Dario M Inserito: ieri dalle 13:24 Segnala Inserito: ieri dalle 13:24 Ciao a tutti! Premetto che ho già letto un po' di thread quindi ho un'infarinatura generale di alcune cose (e anche di alcune opinioni su come andrebbe gestito questo tipo di riscaldamento), ma ho bisogno di un vostro aiuto. Sono da poco entrato nella mia casa attuale, c'era una caldaia stravecchia e ormai morta che ho cambiato da poco. Ho un sistema di riscaldamento a pavimento con cinque "tappeti" che coprono cinque stanze, ognuna col suo termostato cablato, che all'attivazione fa aprire delle valvole termostatiche su un collettore. Premetto che queste valvole termostatiche hanno 4 fili, di cui solo due utilizzati, connessi appunto al termostato. E che, a mia conoscenza, la caldaia è cablata solo in termini di fase, neutro e messa a terra, non ha fili che la colleghino al resto dell'impianto in termini di sensoristica. Per ora in termini di comfort mi trovo bene, ma ho notato che la caldaia continua ad agire sul riscaldamento anche quando tutte le zone sono spente e le valvole chiuse. Sul display esterno vedo l'icona del termosifone che lampeggia, a significare l'attività, ma solo di rado quella della fiamma. Devo ritenerlo un comportamento normale? La caldaia è quasi silenziosa in questo stato, anche se avvicinando l'orecchio si sente qualcosa in azione. Dove pensate possa essere il problema? La cosa mi preoccupa anche perché il fatto che la caldaia sia sempre attiva, seppur installata da una settimana, mi fa temere per la sua durata nel tempo, ma mi rendo conto che sono considerazioni da non esperto. Grazie per qualsiasi consiglio e aiuto, Dario
Alessio Menditto Inserita: ieri dalle 13:43 Segnala Inserita: ieri dalle 13:43 Il funzionamento del riscaldamento a pavimento è in sostanza l’opposto di quello a termosifoni. Salvo rare eccezioni di appartamenti nuovi super isolati, in appartamenti “normali” la caldaia deve funzionare al minimo minimo minimo minimo (aggiungo al minimo), praticamente 24/24. Le premesse sono che i circuiti di ogni stanza siano bilanciati, ossia cedano la stessa temperatura in modo da evitare sensazioni diverse da camera a camera, e i famigerati termostati ambienti NON devono staccare ad una certa temperatura come con i termosifoni, ma servono solamente in caso di apporto esterno gratuito di calore, ad evitare che la camera si scadi troppo. Detto questo, se la tua casa è abitata 24/24, l’unico dato che puoi variare è la temperatura di mandata se ti sembra di sentire troppo o poco calore, per il resto bisogna solo godersi l’impianto.
Dario M Inserita: ieri dalle 14:54 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 14:54 57 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto: Il funzionamento del riscaldamento a pavimento è in sostanza l’opposto di quello a termosifoni. Salvo rare eccezioni di appartamenti nuovi super isolati, in appartamenti “normali” la caldaia deve funzionare al minimo minimo minimo minimo (aggiungo al minimo), praticamente 24/24. Le premesse sono che i circuiti di ogni stanza siano bilanciati, ossia cedano la stessa temperatura in modo da evitare sensazioni diverse da camera a camera, e i famigerati termostati ambienti NON devono staccare ad una certa temperatura come con i termosifoni, ma servono solamente in caso di apporto esterno gratuito di calore, ad evitare che la camera si scadi troppo. Detto questo, se la tua casa è abitata 24/24, l’unico dato che puoi variare è la temperatura di mandata se ti sembra di sentire troppo o poco calore, per il resto bisogna solo godersi l’impianto. Ciao Alessio, grazie mille del tuo intervento. Quindi secondo questa visione dovrei tenere i termostati sempre accesi (tipo mettendo i set point min10-max25?), così da avere le valvole sempre aperte in tutte le stanze e lasciare che la caldaia vada al minimo sempre? In questo caso converrebbe avere un termostato, magari collegato in wireless alla caldaia, con sonda esterna in modo da lasciare che sia il sistema ad autoregolarsi in tutta casa su una singola temperatura? (potrebbe andare bene una cosa tipo Tado?) Sul discorso "minimo, minimo, minimo" che dicevi, ho visto che tra i parametri settabili sulla caldaia c'è un valore "max potenza in riscaldamento": devo agire su quello? O intendi minimo come temperatura di mandata? Al momento l'ho messa su 40, per riscaldamento a pavimento c'è un limite massimo a 45. Grazie! Dario
