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Unico Contatore Per 5 Unità Abitative


eventualmente

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Un cliente vuole stipulare con enel un unico contratto da 20 kW per alimentare 5 unità abitative.

non è possibile vero!

lo stabilisce l'enel o il CEI?

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La Legislazione Italiata!

Non mi chiedere però quale aricolo....sarebbe interessante sapere se qualcuno riesce a recuperarlo...

Senza contare il fatto che per i contratti "altri usi" il costo al kWh è decisamente molto più elevato del "residenziale abitativo"

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Per essere possibile credo sia possibile però allo stesso tempo antieconomico e svantaggioso da tutti i punti di vista.

Per impianti nei quali la potenza superi i 6kw deve essere redatto un progetto.

Poi non vedo vantaggi? Per ripartire il costo tra le varie unità?

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e' illegale usare la corrente per "usi diversi dall'abitazione" per alimentare appunto l'abitazione

cio' premesso, se la fornitura e' a uso abitazione, un unico contratto da 20kw e' un salasso bello e buono

p.s.: ma le unita' abitative sono tutte dello stesso proprietario o sono di proprietari diversi?

Modificato: da pedersen
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no sono di proprietari diversi.

A me però interessava l'articolo che regola questo tipo si situazione, dato che il cliente è convinto di poter farlo.

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vantaggi ne avrebbe un contratto unico per piu abitazioni, metti che hai 5 abitazioni, normalmente con contratto da 3 kw; quindi 3*5=15kW.

Cosi facendo un contratto da 15kW un'abitazione potrebbe consumere 6 , una 4 , una 3 , e le altre 1 a testa, dato che è quasi impossibile che tutti contemporaneamente usino 3 kW si potrebbe pensare a un contratto anche minore.

Studiato bene non sarebbe cosi sbagliato.

certo contando i vantaggi delle fasce orarie ecc. , il non dover far fare il progetto, le sezioni minori ecc. conviene un semplice contratto da 3kw.

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Ma chi ha detto che non si può fare?

Quale articolo?

L'unica cosa che devi avere è il progetto dell'intero impianto visto che superi i 6Kw, l'enel non ha problemi a fornirti neanche 50kw per uso domestico, .....basta che tiri fuori gli €

Però come ti ripeti è assolutamente più complicato e non porta nessun vantaggio!

sai poi per la ripartizione dei costi? ....

Modificato: da davide83
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se ci sono X appartamenti ci vogliono X contatori

se il proprietario e' uno solo, allora potrebbe pensare di riunire il tutto e avere un unico contatore

il problema e' che il contatore uso domestico ha delle tariffe proibitive per gli alti consumi quindi non conviene

Modificato: da pedersen
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Un contratto unico per 5 utenze distinte di proprietari diversi si configura necessariamente come "contratto di subfornitura".

L’art. 1 della legge n. 192/1998 contiene due definizioni, di carattere generico, del contratto di subfornitura:

- contratto con il quale un imprenditore si impegna a effettuare, per conto di un’impresa committente, lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime fornite dall’impresa committente medesima;

- contratto con il quale l’imprenditore si impegna a fornire all’impresa committente prodotti o servizi destinati a essere incorporati o comunque a essere utilizzati nell’ambito dell’attività economica del committente o nella produzione di un bene complesso, in conformità di progetti esecutivi, conoscenze tecniche e tecnologie, modelli o prototipi forniti dall’impresa committente.

Dall’ambito di applicazione della legge n. 192/1998 sono, invece, espressamente esclusi i contratti che hanno per oggetto la semplice fornitura di materie prime, di beni strumentali non riconducibili ad attrezzature e di servizi di pubblica utilità (quali, ad esempio, l’erogazione di energia elettrica, gas, acqua, ecc.).

Tale legge è formalmente richiamata dalla maggior parte dei Distributori in fase di stipula del contratto.

Modificato: da billybestia
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Carlo Albinoni
Un contratto unico per 5 utenze distinte si configura necessariamente come "contratto di subfornitura".

