Vai al contenuto
PLC Forum


Differenziale Da 0,03a O 0,3a? - Chiarimento....


Messaggi consigliati

Buongiorno a tutti,

avrei un dubbio......abbiamo fornito una macchina ad un cliente che l'ha collegata ad una linea 380V + N + T protetta da un interruttore differenziale da 30mA.

Il problema è che questo interruttore scatta frequentemente; partendo dal presupposto che la macchina non ha malfunzionamenti e che non ci siano dei contatti diretti o indiretti il problema è dovuto al filtro dell'inverter da 2,2Kw montato nel quadro elettrico.

Abbiamo fatto delle prove a banco che hanno confermato questo.

Alcuni clienti, per risolvere il problema, creano una linea dedicata alla macchina e montano un interruttore differenziale da 0,3A.........dal punto di vista normativo è corretto?

Penso che il problema possa essere capitato anche ad altri e mi piacerebbe sapere quali soluzioni sono state adottate....le norme cosa dicono?

Spero di essermi spiegato!

Grazie

Buon lavoro

Link al commento
Condividi su altri siti


Quali norme? quali leggi?

Innazitutto devi stabilire che tipo di protezione è richesta a questo differenziale.

Con ogni probabilità serve a fornire la protezione dai contatti indiretti, in coordinamento con l'impianto di terra.

Quindi, la sensibilità richiesta è determinata dalla qualità della terra.

E' ragionevole, che un 300mA selettivo, basti e avanzi, ma dovresti verificarlo.

Tieni conto che, anche in ambito domestico, il 30mA non è obbligatorio come protezione generale, ma solo in casi particolari (stanze da bagno).

A maggior ragione questo è vero in ambito industriale.

Link al commento
Condividi su altri siti

Poi devi fare attenzione al tipo di inverter ,ad esmpio gli inverter siemens ci vogliono dei differenziali appositi altrimenti apenadai corrente fanno scttare i diff normali,BYE.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ultimo intervento, fa riferimento ai vari tipi di differenziali speciali "altamente resistenti ai disturbi", consigliati per inverter ed in generale per tutti i casi critici (come i K di Siemens).

Sicuramente danno un beneficio, a parità di sensibilità del differenziale.

Ma, prima di tutto, è necessario stabilire quale è la sensibilità effettivamente necessaria.

Presumibilmente, un 300mA di tipo selettivo - di qualunque marca e variante - non è soggetto a scatti intempestivi nella maggior parte dei casi.

L'utilizzo dei vari apparecchi speciali, invece, è particolarmente interessante nei casi più ostici, cioé nel 30mA o nel 100mA, dove possono fare una differenza notevole rispetto ad un differenziale comune. Viceversa, man mano che diminuisce la sensibiltà dell'apparecchio differenziale, un interruttore comune selettivo di solito non dà problemi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Poi devi fare attenzione al tipo di inverter ,ad esempio gli inverter siemens ci vogliono dei differenziali appositi altrimenti apenadai corrente fanno scttare i diff normali,BYE.

Il problema è proprio questo e non è solo un "problema" degli inverter Siemens ma riguarda la maggior parte dei filtri che vengono montati con gli inverter per rispettare la norma EMC.

Noi costruttori di macchine non ci preoccupiamo della linea che andrà ad alimentare la macchina......noi ci "preoccupiamo" di rispettare la direttiva macchine mentre l'installatore che eseguirà l'impianto rispetterà la 46/90.

Però......

E' ragionevole, che un 300mA selettivo, basti e avanzi, ma dovresti verificarlo.

....però l'istallatore spesso non si fida (non vuole?) montare un differenziale di sensibilità maggiore ai famosi 30mA.

Iniziano cosi le telefonate e magari ci si sente dire che la macchina ha qualcosa che non va........quel qualcosa che non va, secondo l'installatore, è proprio il filtro dell'inverter!!

Noi costruttori non possiamo fare gli scarica.badile e si cerca di trovare un compromesso......mi piacerebbe trovare una "regola" (magari dettata da una norma) da applicare quando ci sono questi casi.

Grazie

Buon lavoro.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come ho già scritto in varie occasioni, il differenziale da 30mA è un "falso mito" da sfatare.

Nemmeno in ambito domestico vi è l'obbligo di installarlo come protezione generale.

Chi dice che che il 30 mA è "obbligatorio", ha l'onere di dimostrarlo esibendo la norma o la legge che lo prescrive (certo non la legge 46/90 che di solito viene citata a sproposito, da chi, probabilmente non l'ha nemmeno letta, e sicuramente non l'ha capita).

A proposito della "regola" invocata da lukbrg, è in corso di preparazione in ambito IEC una guida all'uso degli interruttori differenziali. Essa tuttavia non conterrà novità sostanziali rispetto a quello che già si dovrebbe sapere.

