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Installazione caldaia nel locale sgabuzzino


gianfri55

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Buongiorno, dovrei sostituire una vecchia caldaia con una nuova a condensazione. Sono in dubbio fra un'Ariston Genus one net 24 kw e una Vaillant Ecoplus VMW 26CS/1-5, cosa ne pensate?. Attualmente la vecchia caldaia con scarico a camera aperta si trova in cucina, ma adiacente c'è uno sgabuzzino ceco con la sola porta di entrata scorrevole. Nello sgabuzzino però si trova il quadro elettrico con relativa scatola dei conduttori dell'impianto dell'appartamento. Chiedevo se era fattibile installare la caldaia a condensazione in questo sgabuzzino dove scorre nella parte alta il tubo che porterebbe lo scarico dei fumi e la ventilazione forzata della nuova caldaia sul tetto. Un impianto in questo piccolo locale, misura circa 0,90 mt x 1,10, altezza 2,90, è fattibile o esistono normative che obbligano la ventilazione del locale in caso di perdita del gas. Lo spazio interno (caldaia-pareti) è sufficiente per poter intervenire in caso di guasti, e infine è fattibile avere quadro elettrico con relativa scatola sottostante dei conduttori e la caldaia a gas installati nello stesso piccolo locale. Posso solo dire che eventualmente la porta frontale scorrevole potrei tenerla sempre aperta, ma questo può bastare? Grazie per le vostre considerazioni.

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Ma ti conviene fare i lavori di muratura per portare i tubi dell'acqua e del gas?

e lo scarico condensa?

secondo me meglio della cucina, all'interno non ce n'è..

 

comunque le distanze minime per l'installazione le trovi sul manuale, visto che hai in mente già i modelli prova a guardarlo così ti fai un'idea generale

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Grazie reka, ma fra i due modelli cosa sceglieresti? E essendo un appartamento di circa 100 m2 con 1 bagno e 7 caloriferi consiglieresti una caldaia da 24 o 28 KW.

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Simone Baldini

Per il locale la prescrizione per le caldaie di tipo C è che deve essere areato o aereabile. Quindi se togliendo la porta il locale confinante è aereato o aereabile va bene, con la porta direi di no.

Per la potenza è solo una questione di produzione acqua calda ad uso sanitario, pe ril riscaldamento 24kW bastano e avanzano.

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Dove c'è il gas deve esserci un'apertura verso l'esterno, anche non fissa (tipo presa aria) basta una finestra anche se la tieni chiusa 

Ti consiglio la Genus One wifi e fai l'estensione della garanzia a 10 anni senza pensieri con pochi euro

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Ciao Robertice, purtroppo non esiste una finestra in prossimità dello sgabuzzino.Su un lato c'è l'entrata dell'appartamento con un piccolo corridoio e dall'altra parte il muro è confinante con la cucina nella quale a circa 4 mt di distanza, dallo sgabuzzino, si trova una porta finestra. Quindi il tuo consiglio è di fare un foro per areare meglio il locale. In effetti esiste già un foro di circa 20 cm di diametro vicino al soffitto che mette in contatto la cucina con lo sgabuzzino. Lì attualmente passa il tubo dell'attuale caldaia Beretta con scarico dei fumi a cielo aperto, modello del 1997 di 28 kw di potenza. Se bastasse quello lo lascerei aperto, il problema è che l'idraulico che ha fatto un sopralluogo per eventuale installazione di una nuova caldaia  mi parlava di chiuderlo. Nello stesso sgabuzzino si trova il pannello elettrico con i comandi delle varie linee della casa, con magnetotermici e scatola in basso con tutti i fili che vanno nelle varie linee, luci, prese, caldaia, ecc. Può rappresentare un problema di sicurezza? Non c'è il pericolo se un domani vi fosse una piccola perdita di gas dalla caldaia e uno sbadatamente apre o chiude un pulsante e disgraziatamente in quell'istante si crea una impercettibile scintilla e ......... si può immaginare cosa possa accadere. Parlo ovviamente di sicurezza, ecco perchè vi chiedo se è logico inserire una caldaia in questo sgabuzzino. I vantaggi sono che non mi trovo una caldaia in cucina, antiestetica e che mi crea problemi con l'apertura dei vari mobiletti, sentirei forse anche meno rumore, e non si vedrebbero tutti quei tubi di alimentazione e scarico ad es. della condensa oltre ai tubi di scarico dei fumi che sarebbero nascosti nello sgabuzzino. Non sò veramente cosa fare, gli idraulici che sono passati per farmi dei preventivi non hanno menzionato la presenza di tutta quela massa di prese e fili che si trovano nello stesso locale dove dovrebbe essere installata la caldaia, nemmeno mi dicono che il locale essendo piccolo e chiuso deve essere ben areato. Mi dicono solo che se la voglio li dentro devo sopperire ad alcune spese di spostamento degli attacchi dei tubi e per lo scarico, punto. Spesa che è mi sembra irrisoria, si parla di 200 euro. Non sò, personalmente ritengo la sicurezza al primo posto visto che si parla di gas e di estrema importanza. Ecco perchè chiedo se qualcuno ha già avuto a che fare con installazioni di questo tipo mi farebbe molto piacere ascoltare la sua opinione. Grazie a tutti per la vostra disponibilità a trattare l'argomento.

