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Selettore Esclusione Ripari - Aiuto sulla realizzazione


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Ciao a tutti ...!

Gradirei sapere come realizzare un circuito di esclusione ripari di una macchina di assemblaggio mediante un selettore a chiave.

Attualmente è presente nell'impianto la classica serie dei micro e dei pulsanti di emergenza che finiscono alla bobina di un modulo di sicurezza.

E' sufficente bypassare i micro interessati all'asclusione e segnalare lo stato o devo tagliare le uscite del PLC (cosa che per ragioni di tarature frequenti della macchina per cambio formato vorrei evitare).

Grazie in anticipo..!

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Quello che vuoi fare è quasi certamente vietato dalle normative. Dico quasi perchè dovrei vedere la macchina.

Comunque, se pensi di poter lavorare in sicurezza anche a ripari aperti, devi parallelare i contatti dei micro dei ripari con i contatti dell'interruttore a chiave con la seguente logica:

- Chiave disinserita: i paralleli ai micro sono esclusi

- Chiave inserita e ruotata: i contatti dell'interruttore chiusi sono in parallelo ai contatti dei micro

Modificato: da Livio Orsini
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Gabriele Corrieri

Ciao,

attualmente nel mio settore industriale è comparso un sistema assai complicato, formato da un sistema ridondato 2 volte (4 contatti) con un modulo di sicurezza cat.4 in mezzo, con un sistema aggiuntivo che controlla che le velocità di rotazione siano sotto la soglia di pericolo ... tutto l'ambaradan si chiama SICUREZZE SOSPESE ... per ogni blocco sono circa 3 pagine di schema ... noi usiamo un modulo Siemens 3TK2822 per il controllo ridodanto del selettore a chiave, con 2 teleruttori aggiuntivi, e un modulo Siemens 3UG52 per il controllo della rotazione ... a mio parere se sei proprio fuori dalla questione è meglio che ti affidi a un consulente sulla sicurezza che ti possa anche certificare la soluzione adottata ....

Ciao

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Ciao Livio e grazie del tuo interessamento!

Se permetti ne approfitto della tua disponibilità..!

Come dovrebbe essere realizzato un circuito per essere a norma..?

Si tratta di una macchina con tavola rotante a 3 posizioni dove ci sono dei bracci manipolatori.

Mi hanno detto che la cosa può essere fattibile con un selettore a chiave; il personale di uso e manutenzione deve essere a conoscenza della funzione di esclusione e del rischio.

......A te risulta questo..??

può essere sufficente o è solo una pallazza per "gabbare " la normativa (e chi come me non conosce la normativa)...?!

Grazie ancora..

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E' mia opinione che la normativa non si gabba, Esiste per dare le linee di attuazione delle sicurezze.

In teoria tutti possono fare tutto, finchè non succede un infortunio.

In questo malaugurato caso, interviene il magistrato competente e sequestra l'impianto e la relativa documentazione compresi gli schemi elettrici e il manuale operativo. Poi con degli esperti periti del settore analizza il tutto. Se la macchina è stata fornita da un costruttore chiavi in mano, omologata con schemi e manuali, dopo la modifica la macchina risulta manomessa nelle sicurezze rispetto al progetto originale. E' comprensibile che con l'uso si cerchi di gestire l'impianto nel migliore dei modi anche sotto l'aspetto della produzione, tuttavia

è opportuno prima di modificare qualsiasi circuito relativo ai sistemi di sicurezza documentarsi in modo completo.

Le sicurezze devono essere provate in modo periodico e il risultato del test deve essere riportato su un apposito registro. Nota che c'è una denuncia automatica all'autorità giudiziaria da parte dell'INAIL quando l'infortunio è considerato grave con prognosi pari o superiore a 30 giorni. Non ricordo se i giorni sono trenta o meno. Ad ogni denuncia corrisponde una perizia e un processo.

Scusa se approccio l'argomento in questo modo ma spero di essere stato utile.

Ciao

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Sono perfettamente in linea con la tua opinione. Quando in gioco c'è la sicurezza di un'operatore non c'è da scherzare. Credo che il buon senso debba prevalere, al di la della direttiva.

Per questo ho postato il mio messaggio.

Vorrei davvero capire come realizzare un circuito !

Credo che la soluzione migliore sia quella suggeritami da Gabriele (che ringrazio ancora per il suo aiuto) ovvero rivolgermi ad un consulente..!

Ciao e buona domenica a tutto il forum..!!

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Sono lieto che ti trovi allineato con la mia opinione, certamente sei nella strada giusta.

