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Magnetotermico Su Gruppo Di Rifasamemto.


cp.galasso

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Salve a tutti. Devo mettere un MGT a monte di un gruppo di rifasamento da 17kVAR. Basta un MGT curva C normale da 40? O devo mettere qualcosa di particolare?

Grazie

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O devo mettere qualcosa di particolare?

Dipende, il carico e' costituito da carichi distorcenti (raddrizzatori, inverter, ecc.) ?

Ciao

Mario

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Dipende, il carico e' costituito da carichi distorcenti (raddrizzatori, inverter, ecc.) ?

Il carico è costituito dalla batteria di rifasamento, quindi va bene un MT curva C che protegge la ola batteria di rifasamento che assorbe una corrente quasi totalmente swattata.

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tanto i soldi sono tuoi ...... mettici quello che ti pare

io personalmente su una batteria di rifasamento ci metto un sezionatore fusibilato

non e' che sia particolarmente tirchio ma cosa e' questa orgia di magnetotermici ?

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Mauro Dalseno

Concordo pienamente con Azzoni, io solitamente prevedo un buon portafusibili, dove si puo' e' meglio risparmiare, in piu' i fusibili sono affidabilissimi.

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io personalmente su una batteria di rifasamento ci metto un sezionatore fusibilato

non e' che sia particolarmente tirchio ma cosa e' questa orgia di magnetotermici ?

..ma cosa e' questa orgia di magnetotermici
:lol:
Concordo pienamente con Azzoni, ....

Anch'Io.... ;)

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CAro Azzoni, intanto i soldi non sono i miei, poi ho chiesto solo un consiglio... comunque prendo n considerazione l'opzione sezionatore con fusibili...

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daniele stefanini

Buongiorno a tutti !

Ottima considerazione quella riguardo i carichi distorcenti..... mi permetto di provare adi interpretarla :

La linea , dotata di una certa impedenza , supponiamo lineare (cioe´indipendente da tensione e corrente) alimenta il banco di condensatori e i carichi .

Potrebbe sembrare che la batteria di condensatori funzioni a tensione impressa , ovvero con tensione alternata trifase SINUSOIDALE a 400 V concatenati , e quindi , che le formule semplici per calcolare le correnti siano adatte . Nella grande maggioranza dei casi e´cosi´, ma nel caso in cui ci siano carichi distorcenti , la corrente assorbita da questi carichi NON e´sinusoidale , e quindi la caduta di tensione sulla linea a monte di tutto il sistema non e´sinusoidale .

Allora una tensione approssimativamente sinusoidale ( quella dell´ENEL ) meno una tensione NON sinusoidale (quella che cade sulla linea) da´una tensione NON sinusoidale che alimenta tutto il sistema CARICO + CONDENSATORI .

Tensione non sinusoidale significa COMPOENTI ARMONICHE , che si ottengono ogni qual volta una forma d´onda si allontana dalla sinusoide e sono ottenibili matematicamente somponendo la forma dónda in serie di Fourier . All´aumentare della frequenza l´impedenza capacitiva dei condensatori diminuisce , e quindi le correnti , e´vero quasi totalmente "swattate" ( cioe´in anticipo di quasi 90 gradi sulla tensione , quasi perche´esiste l´angolo di perdita dei condensatori ) sui condensatori aumentano .

Quindi la corrente calcolata considerando tutto il sisema funzionante in regime sinusoidale potrebbe dare qualche sorpresa , ovvero risultare inferiore a quella effettiva .

Ciao

Daniele

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Caro daniele stefanini,

riguardo i carichi distorcenti..... mi permetto di provare adi interpretarla :

ti ringrazio moltissimo, e' confortante trovare qualcuno che non ti da del pazzo ogni volta che nomino i carichi distorcenti!

Non uso mai in questo ambito il termine "swattato" perche' potrebbe generare confusione. In regime sinusoidale su carico capacitivo la corrente e' in anticipo sulla tensione, e' facile vederlo con un oscilloscopio.

In regime distorto, la forma d'onda delle correnti e delle tensioni non sono simili, e talvolta non sono neppure stabili, nel senso che la semionda attuale e' sempre diversa dalla semionda precedente (quando sono presenti battimenti, interarmoniche e subarmoniche). Vale pur sempre il concetto che la somma delle correnti e' in anticipo sulla somma delle tensioni.