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50 minuti fa, gianfri55 ha scritto:

purtroppo non esiste una finestra in prossimità dello sgabuzzino

Puoi seguire il suggerimento di @Simone Baldini, oppure creare una canalizzazione dallo stanzino all'esterno per arieggiare il locale

54 minuti fa, gianfri55 ha scritto:

Nello stesso sgabuzzino si trova il pannello elettrico con i comandi delle varie linee della casa, con magnetotermici e scatola in basso con tutti i fili che vanno nelle varie linee, luci, prese, caldaia, ecc

Se l'impianto elettrico è quello del gas sono a norma non ci sono problemi

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Per far comprendere meglio allego una piantina dove si trova attualmente la vecchia caldaia e lo sgabuzzino dove ho pensato di inserirla, sempre però che non ci siano problemi per la sicurezza, attuale e futura. Se così fosse, tutto a norma, la caldaia verrebbe tolta dalla vista, non sò se in un ambiente piccolo e chiuso diventerebbe più rumorosa e non sò se quell'ambiente che contiene oltre alla caldaia anche le canne dei fumi di scarico si scalderebbe troppo. Nel caso sarebbe un problema per la stessa caldaia e l'impianto elettrico? Grazie a tutti.

sgabuzzino.jpg

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ah ok, credevo fosse nel mobile attualmente.

 

in effetti potrebbe andare quella posizione, salvo creare l'areazione adatta.

per quanto riguarda la convivenza col quadro elettico io non mi preoccuperei, basta scegliere la posizione al meglio in modi che eventuali perdite d'acqua non siano dirette proprio sul quadro ad esempio.

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Ciao reka, grazie per la risposta, in effetti non avevo pensato anche ad eventuali perdite di acqua che potrebbero creare problemi al quadro elettrico. Proteggere tutta la parte elettrica in così poco spazio non è facile, anche pensando, in futuro, ai giusti spazi che il tecnico deve avere per la sostituzione di pezzi usurati o rotti della caldaia  La stessa se portata nello sgabuzzino si troverebbe in un ambiente di soli 60 cm di larghezza perchè il fondo dello sgabuzzino è più stretto e a circa 50 cm dal quadro elettrico e dalla scatola sottostante dei cablaggi elettrici. Certo se almeno la parte elettrica fosse stata collocata da un'altra parte mi sarei preoccupato meno, ma così non è, purtroppo. Sono stato io a suggerire all'idraulico se si poteva spostare li dentro per far spazio nella cucina ma grazie a questo forum e alle vostre risposte stò riflettendo sul fatto che la vecchia posizione in cucina, probabilmente è la migliore anche se, cosiderati tutti gli aggeggi e le varie tubazioni collegate, la rendono veramente antiestetica e in parte un pò ingombrante sull'apertura di un'anta del mobile della cucina. Grazie di cuore a tutti.

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3 ore fa, gianfri55 ha scritto:

non avevo pensato anche ad eventuali perdite di acqua che potrebbero creare problemi al quadro elettrico

Solo se scoppia gli schizzi potrebbero raggiungere la parte elettrica e comunque puoi sempre mettere una copertura con ip adeguato

3 ore fa, gianfri55 ha scritto:

La stessa se portata nello sgabuzzino si troverebbe in un ambiente di soli 60 cm

Messa in un pensile avrebbe meno spazio per manutenzione 

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Ciao Robertice, quindi se fossi al mio posto e dopo aver valutato la messa in sicurezza del locale, areazione anche tramite una canalina esterna, porta ingresso sempre aperta, schermatura della centralina e della scatola contenente linee elettriche e non sò cos'altro, tu la metteresti nello sgabuzzino? Grazie.

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Si certo, con tutti gli accessori che bisogna mettere sotto se riesci a metterla nello stanzino rispettando tutte le normative di sicuro è meglio del posto attuale

Lo stanzino ha una parete esterna? Nel caso puoi fare un'areazione direttamente dal locale

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robertice, purtroppo no, la parete esterna confina con le scale del condominio. Avere una buona arezione del locale vorrebbe dire installare un tubo sulla parete alta della cucina, praticamente sotto il soffitto per convogliare l'aria dal balcone esterno allo sgabuzzino. Come puoi immaginare esteticamente non è il massimo, avevo pensato lo spostamento della caldaia per un fattore anche antiestetico e per sopperirne me ne ritrovo un'altro, comprendi che forse non ne vale la pena, sia in termini estetici ma anche per quanto riguarda la spesa che dovrei sostenere per tutte le opere, spostamento dei tubi, dello scarico delle condense, dell'impianto elettrico, oltre a mettere in sicurezza l'impianto elettrico che si trova nello sgabuzzino, oltre alla spesa per il nuovo impianto di areazione. Quindi pur ritenendolo inizialmente un valido progetto, non sò, a questo punto, se ne vale effettivamente la pena.

