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Come Si Diventa Elettricisti?


Alex72

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Scusate la banalità della mia domanda.

A parte l'indispensabile pratica sul campo, per svolgere in maniera legalmente (e professionalmente) corretta il mestiere dell'"elettricista", è necessaria l'iscrizione a qualche albo oppure si devono superare alcuni esami in particolare?

Per "elettricista" intendo quella persona che di professione si occupa ad es. di automatizzare cancelli, installare citofoni, impianti elettrici domestici....

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Se non sbaglio se l'attività non rientra nella 46/90 qualsiasi persona può fare questa attività.

(Adesso arriverenno le legnate...)

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Per esercitare la professione di elettricista nei campi da te citati occorre l' abilitazione della camera di commercio come previsto nella Legge 46-90 ( Ormai famosa ) .

Si può esercitare la professione liberamente in caso di manutenzioni o installazioni dove non sia richiesta l' abilitazione di cui sopra .

Per intenderci ... se fai una manutenzione e sostituisci delle lampade o interruttori in un impianto elettrico di un appartamento senza modificare l' impianto esistente ... puoi fare il lavoro in quanto trattasi di manutenzione ; se invece fai un impianto nuovo o ne modifichi qualcuno aggiungendoci dei circuiti o altro ... devi avere l' abilitazione e rilasciare il certificato di conformità a fine lavori .

Se fai una ricerca nel forum trovi sicuramente tante discussioni su questo argomento .

Modificato: da robgvp
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Penso che alex72, si riferisca al lavoro di installatore abilitato, non penso che intendesse la manutenzione ordinaria, che per altro, a parte la sostituzione di lampade, o in certi casi di fusibili, richiede necessariamente l'abilitazione alla 46/90.

Non penso proprio che la sostituzione di un interruttore o di una presa sia possibile ad una persona non qualificata. Immaginatevi che uno sprovveduto si trovi a mettere le mani in una presa senza sapere a cosa serve quel bel cavo di un bel giallo-verde e si dimentichi dove era collegato...

Questo nelle migliori delle ipotesi, ma se per caso si trova di fronte a pasticci di fili colorati, che normalmente si trovano spesso e volentieri in impianti un pò datati fatti col fai da te, e per essere giusti anche in quelli eseguiti da qualche "elettricista" (che spero tanto nel frattempo abbia cambiato lavoro). Qui la fantasia umana non ha limite: alè, se avanzava qualche matassa di blu chiaro o di terra, ecco che si impegnavano a sfruttare nei modi più inconsulti tutti questi "preziosi" spezzoni senza pensare che poi loro stessi, nel caso avessero dovuto metterci mano, avrebbero passato le pene dell'inferno per capirci qualcosa.

Se non si conosce il funzionamento di un impianto e dei suoi apparecchi ,

se tutto fila liscio ok, ma se succedono imprevisti, come fili mal serrati che si staccano appena uno smonta un supporto, dubito che una persona senza le dovute cognizioni riesca a fare un intervento corretto e senza far restare al buio qualcuno.

Per avere l'abilitazione le possibilità sono queste:

- se non hai un titolo di studio specifico devi farti assumere come operaio in regola con INPS,INAIL da una ditta che esegue impianti, e dopo tre anni puoi richiedere i requisiti alla camera di commercio. Non so se questo vale anche se si viene assunti come apprendista.

-se hai fatto una scuola professionale d'impianti come sopra, ma solo due anni

-se hai il diploma di perito elettrotecnico od elettronico deve passare solo un anno

-se uno è laureato in fisica, ingegneria (corso completo qualsiasi indirizzo, laurea breve solo se con indirizzo specialistico) od architettura, ha già i requisiti

- oppure, solo a titolo di curiosità, puoi nominare un responsabile tecnico che ti affianchi per i periodi previsti a secondo del tuo titolo di studio. E' comunque una pura utopia poichè questo si dovrebbe assumere la responsabilità del tuo operato, ed è molto difficile trovare kamikaze...

Tieni connto che tu avrai i requisiti relativi alla lettera con cui è registrata la ditta, ovvero se la ditta ha la lettera a, cioè impianti elettrici, requisiti per la lettera a, b per quelli elttronici e radiotelevisivi. Se li ha tutti e due tanto meglio.

