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PLC Forum


Impianto elettrico mancante della massa a terra


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Buonasera a tutti, è la prima volta che scrivo in questo forum, ho bisogno di fare una domanda relativa alla messa a terra; spero che sia il posto giusto.

Mi spiego, sto ristrutturando l'appartamento da poco comprato ed mi sono accorto che all'impianto elettrico manca la massa a terra. Vedo alcuni fili giallo/verdi una volta collegati a fili arancioni altre volte collegati a fili gialli.... Ho chiesto al vicino di casa che vi abita da quando è stata costruita (1975) chiedendo se esiste la messa a terra e lui mi conferma di no. Ho visto in certifica di conformità dell'impianto elettrico rilasciato da un tecnico abilitato in data 02/09/2011 che inserendo un differenziale sulla linea che va nel garage (è l'unica cosa più nuova) ha certificato l'impianto :o

Questa è la foto del quadro comandi: http://imageshack.us/photo/my-images/850/dsc00714y.jpg/

La mia domanda è: come posso crearmi una collegamento di massa a terra?

Se non ricordo male 30 anni fa collegavano il filo di massa a tubi dell'acqua o a todini dell'armatura del solaio o dei pilasti.

Seconda domanda: ma mettendo un differenziale da 30A e dei magnetotermici da 16A e 10A per le linee prese e luci nuovi, sono coperto da corti circuiti ugualmente?

Vi ringrazio a prescindere sicuro che riceverò un esaustiva risposta.

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Livio Migliaresi

Ciao Gianni, benvenuto.

Ho separato il tuo messaggio dalla [http://www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=51795]discussione 'Messa a terra' per darle il giusto risalto.

Io, purtroppo, non sono un tecnico e non posso darti indicazioni; però so che è 'vietato' collegare il filo di massa a tubi dell'acqua.

Spero quando prima riceverai delle più appropriate indicazioni.

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del_user_155042

Per prima cosa devi aprire tutte le prese e scatole di derivazione per vedere se il conduttore di protezione è stato messo e collegato giusto e per fare questo devi conoscere a b c del elettricità. Poi devi pensare al dispersore (e non i tubi del acqua).Secondo me è un lavoro lungo e che va fato da chi ne capisce di elettricità.

Per la protezione da corto circuito ,vedendo le foto,sei protetto anche adesso sempre che siano rispettate le sezioni dei fili e quei magneto termici funzionino ancora. L’unica cosa che puoi fare con facilità è :

mettendo un differenziale da 30A e dei magnetotermici da 16A e 10A per le linee prese e luci nuovi

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Mirko Ceronti
Se non ricordo male 30 anni fa collegavano il filo di massa a tubi dell'acqua

Certo....ed ogni tanto moriva qualcuno... :(

Saluti

Mirko

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Se tu scrivi che stai ristrutturando l'appartamento,credo che in primis devi pensare al rifacimento dell'impianto elettrico realizzato da persona competente ,poi bisogna vedere cosa intendi tu per ristrutturazione.

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ma è possibile certificare un impianto con elementi che hanno 30 e più anni?

non andrebbe almeno testato?

certo che ristrutturare quell'appartamento e lascierci quell'impianto non è il massimo.

io tirerei tutto nuovo compreso il giallo/verde... poi con calma valuterei come collegarlo o se spingere sul condominio per fare la messa a terra condominiale.

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Prima di tutto ringrazio tutti per le risposte.

Eliop, si sto ristrutturando ma inizialmente (quando feci la domanda prima di avere le chiavi di casa) visto che aveva certificato recentemente l'impianto per poter vendere l'appartamento, avevo tralasciato questa ristrutturazione, ma quando sono entrato in casa ho visto quel quadro e i fili nelle prese e interruttori piccoli multicolori, nonchè fili cotti ho pensato di mettere mano all'impianto elettrico.

Bypass, farò come dici tu chiamerò un tecnico che mi trovi da dove parte il filo di massa e come è collegato così mi risolvo l'unico problema che ho per rifare correttamente l'impianto elettrico.

