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Delucidazioni certificazione impianto elettrico


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TranquilMist

Buonasera, 

 

nel tentativo di rifare l'impianto elettrico nell'appartamento, ho chiesto vari preventivi e parlato con diversi elettricisti ed impresari.

 

L'edificio e' attualmente sprovvisto del cavo di terra. 

 

Alla domanda se e' possibile certificare un impianto senza la messa a terra, ho avuto risposte contraddittorie. Alcuni mi hanno detto che NON possono rilasciare la certificazione dell'impianto, altri hanno invece detto che possono, perche l'impianto nuovo risponderebbe a tutte le normative, con la postilla, sempre verbalizzata sulla certificazione, che l'impianto non dispone della sicurezza di terra.

 

Dato che un nuovo impianto di terra ha costi non proprio bassi, e' possibile farsi fare un impianto a norma ma non certificarlo per la mancanza della terra? O se si rifa un impianto c'e' l'obbligo di certificarlo e quindi non e' possibile neanche rifarlo?

 

Domanda bonus:

Per un impianto moderno, e quindi in grado di passare a 6kW, I cavi della dorsale non dovrebbero essere dimensionati per 32A (6mmq)? O vanno bene anche da 25A (4mmq)? Io ovviamente, anche dato che si passano cavi nuovi, li metterei da 6.

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Microchip1967
16 minuti fa, TranquilMist ha scritto:

L'edificio e' attualmente sprovvisto del cavo di terra. 

 tenendo conto che l'obbligo c'è dagli anni 60, siamo a posto......

 

16 minuti fa, TranquilMist ha scritto:

Alla domanda se e' possibile certificare un impianto senza la messa a terra, ho avuto risposte contraddittorie. Alcuni mi hanno detto che NON possono rilasciare la certificazione dell'impianto, altri hanno invece detto che possono, perche l'impianto nuovo risponderebbe a tutte le normative, con la postilla, sempre verbalizzata sulla certificazione, che l'impianto non dispone della sicurezza di terra.

 

si certifica il nuovo, si dichiara la rispondenza per gli impianti preesistenti prima dell'entrata in vigore del DM37.

la postilla sulla certificazione, come direbbe Fantozzi, è una cag@t@ pazzesca che permette al giudice di mandare in galera l'installatore senza passare dal via.

 

E' possibile realizzare un'impianto elettrico che non richieda il conduttore di protezione e impianto di dispersione (terra).... ti predispongo un impinato dotato di prese senza alveolo di terra e a monte ti metto dei differenziali ad alta sensibilità.

Qundi ci colleghi solo apparecchi in classe II (quindi brutalmente spine a 2 poli) ma niente lavatrici, caldaie, piano iduzione, lavastoviglie, frigoriferi, ecct.

 

16 minuti fa, TranquilMist ha scritto:

Dato che un nuovo impianto di terra ha costi non proprio bassi, e' possibile farsi fare un impianto a norma ma non certificarlo per la mancanza della terra? O se si rifa un impianto c'e' l'obbligo di certificarlo e quindi non e' possibile neanche rifarlo?

 

Se rifai l'impianto,devi farlo seguendo le norme in vigore al momento della lavorazione. Punto e basta.

Sarebbe come dire che vuoi comprare una vettura ma decidere te che ruote montare perchè costano troppo.

 

Tuieni conto che la funzione primaria dell'impianto di terra è "trasferire" eventuali guasti verso un punto sicuro per le persone, permettendo ai dispositivi i protezione di funzionare correttamente per l'interruzione del guasto.

Se non hai l'impianto di terra questa funzione la fai tu quando c'è un guasto (fai tu da dispersore) e, se sei sano, prendi una bella botta.... se sei un bambino o un'anziano o hai i piedi bagnati per qualsiasi motivo rischi di andare al creatore....

Se la tua vita vale meno di 2000 euro vedi tu....

 

Modificato: da Microchip1967
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TranquilMist
1 minuto fa, Microchip1967 ha scritto:

 tenendo conto che l'obbligo c'è dagli anni 60, siamo a posto......

 

 

si certifica il nuovo, si dichiara la rispondenza per gli impianti preesistenti prima dell'entrata in vigore del DM37.

la postilla sulla certificazione, come direbbe Fantozzi, è una cag@t@ pazzesca che permette al giudice di mandare in galera l'installatore senza passare dal via.

