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Magnetotermico Per Quadro - non capisco non scatta


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Premetto che non mi intendo troppo di installazione civile e impiantistica, per cui mi rivolgo a voi sicuramente più esperti.

Dovendo creare un piccolo quadretto per la distribuzione di energia, ho racimolato un pò di componenti che avevo in casa e ho creato un quadretto che si alimenta da una presa da 16 A tramite una presa italiana 2p+t classica con i tre reofori in asse.

Tramite un cavo da 3*2.5 arrivo al quadro (dopo un tratto di 10 metri) ed entro in un magnetotermico+differenziale da 16 A 30mA.

Poi in cascata ci sono 3 prese da 16 A SEZIONATE DA UN INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A non automatico. Inoltre tramite un temporizzatore chiudo altre 3 prese tramite l'eccitazione di un teleruttore modulare da 20 A.

Il tutto serve per alimentare delle lampade da massimo 100 W all'una.

E' successo (fatalità) un corto sul portalampada di un faretto collegato ai capi del teleruttore (a due vie seziono sia fase che neutro)

Il magnetotermico non ne ha voluto sapere di aprirsi e dopo 2 minuti di corto si sono incollati i contatti del teleruttore.

Ora la mia domanda: il megnetotermico/diff. funziona se premo il pulsante test. Perchè non si è aperto per un cortocircuito che ha incollato i contatti di un teleruttore da 20 A?

-Forse non ho cablato bene il magnetotermico (morsetti di ingresso e uscita fa differenza?)

-Forse inserendo la spina ogni volta scambio il neutro con la fase (ma cosa dovrebbe importare?)

Allora per proteggere tutto dovrei eliminare il magnetotermico e mettere due fusibili da 16A uno sulla fase e uno sul neutro?

Non riesco a capirte dove ho sbagliato aiutatemi voi per piacere.

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il megnetotermico/diff. funziona se premo il pulsante test. Perchè non si è aperto per un cortocircuito che ha incollato i contatti di un teleruttore da 20 A?
Tieni presente che il pulsante "test" ha la funzione di verificare solo il funzionamento dello sganciatore differenziale, non di quello magnetotermico.
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Luca Bettinelli
Il magnetotermico non ne ha voluto sapere di aprirsi e dopo 2 minuti di corto si sono incollati i contatti del teleruttore.

Sei sicuro di quello che dici?, io penso proprio di NO, in due minuti di corto si sarebbero sciolti i cavi molto prima ed incendiata la casa!!!

Comunque sarebbe intervenuto prima il magnetotermico a monte di tutto, anche se quello locale non funzionasse, suppongo che la presa a cui ti sei collegato sia protetta a sua volta da un magnetotermico, non penso sia derivata direttamente dalla linea Enel (!!??!!).

Quindi da questo si deduce che non era un corto circuito!

E comunque visto da quello che dici mi sembra che stai rischiano di farti male veramente, lascia perdere gli impianti elettrici e lasciali fare da chi sa quello che sta facendo !

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scusate, ieri per la fretta non mi ero espresso bene.

Il cortocircuito era avvenuto tra due fili che (non io) qualcuno aveva lasciato scoperti su una giunzione con una lampadina.

Per questo fase e neutro della lampada erano a contatto.

Io purtroppo sono arrivato a posteriori e quando sono giunto sul campo il teleruttore (che puzza ancora di bruciato) stava ancora ronzando. Per questo dico un paio di minuti.

La protezione del quadro (magnetotermico c16 più differenziale da 30mA (so bene che il test serve solo per la parte differenziale)non è scattata, ne tantomeno quella della presa a cui è collegato il quadretto (a dire il vero non so se a monte del mio quadro ci siano protezioni e di che tipo, per questo le ho messe nel quadro).

L'unica cosa che non capisco è perchè si sono incollati i contatti di un teleruttore da 20 A e non è saltata la protezione magnetotermica. Il megnatotermico-differenziale marca GE. L'unico errore che posso aver fatto è invertire fase-neutro di alimentazione (dato che prendo tensione da una normale spina italiana) o invertire ingresso con l'uscita.

In entrambi i casi però non capisco dove sia l'errore...

Come ho premesso non sono un installatore e nemmeno voglio rubare il lavoro a nessuno.

Questo è un semplice quadrtetto di distribuzione che in teoria va collegato solo a prese già protette.

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Il cortocircuito era avvenuto tra due fili che (non io) qualcuno aveva lasciato scoperti su una giunzione con una lampadina.
Probabilmente il cortocircuito non è stato un "cortocircuito franco", altrimenti (come ti ha spiegato Luca) le conseguenze sarebbero state ben peggiori del semplice "incollamento" dei contatti del contattore.

Oppure i conduttori (intendendo quelli che partono dal punto di fornitura dell' energia e arrivano al punto di installazione del tuo quadretto) sono di sezione talmente piccola (e lunghezza elevata) che in caso di cortocircuito franco a fine linea, a causa della resistenza elevata della linea, la corrente che si instaura non è in grado di provocare la distruzione immediata dei cavi. Questa è una situazione che può verificarsi in impianti molto vecchi, in cui i conduttori hanno sezioni ridicole e non sono presenti protezioni a monte.