Se posso chiedere un'ulteriore parere, se non sbaglio l'installazione della nuova caldaia a condensazione oltre al bonus del 50%, prevede anche l'applicazione dell'iva agevolata al 10%, da quanto ho capito forse non su tutto il preventivo. Ho fatto fare un preventivo da un idraulico per installare la caldaia Ariston genus one net e mi ritrovo una cifra totale comprensiva di installazione con l'iva al 22%. Di quella agevolata non esiste traccia, è normale? Grazie.

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Puoi arrivare a una detrazione al 65% in 10 anni installando anche le valvole termostatiche e un cronotermostato evoluto

E l'iva è al 10% per i privati

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robertice,

Ho letto sull'agenzia delle entrate e sul sito enea che fa riferimeno ancora a vari decreti normativi che l'iva segue i cosiddetti beni significativi tra i quali ci sono la caldaia, il climatizzatore ecc. ma non viene tutta calcolata al 10%, il bene significativo ha l'iva al 22 mentre la manodopera ecc al 10%. Poi si deve fare un ulteriore calcolo, togliere la quota relativa della manodopera che va sottratta dal costo del bene significatvo, solo la rimanenza pagherà l'iva al 22%, l'altra quota invece pagherà il 10 % come se fosse la manodopera. Penso che hanno incasinato troppo a livello burocratico e non tutti gli artigiani hanno dei programmi in grado di far fronte a questi calcoli, alternativa rivolgersi a un commercialista che ovviamente fa lievitare dii non poco i costi finali. Quindi da quanto vedo ci troviamo in una giungla burocratica dove forse alcuni del settore faticano a rimanere al passo di tutte queste nuove normative. Il problema però è del consumatore finale che nella maggior parte dei casi va in fiducia e paga quanto dovuto. Mi rendo conto di tutto questo perchè ho appena comprato un appartamento nel quale dovrò fare alcuni lavori e purtroppo, se ho la fortuna di avere la disponibilità di un artigiano per una verifica del lavoro da svolgere, vedo in alcuni casi preventivi un tantino elevati per non dire di peggio, in altri il costo finale è inferiore ma non elencano nemmeno la tipologia degli oggetti che vengono inseriti se non a livello sommario,es. sanitari + doccia e dulcis in fundo ad es. per rifacimento totale di un bagno alla fine non sei così sicuro di riprenderti la metà in 10 anni del costo sostenuto, perchè tutto dipende dalla valutazione dei diversi organi e uffici che vedono a volte i lavori svolti catalogati in un modo o in un altro, Un vero caos e in alcuni casi ti viene voglia di dire basta non faccio più nulla o solo quello che sei costretto a fare. Mai visto un casino simile. Buona giornata.

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È meno peggio di quel che sembra:

sulla caldaia puoi applicare il bene significativo ed avere un agevolazione dell’IVA.

poi la spesa puoi portarla in detrazioni al 50 o al 65 in base al lavoro svolto. 
Noi in azienda sono regole che applichiamo di prassi con i clienti..

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Chiarella88,

non è proprio così, la circolare dell'agenzia delle entrate riporta:

SINTESI: come calcolare il valore del bene significativo con Iva al 10%

Il valore da assoggettare a Iva al 10% va individuato sottraendo dall’importo complessivo della prestazione il valore dei beni significativi.

La differenza che ne risulta costituisce il limite di valore entro cui anche alla fornitura del bene significativo è applicabile l’aliquota del 10%.

Il valore residuo del bene deve essere, invece, assoggettato all’aliquota ordinaria del 22%.

Ovviamente, se il valore di un bene non eccede la metà di quello della prestazione complessivamente considerata, è soggetto interamente all’aliquota Iva 10%.

Quindi comprendi il caos che trovi quando chiedi preventivi per ottenere il bonus fiscale. Un grande casino a meno che hai un bel programma di fatturazione elettronica per determinare i corrispettivi e l'iva che devi pagare sul preventivo, ma non tutti hanno questi programmi, purtroppo.

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Certo che sono calcoli che deve fare l‘Installatore in fase di preventivo.

io al cliente do già il preventivo con l’IVA agevolata calcolata.. mai pretenderei che lo faccia il cliente! 
poi per carità ognuno fa quel che vuole/può 

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