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PLC Forum


Impianto termico e idrico contaminati da errata installazione della caldaia


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Inserito:

L’impianto di riscaldamento, originariamente installato con caldaia tradizionale, ha funzionato regolarmente per circa 17 anni, senza problemi di pressione, perdite o anomalie evidenti.
Le problematiche sono iniziate 
dopo la prima sostituzione della caldaia, avvenuta con l’installazione di un modello a condensazione.

 

Cronologia tecnica degli eventi

  1. Caldaia originale (capitolato)
    • Funzionamento regolare per 17 anni.
    • Nessun segno di corrosione o perdita.
    • Acqua impianto limpida.
  2. Prima sostituzione (caldaia a condensazione Bongianni)
    • Collegamento mandata/ritorno invertiti rispetto alla configurazione originale.
    • Dopo circa 7 giorni si manifestano i primi sintomi: blocchi “fiamma parassita”, calo di pressione giornaliero, necessità di rabbocchi frequenti.
    • Successivamente un radiatore a colonna (il più lontano dalla caldaia) inizia a perdere acqua e si buca.
    • Inizia una contaminazione visibile dell’acqua di circuito (colore nero, residui metallici).
    • Nei mesi seguenti, segnalata presenza di polvere/fanghi neri nel sifone del bagno.
  3. Seconda sostituzione (caldaia Sime)
    • Durante l’intervento vengono rimossi i due elementi bucati.
    • Eseguito lavaggio e installato defangatore in plastica rigida grigia.
    • La caldaia funziona, ma continua un lieve calo di pressione dovuto a microperdite esterne (tubi ai lati del defangatore).
    • L’acqua dei termosifoni appare torbida, biancastra e con odore, segno di residua contaminazione chimico-batterica e ossidativa.

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