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interruttori magnetotermici


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Salve a tutti.

Vorrei sapere l'utilità di avere in commercio interr.magnetot. 1p oppure 1p+n oppure 2p.

Pensando ad un carico da proteggere monofase basterebbe l'1p che costa meno?

E gli altri a cosa servono?

Grazie per l'attenzione.

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Ivan Castellaro

Le prime risposte che mi vengono in mente:

2p : Scarica verso massa di una delle due fasi (nessuna delle due collegate a massa p.e. 12 0 12 con 0 a massa)

1p+n e anche 2p : Isolamento del circuito quando ho l'interruttore su off (p.e. manutenzioni).

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C'e' anche una relazione protezione-costo.

1p serve su una linea monofase in sistema TN-C dove il neutro non puo' essere interrotto.

2p serve per una linea monofase TT o TN-S. Se quella linea e' isolata da altri circuiti e l'unico corto puo' venire da quella stessa fase si puo' usare 1p+n che costa un po' meno.

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Volutamente Anonimo

Dunque. . distinguiamo due cose. .

PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACCORENTI.

Il minimo imposto dalla nomrativa (CEI 64-8) e' il seguente:

---> sistemi TT (neutro a terra e masse a terra)

tutte le fasi devono attraversare il polo protetto dell'm.t. quindi in un sistema 3F ti serve un 3P, in un sistema 3F+N ti e' sufficente un 3P, in un sistema bipolare (quindi con 2 fasi) ti serve un mt 2P e in un sistema F+N (classico civile con consegna in b.t.) ti è sufficente un interruttore 1P

---> sistemi TN-S (neutro a terra e masse al neutro con conduttore separato di terra)

valgono le solite regole del sistema TT

---> sistemi TN-C (neutro a terra e masse al neutro con conduttore di neutro che "funge" anche da conduttore di protezione.

Valgono le solite regole dei sitemi precedenti con l'eccezione (non trascurabile) che il conduttore PEN (protezione e Neutro) NON DEVE ESSERE MAI PROTETTO

---> sistemi IT (neutro isolato e masse a terra) si devono sempre proteggere sia le fasi che il neutro SEMPRE

SEZIONAMENTO

Il sezionamento deve aprire TUTTI i conduttori attivi e MAI i conduttori di protezione

I conduttori attivi sono:

le fasi, sempre

Il neutro nei sitemi IT e TT

il neuto (piu' correttamente PEN) dei sistemi TN-C non va' mai sezionato.

Saluti

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Inoltre, aggiungerei:

nei quadri di macchine, ove il neutro risulta solo un costo in più ed è preferibile utilizzare solo la terna trifase, il bipolare protegge entrambe le fasi che vanno ad alimentare il trasformatore di tensione dal quale partiranno i circuiti ausiliari.

Saluti,

Massimo Tonoli

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Evinco che per es. se ho un TT ed un carico monofase da proteggere bastano sia l'1p che l'1p+n (con il polo sulla F).

Cosa accade se però il centro stella del sistema di alimentazione non è perfettamente a 0 V?

Accade che se il neutro dell'utilizzatore va a terra non interviene nessuna protezione poichè la corrente di guasto segue questo percorso: centro stella trasformatore-->neutro atterrato utilizzatore guasto--> terra del centro stella--> centro stella trasformatore.

Inoltre un mio amico installatore mi ha detto che a volte l'Enel inverte la fase con il neutro è questo causa pericoli se si installano interr. 1p o 1p+n: vi risulta?

Pasquale.

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Volutamente Anonimo

Si e no,

quello che dicevo prima e' riferito alle sovraccorrenti (corti e sovraccarichi) e sezionamenti, per la protezione contro i contatti indiretti e' un'altra cosa.

Contro i contatti indiretti c'e' tutta una pappardella dietro. . ma morale della favola la strada piu' semplice e' utlizzare un differenziale.

Che in un sistema TT deve sezionare tutti i conduttori attivi (quindi anche il neutro).

E ovviamente essendo un differenziale deve leggere sia la F che il N .

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Rispondo a Volutamente Anonimo.

Quello che intendo dire è che, se il centro stella del trasformatore non è a 0 V ed il neutro dell'utilizzatore monofase va a terrra si crea un corto c.Questo è ovviamente un pericolo visto che sul neutro non c'e' protezione(indipendentemente dal contatto di un umano).

Saluti.

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Volutamente Anonimo

Non esattamente

a) se il centro stella non e' a 0 v, in un sistema TT non hai propriamente un corto, perche tra il tuo neutro a terra e il centrostella del trafo, hai i due impianti di terra (gestore ed utente) quindi non hai un corto. .

B) comunque sia, quello che tu descrivi e' un problema di contatti indiretti (il neutro a terra) e pertanto il circuito deve essere protetto contro i contatti indiretti (usualmente con differenziale).

c) comunque sia, tra il centro stella del trafo e il neutro utente, diffcilmente ci sarà una tensione superiore ad una decina di volt, in quanto sono continui, fatto salvo cadute di tensione.

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Rispondo a Volutamente Anonimo.

Ma i 2 impianti di terra (utente e gestore) allora, non formano un "conduttore equipotenziale"?

Inoltre come fai a dire che il potenziale del centro stella del trafo in cabina si sposta di circa 10V (dipende molto dalla distanza cabina-utenza e dalla corrente nel neutro)?

A presto.

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