 

E' possibile realizzare un'impianto elettrico che non richieda il conduttore di protezione e impianto di dispersione (terra).... ti predispongo un impinato dotato di prese senza alveolo di terra e a monte ti metto dei differenziali ad alta sensibilità.

Qundi ci colleghi solo apparecchi in classe II (quundi brutalmente spine a 2 poli) ma niente lavatrici, caldaie, piano iduzione, lavastoviglie, frigoriferi, ecct.

 

 

Se rifai l'impianto,devi farlo seguendo le norme in vigore al momento della lavorazione. Punto e basta.

Sarebbe come dire che vuoi comprare una vettura ma decidere te che ruote montare perchè costano troppo.

 

Tuieni conto che la funzione primaria dell'impianto di terra è "trasferire" eventuali guasti verso un punto sicuro per le persone, permettendo ai dispositivi i protezione di funzionare correttamente per l'interruzione del guasto.

Se non hai l'impianto di terra questa funzione la fai tu quando c'è un guasto (fai tu da dispersore) e, se sei sano, prendi una bella botta.... se sei un bambino o un'anziano o hai i piedi bagnati per qualsiasi motivo rischi di andare al creatore....

Se la tua vita vale meno di 2000 euro vedi tu....

 

Grazie mille della risposta.

 

L'edificio e' molto vecchio e non e' mai stato adeguato per quanto riguarda la messa a terra. Non tutti capiscono a cosa serva e inoltre la messa a terra in un edificio non penso obblighi gli appartamenti ad adeguare il loro impianto, quindi per alcuni condomini e' una spesa inutile.

 

Il progetto che mi si propone prevede i cavi di terra arrivare a tutti i punti luce e sino al quadro elettrico, dove poi puo essere allacciato alla terra il giorno che verra messa nell'edificio.

 

Non ho ben capito se quindi e' possibile fare un impianto nuovo anche senza la terra o no pero, porta pazienza. La domanda in realta' e' se un installatore puo fare l'impianto allo stato dell'arte, che sarebbe quindi certificabile ma non certificarlo, o se mettendo mani ad un impianto ha l'obbligo di certificarlo.

 

Purtroppo come cliente io mi devo attenere a quello che mi dicono i professionisti che venogno a fare il preventivo e ovviamente uno dice il contrario dell'altro e pensa che l'altro abbia interpretato male la normativa.

 

Non e' una questione del valore di una vita, non e' una decisione che posso prendere da solo dato che la messa a terra andrebbe fatta a livello condominiale e i costi sono ben piu alti di 2000 euro, dato che includerebbero fori nel vano scale, eventuale cartongesso a chiudere i tubi, carotaggi nelle parti comuni dell'edificio per trovare il punto migliore per il pozzetto e via dicendo. 

 

A quel punto il problema e' che se impianto nuovo + messa a terra non e' possibile per il budget che ho, devo stare con l'impianto attuale, quindi senza terra, con cavi comunque vecchi e non propriamente dimensionati e con la limitazione di 3kw al contatore. Se quindi l'unica soluzione e' un impianto ben fatto ma non certificato e quello posso permettermelo, non e' meglio?

 

Seguendo il paragone dell'auto non e' piu come avere un'auto vecchissima e passare ad una moderna, che pero' e' senza ABS (come quella vecchia, d'altronde) ma il resto funziona molto meglio?

 

Non capirmi male, non e' che io non voglia l'impianto di terra, il rifacimento dell'impianto elettrico sarebbe praticamente l'unico lavoro che farei in questo appartamento, proprio perche non mi da fiducia. 

 

Altra alternativa, non abitare li :D

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metti tutto nuovo aggiungendo il gialloverde che sicuramente ha un costo ma in proporzione molto più basso che aggiungerlo poi..

 

se da qui a 10 anni il condominio decide di mettere la terra tu dovresti spendere gli stessi soldi di oggi per aggiungere un solo filo.

 

la dichiarazione di rispondenza te la fanno sul lavoro che svolgono.

 

 

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TranquilMist
1 minuto fa, reka ha scritto:

metti tutto nuovo aggiungendo il gialloverde che sicuramente ha un costo ma in proporzione molto più basso che aggiungerlo poi..

 

se da qui a 10 anni il condominio decide di mettere la terra tu dovresti spendere gli stessi soldi di oggi per aggiungere un solo filo.

 

la dichiarazione di rispondenza te la fanno sul lavoro che svolgono.

 

 

Si il piano e' quello, sarebbe un impianto "certificabile" senza pero l'allacciamento alla terra.

 

La dichiarazione di rispondenza e' la certificazione o sono due cose separate?

