle mie non credo siano ignifughi.

 

 

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30 minuti fa, mgaproduction ha scritto:

Poi ho visto che esistono delle "casse" all'interno delle quali se scoppia un incendio, in automatico parte una sorta di fumogeno

In alternativa potrasti mettere un estintore automatico a schiuma appeso sopra...ma...serve realmente?

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mgaproduction
20 ore fa, mrgianfranco ha scritto:

In alternativa potrasti mettere un estintore automatico a schiuma appeso sopra...ma...serve realmente?

 

Se opportunamente dimensionato, penso di si.

Mi avevano colpito queste "scatole" perchè davvero in un attimo spengono il tutto credo per immissione di polvere ma non me ne intendo

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1 minuto fa, mgaproduction ha scritto:

credo per immissione di polvere

mai viste scatole così....ma poi riescono a raffreddare le schede se dentro ci infili elettronica?..magari lavorano con CO2 meno compromettente di schiuma e polvere!...tempo fà su sitemi elettronici ed informatici si usavano impianti ad halon...ora messi al bando!

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del_user_125789

Gli ambienti a maggior rischio incendio  non sono adatti per l'installazione di batterie per FV e al interno non devono transitare neanche i cavi DC  di stringa.

.Una soluzione è la compartimentazione Rei.
 
.
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del_user_125789

 Un classico residenziale ovviamente non lo è.Compete al progettista valutare i rischi che ne derivano dal installazione in uno specifico ambiente, per poi decidere di conseguenza l'ambiente più adatto al installazione ,visto che è lui a mettere la firma sulla dichiarazione di conformità.

 

  I sottotetti sono ultimi nella lista degli ambienti idonei al installazione (anche se non vietati) di batterie FV
.

 

 
.
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il tutto era partito da una mia esigenza, cioè aggiungere un pacco di batterie dove è installato l'inverter.

 

il mio è un vano nel sottotetto ma all'esterno, in pratica è ricavato al di fuori del perimetro sotto al prolungamento della falda che va a coprire il balcone sotto, l'accesso avviene dal terrazzo della mansarda verso il quale è completamente aperto, il problema è la falda in legno immagino e avevo pensato eventualemente di trattare tutto il vano con le schiume autoestinguenti che si usano anche nei capannoni per migliorare la classe antincendio.

in questo momento ho messo un sensore per vedere le temperature che si raggiungeranno nelle settimane più calde.

in caso decidessi di farlo posso mettere anche dei sensori fumo/calore da collegare alla centrale antifurto (elmo)

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mgaproduction

Faccio prima e vi allego le foto del mio impianto.

Come potete vedere, le batterie sono appoggiate a terra, il loro inverter è a muro e quadro elettrico e inverter dei pannelli a muro anch'esso.

 

Il sottotetto, come potete vedere, è tutto in legno.

Questo è come hanno trovato i tecnici il locale e lo hanno reputato idoneo con tanto di foto inviate a enelx durante l'installazione

 

 

FV 1.jpeg

 

 

FV 2.jpeg

 

Dalle foto parrebbe che il legno è vecchio e scadente, ma in realtà non è così : sono ridotte da whatsapp. Il legno è nuovo e bello fresco : ha 10 anni di vita.

 

Anche se non si vede in foto, sopra l'inverter con quadro elettrico c'è un sensore fumo incendio collegato al mio antifurto in una zona tecnica, per cui attivo 24h/24h anche se l'antifurto è disinserito

Modificato: da mgaproduction
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1 ora fa, mgaproduction ha scritto:

Anche se non si vede in foto, sopra l'inverter con quadro elettrico c'è un sensore fumo incendio collegato al mio antifurto in una zona tecnica, per cui attivo 24h/24h anche se l'antifurto è disinserito

 

Poi tutto il sistema è stato montato addossato ad un pilastro in laterizi. Ovviamente, per sicurezza, il sensore di fumo andrà controllato periodicamente ed anche sostituito perchè questi sensori hanno semivite abbastanza limitate.

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del_user_125789
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Faccio prima e vi allego le foto del mio impianto

Mi dispiace ,ma questa è una installazione eseguita da persone incapaci . Se parte un incendio dal inverter o dalle batterie , in quel ambiente , non lo fermi più .

I sensori di fumo , sono un aiuto , ma non spengono l'incendio e non fermano la propagazione .

Per quanto riguarda il luogo di installazione ,credimi è da orrore .


 

 

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Per il contatore i tecnici del distributore se non trovano una scala a norma per andare nel sottotetto non te lo installano..  Per le case in legno i progettisti in collaborazione con il costruttore almeno per gli impianti fatti da noi  hanno sempre realizzato un vano compartimento REI per ospitare l'accumulo e tutto il resto.   Purtroppo nessuno vuole perdersi un cliente e spesso si vedono istallazioni da brividi... 