Farò tesoro dei vostri consigli.

Grazie :thumb_yello:

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Carlo Albinoni
ma è possibile certificare un impianto con elementi che hanno 30 e più anni?

Si "certificano" gli impianti elettrici domestici?

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....visto che aveva certificato recentemente l'impianto per poter vendere l'appartamento, ...

In altri termini l'impianto era provvisto di Dichiarazione di Rispondenza.

Se l'impinato è nelle condizioni che descrivi, sarebbe interessante conoscere il professionista che l'ha rilasciata, e conoscere i criteri con cui afferma la rispondenza dell'impianto alla regola dell'arte. :angry:

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Maurizio Colombi
i criteri con cui afferma la rispondenza

Facile:

- poca professionalità

- nessuna preoccupazione

- qualche centinaio di "euro"

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Tra le altre cose la legge prevede che si possa derogare dalla dichiarazione di conformità o di rispondanza se, all'atto della stipula del contratto, l'acquirenta sia consapevole di queste mancanza e l'accetti liberamente.

In questo caso potrebbe trattarsi di vendita di bene non conforme alle dichiarazioni. E' stato certificato che il bene immobile oggetto della vendita, era fornito di impianto elettrico rispondente alle prescrizioni di legge; all'atto pratico si è verificata l'insussistenza di questi requisiti, quindi l'acquirente è nelle condizioni di chiedere il risarcimento danni, nella misura delle spese sostenute per adeguere l'impianto a quento richiesto dalla legge vigente; inoltre sono esigibili anche i danni derivanti dla disagio causato dalla falsa dichiarazione.

Ovviamente questo in linea teorica perchè l'Italia per quanto attiene alla giustizia non fa parte dei paesi così detti civili. :angry:

Modificato: da Livio Orsini
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so di averlo già detto in altre discussioni ma è bene ricordarlo:

le dichiarazioni di conformità rilasciate su compenso e senza controllare nulla sono, PURTROPPPO, la normalità nelle case vecchie, questo anche perchè quando il proprietario della casa chiama qualche elettricista per fare la dichiarazione e si sente dire che è tutto da rifare ne chiama subito un altro, e poi una altro finchè non trova quello che senza uscire dall'ufficio con 300€ la rilascia; poi se succede qualcosa chi se ne frega tanto....

fidatevi di chi abita in una casa che ha una di queste famose dichiarazioni rilasciate "sulla fiducia", nella mia zona (centro storico di un paesino vicino milano) la maggioranza degli impianti sono come il mio a volte anche molto peggiori.

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Dall'ultima volta che ho scritto non ero più entrato nel forum e quindi mi ero perso le ultime aggiute e varianti!!!!

:oHo letto le vostre risposte (Livio, Maurizio, Microcip1967) e così mi mi sono sentito meno cretino, in quanto io pensavo che veramante cun un differenziale magneto termico messo dopo il contatore (enel) l'impianto era "certificato". Ora vi aggiorno sul caso: ho chiamato due giorni fa lo stesso professionista che "ha certificato" l'impianto chiedendo di venire a verificare se esiste una massa a terra o quanto meno se il filo che veniva usato come filo di terra sia in grado di fornire l'adeguata o minima sicurezza. Volete sapere la prima risposta che ha dato? L'impianto per essere a norma deve avere certe caratteristiche, prese, interruttori, differenziali, magnetotermici ecc... in base alla metratura della casa deve avere delle caratteristiche minime in base a quanto stabilito dalla nuova normativa che è entrata in vigore il 1° set. 2011. Sono rimasto un pò sorpreso lui e ho il documento in mio possesso, ha certificato l'impianto in data 2 set. 2011!!!! :o Io gli ho detto che evrei pensato io a fare i collegamenti e passare i fili per la casa e lui avrebbe accertato la conformità della sezione dei fili utilizzati e i collegamenti fatti. Lui non era daccorto perchè i fili li voleva passare lui; allora mi ha detto che mi avrebbe fatto il preventivo per posa in opera di tutte le prese, punti luce ecc... nonchè, gli ho chiesto, di verificare o installare la massa a terra e se i fili che arrivano in casa della linea non sono conformi di sostituirli. Qui "il bello della diretta", mi ha mandato il preventivo con la spesa per l'acquisto del materiale e la posa il passaggio dei fili senza fissaggio di cassette e tubi corrugati perchè ineri come lavori di murature e quindi non di sua competenza. Ma il meglio è che nel preventivo c'è scritto in grassetto che non è compreso il collegamento della massa a terra e il passaggio della linea dal contatore (enel) a casa :o:o IO HO CERCATO UN ELETTRICISTA PERCHE' NON ERO SICURO DELLA MASSA A TERRA!!!!!!!!!

