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PLC Forum


64-4 Contro 64-8


dielettricus

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ho degli ambulatori di tipo 1 e 2 realizzati secondo 64-4 e quindi dotati di differenziali AC.

la ditta che mi fa i controlli mi dato esito "negativo" in quanto la 64-8 impone gli A o i B.

quindi mi chiedo: devo per forza sostituirli o posso tenere gli AC?

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Se l'impianto é stato realizzato all'epoca in cui vigeva la 64-4 e da allora non ha subito modifiche era a norma e lo è tuttora.

Una nuova norma non va a modificare il pregresso e meno male.... :unsure:

In campo legale sarebbe come applicare retroattivamente una legge e condannare qualcuno che ha fatto qualcosa che prima era consentito e poi è diventato reato.

Il consiglio: cambia la ditta per manifesta incompetenza.... ;)

Modificato: da Benny Pascucci
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in realtà non si sono comportati male.

io avevo messo "negativo" tra virgolette perchè in realtà mi segnalavano la sola non conformità alla 64-4, era mio scrupolo sapere se dovevo intervenire o no

però a questo punto mi chiedo: se voi foste al mio posto li cambiereste a prescindere dall' aspetto normativo?

Modificato: da dielettricus
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E' chiaro che la 64-8 è migliorativa, almeno nelle intenzioni, della 64-4. Pertanto adeguare l'impianto, anche se non obbligatoriamente, può essere un buon lavoro.

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E' vero che nessuno ti impone di adeguare gli impianti alla normativa piu' recente, ma è anche vero che in caso d'incidente il datore di lavoro deve provare di aver fatto tutto il possibile per evitarlo

In questo caso si potrebbe giungere ad una condanna in quanto i mezzi tecnici per evitare l'incidente c'erano ed erano di facile attuazione (un conto è la sostituzione di differenziali, un conto è il rifacimento completo dell'impianto)

tutto questo secondo la mia personale opinione

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Per cortesia non facciamo "terrorismo normativo".... :rolleyes:

Se tutti i giudici facessero il ragionamento dell'amico Microchip staremmo freschi e per fortuna non siamo arrivati ancora a tanto....

Un impianto deve essere conforme alle norme vigenti al momento della progettazione e dell'installazione, poi deve essere correttamente manutenuto al fine di tenere sempre il suo livello di sicurezza a livelli accettabili.

Ciò significa che se nel corso di un intervento di manutenzione o di verifica si dovesse verificare qualche problema (differenziale guasto, differenziale non in grado di discriminare una dispersione su un'apparecchiatura, etc), lo si sostituisce, ovviamente con uno conforme ai dettami della CEI 64-8/7, lasciando in servizio tutti gli altri che possono continuare a fare bene il loro sporco lavoro....

È insensato a mio avviso sostituire i differenziali ed adeguassi a norme che cambiano in continuazione.

I giudici non sono onniscienti e basano le loro sentenze anche sul parere espresso dal loro CT. Se questi lo informa male, il giudice giudica male, quindi sta anche a noi tecnici far sì che ciò non avvenga. Io, almeno, mi sono sempre comportato così.... ;)

È chiaro che se succede un incidente e a giudice si dice: l'impianto non è a norma, anzi lo era, ma ora c'è la 64-8/7....

Se poi vogliamo andare ancora oltre, chi ci dice che magari non c'è una norma di uno stato membro o di un qualunque altro stato del mondo che avrebbe evitato l'incidente...e allora che facciamo, diciamo al giudice "se l'impianto fosse stato costruito secondo i dettami della norma vigente in Giappone, l'incidente non si sarebbe verificato"

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Volutamente Anonimo

Purtroppo. . concordo con Microchip.

Il passaggio capestro e' contenuto nel testo unico sulla sicurezza del lavoro (dl 81/2008).

Al'art 15 c1

1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:

..

f) la sostituzione di ciò che é pericoloso con ciò che non lo é, o é meno pericoloso;

Pertanto nel caso descritto, nel caso di infortunio, c'e' il rischio che il magistrato abbia una interpretazione restrittiva di questo passaggio.

