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Sezione Cavo E Magnetotermico Differenziale


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Buongiorno a tutti,

da un po di tempo nellla ditta per cui lavoro, scatta continuamente il differenziale 63A del 400V quello che seziona la corrente che arriva dal contatore.

Prima credo non succedesse perche le utenze erano poche,

Adesso l'ambiente è cosi composto:

Capacita contatore 25KW

1 compressore da 11KW 23A 15HP

15 computer con annessi gruppi di continuità

1 tornio

4 convertitori tesione frequenza da 3KW monofase

circa 30 lampade al neon

ultimamente abbiamo sezionato il 220 perchè una fase era troppo sbilanciata.

ora la domanda è:

puo la sezione del cavo da 6mm2 che arriva dal contatore influire ?

Come si dimensiona il cavo ed il magnetotermico?

è necessario rifasare la linea?

grazie

Djt

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ti scatta il magnetotermico o il differenziale??

Se è il differenziale, come prima cosa, prova a controllare se c'e' un momento "particolare" in cui scatta (ad esempio alla partenza del compressore o quando viene accesa una particolare macchina o quando accendete le luci ecc. ecc.)

Andrea

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1 tornio

da 0 kW, vero?

Se la somma delle potenze usate supera i 25 kW, la cosa piu' normale e' lo scatto delle protezioni.

Puoi lavorare sulla contemporaneita', gestendo i carichi in modo che non si attivino insieme.

Puoi risparmiare energia sulle lampade, usando per esempio un regolatore come questo.

Ciao

Mario

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Mi pare che il cavo da 6 mmQ sia leggermente sottodimensionato per 20/25 kw anche se non conosco le modalità di posa del cavo . Se vuoi un consiglio sarebbe utile sostituirlo con una sezione (ad occhio) di 16 mmQ.

Il rifasamento della linea potrebbe essere utile per diminuire la corrente che transita nel cavo se installato in arrivo linea contatori. Per il calcolo della sezione delle linee ci sono tabelle e sw gratuiti delle case costruttrici di interruttori (ABB, Ticino, Hager ecc.).

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il cavo da 6 mmq su dei carichi da 25kw puo' rappresentare un pericolo.

essendo sottodimensionato scalda provocando potenziali cortocircuiti, dove l'isolante dovesse cedere per il calore.

occorrerebbe comunque monitorare il carico e vedere cosa succede nel momento in cui intervengono le protezioni

ormai un controllore a microprocessore ha un costo molto accessibile e ritorna utile in molte occasioni

ivano65

Modificato: da ivano65
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fai varie domande con risposte (solo apparentemente) contradditorie

la sezione di 6 mm.2 sembra sbagliata, e' da verificare

anche se la sezione fosse sbagliata non influisce sullo scatto del magnetotermico

in linea di massima e' ragionevole pensare che ci voglia un rifasamento

non si puo' affermare con certezza se non con una vera analisi dei carichi

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una domanda

cosa intendi ESATTAMENTE con il termine differenziuale da 63A ? e' puro o un associato al magnetotermico?

che sensibilita' differenziale ha?

ivano65

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E' un magnetotermico differenziale non so se è appropriato chiamarlo salvavita visto che è un trifase + neutro.

Ripeto la cosa strana è che durante il giorno scattava un paio di volte poi basta.

Mentre ad utenze inattive dalle 19.00 in poi quando arriviamo in ufficio la mattina lo troviamo disinserito.

Come dicevo precedentemente " 15 computer con annessi gruppi di continuità"

I gruppi di continuità emettono un suono, credo che ciò sia dovuto ad un abbassamento della tensione in ingresso di conseguenza loro si autoregolano cercando di assorbirne di più.

ciao

DJT

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Mentre ad utenze inattive dalle 19.00 in poi quando arriviamo in ufficio la mattina lo troviamo disinserito.

scatta continuamente ....Prima credo non succedesse perche le utenze erano poche,

Il medico per fare una diagnosi su qualcosa di non evidente deve prima fare l'anamnesi.

Hai altro da aggiungere?

Senza le informazioni di base, buttiamo via solo tempo.