Be', questo non necessariamente, dipende dai rapporti fra le cinque utenze.

Potrebbe essere una famiglia patriarcale che vive in un palazzo o in una cascina, e uno paga per tutti (il patriarca) o ci si divide le spese secondo altri criteri.

Potrebbe essere una canonica abitata dai preti, sacrestano e perpetua, ognuno nel suo alloggio.

Potrebbe essere una foresteria...., una casa collettiva, o altro...

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Cito l'autore della richiesta:

sono di proprietari diversi

Inoltre:

Potrebbe essere una famiglia patriarcale che vive in un palazzo o in una cascina, e uno paga per tutti (il patriarca) o ci si divide le spese secondo altri criteri.

Se si tratta di un'unica famiglia non si tratterebbe di 5 unità abitative distinte. Se sono "stati famiglia" distinti la subfornitura mi risulta vietata lo stesso.

Potrebbe essere una canonica abitata dai preti, sacrestano e perpetua, ognuno nel suo alloggio.

Potrebbe essere una foresteria...., una casa collettiva, o altro...

Non credo che in questi casi gli alloggi possano essere di proprietari diversi.

Modificato: da billybestia
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Un contratto unico per 5 utenze distinte di proprietari diversi si configura necessariamente come "contratto di subfornitura".

non prendo in mano un libro di diritto privato e diritto commerciale da un bel po' (feci questi esami molti anni fa) ma a occhio pare che il contratto di subfornitura non c'entra un fico secco

mi viene da pensare alla faccia che faceva il mio prof. di diritto commerciale quando uno sbagliava a rispondere :superlol:

Modificato: da pedersen
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Un cliente vuole stipulare con enel un unico contratto da 20 kW per alimentare 5 unità abitative.

non è possibile vero!

Si può fare se viene istituito un condominio, in questo caso il contatore sarà intestato al condominio (con tariffa diversa dall'uso domestico) e la ripartizione delle spese avverrà secondo il regolamento di condominio, quest'ultimo basato sui criteri del Codice Civile. In genere si adotta la ripartizione in base ai consumi effettivi, con contatori privati per ciascuna utenza, più un ulteriore contatore per il conteggio delle spese per i servizi comuni (illuminazione esterna e del vano scale, ecc). I problemi vengono fuori se qualcuno non paga..

Ciao :)

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assolutamente no

il contatore usi diversi ha tariffe diverse da quelle per uso domestico

il cliente domestico deve pagare come cliente domestico quindi tariffa uso domestico

non si puo' usare la tariffa per aziende per alimentare l'abitazione

non si tratta di dividere i costi.. si tratta di reati tipo evasione fiscale o altro

faccio un esempio: l'accisa sull'energia elettrica che si paga col contatore condominiale e' inferiore a quella che si paga con il contatore domestico

se il cliente domestico usa il contatore condominiale sta evadendo, cioe' non sta pagando l'accisa che avrebbe dovuto pagare

io prima di fare una cosa del genere, mi informerei presso guardia di finanza ecc ecc e soprattutto me lo farei mettere per iscritto.. verba volant...

Modificato: da pedersen
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se il cliente domestico usa il contatore condominiale sta evadendo, cioe' non sta pagando l'accisa che avrebbe dovuto pagare

il cliente domestico non esiste, perchè l'unico cliente è il condominio nel suo complesso. Si dovrà scegliere una tariffa idonea (che non può essere per uso domestico), rispettanto tutte le clausole del contratto di fornitura. L'illecito è la scelta di una tariffa non idonea, con clausole che escludono questa possibilità di utilizzo.

Ciao :)

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Si parte da quanto detto da Carlo Albinoni e si passa alla lettura del contratto che il cliente dovrà stipulare con la società erogratrice.

La legislazione italiata citata da Massimo1975 c’entra ben poco e comunque solo nel codice civile che impone alle parti il rispetto di quanto riportato nei contratti che servono appunto a mettere per iscritto le intezioni dei contraenti.

Le società fornitrici, almeno nella teoria, sono parecchi e non credo che abbiano tutti lo stesso contratto.