Es. Le norme prevedevano al tempo un certo tipo di soluzione che al tempo era la migliore (diff. AC), l'evoluzione tecnica ha consentito apparecchiature che limitano ulteriormente i rischi (diff A), la norma tecnica le ha pure prese in esame (64/8 nuova) pertanto il non sostituirli potrebbe ricadere nell'ambito della lettera f) prima citata.

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..........

f) la sostituzione di ciò che é pericoloso con ciò che non lo é, o é meno pericoloso;

Lasciamo l'interpretazione delle norme giuridiche ai magistrati, altrimenti rischiamo di dire castronerie.

Sono confuso....prima di questa discussione ero certo che un differenziale fosse un dispositivo di sicurezza, adesso, dopo aver letto che è pericoloso, lo guardo con sospetto... :unsure:

Chiedo numi al "differenzialaio" del forum.....Carlo Albinoni......Carlo, mi sono perso qualche passaggio?

A mio avviso, una corretta interpretazione tecnica del punto f) della normativa è quello che prevede la sostituzione dei parafulmini radioattivi con altri non dotati di testa radioattiva, il gas anestetico infiammabile utilizzato negli interventi chirurgici, etc etc. Tali sostituzioni sono esplicitamente richieste, quindi i vecchi impianti sono vietati.

Non mi pare che da qualche parte ci sia scritto che i differenziali di tipo AC sono stati vietati, perchè obsoleti o pericolosi, pertanto vale sempre la vecchia cara norma "Tutto ciò che non è vietato, è consentito"

Gli incidenti sono provocati da ben altre diavolerie messe in essere, per favore lasciamo stare i cari vecchi differenziali di tipo AC.... ;)

Modificato: da Benny Pascucci
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Volutamente Anonimo
A mio avviso, una corretta interpretazione tecnica del punto f) della normativa è quello che prevede la sostituzione dei parafulmini radioattivi con altri non dotati di testa radioattiva, il gas anestetico infiammabile utilizzato negli interventi chirurgici, etc etc. Tali sostituzioni sono esplicitamente richieste, quindi i vecchi impianti sono vietati.

se si fosse su FB dirrei, "mi piace", la tua interpretazione mi scorre bene. :-P

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Premesso che sono almeno 6 anni che non uso piu' i differenziali di tipo AC, in questo caso non dimentichiamoci che siamo in presenza di un'ambiente ad uso medico, quindi con condizioni particolari

Se poi vai a vedere alcuni dispositivi, già sul libretto d'istruzioni t'impongono l'uso di differenziali di tipo A

E ormai qualsiasi caricabatteria è del tipo switching, con componentistica elettronica (e che quindi in caso di guasto puo' potenzialmente desensibilizzare il differenziale)

Da prove che ho fatto in laboratorio, bastano 6mA in corrente continua per inibire completamente il funzionamento di un modulo differenziale di tipo AC (cosa che normalmente fanno i loop tester per uso civile)

Un esempio concreto? un phon a mezza potenza (ottenuta per la maggior parte delle volte con un diodo).

E' vero che i giudici si appoggiano ai CT, ma sempre piu' spesso capitano CT che accettano l'incarico pur non essendo eseprti nel ramo in cui sono chiamati a fare la perizia

devo cercare la sentenza che avevo che condannava un'azienda a risarcire il danno ad un lavoratore che si era fatto male durante un'incidente, perchè il mezzo, quando era stato acquistato, poteva essere dotato di airbag ma il datore aveva scelto il modello senza.....

Modificato: da Microchip1967
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Microchip il tuo discorso non fa una grinza.

Non stiamo scoprendo l'acqua calda riguardo la superiorità del tipo A rispetto al tipo AC.... :rolleyes:

Anche io nelle progettazioni di ambienti a uso medico utilizzo differnziali di tale tipo fin dal primo giorno di applicazione della 64-8/7, ma uso il tipo AC nei progetti di impianti a uso civile o terziario, sottolineando la possibilità di installare differenziali di tipo A, decantandone i pregi.

Ovvio che tutto è legato anche alla disponibilità economica del committente, che notoriamente vorrebbe conciliare due esigenze antitetiche, ottenere il massimo spendendo il minimo.... :unsure:

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