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4 ore fa, Sanka Giuliano ha scritto:

I sensori di fumo , sono un aiuto , ma non spengono l'incendio e non fermano la propagazione .

 

Potrebbero comandare in automatico un impianto antincendio a getto di schiuma, concentrato nella zona dell'impianto.

 

Io qundo feci costruire la mia abitazione, oltre 50 anni fa, proprio perchè ho il terrore degli incendi volli che non ci fossero travi in legno solo laterizi e cemeento armato.

 

Quello che mi chiedo è: si norma di tutto anche la dimensione delle cozze, non c'è una normativa precisa sulle caratteristeche del locale dove si installano questi impianti?

Modificato: da Livio Orsini
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del_user_125789

Una norma fatta ad hoc per il residenziale , non credo .

Si arriva a una conclusione da un impasto di ragionamenti , raccomandazioni , "buonsenso" nelle seguenti :

CEI 82-25  ,  CEI 0-21 , CEI 21-79,  CEI 64-8 .

 

 

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10 ore fa, Sanka Giuliano ha scritto:

Si arriva a una conclusione da un impasto di ragionamenti , raccomandazioni , "buonsenso" nelle seguenti :

CEI 82-25  ,  CEI 0-21 , CEI 21-79,  CEI 64-8 .

 

Quindi un lavoro come quello che tu ritieni, abbastanza correttamente, pericolosissimo non può essere contestato perchè non esiste nessuna normativa contraria.

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capisco chiaramente il rischio di propagazione per il legno, comunque si parla di incendio dovuto a guasto immagino, se si rispettano le condizioni ambientali richieste e le batterie sono di qualità il rischio dovrebbe essere basso. E immaginando che quel legno fosse trattato con antipropagante o il tetto fosse in cemento la cosa cambierebbe?

 

quindi, immaginando la classica casa singola, in che ambiente è più consigliabile metterle le batterie?

 

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1 ora fa, reka ha scritto:

o il tetto fosse in cemento la cosa cambierebbe?

 

 

Sicuramente l'incendio rimane circoscritto ai componenti ed alle batteriee non si propagherebbe. Si potrebbe anche segregare iol tutto ento un armadio metallico, come si fa normalmente con i QE.

Però torniamo al punto di parteza: se non esiste un normativa precisa che detta precise prescrizioni in ordine all'istallazione di questi dispositivi, come si può stabilire se il lavoro è corretto o meno? Il buon senso? ma questo lascia il tempo che trova. Solo in caso di incidente con intervento della magistratura, a posteriorio, si può avere un parere ineludibile.

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mgaproduction

Io chiaramente ci capisco fino ad un certo punto di impianti ma chiunque di sicuro sa che il legno è "leggermente" pericoloso in caso di incendi.

Ma qui nel mio sottotetto ci sono ben 3 inverter : 2 miei (inverter accumulo e inverter pannelli) ed 1 del mio vicino (senza accumulo).

L'impianto del mio vicino è stato fatto da tutt'altra ditta ed è stato installato prima del mio.

Quindi la domanda è : sono incapaci tutti quelli che sono venuti da me? Possibile?

 

Altra domanda : dove ho casa in montagna, vicino a me c'è una villettina di quelle costruzioni fatte totalmente in legno da pochi anni. Se volesse mettere un impianto FV (ed ora le nuove costruzioni ne sono tutte dotate lì in montagna), dovrebbe farsi un locale ad hoc? Oppure non dovrebbe nemmeno mettere un impianto elettrico visto che absterebbe un corto circuito per dar fuoco all'intera casa?

 

Avete un eventuale consiglio (al di là delle normative, ma badando soltanto al buon senso) per qualche contenitore REI ? Ma a questo punto solo per le batterie o anche pe gli inverter ? E potrei eventualmente tentare di rivalermi su chi mi ha installato il tutto ?

 

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del_user_125789
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L'impianto del mio vicino è stato fatto da tutt'altra ditta ed è stato installato prima del mio.

Quindi la domanda è : sono incapaci tutti quelli che sono venuti da me? Possibile?

Classico , si copiano a vicenda .


 

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Come prevenzione monitorizzerei la temperatura delle batterie e in caso di allarme

allo sgancio automatico di interrutori/sezionatori che isolino i vari componenti del FV.

Le batterie in un contenitore ( refrattario) munito di camino in modo da convogliare all'esterno le fiamme. 

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Maurizio Colombi
6 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Quindi la domanda è : sono incapaci tutti quelli che sono venuti da me?

Direi di no, come al solito, stiamo un po' esagerando...

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