Comunque mi sembra che l'argomento è gia stato ampliamente trattato

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Per avere l'abilitazione alla 46/90 per qualsiasi titolo di studio bisogna fare l'esame di abilitazione alla professione, ingegneri compresi i quali hanno il vantaggio di non avere alcun periodo di lavoro richiesto.

Restano valide le date di lavoro minimo indicate.

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Per esercitare la professione di INSTALLATORE abilitato legge 46/90 le principali casistiche di titoli di studio ed esperienze lavorative, sono quelle che ho indicato in una mia risposta precedente, E NON esistono esami da sostenere, i requisiti si ottengono solo come indicato.

Come dicevo, un ingegnere di qualsiasi ramo, NON con laurea breve (a meno che sia di indirizzo impiantistico), un laureato in fisica, un architetto può iniziare tranquillamente l'attività di INSTALLATORE abilitato, ovviamente iscrivendosi alla CCIAA,INPS,INAIL, ecc., ecc. ,avendo automaticamente con il suo titolo di studio i requisiti . Ovviamente questo è un caso limite e dubito che una persona con un simile titolo di studio si metta a spelare fili e salire e scendere scale...

Se invece si sta parlando di PROGETTISTA abilitato d'impianti, iscritto all'albo dei periti o degli ingegneri, allora il discorso è un altro.

Saluti

by thevenin

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Però ... mica male ... un ingegnere civile triennale che fà 2 esami di elettrotecnica deve farsi un anno di tirocinio mentre un architetto che in certe specializzazioni non sà nemmeno cosa sia l'elettrotecnica è abilitato ...

Questa è la tutela delle caste degli ordini e degli albi.

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  • 2 weeks later...

Scusate l'ignoranza... ma la laurea breve in Fisica vale qualcosa ai fini di queste abilitazioni o no?

Modificato: da dmonter
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No,la laurea breve in Fisica non è sufficiente ad ottenere i requisiti della 46/90.

Il Consiglio Universitario Nazionale in risposta a dei quesiti formulati a suo tempo dal Ministero delle Attività Produttive, riguardanti proprio le casistitiche per ottenere i requisiti della Legge 46/90 con la laurea breve, ha dato delle indicazioni ben precise.

Ovvero li ottengono solo gli studenti che abbiano conseguito una laurea breve in ingegneria con specializzazione inerente relativo tipo d'impianto. Ovvero es. idraulica solo impianti idraulici, elettronica solo elettronica, elettrici solo elettrici, ecc., ecc.

Il Consiglio Universitario Nazionale, ha anche stabilito che la laurea con corso completo in Ingegneria nelle Infrastrutture, non da l'abilitazione alla lettera "a" della L. 46/90 (impianti elettrici).

Saluti

by thevenin

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Approfitto ancora della tua cortesia... con la laurea breve (o di primo livello o come la vogliamo chiamare) in fisica cosa ci vuole per avere l'abilitazione?

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La tua laurea breve in fisica, purtroppo, per quanto riguarda l'ottenimento dei requisiti tecnico professionali richiesti per essere in regola con la L.46/90 ,non serve a niente.

Se però tu, prima dell'università hai frequentato un ITIS con indirizzo elettrotecnico, elettronico, potresti ottenere i requisiti facendoti assumere in regola di INPS,INAIL, PER UN ANNO CONSECUTIVO,da una ditta del settore impiantistico. Al termine dell'anno otterresti automaticamente i requisiti 46/90, e potresti iscriverti alla CCIAA come installatore, con le stesse lettere di categoria d'impianti con cui era iscritta la ditta dove avevi prestato la tua opera ("a"-"b" o tutte e due).

Se invece non hai un diploma di scuola superiore inerente al ramo elettrico, la cosa potrebbe in teoria realizzarsi lo stesso, a patto che un'impresa d'impianti ti assuma per tre anni nelle modalità di cui sopra.

Bisogna comunque notare che come assunzione viene intesa anche il tempo determinato ed il part-time, basta che esista la soluzione di continuità, dove però assolutamente devi essere in regola con INPS ed INAIL.