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si certifica solo un impianto fatto da zero.

 

ogni modifica all'esistente deve avere una dichiarazione di rispondenza, ciè si dichiara che i lavori di modifica o ampliamento seguono le norme ecc ecc

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TranquilMist
1 minuto fa, reka ha scritto:

si certifica solo un impianto fatto da zero.

 

ogni modifica all'esistente deve avere una dichiarazione di rispondenza, ciè si dichiara che i lavori di modifica o ampliamento seguono le norme ecc ecc

Pero sarebbe praticamente un impianto nuovo, di quello vecchio rimarra a malapena qualche 503. 

O per nuovo si intende solo quello fatto durante la costruzione di un edificio?

 

Tutti quelli che sono venuti a fare il preventivo hanno parlato di certificazione, dove in forma tabellare viene riportato ogni elemento dell'impianto.

 

Chiedo scusa per domande cosi pedanti, ma dato le risposte diverse che mi vengono date piu capisco piu poi riesco a chiedere cose in modo che non mi vengano date risposte ambigue.

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Maurizio Colombi
58 minuti fa, TranquilMist ha scritto:

La dichiarazione di rispondenza e' la certificazione o sono due cose separate?

Partiamo dal presupposto che non si certifica un bel niente, ma si dichiara conforme (o al massimo rispondente).

Il resto è tutto relativo.

Fossi in te scarterei immediatamente i personaggi che "certificano" l'impianto senza messa a terra, terrei in disparte quelli che "certificherebbero" l'impianto in un secondo tempo e prenderei seriamente in considerazione chi riuscirebbe a dichiarare conforme un impianto realizzato ex-novo con montante nuovo e terra (privata). Con tutta sincerità, dove passano due fili da 6, ne passa anche un terzo.

P.S. nota bene che la parola "certificazione" è sempre scritta tra virgolette, non so perché, ma la parola "certificazione" mi da un po' sui nervi.

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
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TranquilMist
51 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Partiamo dal presupposto che non si certifica un bel niente, ma si dichiara conforme (o al massimo rispondente).

Il resto è tutto relativo.

Fossi in te scarterei immediatamente i personaggi che "certificano" l'impianto senza messa a terra, terrei in disparte quelli che "certificherebbero" l'impianto in un secondo tempo e prenderei seriamente in considerazione chi riuscirebbe a dichiarare conforme un impianto realizzato ex-novo con montante nuovo e terra (privata). Con tutta sincerità, dove passano due fili da 6, ne passa anche un terzo.

P.S. nota bene che la parola "certificazione" è sempre scritta tra virgolette, non so perché, ma la parola "certificazione" mi da un po' sui nervi.

 

 

 

Ok, non sono pratico delle definizioni precise, capisco che "certificazione" sia probabilmente errata.

La differenza tra conforme e rispondente quale sarebbe?

Conforme = risponde completamente alla normativa comprese tutte le messe in sicurezza (ed esempio terra)

Rispondente = modifica all'impianto fatta secondo le normative ma non necessariamente in sicurezza

 

Quelli che potrebbero dichiarare conforme (usato correttamente?) in un secondo momento, come funzionerebbe il processo in quel caso? Il nuovo impianto viene installato, tutto ok ma mancante di terra. A me viene consegnata quale documentazione quindi? 

Poi viene messa la terra e chiamo per allacciare il mio impianto alla terra, a quel punto la documentazione del punto precedente + allacciamento alla terra comporta il rilascio della conformita?

 

E' per capire cosa vado ad acquistare.

 

Poi magari mi sto fissando troppo con questa dichiarazione di conformita, potrei accontentarmi di un impianto nuovo e comunque molto migliore di quello attuale, me e' per capire quali possibilita ho.

 

La terra privata e' potenzialmente fattibile in questo caso perche c'e' un giardino, ma distaccato e necessita di permessi degli altri condomini per passare in facciata il cavo di terra + scavi in luoghi condominiali. Quindi per ora terrei fuori questa possibilita, anche perche la domanda e' giusto per capire cosa mi sta venendo proposto.

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Buona serata @TranquilMist

 

Come vedi l argomento è caldo.....