I gruppi di continuità emettono un suono,
quando, di notte? Si spengono?

Ciao

Mario

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Naturalmente la mattina.

Fra le righe del Sig Maggi intravedo un po di sarcasmo.

Personalmente in queto campo ho tutte le conoscenze altrimenti non sarei qui a fare domande.

Premetto, e sfido chiunque a smentirmi, che la maggior parte di impiantisti non hanno un diploama e non viaggiano con il libro di elettrotecnica per dimensionare ed effettuare impianti elettrici.

Questo per dire che un qualunque laureato non è detto sia ingrado di fare il professore.

Un buon medico riesce nel 90% dei casi a fare la diagnosi senza consultare il prntuario.

grazie e chiedo scusa per il disturbo arrecatovi

saluti

DJT

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Personalmente in queto campo ho tutte le conoscenze altrimenti non sarei qui a fare domande.

scusate volevo dire "non ho tutte le conoscenze altrimenti non sarei qui a fare domande."

Modificato: da DJT
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non so se è appropriato chiamarlo salvavita

"salvavita" è il nome commerciale degli interruttori differenziali di un noto costruttore varesino

Al di fuori di questo uso, il termine "salvavita" è sempre inappropriato oltre che mistificatorio.

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;)

sentite questa nei cablaggi civili ed industriali il dimensionamento dei cavi per assorbimenti modesti come il tuo caso vengano scelti facendo il conto di una sopportazione totale di 5A per mm2 quindi fatti i tuoi conti e controlla se il cavo e' sufficente per l'assorbimento del tuo impianto.

un saluto

noto che a volte si fanno di quei castelli per soluzioni semplici che non servono a risolvere il problema ma lo creano siamo tutti piu umili e terra terra almeno per quesiti simili cia cia :unsure:

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ora la domanda è:

puo la sezione del cavo da 6mm2 che arriva dal contatore influire ?

No , comunque la sezione come già ti ha consigliato qualche collega , è sicuramente sottodimensionata . Inoltre se la protezione generale da 63 A serve anche come protezione per la linea di alimentazione generale il cavo non è protetto perchè la sua portata dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 A. max ( ipotizzando un cavo FG7 con posa in tubo interrato ) .

Come si dimensiona il cavo ed il magnetotermico?  è necessario rifasare la linea?

In parole povere si dimensiona prima il cavo ... in base all' assorbimento richiesto dall' impianto che per i tuoi 25 kW corrisponde a circa 40 A , quindi un cavo FG7 da 16 mmq con portata pari a 53 A dovrebbe andar bene ,

poi si sceglie la protezione che deve essere minore o al massimo uguale alla portata del cavo .

Per un cavo da 16 mmq si sceglie un interruttore da 50 A , mentre per un cavo da 25 mmq si sceglie un interruttore da 63 ... quindi se non volete cambiare anche l' interruttore generale... ;)

Per quanto riguarda il rifasamento , consiglio di verificare sulla bolletta enel il valore del cosfì medio e se non si discosta tanto da 0,9 lasciare il tutto comè .

Infine personalmente lascerei perdere la vecchia regola dei 5 mmq ... perchè come è facile intuire se l' applicassi al 16 mmq dovrei avere una portata di 80 A ... anzichè la più ragionevolmente calcolata di 53 A !

Ah ... per quanto riguarda l' intervento dell' interruttore differenziale non saprei che dirti , le cause possono essere molteplici e non di facile individuazione . Consiglio di richiedere l' intervento di persona " Capace e qualificata " .

Se cerchi nel forum .. tutto quello che riguarda anche gli scatti intempestivi dei differenziali ( specialmente con cadenze orarie ripetute ) trovi senzaltro delle discussioni interessanti .

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Grazie Robgv,

ho inteso l'idea.

Il locale dove lavoriamo, è stato preso in affitto, ed il cavo, con ogni probabilità era sufficiente per le utenze precedenti.

Come hai fatto a trovare quel circa 40 A ?