Alessio Menditto Inserita: ieri dalle 15:10 Segnala Inserita: ieri dalle 15:10 In sostanza si, il punto è che non esiste una temperatura di mandata stabilibile a priori, tu hai scritto 10 minuti fa, Dario M ha scritto: l'ho messa su 40 ma oggi potrebbero bastare 38, tra una settimana viene un freddo da lupi forse servirebbero 42 ecc, insomma lascia stare le curve climatiche e quelle altre cose che complicano solo tutto, tu parti oggi da una temperatura X, aspetti 24 ore poi se senti caldo cali di 1 (uno! ) grado e aspetti altre 24 ore, poi se hai ancora caldo cali di 1 (uno !) grado ecc ecc (e viceversa ovviamente se “senti” freddo). Questo è il modo più efficiente per gestire l’impianto, oltretutto col giochino di calare o alzare di 1 (uno !) grado al giorno, trovi il punto di equilibrio tra benessere e minimo consumo di gas. Le curve climatiche lasciale ai termosifoni.
Dario M Inserita: ieri dalle 15:29 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 15:29 17 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto: In sostanza si, il punto è che non esiste una temperatura di mandata stabilibile a priori, tu hai scritto ma oggi potrebbero bastare 38, tra una settimana viene un freddo da lupi forse servirebbero 42 ecc, insomma lascia stare le curve climatiche e quelle altre cose che complicano solo tutto, tu parti oggi da una temperatura X, aspetti 24 ore poi se senti caldo cali di 1 (uno! ) grado e aspetti altre 24 ore, poi se hai ancora caldo cali di 1 (uno !) grado ecc ecc (e viceversa ovviamente se “senti” freddo). Questo è il modo più efficiente per gestire l’impianto, oltretutto col giochino di calare o alzare di 1 (uno !) grado al giorno, trovi il punto di equilibrio tra benessere e minimo consumo di gas. Le curve climatiche lasciale ai termosifoni. Quello che mi sfugge, a questo punto, è la cosa seguente: se io "apro" tutti i termostati delle stanze, e dunque tutte le valvole, ci vuole un nuovo termostato, modulante, per fare gestire il tutto alla caldaia in maniera "centralizzata", con l'appoggio di una sonda esterna? Sai darmi qualche consiglio in questo senso? Io ho una Baxi, che dovrebbe supportare lo standard OpenTherm, dunque cose tipo Tado dovrebbero essere viabili...? Grazie ancora! Dario
Alessio Menditto Inserita: ieri dalle 15:56 Segnala Inserita: ieri dalle 15:56 Non serve nessun termostato modulante, come da premessa 2 ore fa, Alessio Menditto ha scritto: che i circuiti di ogni stanza siano bilanciati, ossia cedano la stessa temperatura in modo da evitare sensazioni diverse da camera a camera quando la temperatura di tutti i ritorni sarà uguale, la caldaia “vede” un unico circuito e ci penserà lei a modulare la fiamma, perché aggiungere un rompicoglioni di 22 minuti fa, Dario M ha scritto: termostato, modulante ? Tu stai ragionando come se avessi un impianto a termosifoni dove lì si che è la temperatura AMBIENTE che comanda la caldaia, invece tu hai un impianto dove la temperatura ambiente non comanda nulla (salvo se hai entrate di calore gratuite ma questo è un altro discorso). Quando il termostato della caldaia leggerà la temperatura DI RITORNO dell’acqua più bassa del normale, aumenterà la potenza (e viceversa), se tu metti un termostato ambiente vanifichi il concetto di riscaldamento a pavimento, è il pavimento che ti scalda NON la temperatura ambiente.
