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PLC Forum


Pulsantiere locali - direttiva


suibaf

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Salve ragazzi. Nell'azienda dove lavoro gli impianti sono abbastanza vasti e la ditta fornitrice di quest'impianti ha installato nelle immediate vicinanze di ogni sincola macchina (coclea, nastri, ventilatori, rotocelle ecc ecc) una pulsantiera locale con un selettore a chiave auto/manu un pulsante di start ed uno di stop. Chiaramente se in auto la gestione è affidata al plc. Se in manu tramite i pulsanti start stop posso pilotare la singola macchina localmente. Quale direttiva regolamenta questa cosa? Ho letto la direttiva macchine ma non ho trovato nulla a proposito!!! E' obbligatorio? Se si, esiste qualche altro metodo alternativo valido?

Grazie

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Massimo Vergani

non ci sono normative che descrivono il tipo di funzionamento di una macchina in ciclo manuale. la cosa cambia invece se il selettore a chiave esegue anche un by-pass dei dispositivi di sicurezza.

in tal caso prima di poter accedere alle zone pericolose bisogna avere la certezza che la macchina si sia arrestata ( finacorsa con bloccoporta).

una volta dentro la zona pericolosa è possibile attivare la movimentazione solo con comando a uomo morto ( comando impulsivo a due mani) e con funzionamento a regime ridotto.

ciao

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Allora vediamo se faccio un esempio: ci sono una serie di nastri trasportatori (una trentina circa). Ogni nastro ha questa pulsantiera locale, che viene usata dai meccanici manutentori. Quando hanno la necessità mettono il nastro in locale e sono sicuri che il nastro non parte, di conseguenza iniziano a fare la manutenzione. Non c'è niente che regolamenta tale cosa? Posso anche non metterle? O esiste qualcosa di alternativo che garantisce lo stesso grado di sicurezza?

Grazie

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ifachsoftware

I comandi di manuale gesti ti da PLC vanno bene a patto che il/gli operatori / manutentori li possano azionare in maniera sicura dal di fuori delle zone pericolose.

Se devi fare manutenzione , prima di accedere ad una parte di impianto devi mettere in sicurezza tutte le parti interessate.

Ti faccio un esempio : per fare la cosa in maniera sicura dovresti luchettare tutte le fonti di energia (elettrica/pneumatica) e dare la chiave al solo operatore oltre a prendere le eventuali contromisure meccaniche per eventuali rischi residui.

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Massimo Vergani

se devono intervenire meccanicamente sui nastri, è necessario attivare il circuito di sicurezza,

per cui come dicevo prima l'unico modo per comandare i nastri è tramite comando a uomo morto.

nella pratica ( ma al di fuori delle normative) siccome è una scocciatura utilizzare tali dispositivi, si tende a usare un semplice comando locale che accende o spegne il nastro a velocità normale.

il problema da porsi è:

cosa succede se il plc và in tilt, o si impasta un relè ed il nastrino parte da solo?

se anche in questo caso non esiste alcun pericolo, allora tutto bene, altrimenti ....... circuito di emergenza

ciao

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Gabriele Riva

Potresti interporre a fianco di ogni motore dei nastri un sezionatore tripolare luchettabile, e risolvi il problema.

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ifachsoftware

"cosa succede se il plc và in tilt, o si impasta un relè ed il nastrino parte da solo?"

Attenzione che un PLC normale non lo puoi usare per funzioni di sicurezza , potresti utilizzare un PLC di sicurezza (vedi PILZ & co) pero' attenzione che da un recente forum sull'argomento ho saputo che ci sono in giro molti produttori di PLC di sicurezza che spacciano come tali prodotti che in realta' non lo sono ed e' molto rischioso adottarli in quanto che in ogni caso la responsabilita' e' del costruttore (a breve e' attesa una nuova norma in materia che dovrebbe carmbiare le carte in tavola) al di la' dei costi spesso proibitivi .....

L'idea di Gabriele di un sezionatore luchettabile locale e' corretta (devi solo valutare i costi/benefici della cosa)

Ciao

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Gabriele Riva

Comunque il costo del sezionatore luchettabile dovrebbe essere inferiore ad un circuito di esclusione del nastro, fatto in maniera ridondante.

Ovvero se vuoi escludere in nastro in maniera ridondante devi utilizzare un sel. a chiave a doppio contatto e portarlo ad un rele' d'emergenza.

A sua volta il rele' d'emergenza dovra' azionare ben 2 contattori dei posti in serie per alimentare il motore.

Poi bisogna anche retroazionare i contattori ponendo il loro contatto ausiliario NC in serie al riarmo dell'emergenza.

Quindi per ogni nastro avrai:

1 sel. a doppio contatto NC

1 rele' d'emergenza a doppio canale

1 pulsante per il riarmo

2 contattori con 3 contatti di potenza e 1 aux. NC

Nell'altro caso ti basta il sezionatore sul motore.