Dalle risposte precedenti e' chiaro che si tende a considerare "carico" solo quello che c'e' a valle

Il carico è costituito dalla batteria di rifasamento
il che non e' vero nel caso dei condensatori di rifasamento, che vedono come loro "carico" quello che c'e' in parallelo.

Ciao

Mario

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Che sia interessante addentrarsi nella teoria, non c'è dubbio.

Però se per dimensionare le protezioni per una batteria di condensatori dobbiamo prima analizzare la tensione di rete per una settimana, poi disturbare una squadra di ingegneri per calcolare le correnti con precisione alla 8ª cifra significativa... beh, preferisco rimanere con i piedi per terra: sezionatore con fusibili, risparmio e vado sul sicuro!

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Caro batta,

d'accordissimo, l'importante e' che si sappia che ci sono dei casi dove l'elevata presenza di armoniche mette fuori uso la compensazione. Ho visto una ditta che aveva due scatoloni pieni di "ricordi" di questi fusibili saltati con correnti "misurate" inferiori alla corrente nominale del fusibile.

Dipende dai punti di vista, per il quadrista il fusibile va meglio, per il cliente utilizzatore che ha molte armoniche variabili (che di solito non compra un filtro per armoniche) una protezione ripristinabile e' piu' economica da mantenere e sarebbe ripristinabile anche in automatico senza spegnere l'impianto, considerato che alla maggior parte degli interventi delle protezioni non c'e' associato un guasto.

Ciao

Mario

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Dalle risposte precedenti e' chiaro che si tende a considerare "carico" solo quello che c'e' a valle I il che non e' vero nel caso dei condensatori di rifasamento, che vedono come loro "carico" quello che c'e' in parallelo.

Il carico, visto dall'interruttore a protezione, è la batteria dei condensatori di rifasamento.

Dal punto di vista dei condensatori di rifasamento il carico è a monte.

L'interrutore a protezione della batteria dei condensatori viene dimensionato in base alla corrente assorbita dalla batteria stessa.

Inoltre, in presenza di forti carichi distorcenti, e quindi componenti armoniche significative, si utilizzano condensatori rinforzati. per cui il vero problema non sta nel dimensionare l'interrutore di protezione am nello stabilire che tipo di condensatori utilizzare e la discussione, mi pare, verteva proprio sul tipo di protezione.

Dipende dai punti di vista, per il quadrista il fusibile va meglio, per il cliente utilizzatore che ha molte armoniche variabili (che di solito non compra un filtro per armoniche) una protezione ripristinabile e' piu' economica da mantenere e sarebbe ripristinabile anche in automatico senza spegnere l'impianto, considerato che alla maggior parte degli interventi delle protezioni non c'e' associato un guasto.

Sono d'accordo anche in presenza di un contenuto armonico modesto (anche un semplice motore asincrono introduce armoniche in rete) anche in considerazione del fatto che molti utenti non hanno una scorta di fusibili.

Quindi la corrente calcolata considerando tutto il sisema funzionante in regime sinusoidale potrebbe dare qualche sorpresa , ovvero risultare inferiore a quella effettiva .

Infatti con semplice MT da 40A, a fronte di un assorbimento teorico di circa 25A capacitivi della bateria di condensatori in asdsenza di armoniche, mi sembra idoneo anche nel caso di armoniche in rete.

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L'interrutore a protezione della batteria dei condensatori viene dimensionato in base alla corrente assorbita dalla batteria stessa.
Se proprio vogliamo fare i pignoli, la protezione (interruttore o fusibili) deve essere dimensionata considerando la portata dei cavi, a prescindere di cosa alimentano (condensatori, trasformatori, lampadine, ecc.).
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Se proprio vogliamo fare i pignoli, la protezione (interruttore o fusibili) deve essere dimensionata considerando la portata dei cavi, a prescindere di cosa alimentano (condensatori, trasformatori, lampadine, ecc.).

Per dimensionare il cavo devi conoscere la corrente nominale dell'interruttore a protezione (In) dello stesso e la corrente di impiego del circuito Ib e, quindi, scegliere il cavo adatto avendo cura che Ib<=In<=Iz con Iz la portata del cavo alle condizioni di posa.

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