Che amarezza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Vorrei una dritta...visto quanto sopra... avendo un tester, come faccio a scoprire se il filo che penso sia di massa a terra (sicuramente non ha corrente perchè già controllato con il cerca fase) e quale valore minimo mi deve dare, per essere sufficentemente sicuro?

So che è poco tecnico quanto ho scritto ma spero che qualcuno mi sappia dare un giusto suggerimento.

Grazie

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L'impianto per essere a norma deve avere certe caratteristiche, prese, interruttori, differenziali, magnetotermici ecc... in base alla metratura della casa deve avere delle caratteristiche minime in base a quanto stabilito dalla nuova normativa che è entrata in vigore il 1° set. 2011. Sono rimasto un pò sorpreso lui e ho il documento in mio possesso, ha certificato l'impianto in data 2 set. 2011!!!!
questo vale SOLO per gli impianti nuovi o completamente rifatti ed iniziati dopo il 1° settembre 2011; non nel tuo caso.

Io gli ho detto che evrei pensato io a fare i collegamenti e passare i fili per la casa e lui avrebbe accertato la conformità della sezione dei fili utilizzati e i collegamenti fatti. Lui non era daccorto perchè i fili li voleva passare lui
non era daccordo non perchè i fili li voleva passare lui, ma perchè teoricamente (DM 37/08) lui non poù certificare l'impianto fatto da te, ma qui siamo nell'ambito della teoria pura...

Vorrei una dritta...visto quanto sopra... avendo un tester, come faccio a scoprire se il filo che penso sia di massa a terra (sicuramente non ha corrente perchè già controllato con il cerca fase) e quale valore minimo mi deve dare, per essere sufficentemente sicuro?
metti il tester in "prova continuità" se c'è, altrimenti in "misura resistenza" poi colleghi un terminale a terra (fisicamente nel terreno se possibile) e l'altro so provi sul centrale delle prese, dovresti trovare una resistenza di pochi ohm. Modificato: da MeM-93
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metti il tester in "prova continuità" se c'è, altrimenti in "misura resistenza" poi colleghi un terminale a terra (fisicamente nel terreno se possibile) e l'altro so provi sul centrale delle prese, dovresti trovare una resistenza di pochi ohm.

Se ho capito bene: prendo il tester e lo metto sula sezione ohm valore 200, il connettore nero su COM e quello rosso su V/ohm. a questo punto il connettore nero sul terreno (siccome il filo da controllare sta in casa, 2° piano, posso collegare il nero o tubo di rame del riscaldamento) e il rosso sul filo di terra.

Mi confermi o prova a spiegarmelo meglio sono un tipo.... :wallbash:

Grazie in anticipo

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Mi confermi
si ti cnfermo ma...
posso collegare il nero o tubo di rame del riscaldamento
non lo so, io sarei più popenso ad utilizzare il tubo dell'acqua fredda collegandomi nel punto in gui entra nell'appartamento; questo perchè i caloriferi potrebbero (più facilmete dei tubi dell'acqua) essere "isolati" da terra e quindi falsare la misura..

Attenzione: con questo metodo tu non stai misurando la resistenza di terra, serve solo per vedere se la terra c'è, non se funziona correttamente (ergo, bassa resistenza)

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