Alessio Menditto Inserita: ieri dalle 16:08 Segnala Inserita: ieri dalle 16:08 Intendiamoci, non è che non si possono mettere controlli esterni alla caldaia modulanti, ma ti complichi inutilmente la vita e rischi di impostare male le curve climatiche, che oltretutto sono dí difficilissimo uso con un impianto che ha una mostruosa inerzia termica dovuta ai quintali e quintali di pavimenti piastrelle cemento e mobili che compongono il “sistema radiante”, cioè ad una variazione immediata della curva climatica abbiamo un dinosauro di pavimento che ci mette ore e ore a calare o alzare la temperatura, quando magari la curva climatica ha di nuovo variato le temperature della caldaia e il pavimento non si è ancora assestato alla temperatura esterna che ormai è cambiata. Insomma non ha senso, meglio perdere due minuti a variare di 1 grado al giorno a mano la temperatura di mandata che impazzire dietro a curve climatiche praticamente inutilizzabili con una inerzia così elevata.
Dario M Inserita: 1 ora fa Autore Segnala Inserita: 1 ora fa Il 25/11/2025 alle 17:08 , Alessio Menditto ha scritto: Intendiamoci, non è che non si possono mettere controlli esterni alla caldaia modulanti, ma ti complichi inutilmente la vita e rischi di impostare male le curve climatiche, che oltretutto sono dí difficilissimo uso con un impianto che ha una mostruosa inerzia termica dovuta ai quintali e quintali di pavimenti piastrelle cemento e mobili che compongono il “sistema radiante”, cioè ad una variazione immediata della curva climatica abbiamo un dinosauro di pavimento che ci mette ore e ore a calare o alzare la temperatura, quando magari la curva climatica ha di nuovo variato le temperature della caldaia e il pavimento non si è ancora assestato alla temperatura esterna che ormai è cambiata. Insomma non ha senso, meglio perdere due minuti a variare di 1 grado al giorno a mano la temperatura di mandata che impazzire dietro a curve climatiche praticamente inutilizzabili con una inerzia così elevata. Grazie Alessio, perdonami le ripetizioni ma per essere sicuro: - Dovrei aprire tutte le valvole delle varie zone - Lasciare l'impianto sempre attivo Quello che non mi è chiaro, per mia inesperienza: se non c'è un termostato interno, la caldaia come fa a regolarsi da sola? Lo fa leggendo le temperature di mandata e ritorno? Questa cosa la fa da sola o devo impostarla io? A questo punto la temperatura di mandata: 1) la imposto io direttamente dal pannello di caldaia e, come dici tu, faccio prove di un grado alla volta? o 2) devo installare una sonda esterna affinché la caldaia regoli in base alla temperatura che c'è fuori? (vivo a Roma, non è che ci geliamo sottozero) Grazie! Dario
Alessio Menditto Inserita: 1 ora fa Segnala Inserita: 1 ora fa Si fa il confronto tra la temperatura di mandata e di ritorno e si regola di conseguenza, non sono un tecnico di caldaie ma il principio è quello, il termostato ambiente che so dà molta sicurezza purtroppo complica le cose, una “sensazione” non è misurabile, una temperatura ambiente si, per quello è indispensabile con i termosifoni, il problema è che 21 gradi di temperatura non è detto che corrispondano col pavimento ad una temperatura confortevole, si può stare benissimo con 20 gradi ambiente. Lo so che è un discorso strano ma è così, e poi non è detto che l’impianto non si fermi mai, nelle mezze stagioni succede spesso (raramente in pieno inverno) perché la temperatura di mandata coincide con quella di ritorno e la caldaia interpreta il dato come temperatura raggiunta e spegne il bruciatore.
Alessio Menditto Inserita: 55 minuti fa Segnala Inserita: 55 minuti fa Ovviamente, lo ricordo sempre, quello che ti consiglio è un modo per farlo andare SICURAMENTE. È un po’ come la modalità recupero dei computer che disabilitano tutte le cose che non servono. Non è che non si può mettere termostati ambiente cronotermostati sonde esterne ecc ecc, è solo che per qualche oscura ragione, alcuni impianti funzionano benissimo con quella roba, altri no. Ma io non posso aiutare se non con la modalità essenziale.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora