Nino1001 Posted September 3, 2004 Report Share Posted September 3, 2004 Salve a tutti. Ho qualche incertezza sulle curve dei magnetotermici. A titolo d’esempio:1) Magnetotermico da 40 A2a) Differenziale da 16 A2b) Differenziale da 16 AIn caso di dipersione su una delle due linee sgancia o 2a oppure 2b. Ed in caso di cortocircuito netto su 2a o 2b ? E se l’interruttore generale invece di un magnetotermico è anch’esso diffferenziale che caratteristiche deve avere ?Ciao Nino Link to comment Share on other sites More sharing options...
robgvp Posted September 3, 2004 Report Share Posted September 3, 2004 Ciao nino , la domanda è poco chiara ... servirebbe sapere che curva caratteristica hanno gli interruttori ( B C D etc. ) , e che corrente Id hanno i differenziali . Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aladino Posted September 3, 2004 Report Share Posted September 3, 2004 Ha ragione Roberto, non si capisce bene la domanda.A me sembra che il magnetotermico alimenta 2 linee protette dai differenziali da 16 A.Se è così e chiedi chi scatta per primo tra i 2 differenziali è semplice perchè scatterà quello riferito alla linea che alimenta. In caso di corto circuito invece andiamo moltooo male.Supponendo di avere una corrente massima di 40 A ( come da magnetotermino a monte ) i 2 differenziali sono sottodimensionati perchè i contatti sopportano al massimo 16 A e non 40.Comunque sia è meglio che spieghi bene come stanno le cose.Ti saluto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nino1001 Posted September 5, 2004 Author Report Share Posted September 5, 2004 un quadro generale alimenta 5 celle frigorifere. Voglio che in caso di guasto vuoi per dispersione vuoi per cortocircuto di una cella le altre devono continuare ad essere alimentate. Ma voglio anche un interruttore genrale sul quadro. E sopratutto la certezza che in caso di guasto di una cella le altre continuino ad essere alimentate. Supponiamo l'assorbimento di ciascuna cella in 11A.Tutto qui. Link to comment Share on other sites More sharing options...
oiuytr Posted September 5, 2004 Report Share Posted September 5, 2004 Come generale metti un interruttore non automatico (sezionatore sottocarico), e le partenze le proteggi con magnetotermici differenziali; eventualmente, se non hai grossi spunti, puoi optare per i magnetotermici con caratteristica B. Poi bisogna verificare la protezione della linea che alimenta il quadro, e controllare le curve caratteristiche di quell'interruttore con gli interruttori delle partenze, se rimane assicurata la selettivita' Link to comment Share on other sites More sharing options...
MASSIMOPC Posted September 5, 2004 Report Share Posted September 5, 2004 Nel caso mettessi come generale un magnetotermico da In=40Aavresti la selettività assicurata in caso ci cto cto fino a 200A coninterruttore da curva C e fino a 400A con interruttore da curva Doltre tali valori la selettività sarebbe casuale , mettendo un non automaticocomunque ci sarebbe ugualmente da verificare la selettività con l'interruttoreautomatico a monte che protegge il sezionatore e la linea che alimenta ilquadro. Ne approfitto per ringraziarvi della ricomparsa del forum è un vero piacere potervi di nuovo leggere dopo la momentanea chiusura Link to comment Share on other sites More sharing options...
Nino1001 Posted September 7, 2004 Author Report Share Posted September 7, 2004 E se usassi dei fusibili opportunatamente dimesionati? Esempio: Differenziale magnetotermico da 10A + fusibili da 6A. In caso di c.c. fonde prima il fusibile o salta il magnetotermico? Link to comment Share on other sites More sharing options...
MASSIMOPC Posted September 9, 2004 Report Share Posted September 9, 2004 Tempo fà leggevo un articolo che trattava la selettività tra fusibili e interruttoriautomatici, la gran parte degli argomenti era dedicata a quella da otteneretra fusibile a monte e interruttore a valle comunque si parlava anche di quellainversa con int a monte e fusibile a valle, oltre a metodi classici e laboriosicon confronti di curve , correnti limite di selett e di scambio,si indicava alla fine un metodo empirico che diceva di distanziare l'interruttorecon curva C a monte di almeno 3 calibri rispetto al fusibile gG a valle Link to comment Share on other sites More sharing options...
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