L'impiantista, in particolare, dovrà tenere conto delle dispersioni che si hanno in assenza di guasto e dimensionare di conseguenza il differenziale, eventualmente suddividendo l'impianto in più linee ognuna dotata del suo differenziale (cosa coomunque consigliata da fare sempre in un ambiente industriale).

Ma se l'installatore è convinto che sia necessario sempre e comunque il differenziale da 30 mA, persino nell'industria, penso che non vi sia nient'altro da fare che cambiare installatore.

Modificato: da ClA
Link al commento
Condividi su altri siti

scarica.badile

Ma non erano i "barili" ad essere scaricati? :lol:

Comunque il discorso è molto semplice:

la tua tensione di contatto non deve superare i 50V (e questo lo dice la normativa).

Quindi sarai tu stesso che dovrai dimensionare il differenziale in modo tale da non aver mai questa tensione, facendo le dovute misurazioni di terra ed andando a scegliere il differenziale adeguato (potrebbe saltar fuori che un 0,5A vada bene... quindi...).

Ti ha preso un dubbio, ora? Cioè, come cavolo fai tu a conoscere la resistenza di terra di un impianto che andrà montato chissà dove... giusta domanda.

Sai qual è la soluzione? Non mettere il differenziale. E scrivere sullo schema che l'installatore dovrà preoccuparsi di proteggere la linea di alimentazione adeguatamente (già gli fornisci i dati di Icc, In, Un, Pdi, ecc...). Anche perché, se ci pensi, il tuo differenziale, introdotto nel quadro della tua macchina, sarà sicuramente un doppione, dato che a monte della linea, l'installatore, dovrà preoccuparsi di proteggere la linea e, di conseguenza, anche la macchina stessa, dai contatti diretti e indiretti, nonchè dai corto circuiti e dai sovraccarichi.

Detto ciò, detto tutto.

Comunque il discorso è già stato trattato esaustivamente in altre discussioni, e le domande sono sempre le stesse. Così come le risposte.

Il differenziale da 0,03A NON E' ASSOULTAMENTE OBBLIGATORIO. Lo si monta così solo per ignoranza in materia e per tutelarsi nella peggiore delle ipotesi, ovvero in cui la resistenza di terra sia molto alta.

Devo riportarti le formule? Spero di no...

Poi, quando ci sono dei carichi capacitivi o elettronici, si utilizza un differenziale selettivo. Qualsiasi produttore li ha a catalogo. Ma mi ripeto, fossi in te non mi porrei nemmeno il problema di andarlo a cercare. Spetta al cliente.

Se non sono stato abbastanza esaustivo, chiedi pure.

Ciao. ;)

P.S. per CIa: ho visto adesso il tuo post... spero di non aver detto doppioni.

Modificato: da essea
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie a tutti per le risposte.

Essea.....scusa per il badile!! .......sei stato molto chiaro.

Sai qual è la soluzione? Non mettere il differenziale.

Anche noi, per evitare casini, non mettiamo il differenziale in macchina ma lasciamo il da farsi a chi farà la linea di alimentazione della macchina.

Il differenziale da 0,03A NON E' ASSOULTAMENTE OBBLIGATORIO. Lo si monta così solo per ignoranza in materia e per tutelarsi nella peggiore delle ipotesi, ovvero in cui la resistenza di terra sia molto alta.

Chiaro....il problema però nasce quando l'installatore riferisce al cliente:" quella macchina non va bene perchè fa scattare il differenziale da 30mA".

Il cliente (che non capisce nulla in materia) si spaventa in quanto ha appena comprato una macchina nuova e chiama subito il costruttore della macchina pretendendo chissà che cosa.........l'unica è trovare un pezzo di carta da passare all'installatore in modo da tappargli subito la bocca!!Ho trovato sulla rivista di "Tutto normel" (Giugno 2001) un articolo a riguardo che potrebbe fare al caso mio.

Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

Scrivilo sugli schemi elettrici che passerai all'installatore, bello in grassetto, sulla prima pagina: predisporre un differenziale selettivo bla bla bla....

Nello stesso momento in cui comunicate all'istallatore la potenza (o assorbimento) della macchina, fate presente anche questo particolare.

Se puoi postarmi parte dell'articolo, fai cosa gradita.

Ciao.

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo non ho l'articolo su file e ora non ho a disposizione uno scanner.

Se mi dai un numero di fax (mandamelo magari privatamente) te lo spedisco.

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

scusate se mi intrometto e..... scusate l'ignoranza ma il differenziale a monte di tutto un impianto civile non è obbligatorio da 30mA o non è proprio obbligatorio inserire nessun differenziale ??