Io aggiungo solo una cosa che non credo sia stata detta 

 

2 ore fa, TranquilMist ha scritto:

Tutti quelli che sono venuti a fare il preventivo hanno parlato di certificazione, dove in forma tabellare viene riportato ogni elemento dell'impianto

 Allora non sono venute ditte serie , ma qualche tirafilo

 

La dichiarazione di conformità comprende più documenti,  che nel fac simile  che puoi trovare in rete , sono indicati come allegati obbligatori ed allegati facoltativi .  La tabella è una praticità per chi la compila,  sotto forma di dotazioni , ma in genere è la planimetria che rende l idea di cosa è stato fatto e dove .

 

La dichiarazione di conformità è una presa in carico della responsabilità di una corretta esecuzione da parte della ditta , ed è una garanzia verso di te   , che ordini il lavoro ad una persona abilitata .

 

È un documento complesso,  che molti , troppi , non compilano correttamente : ne va della tua sicurezza , e senza volerlo,  in caso di guaio....chi ha realizzato il lavoro , si tira la zappa sui piedi .

4 ore fa, TranquilMist ha scritto:

con la postilla, sempre verbalizzata sulla certificazione, che l'impianto non dispone della sicurezza di terra.

Come vedi la scappatoia esiste....ma ne va della tua sicurezza ! 

 

Possiamo parlare del sesso degli angeli,  ma non ne usciamo.....la terra Serve....

Lo so..lo hai scritto sopra dell impossibilità attuale....ma non è possibile avere la moglie ubriaca e anche la botte piena  .

 

1 ora fa, Maurizio Colombi ha scritto:

non so perché, ma la parola "certificazione" mi da un po' sui nervi.

Anche a me Maurizio , io lo so il perché 

 

La usano molti tirafilo per impressionare il cliente 

 

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5 ore fa, TranquilMist ha scritto:

Grazie mille della risposta.

 

L'edificio e' molto vecchio e non e' mai stato adeguato per quanto riguarda la messa a terra. Non tutti capiscono a cosa serva e inoltre la messa a terra in un edificio non penso obblighi gli appartamenti ad adeguare il loro impianto, quindi per alcuni condomini e' una spesa inutile.

 

Il progetto che mi si propone prevede i cavi di terra arrivare a tutti i punti luce e sino al quadro elettrico, dove poi puo essere allacciato alla terra il giorno che verra messa nell'edificio.

 

Non ho ben capito se quindi e' possibile fare un impianto nuovo anche senza la terra o no pero, porta pazienza. La domanda in realta' e' se un installatore puo fare l'impianto allo stato dell'arte, che sarebbe quindi certificabile ma non certificarlo, o se mettendo mani ad un impianto ha l'obbligo di certificarlo.

 

Purtroppo come cliente io mi devo attenere a quello che mi dicono i professionisti che venogno a fare il preventivo e ovviamente uno dice il contrario dell'altro e pensa che l'altro abbia interpretato male la normativa.

 

Non e' una questione del valore di una vita, non e' una decisione che posso prendere da solo dato che la messa a terra andrebbe fatta a livello condominiale e i costi sono ben piu alti di 2000 euro, dato che includerebbero fori nel vano scale, eventuale cartongesso a chiudere i tubi, carotaggi nelle parti comuni dell'edificio per trovare il punto migliore per il pozzetto e via dicendo. 

Puoi farti fare un impianto di terra solo per quell'appartamento e senza necessità di autorizzazione da parte dell'assemblea 

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Aggiungerei che un impianto con il conduttore di terra non allacciato al dispersione è anche più pericoloso di uno senza. 

 

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Microchip1967
8 ore fa, soltec ha scritto:

Aggiungerei che un impianto con il conduttore di terra non allacciato al dispersione è anche più pericoloso di uno senza. 

Concordo

Realizzare un'impinato di dispersione "privato" alla fine non è un grosso problema.

hai una tua cantina? Si piazza un dispesore nel pavimento, sistemi il tuo montante e sei a posto.

Oppure si scopre un tondino di armatura e si collega li' il conduttore di protezione (ovviamente a monte ci deve essere il differenziale coordinato)

 

p.s.1 : Maurizio, scusami.Hai perfettamente ragione.nel mio post ho scritto certifica ma in riealtà di dichiara. mea culpa

 

p.s 2 : per Reka: la Dichiarazione di Rispondenza si applica solo ed esclusivamente per impianti preesistenti al DM37. Dopo per ogni lavorazione va rilasciata la relativa Dichiarazione di conformità per le lacvorazioni eseguite.Non è assolutamente possibile rilasciare Dichiarazioni di rispondenza per lavorazioni su impianti dopo l'entrata in vigore del DM37.

