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Cavi Gommati Tripolare Senza Marchio


casa74

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salve a tutti mi e capitato di acquistare del cavo gommato tripolare senza marcatura nel cavo stesso .e altri che sono marcati se uno fa un lavoro in in bar e utilizza del cavo di adeguata sezione pero non marchiato .cosa succede se fanno dei controlli ? un vostro parere aspetto le risposte grazie

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Benny Pascucci

Se spulci a caso qualche norma sui cavi troverai sempre una sezione relativa all'identificazione, il che implica che, un cavo non siglato, non rispetta le norme CEI, che in base alla legge 186/68 sono è condizione sufficiente per poter dire che l'impianto è stato eseguito a regola d'arte.

Ti riporto uno stralcio della norma CEI che riguarda i

Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V

Parte 1: Prescrizioni generali

per capirci i comuni FROR

3 CONTRASSEGNI ED INDICAZIONI

3.1 Contrassegno d'origine

I cavi devono portare un contrassegno d'origine, costituito:

1) dal filetto distintivo del fabbricante, oppure

2) da una stampigliatura continua del nome del fabbricante o del marchio di

fabbrica, o (se legalmente protetto) da un numero distintivo, mediante uno

dei tre metodi seguenti:

-- nastro stampato inserito nel cavo;

-- stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo sull'isolante di

almeno un'anima (sull'anima di colore blu chiaro, se esistente);

-- stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo sull'eventuale

guaina.

3.1.1 Continuità dei contrassegni

Ogni marcatura specificata viene considerata continua se l'intervallo fra la fine di

una marcatura e l'inizio della successiva identica marcatura non è maggiore di:

550 mm se la stampigliatura è eseguita sulla guaina esterna del cavo;

275 mm se la stampigliatura è eseguita:

i) sull'isolante di un cavo senza guaina;

ii) sull'isolante di un cavo con guaina;

iii) è su un nastro posto all'interno di un cavo con guaina.

cosa succede se fanno dei controlli?
L'ispettore di turno può prescrivere la sostituzione del cavo e ti può contestare la dichiarazione di conformità.

Una curiosità....è un cavo cinese acquistato attraverso canali paralleli e non da un rivenditore autorizzato, vero?... :rolleyes:

Modificato: da Benny Pascucci
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ciao, benny putroppo e un cavo gommato comprato da un negozio di materiale elettrico, non e cinese ho fatto .questioni con il negoziante perche cio detto che il cavo deve essere marchiato sulla guaina lui mia risposto sono tutti cosi .mi chiedo perche in commercio si trova nei negozi materiale non a norma ?

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Carlo Albinoni
perche in commercio si trova nei negozi materiale non a norma ?

Ammesso che sia effettivamente "fuori norma" non è vietato vendere ed installare materiale non a norma.

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ciao ,carlo un installatore per legge non puo installare materiale non a norma puo avere conseguenze penali . se poi ci sono installatori che lo fanno e un altro discorso io cerco di operare nell rispetto delle norme negli impianti elettrici dm 3708 ?

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Benny Pascucci
carlo un installatore per legge non puo installare materiale non a norma puo avere conseguenze penali
No, Andrea, mi dispiace contraddirti, ma Carlo ha perfettamente ragione e se leggi bene quanto ha affermato è perfettamente in linea con il mio precedente post.

La legge 186/68 è costituita da due articoli:

Art. 1 Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.

Art.2 I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.

Il che significa che un installatore ha l'obbligo di realizzare la regola dell'arte e se sceglie apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici realizzati nel rispetto delle norme del CEI ciò è condizione sufficiente per ottenere la regola dell'arte.

Ma, sia ben chiaro, l'articolo 2 può anche non essere rispettato, ossia posso arrivare alla regola dell'arte utilizzando materiali, apparecchiature etc. non costruiti in accordo alle norme del CEI, ma che magari seguano norme di un altro paese.In questo caso, però, ti tocca dimostrare che l'impianto sia eseguito a regola d'arte.

Ovviamente chi non vuole rogne segue la seguente trafila:

- devo realizzare un impianto a regola d'arte

- se seguo le norme CEI è sufficiente (è presunzione di conformità alla regola dell'arte)

Tutto ciò per dire che è bene seguire le norme CEI, ma non è imperativo.

Modificato: da Benny Pascucci
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ciao, benny .se io installo una apparechiatura elettrica e utente si fa male prende la corrente. io come installatore sono responsabile ? .posso avere conseguenze penali ? .cè differenza tra lavori pubblici e privati grazie per le risposte

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se io installo una apparecchiatura elettrica e un utente si fa male, prende la corrente. io, come installatore, sono responsabile?
Dipende da come hai fatto l'installazione. Se hai rispettato le norme tecniche di installazione, hai usato componenti ben dimensionati e del giusto grado di protezione, che non diano luogo alla possibilità di pericoli da contatti diretti e hai preso tutte le precauzioni per prevenire i irschi da contatti diretti, direi proprio che non sei responsabile. Ad esempio, l'utente sviita la carcassa dell'apparecchiatura mentre è collegata alla rete elettrica....non può essere colpa tua.

posso avere conseguenze penali?
Certamente, se si dimostra che il responsabile dell'incidete sei tu e se questo ha comportato lesioni permanenti o fatali.... :unsure: , ma tocchiamo ferro.... :rolleyes:

c' è differenza tra lavori pubblici e privati?
Non dovrebbe esserci, ma in pratica c'è. Capita sempre che gli impianti nel privato siano più sicuri del pubblico, infatti, in quest'ultimo settore, pur di prendere il lavoro, talvolta le ditte fanno degli sconti che non stanno nè in cielo, nè in terrra e alla fine per recuperare qualcosa....non mi fare dire oltre.... :rolleyes: Modificato: da Benny Pascucci
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