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Nel corridoio di un piccolo appartamento da 70 mq è posizionato un cronotermostato a batteria: nell'intorno non ci sono punti per derivare la corrente elettrica. I contatti posteriori del cronotermostato attuale sono quelli indicati nell'immagine allegata: i 2 fili marrone e blu sono collegati alla caldaia che si trova a pochi metri dei distanza dietro la parete del cronotermostato; il filo giallo è collegato a nulla.

E' possibile, in qualche modo, sostituire questo cronotermostato con un modello alimentato da corrente elettrica via cavo, non batteria (tipo BTicino Smarther 2 o analoghi)?

Se troppo complicato realizzare l'alimentazione elettrica via cavo per il nuovo cronotermostato, si può suggerire un termostato smart di qualità alimentato a batteria?

 

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Inserita: (modificato)

Per portare il 220V dovresti vedere se assieme a quel cavo riesci a far passare almeno altri 2 fili dentro al corrugato. Sempre che ci sia un corrugato e non abbiano fatto passare quel cavo direttamente dentro il muro. La cosa più semplice è usare il cavo esistente (marrone, blu, terra) per il 220V e 2 fili (meglio di altro colore) da sostiuire come collegamento a quel marrone e blu esistenti.

Se invece vuoi limitare il lavoro, ti compri un termostato wifi a batteria che abbia un contatto "pulito" e non solo opentherm o solo bus.

Modificato: da drn5
Inserita:

Molte grazie drn5 per il link a questo termostato WiFi marca Beok Controls (molto sponsorizzata in Amazon) modello WR-03. 

Ho però trovato questo commento "Non lo consiglio per un appartamento con termosifoni in ghisa! Ha una isteresi di 0,5 che non funziona come la maggior parte dei termostati. Questo se imposto 20° fa accendere a 19,5° e fa spegnere a 20,5°, per chi ha i termosifoni in ghisa, che mantengono il caldo a lungo, si ritrovano la temperatura, dopo che la caldaia si è spenta a 20,5°, a 21° e oltre per inerzia e quindi la differenza tra accensione e spegnimento divente quasi di 2° che in un appartamento è improponibile. Solitamente i termostati hanno si una soglia di 0,5°, ma lavora che se imposto 20° fa accendere la caldaia a 19,7° e la fa spegnere a 20,3°, lavorano nel centro. Senza contare che si sposta a passi di mezzo grado alla volta non consentendo una taratura precisa della temperatura."

Complessivamente sembra un buon termostato cinese ad un prezzo accattivante (€ 45,99), ma spero sia possibile suggerire un modello migliore, se possibile di produzione europea.

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