Modificato: da Nino1001
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il cliente domestico non esiste, perchè l'unico cliente è il condominio nel suo complesso. Si dovrà scegliere una tariffa idonea (che non può essere per uso domestico), rispettanto tutte le clausole del contratto di fornitura. L'illecito è la scelta di una tariffa non idonea, con clausole che escludono questa possibilità di utilizzo.

boh

forse non sono stato chiaro.. il problema non e' tanto l'accordo tra privati (ditta fornitrice dell'energia e utilizzatore), quello ci deve essere, e se qualcuno non lo rispetta ci sara' un inadempimento contrattuale

il problema e' che c'e' anche il terzo incomodo, lo Stato, che vuole la sua parte, e se le parti si accordano tra loro con un contratto diverso da quello standard per l'abitazione, lo Stato non riscuote quanto dovuto e ci saranno grane

comunque se vi informate fate sapere, la cosa se fattibile (ma ne dubito) e' molto interessante

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comunque se vi informate fate sapere, la cosa se fattibile (ma ne dubito) e' molto interessante

Sarebbe utile trovare il contratto delle tariffe per condomini, ho cercato sul sito Enel ma non l'ho trovato.

Fino ad ora non ho mai lavorato su condomini con tutti gli appartamenti alimentati da un unico contatore, questa scelta è diffusa quasi esclusivamente in località di villeggiatura, ma ti posso assicurare che in moltissimi condomini si è deciso di alimentare tutti i box auto e/o i ripostigli attraverso il contatore condominiale. Questo è praticamente d'obbligo quando la legislazione di prevenzione incendi richiede il comando di emergenza per le autorimesse e queste ultime comprendono un elevato numero di box e/o ripostigli al loro interno. Alimentando ciascun locale attraverso il contatore del rispettivo utente verrebbe fuori una porcheria inaccettabile, con un numero elevatissimo di sganciatori in parallelo e una promiscuità inaccettabile tra impianto condominiale e impianti d'utente (l'interruttore di proprietà dell'utente si troverebbe accoppiato con una bobina di sgancio alimentata da un circuito condominiale, due diverse fonti di alimentazione facenti capo nello stesso quadro).

Ciao :)

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io continuo a pensare che non sia tanto legale..

faccio un esempio:

una persona ha un solo contatore uso domestico

puo' chiedere un secondo contatore per uso esclusivo pompe di calore con tariffe agevolate (ha la stessa tariffa del contatore condominiale)

puo' collegare solo ed esclusivamente le pompe di calore (e nient'altro)

che senso avrebbe una previsione del genere se poi si consentisse di collegare tutto (pompe di calore ma anche tutto il resto) al contatore condominiale??

secondo me, la prima cosa da fare sarebbe spendere un minuto di tempo e chiamare l'autorita' per l'energia elettrica (numero verde 800166654) e vedere come la pensano

Modificato: da pedersen
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che senso avrebbe una previsione del genere se poi si consentisse di collegare tutto (pompe di calore ma anche tutto il resto) al contatore condominiale??

Il condominio rappresenta una forma di razionalizzazione dell'edilizia residenziale, particolarmente vantaggiosa per lo Stato e per gli Enti Locali. Per un dato appezzamento di terreno sottratto al demanio e venduto a privati, con il condominio si realizza la più vasta superficie abitabile (e quindi tassabile). Pertanto è giusto che si prevedano agevolazioni, consentendo di fare ciò che non sarebbe possibile per una villa unifamiliare.

io continuo a pensare che non sia tanto legale..

c'è da dire che in tutti i casi più frequenti e visti di persona, il contatore condominiale alimentava proprietà private per uso diverso dall'abitazione (box e ripostigli) e quindi assoggettabili alla stessa tariffa prevista per il condominio.

secondo me, la prima cosa da fare sarebbe spendere un minuto di tempo e chiamare l'autorita' per l'energia elettrica

ci pensino gli amministratori di condominio, sono pagati per questo

Ciao :)

Modificato: da LB81
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