Se posi il conduttore di protezione non puoi dichiarare conforme l'impianto  se quest'ultimo non è collegato.L'eventuale postilla equivale ad un'autodenincia da parte dell'installatore in caso d'incidente.

E' piu' pericoloso un impianto con conduttore di protezione presente ma non collegato all'impianto di dispersione rispettoad un'impianto in cui il conduttore non è presente.

 

 

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TranquilMist

Intanto grazie per i vostri interventi.

 

Nonostante l'impianto a terra privato sia potenzialmente fattibile, serve comunque il permesso di un'assemblea per far scorrere una canalina in facciata e per fare uno scavo sino al giardino. L'appartamento e' al 3 piano.

La struttura e' in muratura portante, quindi anche l'opzione di attaccarsi ad un tondino non e' praticabile.

L'impianto era stato rifatto durante gli anni 90, ma senza alcuna documentazione.

 

@soltec @Microchip1967 Per quanto riguarda la terra non allacciata, immagino che a quel punto basti non allacciarla in nessun punto luce, ma tirare solamente gia i cavi, cosi si ha la predisposizione.

Se hai tempo e voglia, puoi spiegarmi il motivo per cui sarebbe piu pericoloso? Mi sono chiesto anche io, nel caso di dispersione, dove quell'elettricita va a finire. Senza una terra, immagino che comunque la corrente tenda a non andare nel cavo di terra dato che non avrebbe il potenziale maggiore a quel punto, no? 

 

 

Nei preventivi e' menzionata una certificazione ai sensi del DM 37/08.

 

 

 

Nel caso non possa venire rilasciata la dichiarazione di conformita, ma solo quella di rispondenza (se ho capito bene, rispondenza < conformita), un domani che si allaccia la terra puo venire rilasciata quella di conformita senza lavori ma solo con un sopralluogo di un professionista abilitato?

 

@luigi69 quando parli di scappatoia che esiste, ma che ne va della sicurezza, vuol dire che e' comunque ammesso rilasciare la dichiarazione di conformita con quella postilla o no?

 

 

 

Inoltre vorrei rendere chiaro che se sto pensando di rifare l'impianto e' proprio per aumentarne la sicurezza, e ovviamente vorrei il massimo della sicurezza disponibile, ma purtroppo ci sono vincoli a rendere il raggiungimento di un impianto perfetto molto complicato.

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Ciao  ipotesi guasto lavastoviglie. Questa scarica verso il cavo di terra  230V . Senza dispersore collegato,e giunte fatte , il differenziale non scatta e ti ritrovi 230V su tutte le carcasse metalliche.Se non sono unite si ferma al solo elettrodomestico.

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Certificazioni, adeguamenti,dichiarazioni e quantaltro alla fin fine l'importante è la sicurezza di chi ci vive. Se ti è passato per la testa di rifarlo, fallo rifare come si deve da personale qualificato. La differenza tra adesso che non ha "la messa a terra" e dopo con la "messa a terra" è la tua sicurezza. Farlo solo per mettere delle belle placche colorate tanto vale lasciarlo come è. A meno che ti piaccia una "vita spericolata"...

 

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TranquilMist
17 ore fa, elettromega ha scritto:

Ciao  ipotesi guasto lavastoviglie. Questa scarica verso il cavo di terra  230V . Senza dispersore collegato,e giunte fatte , il differenziale non scatta e ti ritrovi 230V su tutte le carcasse metalliche.Se non sono unite si ferma al solo elettrodomestico.

Si capisco, in effetti ci si ritrova tutti i punti luce che hanno terra collegata ad un involucro di metallo con corrente. Grazie.

15 ore fa, drn5 ha scritto:

Certificazioni, adeguamenti,dichiarazioni e quantaltro alla fin fine l'importante è la sicurezza di chi ci vive. Se ti è passato per la testa di rifarlo, fallo rifare come si deve da personale qualificato. La differenza tra adesso che non ha "la messa a terra" e dopo con la "messa a terra" è la tua sicurezza. Farlo solo per mettere delle belle placche colorate tanto vale lasciarlo come è. A meno che ti piaccia una "vita spericolata"...

 

Mi e' passato in testa di rifarlo perche ho trovato 2 503 annerite, alcuni cavi molto sottili, di cui alcuni in plastipiombo, arrivare a prese di corrente da 16A e via dicendo.

Delle placche non me ne frega tanto, ma non capisco come lasciarlo com'e' non sia piu una "vita spericolata" di rifarlo potenzialmente a norma, a parte la messa a terra. Senza contare che ora io 6kW li non ce li farei mai passare. Son d'accordo che sia importante la sicurezza piu che il foglio di carta, come ho gia detto prima pero tutto ha un costo.