Se ritieni in questo contesto di rischiare la tua responsabilità, procedi pure con un consulente esterno in grado di omologare le modifiche, oppure con il costruttore originale dell'impianto.

Auguri per un buon esito.

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In ogni azienda deve esserci, per legge, un responsabile della sicurezza. Come prima cosa senti il suo parere! Per alcune macchine esiste anche una normativa a cura dell'associazione di categoria come, ad esempio, l'UCIMU per le macchine utensili; cosulta anche quelle norme se esistono per la tua macchina. Poi ribadisco il concetto espresso alla prima riga del mio post!

Da ultimo, ma è la cosa più importante, considera bene quello che ha fatto notare andross. Più di dieci anni fa, su una macchina progettata dal mio servizio e fornita chiavi in mano dall'azienda dove lavoravo, capitò un problema simile all'ipotesi fatta da andross, fortunatamente non ci furono danni alle persone e quindi non intervenne il magistrato. Cosa era successo? Il manutentore aveva "bypassato" i microswitches di arresto posti sui cancelletti. Fai un ponte oggi, fanne uno domani, finì con escludere anche due funghi di emergenza! Come furono scoperti? Nel modo peggiore: azionandone uno senza avere l'arresto immediato della macchina! Il direttore di stabilimento mi inviò un fax di minacce; ad una verifica risultò la manomissione rispetto agli schemi elettrici, mi limitai a pretendere una lettera di scuse.

Pensa se fossero occorsi danni alle persone: blocco dell'impianto per decine di giorni (mesi), apertura di un'inchiesta, spese e, sopra a tutto, (giusta) condanna penale dei responsabili.

Pensaci bene prima di fare le modifiche!

X Gabriele Corrieri.

Il dispositovo che descrivi sarà anche a norme, ma un archetto che gira anche sotto la velocità minima quando ti da una botta in testa te la spacca la testa!

Modificato: da Livio Orsini
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Gabriele Corrieri
Livio Orsini+1 Feb 2004, 04:40 PM-->
CITAZIONE(Livio Orsini @ 1 Feb 2004, 04:40 PM)

Ciao Livio,

l'archetto non è quello interessato ..., la sospensione delle sicurezze si applica al jog delle bobine.

Ciao

Modificato: da Gabriele Corrieri
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  • 2 weeks later...

Allora....vi dico cosa penso di fare....!!

Con il selettore vado a bypassare due micro su ante di ripari.

Poi invio una segnalazione al plc di protezioni escluse e con lo stesso selettore, taglio fisicamente i comuni delle uscite..!

....secondo voi può bastare o sono ancora in difetto..??!

Grazie

ciao

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Ma se tagli le uscite del PLC, per che motivo escludi i ripari? Forse ci sono altre apparecchiature che devono rimanere alimentate? Se si, possono provocare danni? Se si, allora NON puoi escludere i finecorsa di sicurezza.

Se spieghi meglio cosa devi ottenere, evitiamo di dare risposte a caso: date i dati.

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Ciao Francesco.

La macchina in questione richiede varie tarature per cambio formato e per il caricamento di scorte in un vibroalimentatore all'interno delle protezioni. Il fatto di escludere le sicurezze eviterebbe il mandare in emergenza la macchina ogni qual volta si debba fare un'operazione di queste citate sopra.

Tagliare il comune delle uscite è l'unica soluzione che vedo per mantenere in sicurezza la macchina per permettere l'apertura dei ripari.

Grazie per un tuo eventuale commento.

Ciao

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Dalle tue parole il cambio formato implica operazioni manuali all'interno dell'area segregata, con l'operatore che infila le mani nella macchina.

In alcuni casi sono previste velocità max di 600 mm/min, ma non conoscendo la tua macchina non so se si può applicare tale deroga,

se le dimensioni lo consentono ti consiglierei di valutare la separazione del circuito degli ausiliari in modo da evitare hardware un qualsiasi movimento accidentale, tale concetto viene applicato inoltre per gli azionamenti

brushless, per gli azionamenti degli stepper e per le valvole di carico circuito delle centraline idrauliche.

Attenzione che se hai ventose che trasportano materiale devi inoltre separare le alimentazioni della linea pneumatica, in modo da mantenere con uscite incondizionate le valvole del vuoto attive anche in caso di

cambio formato, ovviamente tutto il resto delle valvole deve essere disabilitato.

La zona di accesso al cambio formato / alimentazione di materiale deve essere fisicamente interbloccata con il

resto della macchina (protezioni oppure barriere di protezione)

Buon lavoro

pigroplc

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