L' interruttore magnetotermico che hai installato sarebbe comunque dovuto intervenire, al superamento della sua corrente nominale di 16 A. L' ipotesi è quindi che tale interruttore non funzioni.

L'unica cosa che non capisco è perchè si sono incollati i contatti di un teleruttore da 20 A e non è saltata la protezione magnetotermica.
Parli di lampade da 100 W, ma che tipo di lampade sono? Ad incandescenza? E quante sono?

Per pilotare certi tipi di lampade (o meglio per pilotare gli alimentatori, nel caso ad esempio di lampade a scarica) è necessario considerare un notevole declassamento della portata dei contattori (per il fatto che non li si fanno lavorare in AC1, data la natura fortemente reattiva del circuito comandato). Per cui il tuo contattore da 20 A potrebbe, in certe condizioni, portare molto meno!

Non penso proprio che la causa del problema sia data dal fatto di aver invertito fase e neutro, o di aver invertito ingresso e uscita ...

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grazie per la risposta, le lampade sono tutte ad incandescenza.

C'è da dire che comunque tutte le prese collegate sul quadro (eccetto quelle sotto teleruttore) funzionavano correttamente anche durante il corto

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Luca Bettinelli
quando sono giunto sul campo il teleruttore (che puzza ancora di bruciato) stava ancora ronzando

Non è che per caso hai usato un teleruttore con bobina in corrente continua alimentato con l'alternata?

Non vedo altrimenti un'altro motivo del teleruttore che ronza, anche se chiude su un corto circuito si incolleranno i contatti ma non si mette a ronzare!

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Luca Bettinelli
C'è da dire che comunque tutte le prese collegate sul quadro (eccetto quelle sotto teleruttore) funzionavano correttamente anche durante il corto

Motivo in più per escludere il corto circuito !

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Il teleruttore in questione è della serie modulare ge, cod: 666131.

La bobina è a 230vac e i contatti supportano 250 vac 20A.

Il profumo che esce dal teleruttore è proprio fi bruciato.

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ok, allora dovrebbe essere saltata la bobina, che quindi ha impedito lo scatto del magnetotermico.

Ora sostituisco il magnatotermico con un c10 e verifico il collegamento fase -neutro

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Mi sorge un dubbio.... non è che quella famosa lampadina è servita da una cordicella molto fine per una lunghezza di linea molto lunga?

Vecchie cordine da 5,5 mm2 per una lunghezza di....quanto?...50 metri?

In tal caso tutta la linea fungeva da resistenza..... beh il mio è un esempio limite. Oltretutto seppure non dobbiamo assolutamente considerare il limitatore ENEL quest'ultimo un certo lavoro lo fa. Con calma, molta calma e con comodo ma alla fine sgangia.

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no, lo spezzone di cavo dal quadro alla lampadina era 1,5 metri di 2*1.5.

Dall'odore direi che il corto è rientrato sullas bobina e l'ha bruciata.

Ieri ho verificato col cercafase per collegare correttamente il magnetotermico nuovo da 10 A e ho visto che sulla presa ci sono 2 fasi? L'impianto è protetto da tre vecchi interruttore con due fusibili e tensione nominale di 380 v.

Quindi non c'è un neutro puro. Potrebbe essere questo il motivo ?

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Luca Bettinelli
Dall'odore direi che il corto è rientrato sullas bobina e l'ha bruciata.

:blink::blink::blink:

Vale sempre il mio consiglio, rivolgiti a qualcuno del mestiere che sappia cosa fa, mi sempbra che tu non hai per niente le idee chiare, anzi mi sembra che sei completamente al buio !!

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per Luca: la bobina è alimentata a 220 con fase e neutro protetti dal megnetotermico di cui sopra.

La fase entra nel morsetto a1 del teleruttore ed è sezionata da un selettrore rotativo stabile con un contatto NO.

Il teleruttore ha 2 contatti puliti che chiudono fase e neutro provenienti sempre dallo stesso magnetotermico su una lampadina.

Il fatto (come già ripetuto non voluto ne causato da me) è che ho trovato i due fili delle lampadina appoggiati l'uno all'altro, il teleruttore che ronzava, la bobina che puzza di bruciato e il magnetotermico ancora chiuso.

Dimmi dove ho sbagliato e per quale motivo dovrei rivolgermi ad un tecnico (ammesso di trovarne una che abbia voglia di mettersi a fare un quadretto del valore di 50 €).

Come ripetuto anche in precedenza stò alimentando il tutto da una presa in teoria protetta.

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Se dici che ci sono due fasi (proverei con un tester), vuol dire che hai alimentato a 380V il tuo circuito e non a 230V!

p.s.: vale sempre il consiglio di Luca; capita anche ai più esperti di rim :) anere appoggiati ai dei fili scoperti come la tua lampadina! :)

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ho provato col tester, tra i due reofori più distanti leggo 230 v. tra i due reofori esterni e la terra leggo 0v.