Link al commento
Condividi su altri siti

scusate se mi intrometto e..... scusate l'ignoranza ma il differenziale a monte di tutto un impianto civile non è obbligatorio da 30mA o non è proprio obbligatorio inserire nessun differenziale ??

La legge 46/90 parla di differenziale, senza specificare la sua sensibilità, per la protezione dai contatti indiretti. Il decreto attuativo della legge spiega che si tratta di un differenziale di Idn non superiore a 1A (1000 mA).

Le norme CEI (64-8) richiede il differenziale con Idn non superiore a 30 mA solo in alcuni ambineti particolari (bagni) ma non come protezione generale.

Questo è chiaramente indicato nella CEI 64-53 dove è riportato un esempio di impianto domestico senza interruttore differenziale da 30 mA generale.

Riassumento: è obbligatorio un differenziale con Idn <= 1A (coordinato con la terra), mentre con Idn <= 30 mA è richiesto solo in alcuni ambienti particolari.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 weeks later...
marco.riefolo

Provo a riassumere e a chiarire...

1) La selettività è solo consigliata e non è un obbligo, tranne in alcuni casi in cui

dalla selettività dipende la sicurezza (ad esempio nei locali medici);

2) Contatti indiretti: nei sistemi TT il differenziale deve essere coordinato con

l'impianto di terra. Praticamente sempre anche con un valore alto. Quindi puoi

mettere il differenziale che vuoi. Nei sistemi TN, nella maggior parte dei casi in

teria potresti anche omettere la protezione differenziale, per cui...

3) Contatti diretti: se non metti il 30 mA perdi la protezione ma non è obbligatoria,

per cui...

Link al commento
Condividi su altri siti

Come già scrissi tempo fa - suscitando enormi polemiche ed anche insulti - l'utilizzo generalizzato del differenziale da 30mA come protezione genrale di impianto, pratica diffusissima ma non certo obbligatoria, ha due controindicazioni.

1) maggiori rischi di scatti intempestivi del differenziale con conseguente fuori servizio dell'intero impianto

2) è un "alibi" per l'installatore che non si cura più del ccordinamento con la messa a terra ("tanto con il differenziale da 30mA sono sicuro in ogni caso", non è del tutto vero).

Compatibilmente con i vincoli di costo e di spazio, sarebbe meglio nelle abitazioni avere come protezione generale - per esempio un 300mA selettivo (ccordinato con la terra), e dov'è veramente utile il 30mA o il 10 mA (es. bagni, prese in genere, giardino,.... eventualmente installando differenziali locali nelle serie civili).

In questo modo, per ciò che rigurda gli scatti intempestivi, si sfrutta sia la selettività verticale che orizzontale.

Che poi non è altro che l'esempio di impianto residenzale riportato sulla CEI 64-53.

Capisco non sia indispensabile fare così e va bene lo stesso un unico differenziale da 30mA, ma sentirsi dire come capita spesso, che chi non ha il generale da 30mA è fuori norma è il colmo!

Link al commento
Condividi su altri siti

comunque negli impianti recenti si nota sempre di piu' il generale a 300ma e

delle derivazioni col 30 ma e nei luoghi a rischio col 10ma.

evidentemente la giusta cultura si sta diffondendo.

per quanto riguarda le industrie.

normalmente il sistema di distribuzione usato e' il TN.non si capisce perche' si deve porre il differenziale da 30ma per proteggere un inverter, quando basterebbe anche il solo magnetotermico.

con l'uso di differenziali da 300 o 500ma che proteggono da dispersioni verso massa si evitano eventuali surriscaldamenti nei punti di contatto che possono generare incendi, in casi simili la protezione dai contatti diretti( dove e' richiesto il 30 ma) non avrebbe senso, in quanto se l'impianto e' fatto a dovere nessuna parte puo' portare a simili incidenti.

per quanto riguarda l'impianto di terra come ha piu' volte detto e' da incompetenti realizzare un impianto che e' in grado di far intervenire solo il differenziale da 30ma

NB: mi capita di trovare differenziali che non intervengono per mancato intervento da lunga data. e' evidente che in caso di guasto cio' porterebbe a conseguenze anche drammatiche. coi due differenziali il problema almeno per quanto riguarda i contatti indiretti sarebbe molto attenuato.

Modificato: da ivano65
Link al commento
Condividi su altri siti

comunque negli impianti recenti si nota sempre di piu' il generale a 300ma e

delle derivazioni col 30 ma e nei luoghi a rischio col 10ma.

evidentemente la giusta cultura si sta diffondendo.

Sinceramente di impianti così ne vedo ben pochi nelle abitazioni. Ma se è come dici tu, tanto meglio!

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...