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Autotrasformatore Trifase 3,5kva 230v - 400v+n


Mardock

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Salve,

con l'autotrasformatore in oggetto ricavo il Neutro dal centro stella degli avvorlgimenti. Il Neutro mi serve per alimentare delle schede controllo fiamma della Honeywell.

In fuznionamento normale misuro un assorbimento sulle tre fasi di circa 3A ma ho notato che in fase di accensione del bruciatore per via delle candelette una fase si squilibria fino a 6A.

Mi capita così che alcune accensioni ciccano a differenza del funzionamento normale a 400V che non fa una piega. Ho sentito dire che queste schede hanno bisogno di un "buon" Neutro per via della corrente di ionizazione (???). Poichè ho notato quasto squilibrio ho imputato il problema delle accensioni al neutro prelevato dall'autotrasformatore.

Ammesso che le mie ipotesi siano correttre come posso aggirare il problema??

Qualche consiglio?

Saluti

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Un momento....forse (probabilmente) non ho capito io, ma se Tu hai un Autotrasformatore con ingresso 400,

uscita 230, e mi colleghi il carico tra uscita 230 e centro-stella fittizio che fa da neutro, Tu mi alimenti il carico a circa

130 Volt....o sbaglio ???

Correggimi pure se ho equivocato.

Saluti

ASMO

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L'ingresso è 230V 3 mentre l'uscita è a 400V 3N. Il forno viene fornito a 400V ma per permettere di collegarlo a 230 3 senza neutro danno un autotrasformatore da cui ricavano il neutro nel centro stella.

L'autotrasformatore è utilizzato "in salita" per intenderci...

Secondo me lo squilibrio dovuto alle candelette in fase di accensione su una sola fase "spostano" il centro stella (punto in cui si prende il neutro) provocando una funzionamento non molto ripetibile dell'apparecchiatura.

Ho tirato queste conclusioni ma cercavo conferme ed eventuali soluzioni alternative per (passatemi il temrine) "stabilizzare" il neutro!!!

Saluti

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ma cercavo conferme

Certo, con un autotrasformatore alimentato a 3 fili il centro stella e' un neutro solo con carico equilibrato. E' normale che il centro stella si sposti se il carico e' squilibrato e si sposta abbassando la tensione al carico monofase che assorbe di piu'.

Per risolvere definitivamente il problema ci vuole un vero trasformatore con il centro stella secondario a terra.

Se la potenza dell'autotrasformatore lo permette puoi tentare un ripiego aggiungendo un carico equilibrato di 3 resitenze, maggiore e' il carico e maggiore e' la stabilizzazione.

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Per risolvere definitivamente il problema ci vuole un vero trasformatore con il centro stella secondario a terra.

Forse dirò una stupidaggine, ma optare per una rete di rifasamento?.. Lo squilibrio è solo temporaneo e si verifica in fase di innesco degli accenditori quindi ragionando tra me e me non basta mettere un semplice condensatore o simili!!!... ma forse la strada del rifasamento totalmente errata o può essere percorsa???

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se l'accenditore e' induttivo puo' aiutare, ma andrebbe rifasato il singolo accenditore e, comunque, l'inserzione del condensatore da uno spunto dannoso al mantenimeto dello zero al centro stella.

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Un mio amico mi ha consigliato di optare per un trasformatore con primario 230V collegato a triangolo e secondario a 400V collegato a stella per prendere il neutro dal centro stella...

Dice che lo squilibrio non si annullarà ma sicuramente dimunuirà... Qualcuno sa dirmi il motivo di questa affermazione?

Saluti

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Lo squilibrio delle correnti rimane, o meglio, un assorbimento su fase-neutro del secondario diventa una corrente tra due fasi del primario.

Con questa soluzione una corrente squilibrata non porta piu' al crollo della tensione di fase e, inoltre, mettendo a terra il centro stella si ha un vero neutro.

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mettendo a terra il centro stella si ha un vero neutro

Il problema è che con il neutro a terra in passato ho avuto problemi con le schede del controllo fiamma come riportato nel post iniziale. Non chiedetemi il motivo ma se a queste schede non si porta un "buon neutro" alcune accensioni ciccano. Io ho semrpe sostenuto che fosse il neutro poi vai a sapere :( .

Comunque per conoscenza le schede i nquestione sono le seguenti: Honeywell S4570AS 1012 --> http://digilander.libero.it/TSGsnc/S4570AS.pdf

Grazie e saluti

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Del_user_127832
Il problema è che con il neutro a terra in passato ho avuto problemi

???

Non chiedetemi il motivo ma se a queste schede non si porta un "buon neutro" alcune accensioni ciccano

Un neutro messo a terra ha di fatto il suo potenziale forzato a 0 V, che è quello che ti serve per l'elettronica di tali schede.

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col trasformatore con primario a triangolo e secondario a stella con neutro francamente a terra non avrai piu' problemi con le accensioni.