Purtroppo l'argomento è alquanto variegato e complicato, dato che siamo difronte al classico pasticcio d'italica tradizione dove ,da una completa anarchia in un settore, si passa alle più complicate e macchinose soluzioni, degne di una burocrazia tardo-borbonica.

Per avere ulteriori informazioni (si spera sicure) ti consiglio comunque :

- vai alla CCIAA della tua zona , però non prendere come oro colato ciò che dicono, spesso gli impiegati allo sportello, sono preparati solo sulle modalità classiche per ottenere i requisiti della L 46/90.

Se ricevi risposte vaghe o negative, chiedi di poter esporre il tuo caso al dirigente di sportello.

- Recati alla tua facoltà, e vedi se magari è venuta fuori qualche altra circolare od interpretazione varie da parte dei vari ministeri, che ti consenta con qualche ulteriore esame di ottenere questi benedetti requisiti.

In questo campo le sorprese non mancano mai!

Mi permetto di aggiungere una mia considerazione per tutti gli ASPIRANTI INSTALLATORI:

il mercato dell'installazione elettrica è SATURO, "i tempi d'oro" (per la verità d'argento) SONO FINITI da un pezzo, la concorrenza è elevata e ormai si lavora a PREZZI STRACCIATI per portare a casa la pagnotta e pagare le tasse. AUGURI.

Saluti

by thevenin

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Ho sbagliato a scrivere: il periodo presso una ditta deve essere "...SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA..., ossia per per un anno consecutivo, tre anni ecc, ecc.

by thevenin

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Per esercitare la professione di INSTALLATORE abilitato legge 46/90 le principali casistiche di titoli di studio ed esperienze lavorative, sono quelle che ho indicato in una mia risposta precedente, E NON esistono esami da sostenere, i requisiti si ottengono solo come indicato.

Infatti, il titolo di studio abbrevia i tempi, ma non è esso in quanto tale ad abilitare all'attività di installatore.

Diverso sarebbe il discorso per il PROGETTISTA.

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Non penso proprio che la sostituzione di un interruttore o di una presa sia possibile ad una persona non qualificata

Ho letto da qualche parte (forse su TNE?), comunque da una fonte autorevole, che la sostituzione di un interruttore o di una presa con un modello identico, rientri nella manutenzione ordinaria (sennò dovrebbe anche essere rilasciata la dichiarazione di conformità per questo lavoro).

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Infatti. La sostituzione di un interruttore con caratteristiche tecniche similari, rientra nella categoria di operazioni previste dalla L. 46/90 riconducibili alla manutenzione ordinaria, in cui non è necessario il rilascio della dichiarazione di conformità.

E' comunque questa una operazione riservata a installatori abilitati L. 46/90 o a dipendenti con mansioni di installatore di ditte in possesso dei requisiti L. 46/90.

Questo non a nulla a che vedere ai casi particolarissimi di personale generico addestrato per esempio per la sostituzione di lampadine, pulizia di lampade o in qualche caso sostituzioni di fusibili, che può accedere a questi apparecchi, solo se esistono determinati gradi di sicurezza, e che comunque sono istruiti allo scopo.

La L. 46/90, d'altronde, parla di soggetti abilitati per l'installazione,la trasformazione, l 'ampliamento ed anche la manutenzione.

Ciao

by thevenin

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  • 2 years later...

CITAZIONE:

-se uno è laureato in fisica, ingegneria (corso completo qualsiasi indirizzo, laurea breve solo se con indirizzo specialistico) od architettura, ha già i requisiti

ma, partendo da una laurea che permette l'abilitazione, tradotto in pratica : qual'è la trafila necessaria per le varie presentazione ai vari sportelli per la domanda di abilitazione e, soprattutto , quali sono i costi, spannometricamente, per ottenere l'abilitazione ?

grazie in anticipo e buona giornata a tutti !

McSteve

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  • 2 weeks later...

Beh uno se non ha l'abilitazione non può fare gli impianti civili, ma oltre a cambiare le lampade e fare manutenzioni ordinarie può progettare, realizzare e collaudare quadri per macchine e impianti industriali.

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  • 3 months later...
Ospite giantecnico

Ma un pò di duro lavoro in una bella ditta di elettricisti,elettrotecnici, fa veramente bene !!