Per il discorso di rimanere attaccati non vedo il pericolo per me: quando lavoro sto sempre attento. Se qualche pirla attacca dei fili scoperti e li tocca... beh fatti suoi. Solo che per evitare danni ho inserito le protezioni.

La rilevazione delle fasi l'ho fatta con un cercafase fluke.

Possibile che ci sia ancora la 220 3ac? La costruzione è molto vecchia...

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ciao

Caro rimonata mi sa tanto che prendersela con chi ha lasciato i due cavi scoperti ecc. non ha tanto senso, bisogna tenere in considerazione che quando si realizza una qualsiasi cosa in campo elettrico ti tocca sapere se almeno le minime protezioni sono funzionate o no? e che non ci si improvisa visto ecc.......per questo condiviso con luca. ma ritornando al tuo caso non è che per caso hai messo la tua lampadina in serie al morsetto a2 ciao

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Io condivido pienamente ciò che ha detto luca.

Se anche mi fossi rivolto ad un esperto (anzi ad uno autorizzato a farlo) per la costruzione del quadretto di distribuzione e il pirla avesse fatto corto coi fili cosa sarebbe cambiato?

Le prese per le luci sono tutte in parallelo tra loro.

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Luca Bettinelli

Il mio suggerimento di rivolgerti ad un esperto deriva dalle tue affermazioni

Dall'odore direi che il corto è rientrato sullas bobina e l'ha bruciata.

Non ho capito quale ragionamento ti porta a dire che il corto è "rientrato (??)" sulla bobina, un corto non rientra da nessuna parte è un collegamento a bassa resistenza fra fase e neutro, il corto interessa tutta linea di alimentazione che porta la tensione al punto dove è avvenuto il corto, non è che lui decide di "entrare" in una bobina o da un'altra parte.

Inoltre tu affermi che durante il "corto" le altre prese funzionavano correttamente, ma in caso di corto la tensione su fase e neutro praticamente si azzera quandi non possono funzionare neppure le prese collegate sulla stessa linea di alimentazione.

Se il "corto" non è stato sentito da un interruttore automatico da 16A come può avere bruciato i contatti di un teleruttore da 20A ??

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se fosse stato semplice non mi sarei rivolto a degli esperti competenti come ritengo siate voi.

Non mi spiego neanche io come si sia potuta bruciare la bobina.

Io ho riportato ciò che ho visto al momento del mio arrivo presso il quadro.

Ho provato a fare alcune ipotesi banali.

Ormai i dati li ho messi tutti.

Ora non capisco il perchè il cercafase segnala due fasi e perchè si è bruciata la bobina del teleruttore senza motivo

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se ho capito bene, hai alimentato la bobina del teleruttore dall'uscita del magnetotermico ma i due morsetti in entrata dei contattori li hai ugualmente collegati al magnetotermico ?

in altre parole i morsetti a1 ed a2 ( capi della bobina) devono essere collegati in parallelo all'entrata dei morsetti dei contattori ( es 1 e 2 ) perchè se come dici tu sono entrati in contatto i due fili di una lampadina, in teoria avresti avuto un corto ai capi del magnetotermico quindi prima della bobina

ciao da zener66 :)

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in merito al cercafase ci sono in commercio alcuni cercafase di scarsa qualità che segnano la fase anche sul neutro

l'una prova valida, secondo me, è usare un tester oppure un multimetro in portata 750 v ac e mettendo un puntale possibilmente al cavo di terra in entrata ( la terra deve essere buona) ed un'altro su uno dei due fili, solo ad uno di essi ti deve segnare 220 v o giù di li puoi metterlo anche su un tubo o a limite estremo toccare il terreno ( prove fatte da me )

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ciao Zener, si, anche i morsetti di potenza del teleruttore naturalmente sono sotto protezione.

La prova col tester l'ho già fatta, non leggo mai tra terra e uno dei reofori più esterni 230v.

A casa mia ho rifatto la prova con tester e cercafase ed ha funzionato egregiamente tutto.

Unico neo: quando mi hanno sostituito il contatore enel mi hanno invertito fase con neutro e ora mi toccherà richiamarli per farli sistemare..

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salve rimonta ho letto velocemente e credo che se hai acquistato davvero un magnetotermico funzionante!! e visto che secondo me ti trovi di fronte ad un sovraccarico di corrente( posizionato trà la curva del termico e del magnetico ) causato da cortocircuito non franco dovuto al fatto che ci sono in gioco diverse connessioni + la linea con la spina inserita nella presa , probabilmente era solo una questione di tempo e sarebbe intervenuto la protezione del termico, comunque il tuo impianto ha la linea non protetta ricorda che devi mettere sempre una protezione a monte di ogni linea . a presto e scusami in anticipo se non ho capito il qesito ciao.

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