Se uno ha 10mila euro e rifare l'impianto costa 8 e la messa a terra altri 8, non se ne esce. La sola messa a terra non mi fa nulla senza rifare l'impianto, il solo impianto nuovo quantomeno dovrebbe garantire che i cavi non vengano caricati con amperaggi non supportati.

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Evitando l'argomento costi, c'è un pezzo di terra per poter mettere uno o più dispersosi di terra? C'è la possibilità di collegarsi a qualche ferro d'armatura?  Poi da lì passando esterni arrivare al tuo appartamento? 

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TranquilMist
1 minuto fa, ilsolitario ha scritto:

Evitando l'argomento costi, c'è un pezzo di terra per poter mettere uno o più dispersosi di terra? C'è la possibilità di collegarsi a qualche ferro d'armatura?  Poi da lì passando esterni arrivare al tuo appartamento? 

 

Niente armatura, ma c'e' un giardino di proprieta. L'appartamento e' al terzo piano quindi serve il permesso per far passare una canalina in facciata, fare uno scavo in zona condominiale e quindi raggiungere il giardino, dove si puo mettere un pozzetto coi dispersori. A livello tecnico quindi si, e' fattibile.

Su altri livelli non e' detto (costi, permessi condominiali). Questa comunque e' un'opzione che sto considerando insieme alle ditte che sono venute a fare il preventivo.

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Ogni condominio è un mondo a parte.. Direi di discuterne prima con i condomini e poi chiedere un assemblea sempre se a qualcuno interessi avere l'impianto di terra..   Altrimenti dovrai fare tutto a tue spese.   Dove abito per il nuovo montante il preventivo più basso è stato di 650 euro ed abito al piano terra, praticamente sono 8mt di distanza e non ho accettato.   Non voglio discutere di prezzi però alcuni colleghi sparano parecchio alto. 

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TranquilMist
6 minuti fa, ilsolitario ha scritto:

Ogni condominio è un mondo a parte.. Direi di discuterne prima con i condomini e poi chiedere un assemblea sempre se a qualcuno interessi avere l'impianto di terra..   Altrimenti dovrai fare tutto a tue spese.   Dove abito per il nuovo montante il preventivo più basso è stato di 650 euro ed abito al piano terra, praticamente sono 8mt di distanza e non ho accettato.   Non voglio discutere di prezzi però alcuni colleghi sparano parecchio alto. 

Sono probabilmente l'unico a cui interessa, e il costo e' molto piu alto, include carotaggi per trovare il punto migliore nelle zone condominiali in cui fare il pozzetto, lavori in cartongesso per contenere i corrugati e fori nei pianerottoli. Si parla di migliaia di euro.

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Potresti anche passare esternamente magari di lato al pluviale in tubo rigido per minimizzare l'impatto estetico e non per forza internamente.  In questo periodo di bonus i costi anche per un ponteggio sono arrivati a quasi 25 euro il metro quadrato, prima non superavano gli 8/10  euro...  Tecnicamente il condominio è un luogo di lavoro se c'è un contratto con un impresa di pulizie quindi va da sé che l'impianto di terra è obbligatorio.  Non è bello trovarsi tutti i condomini contro ma spesso per far alcuni lavori è necessario "imporsi" con rispetto.  

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TranquilMist
13 ore fa, ilsolitario ha scritto:

Potresti anche passare esternamente magari di lato al pluviale in tubo rigido per minimizzare l'impatto estetico e non per forza internamente.  In questo periodo di bonus i costi anche per un ponteggio sono arrivati a quasi 25 euro il metro quadrato, prima non superavano gli 8/10  euro...  Tecnicamente il condominio è un luogo di lavoro se c'è un contratto con un impresa di pulizie quindi va da sé che l'impianto di terra è obbligatorio.  Non è bello trovarsi tutti i condomini contro ma spesso per far alcuni lavori è necessario "imporsi" con rispetto.  

Si certo, ma purtroppo ho sempre bisogno del permesso. I ponteggi non sembrano servire, ma si calano o si arrampicano. E' un condominio un po atipico purtroppo.

 

Il problema di base era la certificazione (dichiarazione di conformita), dove ho avuto diversi input dalle diverse imprese. Il che in quanto cliente non dovrebbe capitare di sentirsi confuso da affermazioni differenti per una questione standardizzata.

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