E poi il mestiere si impara sul campo !!

Va bene che lo studio serve, ma solo con un pezzo di carta riuscirai probabilmente a lavorare,

dubito che riuscirai a valutare la complessità e i vari aspetti del vero lavoro.

Ciao Giancarlo. :D

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  • 1 month later...

Ciao a tutti......

Scusate l'ignoranza ma io ho un diploma di maturità professionale (5 anni) per Tecnico Industrie Elettriche, conseguito con i 2 anni integrativi dopo aver preso il diploma di qualifica professionale per Installatore di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Inoltre, come primo impiego ho lavorato per circa 15 mesi alle dipendenze di un elettricista. Dopo di che ho lavorato per circa 8 anni alle dipendenze di un'azienda elettromeccanica (costruzione di alimentatori e trasformatori elettrici). In questi ultimi 5 anni ho completamente cambiato settore.

Ora, con questi requisiti potrei richiedere l'abilitazione professionale (con rilascio della dichiarazione di conformità) oppure no?

Grazie a tutti per le risposte...

Fabio

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Benny Pascucci

Ciao fabio,

benvenuto tra noi.

Se leggi bene questo thread c'è già la risposta alla tua domanda.....post #11

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No, mi dispiace ma non c'è la risposta, in quanto nel post 11 viene menzionato un ITIS, mentre io ho frequentato un IPSIA.....

Inoltre, se ho diritto all'abilitazione, posso rilasciare dichiarazioni di conformita (sia su impianti già in essere che su nuovi impianti da me realizzati)? Posso anche occuparmi della realizzazione di reti ethernet?

Grazie....

Fabio

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  • 1 year later...

Buongiorno a tutti,

introduco dicendo che anche io sono d'accordo sul fatto che il mestiere si impara sul lavoro, però vorrei avere un attestato che mia dia la possibilità di certificare gli impianti elettrici. Sono un laureato I Livello in Ingegneria Informatica e ho un diploma di Perito Commerciale. Da quello che ho capito l'unica strada è quella di farmi 3 anni da un elettricista ... è corretto? Qualcuno mi può indicare quali possibilità potrei avere?

Ringrazio in anticipo

Simone

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Giusto 3 anni alle dipendenze di una ditta d'installazioni elettriche.

Oppure nominare un nresponsabile tecnico e dopo tre anni maturi i requisiti, ma qui la faccenda si complica di molto.

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Mi preme sottolineare che la Legge 46/90 è stata abrogata, e che ora si deve fare riferimento al DM 37/08.

Ora mi direte che lo sapevate tutti e ne sono certo, ma nel post è stato fatto largamente uso del riferimento alla 46/90.

Voglio inoltre far notare alcune inesattezze che sono state dette:

Beh uno se non ha l'abilitazione non può fare gli impianti civili, ma oltre a cambiare le lampade e fare manutenzioni ordinarie può progettare, realizzare e collaudare quadri per macchine e impianti industriali.

Questa cosa non era vera neanche con la 46/90. Il DM 37/08 si applica a tuttti gli impianti in tutti gli edifici, prima per i soli impianti elettrici si applicava comunque a tutti gli edifici, qiundi non solo nel civile.

Infatti. La sostituzione di un interruttore con caratteristiche tecniche similari, rientra nella categoria di operazioni previste dalla L. 46/90 riconducibili alla manutenzione ordinaria, in cui non è necessario il rilascio della dichiarazione di conformità.

E' comunque questa una operazione riservata a installatori abilitati L. 46/90 o a dipendenti con mansioni di installatore di ditte in possesso dei requisiti L. 46/90.

Non è affatto vero sostituire un interruttore o una presa con una di pari caratteristiche non richiede capacità di progettazione, quindi alcun requisito riferito a DM 37/08.

Concludo dicendo all'autore del post che per diventare un elettricista che può crtificare gli impianti elettrici da lui installati, è necessario prima di tutto conoscere le leggi a cui si deve far riferimento, procurarsele e leggerle. Nel DM 37/08 troverai quali sono i requisiti che deve avere un responsabile tecnico e quali sono le sue competenze.

Buon lavoro

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