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64-8 - l'impianto è a norma?


fedelettrico

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Buonasera, ho un dubbio : se un impianto nuovo non segue le specifiche della variante v3 posso comunque considerarlo a norma ,o devo seguire pari passo ciò che dice la norma x (=per) poterlo certificare? grazie

Modificato: da Livio Migliaresi
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Orrore! mi è sfuggita la ghiotta occasione di dire la mia nel post menzionato da elab69 :cussing:

E quando mi ricapita l'occasione di poter intervenire in questa v3?

A me girano solo a sentir Di.Co ed ora scopro che esiste una v3, delle prestazioni, o cavolo...ed io che ho sempre fatto l'impianto elettrico con il cliente e dolce sua metà segnando con lo spray la posizione delle 503 (non quelle ovvie e scontate), delle TV, dei telefoni....ed ora scopro di essere un negletto della società, un inglorioso elettrecista solo per aver discusoo con il cliente senza aver mai saputo l'esistenza della v3. Caspita! Verrà qualcuno a contare le prese? e poi...

-Spedire in antenna il segnale video del citofono (modulato in VHF) fa punteggio?

-Per i pulsanti autoclave sul piano cottura e nei bagni quanti punti?

-Vale il trucchetto del radiocomando collegato (con i fili in parallelo al pulsante) al citofono?

-Se metto una lampada a led da modulo (12Vcc) in ogni stanza il tutto facente capo ad un caricabatteria ed una batteria in cantina vinco il premio fantasia?

- Se convinco il cliente a passare due tubi da 25 nel rivestimento della canna fumaria tetto/contatore perchè non si sa mai sono un campione?

- E se in una villetta di campagna prevedo un gruppetto elettrogeno mi fanno un monumento?

..caspita v3...impianto sprint dalle alte prestazioni...certo che non ci arrivo da solo a mettere 230 vca vicino al telefono (cordless),...

DOMANDA IMPORTANTE: i soloni che scrivono la normativa vengono pagati con soldi pubblici?

DOVEROSO OT:

Ricorda un po’ una leggendaria ricerca del Congresso americano di qualche anno fa sulla attività sessuale degli adolescenti. Spesero quasi 300 mila dollari di soldi pubblici per commissionaria una ricerca scientifica e la risposta fu: lo fanno perché lo trovano molto piacevole. Nooooo?!?! Ma chi l’avrebbe detto.

tratto da :

http://zucconi.blogautore.repubblica.it/20...ellacqua-calda/

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del_user_155042
-Spedire in antenna il segnale video del citofono (modulato in VHF) fa punteggio?

-Per i pulsanti autoclave sul piano cottura e nei bagni quanti punti?

-Vale il trucchetto del radiocomando collegato (con i fili in parallelo al pulsante) al citofono?

-Se metto una lampada a led da modulo (12Vcc) in ogni stanza il tutto facente capo ad un caricabatteria ed una batteria in cantina vinco il premio fantasia?

- Se convinco il cliente a passare due tubi da 25 nel rivestimento della canna fumaria tetto/contatore perchè non si sa mai sono un campione?

- E se in una villetta di campagna prevedo un gruppetto elettrogeno mi fanno un monumento?

..caspita v3...impianto sprint dalle alte prestazioni...certo che non ci arrivo da solo a mettere 230 vca vicino al telefono (cordless),...

:roflmao::roflmao::roflmao: Modificato: da bypass
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..caspita v3...impianto sprint dalle alte prestazioni...certo che non ci arrivo da solo a mettere 230 vca vicino al telefono (cordless),...

Se è stato messo in norma è perchè non tutti gli elettricisti ci arrivano da soli.

Chi ne pagava le conseguenze era poi l'utilizzatore che non poteva alimentare il cordless. Nemmeno avrebbe potuto lamentarsi con l'installatore/progettista che gli avrebbe risposto "la presa non è stata richiesta, e l'impianto è a norma anche senza".

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Se c'è una cosa che gli elettrecisti sanno fare benissimo è rifilare punti luce a josa.

Comunque è curioso: si impone all'elettrecista alcune "prestazioni" ma ci si scorda di proibirgli di toccare travi e pilastri per il passaggio dei tubi (cosa prevista nelle norme edili...o perlomeno so che una volta sformate la struttura portante non si deve toccare.

Vabbè...considerato che non si parla di rischi e pericoli tanti saluti alla v3.

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Chi ne pagava le conseguenze era poi l'utilizzatore che non poteva alimentare il cordless. Nemmeno avrebbe potuto lamentarsi con l'installatore/progettista che gli avrebbe risposto "la presa non è stata richiesta, e l'impianto è a norma anche senza".

Scusa ma seguendo questa logica...dovremmo mettere una presa per il rasoio vicino alla finestra più illuminata al fine di rispqarmiare la luce elettrica che ci illumina il viso quando ci radiamo, oppure mettere un'apposita presa, altamente isolata, nella stanza da letto per omissis...omissis...omissis...ed una presa telefono per PC per dar modo alla signora di lavorare on-line e girare il sugo, la solita TVCC per tenere a bada il pupo che dorme, ...che altro abbiamo...la presa nell'angolo giusto per cyclette....la presa vicino al termocamino per l'aspiracenere....