A PATTO CHE: la terra sia buona e soprattutto che sia realizzato in ottimo collegamento con la massa della candela d'accensione e quella del rilevatore di fiamma e del neutro cosi' creato.

altrimenti i disturbi generati dalla candela disturberanno sempre l'elettrodo di rivelazione ( giova ricordare che la corrente sull'elettrodo di rilevazione fiamma e' dell'ordine dei microamper e non tollerano disturbi )

altre soluzioni come il rifasamento o altro scartale a priori , in quanto verrebbero introdotti disturbi che portano al blocco del bruciatore.

ivano65

Modificato: da ivano65
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Grazie a tutti per i vostri contributi.

COme ultima cortesia vi chiederei secondo voi come va interpretata la figura che chiedo come interpretare la Fig. 3 a pag. 3 del manuale della scheda di cui riposto per comodità il link http://digilander.libero.it/TSGsnc/S4570AS.pdf. In didascalia si parla di "Applicazione per alimentazioni flottanti"... E' il mio caso?

Saluti

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si e' il tuo caso .

come vedi viene usato un trasformatore con secondario avente lo 0 a terra.

generalmente viene usato in tutti i casi in cui il bruciatore viene alimentato in trifase senza la presenza del neutro della linea di alimentazione.

ivano65

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si e' il tuo caso. Generalmente viene usato in tutti i casi in cui il bruciatore viene alimentato in trifase senza la presenza del neutro della linea di alimentazione.

:rolleyes:

Dunque dovrei risolvere questi problemini delle accensioni mettendo un trasformatore 230V 1:1 > 1VA come mostrato in Fig. 3 ?

Nel mio caso ho due schede di quel tipo quindi cercherò un trasformatorino commerciale diciamo da 10VA sempre che esistano per alimentarci entrambe le schede!!!... credo che commercialmente come potenza minima si troverà un 50VA... poi valuterò...

Il dubbio che mi rimane utilizzando tutti questi trasf (autotrasfo da 230V/400V + trasfo 230V/230V) è il seguente: il differenziale a monte dell'apparecchiatura (trasformatori compresi!) continuerà a svolgere il suo lavoro egregiamente???..... <_<

Saluti

Modificato: da Mardock
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l'autotrasformatore a cosa serve?

con il trasformatore 400v 230 v i guasti al secondario VENGONO protetti con fusibili.

il trasformatore in questione deve essere almeno da 100VA in quanto deve sostenere l'alimentazione del trasformatore di accensione.

ivano65

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Adelino Rossi
Il dubbio che mi rimane utilizzando tutti questi trasf (autotrasfo da 230V/400V + trasfo 230V/230V) è il seguente: il differenziale a monte dell'apparecchiatura (trasformatori compresi!) continuerà a svolgere il suo lavoro egregiamente???

se non fai uno schema elettrico preciso con tutte le apparecchiature, il dubbio è più che legittimo.

anzi hai molte probabilità che non funzioni :unsure:

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Facciamo un pò di chiarezza.

1) Tutta la questione nasce perchè il controllo fiamma in questione deve essere alimentato disponendo di una alimentazione trifase 230V senza neutro (che in seguito indicherò come 230V 3 rispetto al classico trifase 400 con neutro che indicherò con 400V 3N).

Chi ha seguito il lavoro prima di me facendo dei test collegando la scheda alla 230V (utilizzando due fasi per intenderci!) aveva riscontrato che molte accensioni fallivano e dunque ha optato per l'autotrasformatore in oggetto ricavando il neutro dal centro stella come detto in precedenza.

Così facendo si fornisce l'apparecchiatura predisposta per il 400V 3N (che non fallisce una accensione!!) fornendo l'autotrasformatore per permettere all'utente di collegarsi alla 230V 3. Così facendo le accensioni che falliscono sono molte di meno ma comunque a mio avviso è un livello ancora non è accettabile. Secondo me anche con la 230V 3 l'apparecchiatura deve funzionare alla stessa maniera della 400V 3N, cioè perfettamente...

Convinto di ciò approdai al forum per cercare conferme e consigli....

2) Nel frattempo, mentre già alcuni di voi mi indirizzarono verso la soluzione del trasfo con secondario a terra, trovo il manuale della centralina controllo fiamma e vedo la soluzione del trasformatore con secondario a terra "per alimentazioni flottanti", soluzione mai presa vagliata da chi mi ha preceduto.

Con grande stupore noto il pin predisposto appositamente per questo tipo di applicazione ma mi sfugge però il perchè... Immagino centri la famosa corrente di ionizzazione... Qualcuno sa darmi quanche nozione tecnica in più? Forse senza neutro la rivelazione di questa corrente minuscola risulta più problermatica?... bohh... ho anche notato che la scheda non ha un faston per la terra... strano no?

Alla fine se opterò per il trasfo con secondario a terra l'autotrasformatore non avrà più motivo di esistere. Piuttosto si fornirà l'apparecchitura predisposta direttamente per alimentazione 230V 3 con il PIN 13 della scheda (che nella versione 400V 3N è flottante!) collegato al secondario del trasfo 230V 1:1 :rolleyes:

il trasformatore in questione deve essere almeno da 100VA in quanto deve sostenere l'alimentazione del trasformatore di accensione.

3) non mi è chiaro perchè il trasfo 1:1 dovrebbe sostenere l'alimentazione del trasfo di alimentazione??... (ammesso che continuerò ad utilizzarlo!!)

Grazie mille per i contributi

Saluti

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