Domotica Pratica. - Predisposizione.

[Nino1001]

parliamo di domotica pratica. prima di arrivare alla domotica si parte dalle tracce murarie. C'è poco da fare. Esse non si predispongono nè si realizzano da soli.

Supponiamo un ambiente grande e di voler usare VImar . Un salone per esempio. Dopo varie ed attente riflessioni ed elucubrazioni ( però che paroloni...) sono arrivato alla meditata conclusione che all'ingresso corridoio/salone basta una scatola 4 moduli + 4 moduli...due 504 per intenderci per ritrovarsi poi molto flessibili permettendo le combinazioni in figura.

Cosa nè pensate?

[del_user_56966]

Forse che il tuo concetto di Domotica poco centra, con l'automazione della casa ??...

[Nino1001]

Che tradotto vuol dire?

[del_user_56966]

Che la disposizione dei pulsanti e delle placche sembra essere il tuo unico argomento d'interesse,

sarebbe anche carino avere delle informazioni di cosa poi tutti questi "quadretti di vari moduli" sparsi per casa faranno

realmente di domotica, ovvero che particolari funzioni domotiche li distinguono dal normale cablaggio, per esempio

noto che metteresti anche un bel orologio a 503 con tutti i suoi tastini per fare in modo che l'utente possa stare "scomodamente"

impegnato a programmare, manuale alla mano (quando e se lo troverà!!... ) tutti i suoi orari, magari settimanali, questo cosa

ha di diverso dal fare un normale impianto elettrico con lo stesso modulo ??

In sostanza le placche, gli orologi a 503, i pulsanti ecc.. sono solo un complemento della Domotica, non la domotica!

Modificato: 2 aprile 2008 da alen

[Nino1001]

Vedi caro Alen, da molti anni ormai sono passato dall'elettronica industraile ad elettricista civile. Dal duellare con macchine e schede a prevenire il cliente. Quel tipo di placca nasce in risposta all'ipotetica e frequente frase del cliente "Predisponiamo...poi vedremo..." Ora le risposte possono essere due.

1) Dire al cliente che occorrono dati specifici...esigenze....pensieri e fantasie. Questo vuol dire perdere il cliente, fare brutta figura o semplicemnete non fare un impianto in Home Automation.

2) Predisporre con un certro criterio che permette di salvarsi le spalle. Non fare brutte figure. Ma allora cosa predispongo?

Ecco allora che immagino una cassetta murata. Ed immagino anche come giustificare gli inutili copriforo (base) ed immagino anche il massimo che vi posso inserire. Quantunque il massimo si ottiene sempre con un ricevitore di telecomando (2 moduli), perchè presumo che uno che vuole la Home automation sia poi abbastanza pigro da cambiare scenari senza doversi alzare dalla poltrona.

Quindi: alla domanda "Predisponiamo poi vedremo..." come rispondi in termini pratici?

Ciao Nino

[del_user_56966]

Che la metà delle funzioni dei pulsanti che ai predisposto, la svolge proprio il ricevitore per

telecomandi IR (1 modulo) e se proprio vuoi essere al top metti anche quello wireless (2 moduli)

questo ti da possibilità di telecomandare n... funzioni col primo, mentre in parallelo col solito telecomando ti gestisci anche mediacenter...

oppure di acquistare in seguito un telecomando anche col display per funzioni più spinte, lato impianto non cambia nulla!

Il secondo ti permette di avere fino a:

16 contatti wireless

e 4 pulsantiere wireless da tavolo e/o da parete, e fino a 8 pulsanti per ciascuna questo per ogni locale dove lo predisponi...

Direi che solo con questo oltre al fatto di dare un impronta domotica all'impianto, elimino cablaggio inutile, predisposizioni che poi è da capire se servono oppure al contrario

come spesso accade se sono sempre sufficienti per le future richieste, quindi ti confermo che la domotica secondo me "predispone" ad ampliare proprio perchè ai adottato

componenti che te lo permettano non perchè ai disseminato la casa di centinaia di moduli e predisposizioni, che in fondo potrebbero comunque non essere quelle richieste in seguito...

Con inutile aggravio di costi per la muratura, e la messa in opera e esteticamente alquanto fuori linea già con i normali impianti elettrici...