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Scusa ma seguendo questa logica...

Una norma non può contenere il tutto, ma le cose che si ritengono più importanti.

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Comunque è curioso: si impone all'elettrecista alcune "prestazioni" ma ci si scorda di proibirgli di toccare travi e pilastri per il passaggio dei tubi (cosa prevista nelle norme edili...
La V3 è una norma prestazionale, e non sfiora nemmeno l'argomento sicurezza. la sicurezza è presa in esame da altre norme. Ed essendo una norma che regolamenta le prestazioni, è lecito derogare da essa, a patto che sia il committente a richederlo specificamente e che sottoscriva tale richiesta.

La V3 può anche non piacerti Nino, ma non è che richiede cose così strane e inattuabili. Tale variante è nata con lo scopo di dare un certo valore alla componente "impianto elettrico" nella costruzione di palazzine, dove gli impianti spesso sono considerati dai costruttori solo un costo. Sicuramente la variante può essere miglirata, e i miglioramenti si ottengono per gradi, con una prima versione, poi una seconda, poi una terza.... . Le norme vanno studiate, ne va capito lo spirito e vanno sapute applicare. Se sei in grado di cavalcare l'onda della V3, ti puo aiutare ad eseguire impianti meno anoressici commissionati da impresari che solitamente tendono a non spendere un euro per gli impianti. Ora c'è uno strumento che ti permette di dire che l'impianto deve avere requisiti minimi (e questo sitraduce in soldi per l'installaore) e derogare da essi significa declassare il valore dell'immobile.

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Ecco, mettiamola così non riesco ad entrare nello spirito della V3 ma sopratutto nello spirito di chi la difende.

Nel arapporto con il cliente diretto le prestazioni le decide lui ( con l'elettrecista che spinge a mettere prese in ogni buco), in quelli che si vendono decide il mercato, chi l'ha detto che un appartamento V1000 ha più chance di essere venduto di uno modello 1 interruttore in ogni stanza ed una presa in tutto l'appartamento? A comandare è il budget.

Perchè occorre mettere la presa vicino al telefono (cordless non pc) quando ormai i cellulari vanno alla grande?

Se apro una rivista specializzata che consiglia, suggerisce, propone, aggiorna va bene....ok...c'è scritto di ricordarsi di mettere una presa vicino alla telefono...ecc..ecc., poi leggo soluzioni proposte dalla evarie ditte...ok va bene...proporrò al cliente...poi c'è scritto come salvaguardarsi (per quanto possibile) dalle inondanzioni....poi c'è scritto che...ecco questo la capisco, una rivista specializzata mirata a suggerimenti, consigli, traduzioni in lingua normale dal burocratese...nulla da dire...quello che non capiscon è "la norma".

"Norma" che nasce dal far andare daccordo i costruttori ( a fine 800 ognuno si fabbricava le viti ed i bulloni a piacer proprio), 503 generalizzate, sezioni tubi idem..sezione cavi...e che si è poi (giustamente) ampliata ai fini della sicurezza (sempre benvenuta) ma ora...non stiamo esagerando?

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non riesco ad entrare nello spirito ..... di chi la difende
Bhe, che dire... Intanto io non difendo le norme, ma cerco semplicemente di capirle, interpretarle, e applicarle nel giusto contesto. Anche io avrei molto da dire sui limiti della V3, ma a che serve?Le opinioni personali servono a poco.
non riesco ad entrare nello spirito della V3
Ti conviene entrarci se non vuoi rischiare di trovare contestazioni a fine lavori; ricordati che non è l'installatore a poter decidere di derogare dalla norma prestazionale, ma è il committente; pertanto se non te la studi e ti ostini ad andare avanti a testa bassa seguendo solo le tue opinioni personali, prima o poi sbatterai la testa contro qualcuno che ti chiederà come mai hai fatto in impianto che non rientra nei livelli prestazionali definiti dalle norme (che tanto odi); e te lo chiederà attraverso le prestazioni di un avvocato.
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Nel arapporto con il cliente diretto le prestazioni le decide lui ..

Nessuno vieta di fare qualche cosa in più, o di rinunciare a qualche cosa. BastA fare patti chiari, scritti e prima di eseguire i lavori. Questi patti son quelle cose che normalmente si dicono "specifiche d'impianto".

Poi c'è il vero problema per cui i minimi fissati dalla V3 servono, eccome se servono.

Basti pensare a quando l'impianto lo si esegue per l'impresa costruttrice della casa, palazzina, condominio o schiere di villette. Solitamente queste imprese tirano a risparmiare su tutto e anche di più.

Però se c'è una regola che impone dei requisiti minimi ogni azienda che si propone per appaltare gli impianti elettrici sa cosa deve fornire al minimo.

