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Che Bobina Di Sgancio Si Utilizza Con Un Differenziale? - e che alimentazione?


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Buon giorno a tutti.

Ho un differenziale con toroide separato ad anello installato a valle di un interruttore magnetotermico. Dovrei scegliere la bobina di sgancio.

Il differenziale viene alimentato a monte del magnetotermico a 400V e sull'alimentazione c'è un bipolare da 2A; la bobina di sgancio deve essere a lancio di corrente o di minima tensione?

Considerazioni:

minima tensione:

- con un buco di rete si sgancia il magnetotermico

- devo tenere sempre alimentata una bobina a 400 V

- penso che sia la soluzione più sicura

lancio di corrente:

- non ho la bobina costantemente alimentata a 400 V

- insensibile ai buchi di rete

- se salta il bipolare perdo il controllo, anche se in realtà potrei controllare lo stato del contatto di segnalazione

- se non funziona la bobina o si stacca un filo perdo la funzione

- penso che sia la soluzione più utilizzata

Voi avete esperienze in merito, esistono linee guida per l'installazione

L'alimentazione del differenziale la richiedete come alimentazione ausiliaria dall'esterno (magari un 230V protetto da un differenziale da 30mA) o viene presa a monte dell'interruttore magnetotermico a 400V (non c'è il neutro)? E quando il differenziale è sulla portella del quadro che alimentazione viene usata?

Grazie.

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Normalmente quando si ha un interruttore con diff. a toroide separato si usa installare una normalissima bobina d' apertura che di norma e' del costruttore dell' interruttore stesso....Il rele' viene correttamente alimentato da una tensione aux (anche esterna) e i 2 fili trecciati dai contatti del rele' vanno al toroide....Fine dello schema del rele' a toroide separato....Devi solo scegliere la bobina d' apertura idonea alle tue esigenze...normalmente quella d' apertura std e' sufficiente....

extension ;)

Modificato: da extension
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Concordo con quanto detto da extension

Un paio di precisazioni:

1 - E' preferibile alimentare il relè differenziale con una tensione esterna perchè se lo alimenti con una linea ripresa a valle dall' interruttore che devi proteggere e quest' ultimo scatta non riesci a capire se lo sgancio è stato prodotto dal magnetotermico o dal differenziale in quanto quest' ultimo è spento (ovviamente usando relè standard e non con batteria tampone).

2 - Se usi come dispositivo di sgancio una bobina di minima tensione avrai sicuramente degli inconvenienti come scatti non voluti magari dipendenti da un buco di tensione dell' enel.

Problemi ancora maggiori potrebbero manifestarsi in caso di guasto al differenziale:

Una bobina di minima tesione, se non alimentata fa il suo lavoro, cioè fa staccare l' interruttore; a niente servirebbe togliere alimentazione al relè differenziale, è necessario intervenire meccanicamente sull' interruttore, operazione che un utente finale non è in grado di effettuare (e non deve) praticamente rischi di spengere una fabbrica per chissà quanto tempo per un guasto tutto sommato banale.

Se invece adoperi una bobina a lancio (bobina a lancio di corrente o bobina d' apertura come preferite), in caso di guasto al relè defferenziale puoi dire anche via telefono al cliente di togliere l' alimentazione al relè differenziale ed intervenire successivamente con calma (mica tanta di solito bisogna correre) per risolvere il guasto senza dover tenere fermo un intero stabilimento.

Ricapitolando, se non sussistono particolari esigenze di sicurezza, puoi tranquillamente montare una bobina a lancio.

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