In parole povere si dimensiona prima il cavo ... in base all' assorbimento richiesto dall' impianto che per i tuoi 25 kW corrisponde a circa 40 A , quindi un cavo FG7 da 16 mmq con portata pari a 53 A dovrebbe andar bene ,

Saluti

Djt

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Naturalmente la mattina.

Fra le righe del Sig Maggi intravedo un po di sarcasmo.

Lascia stare i commenti e andiamo al sodo.

Ho capito che hai un problema da risolvere, e che sei ancora lontano dall'averlo localizzato.

Un conto e' scrivere "scatta contiinuamente" e un altro conto scrivere "a utenze inattive lo troviamo disinserito".

Non era cosi' chiaro che tutti gli UPS emettessero il suono solo di mattina. Se hai voglia di scrivere un messaggio riepilogativo aggiungendo altre info, ti posso dare una mano, gratis.

Ciao

Mario

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A prescindere dalla dimesione de cavo, credo che il problema sia causato da perdide introdotte dalle utenze caratterizzate da alimentatori switching (computer monitor ecc..).

Di solito questo problema si dovrebbe risolvere con dei buoni gruppi di continuità però ora non conosco le specifiche di quelli in questione.

Comunque con un differenziale da 0.003A credo sia abbastanza comune il tuo problema soprattutto se le utenze citate prima sono tutte su una fase e non equamente distribuite.

Io proverei a togliere la spina a tutti i computer e monitor (attenzione togliere fisicamente la spina poichè spegnere il computer o tenere in stand-by il monitor non serve a nulla), se ciò non è possibile potresti provare almeno a "staccare" una metà di queste utenze, e vedere se c'è un migioramento.

Fammi sapere

ENZO

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Ib = Pn / ( Vn * rq3 * cosfì ) rq3 radice quadrata di 3 ---> 1,73 approssimato

25 kW / ( 0,4 kV * 1,73 * 0,9 ) = 40,15 A. Corrente trifase assorbita da un carico supposto equilibrato .

Se poi vai a verificare con una pinza amperometrica su ogni singola fase , potresti trovare valori diversi di assorbimento per via della differente distribuzione sugli impianti a 230 V .

E' importante verificare che il carico totale dell' impianto sia ben distribuito ..... per sfruttare al meglio la potenza impegnata ... anche perchè i 25 kW forniti dall' ente ... sono suddivisi sulle tre fasi .

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Il problema lo abbiamo risolto sdoppiando un linea del 220 e + esattamente qulle che alimentatva le 20 lampade al neo.

Qusta era collegata con la linea che alimentava le prese dei PC.

Molte persone scrivono al forum spinte dalla voglia di sapere e dalla curiosità di ascoltare varie proposte. "Almeno in questo credo di esserci riuscito" E non di cercare persone che risolvano il tuo problema a pagamento.

Se cosi fosse il forum non avrebbe motivo di esistere non vi pare?

grazie a tutti per l'aiuto.

Siete stati fantastici.

saluti

DJT

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<_<:huh:

rob gvp quindi mi stai dicendo che bisogna calcolare un massimo di 3,3 A

per mmq se si, mi puoi dire dove hai trovato il dato ed il preciso calcolo che hai effettuato

bella djt hai propio ragione sto forum e' troppo una bella storia

grazie a tutti

rob gvp se puoi per cortesia ricordati

un salut a tutt cia cia :rolleyes:;)

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Purtroppo la comoda abitudine di lavorare in A/mmq è da tempo stata superata dalla pubblicazione delle tabelle CEI UNEL 35024 che legano la portata di una conduttura a:

- tipologia dell'isolamento (gomma o PVC);

- modalità di posa;

- temperatura ambiente;

- numero di circuiti attivi nel medesimo cavidotto.

Ricondurre i casi più frequenti a valori di A/mmq non è possibile in quanto la portata varia in funzione della sezione in modo non lineare.

Scappatoie non ne conosco a parte il regolo distribuito da Tuttonormel.

Ciao

Paolo

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Si chiamano NORME.

Diciamo che ti interessa un manuale che riporti in forma compatta, comoda, commentata ed esemplificata, da consultare una sintesi del panormana normativo.

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