Modificato: da Livio Orsini
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Nulla, non riesco a convicermene.

Se spostiamo la V3 sull' edilizia come ad esempio l'obbligo dell'isolamento acustico ( fonte di tanti litigi) e che questi abbia misure precise e rigorose nulla da dire, se c'è l'obbligo dell'isolamento termico (vabbè sto esagerando, potevo scrivere termoacustico) va bene perchè quasta spesa in più il compratore se la ripaga, se c'è l'obbligo di prefrire l'allineamento Est-ovest e lì'inclinazione di x° mi tolgo il cappello, se tutte le villette devono avere un cisterna ) acuqa piovana) ben sigillata da n.000 litri

mi inginocchio, se nelle cantine i punti luce devono essere a min. m 1.50, va bene, la logica c'è (alluvione), se è vietato il caminetto ma permesso il termocaminetto va benissimo, se c'è (almeno la predisposzione) l'obbligo dei doppi vetri ok, l'obbligo al garage(1) va bene, l'angolo adatto per la differenziata (misure standard per favorire lo smaltimento) mi inchino, l'obbligo di non cementificare il giardino, l'obbligo di piantare almeno due alberi a basso fusto, l'obbligo ad usare parabole mascherate...

ecco queste cose, molte di queste sono gia un obbligo le capisco ed ad esse riesco ad associare i termini "alte prestazioni"

anche perchè esse sono mirate al buon vivere collettivo.

Beppe Grillo: perchè tu puoi mettere impunemente la tua auto sotto un albero ai margini del marciapiede ed io non posso metterci il mio divano?

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Ma anche l'obbligo alla tripla conduttura idrica (potabilissima in cucina, discreta nella doccia, non potabile nel water, water rigorosamente e sempre a doppio scarico, docce a risparmio,...

va beh...mi si potrebbe rispondere che dopo tutti questi obblighi fatto trenta fai trentuno, metti anche una presa vicino al telefono e piantala!

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Nel arapporto con il cliente diretto le prestazioni le decide lui

Le prestazioni le decide il cliente? quasi mai.

In molti casi il committente non è l'utilizzatore, è il costruttore oppure un precedente abitante della casa.

E il costruttore ha tutto l'interesse a spendere di meno per l'impianto elettrico, perchè è ben difficile che senza una norma o una classificazione di riferimento sia in grado di valorizzare un appartemento per via di un impianto elettrico "fatto meglio".

In qualche caso il cliente è proprio l'utilizzatore che commissiona all'elettricista l'impianto elettrico per la sua casa.

Di solito chiede un impianto (a norma) e nulla di più. Al massimo specifica qualche presa qua e là, ma spesso nemmeno quelle.

E' più facile in Italia che scelga con cura l'aspetto estetico del suo impianto (la finitura e il colore delle placche) ma non le sue caratteristiche tecniche.

Non ha l'idea, la competenza, la fantasia di specificare il numero dei circuiti, la selettività, la potenza del suo impianto, in vista anche di possibili necessità future.

Nei pochi casi in cui - avendo una certa competenza - chiede qualcosa di particolare al suo impiantista, viene dissuaso e sconsigliato.

Selettività? è inutile. Tanti circuiti? non servono (io sono testimone di decine di casi come questo).

Il risultato sono impianti elettrici minimali (anche se "a norma"), con gli inconvenienti che comportano.

Impianti non adatti ad incrementi di potenza. Impianti soggetti a scatti intempestivi. Impianti in cui sin da nuovi devi usare triple e prolunghe. Impianti difficili da modificare.

Impianti in cui non è possibile installare in modo efficace un SPD.

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metti anche una presa vicino al telefono e piantala!
Nino, hai ridotto la V3 semplicemente all'aggiuntea di una presa vicino alla presa telefonica; ma non è così. Studiatela e vedrai che c'è molto di più.

Prima impari a recepirla (anche se non ti piace) e prima ti togli da questa tua presa di posizione pericolosa (per gli interessi della tua attività).

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Sinceramente a me la V3 non ha comportato variazioni del modo installativo.

Già prima "abbondavo" con scatole e tubi (come pure i sezionamenti per i circuiti)

Comunque da una parte ci voleva, perchè troppo spesso i costruttori ti imponevano impianti striminziti, al limite dell'orrendo (tipo 2 sole prese in cucina...)

e anche oggi devo litigare per avere gli "spazi installativi", visto che quando dico che devo piazzare un quadro da 54 moduli ti guardano in cagnesco....

questo è l'esempio di un mio classico "centralino d'appartamento"

dimenticavo: in cucina esiste un'altro quadretto da 12 moduli con il sezionamento per le prese della cucina (7 nascoste e il pinao di lavoro, tutte unel)

Modificato: da Microchip1967
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Maurizio Colombi
questo è l'esempio di un mio classico "centralino d'appartamento"

Microchip1967, :thumb_yello: non prendertela, ma c'è una svista che non c'entra niente, ma è sempre una svista!

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