Se cerchi sui catologhi dei rele' d'emergenza, trovi gli schemi, che possono variare leggermente da modello a modello.

Questo chiaramente vale per la manutenzione, invece per i comandi locali le cose possono essere diverse, come hanno gia' detto gli altri sopra.

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I sezionatori sotto chiavi sono una buona idea. Li ho visti installati anche in Heineken a Massafra. Ma sono una soluzioni per piccoli motori fino ad una decina di kw. Ma per motori grossi 100-150kw? In questo caso vedo le soluzioni un po come un cane che si morde la coda. Devono garantire ai meccanici autonomia e sicurezza.

Grazie a tutti. :huh:

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suibaf+3 Mar 2003, 12:37 PM-->
CITAZIONE(suibaf @ 3 Mar 2003, 12:37 PM)

Ciao Suibaf, lavori nel settore dell'imbottigliamento?

Ti confermo che noi per tutti i nastri trasportatori (max 2,2 - 3 Kw) abbiamo un sezionatore locale che stacca l'alimentazione al motore quando deve essere fatta manutenzione. In questo modo sei sicuro che il motore non può ripartire accidentalmente.

Ciao

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Ciao,

se non ricordo male qualcosa del genere è prevista nella norma CEI 64-8 sulla manutenzione non elettrica. In ogni caso il manutentore deve essere sicuro che il motore non venga azionato in nessun modo. Il selettore a chiave menzionato, per utenze lontane e quindi col quadro che non può essere tenuto sotto controllo dal manutentore, a mio parere è più che sufficiente.

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Gabriele Riva
Lucky67+4 Mar 2003, 12:49 PM-->
CITAZIONE(Lucky67 @ 4 Mar 2003, 12:49 PM)

E se l'uscita del PLC si guasta e mette in moto il motore?

mmm

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Ciao Gabriele,

se il selettore è in posizione centrale dovrebbe staccare qualunque possibilità di innesco del contattore o in genere dell'attuatore dell'utenza. Quindi se l'uscita del plc si attiva resta un problema interno al quadro che non si ripercuote sul manutentore con le mani sul motore. Il selettore sarà chiaramente in prossimità dell'utenza e a chiave con possibilità di sfilaggio della chiave stessa solo in posizione centrale.

Se il contattore dovesse essere impastato il manutentore lo vedrebbe perchè vede girare il motore e si rende conto che c'è qualche problema. Al contrario una volta che il motore è fermo e il selettore in serie alla bobina del contattore è aperto credo che l'unico modo per attivare il motore sia da parte di un criminale con un cacciavite sulla testa del contattore.

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No Gabriele ascolta:

quando il selettore a chiave è in auto il contattore di potenza viene chiuso dall'uscita del plc. Se il selettore a chiave è in manu il contattore di potenza viene chiuso elettromeccanicamente da una logica a rele (con i pulsanti sulla pulsantiera locale). Se l'uscita del plc si guasta e si chiude inavvertitamente il motore non parte. Riparterebbe istantaneamente appena giro il selettore a chiave......nella peggiore delle ipotesi.

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Il sezionatore tripolare luchettabile è l'ideale anche per potenze elevate (usando solo 2 contatti):

- Col sezionatore locale si taglia sia il neutro che la fase de teleruttore di potenza. Il motore non partirà mai a patto che non sia incollaro il teleruttore, ma in questo caso il motore sarebbe in rotazione.

- Logica dice che dopo aver luchettato il sezionatore il manutentore tenga per sè la chiave e provi a fare marcia del motore in manuale!!!

Ritengo la coa e molto sicura e funzionale.

;)

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Carissimi amici,

vorrei approfittare per una risposta non tecnica.

La filosofia delle norme europee di cui stiamo parlando e' molto

lontana dal comportamento che adottiamo noi italiani.

Riassumo brevemente :

In primo luogo si dovrebbe incaricare un esperto di sicurezza che

esegua l'Analisi del rischio ai sensi della "Direttiva Macchine",

(la direttiva CEE 89/392 recepita in Italia con il DPR 456 del 96).

Questo esperto dovrebbe elencare gli interventi da fare, le modalita'

di funzionamento della macchina, eccccccc

Questo documento, pone le fondamenta per tutti gli ulteriori ragionamenti.

In secondo luogo si dovrebbe incaricare un secondo tecnico esperto

di norme CEI (nel caso la Norma EN 60204 detta anche CEI 44-5

o anche normativa macchine, ecc) che sulla base del papiro redatto

dall'esperto della sicurezza redige un malloppone cartaceo

che e' il progetto della parte elettrica (schemi).

E' solo in questa fase che si possono fare discussioni tecniche,

ma se questi due tecnici hanno lavorato bene, allora si arriva presto

alla soluzione di qualsiasi "arzigogolo".

Ciao a tutti e buon lavoro

Marco Dal Pra'

Mestre (VE)

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