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Che Differenziale Usare ?


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il flessibile da 40 con i 2 raccordi flessibile / scatola rispettivamente per quadretto dove sta un sezionatore da 100A e quadro macchinario è già stato messo quindi se non mi resta troppo difficoltoso vorrei provare ad "intubarlo"...

Mi spiegatte una cosa ??

Allora :

cordina da 16mmq portata ..... diciamo una 50 ina di A ( passata da sola temperatura circa 25° ecc... ecc.. ecc...

cavo fg7 da 16mmq portata adirittura si parlava di 90A ( sempre passato da solo ecc ... ecc.. ecc....

visto che si parla sempre di rame, sempre di una sezione da 16mmq stesa modalità di posa, stessa temperatura di esercizio ecc... ecc.. ec... come fa a portare addirittura 40A di più ok forse non saranno 40 ma a detta vostra 70/75 A li dovrebbe portare senza problemi ......

cos'è che fa la differenza ??? La tipologia di rame ? <_< ... non credo ... l'isolamento ??? Probabilmente è l'isolamento che fa la differenza ma perché ?? L'isolamento rende il cavo idoneo o meno per la posa interrata od all'esterno ma come fa ad influenzare la portata ??

Grazie come sempre a tutti........ e per chi incomincia BUONE FERIE !!!!!

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per il differenziale devi usare la formula idn = 50 / RT .

per gli ambienti ordinari va bene, in altri casi più restrittivi (per es. locali a rischio di esplosione) si applica la formula Idn <= 25/Rt.

Ciao. :)

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UlissePolifemo
LB81+-->
CITAZIONE(LB81)
? :unsure:

Scusa LB81 ma dove hai trovato questo limite per i luoghi con pericolo di esplosione ?

La tensione massima di contatto <= 25V, da quel che so e ricordo, si applica a:

- locali ad uso medico

- nei locali ad uso zootecnico, previsti per la custodia del bestiame (stalle per intenderci)

- impianti elettrici nei cantieri (edili per chiarirci)

Ma in riferimento ai luoghi con pericolo di esplosione, mi risulta siano assoggettati alle regole generali.

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Del_user_23717

Per Stefano.

L' FG7 è un cavo guainato, che a pieno esercizio, probabilmente scalda ancora di più delle cordine di N07V-K, considera che nonostante ciò l'isolamento non viene compromesso. Trovare un FG7 a 50°C o più, non deve fare preoccupare, che il cavo scaldi è un fatto normale, l'importante è sapere fino a quali temperature l'isolante mantiene le sue caratteristiche in servizio di carico permanente, e l' FG7 sopporta temperature maggiori agli altri isolanti in PVC.

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  • 3 weeks later...

Scusate la mia ignoranza, ma usando la formula Id<=50/rt, se ho una resistenza di terra di pochi ohm ( tipo 10) dovrei montare un differenziale di 5a ? mentre se ho una resistenza di terra molto alta, tipo 250 Ohm, posso montare un 300 ma?

Ho capito bene? o c'é dei limiti oltre i quali non si può scendere?

Grazie

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Luca Bettinelli
Scusate la mia ignoranza, ma usando la formula Id<=50/rt, se ho una resistenza di terra di pochi ohm ( tipo 10) dovrei montare un differenziale di 5a ? mentre se ho una resistenza di terra molto alta, tipo 250 Ohm, posso montare un 300 ma?

Veramente è il contrario se hai una resistenza di pochi ohm PUOI montare un differenziale da 5A se invece hai una resistenza alta 250 Ohm DEVI montare un differenziale da 300 mA

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e ho una resistenza di terra di pochi ohm ( tipo 10) dovrei montare un differenziale di 5a

non è che devi montare un diff da 5A obbligatoriamente diciamo che se installi un tale diff comunque saresti protetto ugualmente... la teoria ( teoria he !) dice che la tensione alternata massima ammissibile ( NON pericolosa) per luoghi comuni è 50V visto che V=R*I V = 10 * 5 = 50V sei ok.... ovviamente se installi un 30mA tutto di guadagnato...

non sono esperto quindi non vorrei dire cavolate ma la cosa fondamentela è il tempo di intervento del diff.. in teoria a noi sembra che il diff intervenga immediatamente ma in pratica ovviamente trascorre un tempo ( anche se breve) prima che il diff intervenga ed è proprio abbassando questo tempo che si guiadagna in sicurezza....

comunque i più esperti di me sicuramente sapranno darti risposte più complete...

ciao a tutti e buon ferragosto !!

PS: accidenti dimenticavo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il progettista mi ha installato un diff da 30mA :o che tristezza !??!?!?!?!? comunque sembra che vada bene... speriamo che regga :lol: !!!!!!

Modificato: da stefano_
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Ma il calcolo sopra descritto va bene per qualsiasi differenziale oppure bisogna tener presenti vari fattori?

Ovvero, se devo proteggere una linea di alimentazione trifase , basta che misuro la terra e faccio quel calcolino oppure devo tener presente eventuali contatti diretti lungo il percorso ( se uno taglia un cavo ecc..).

Perchè se la resistenza di terra é buona , posso montare tranquillamente un diff da 1A, che però non mi salvaguarda sufficientemente dal contatto diretto!!

Esiste qualcosa che regolamenta queste applicazioni? o sta tutto al buon senso dell'elettricista?

Ciao

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Del_user_23717

Ci sono luoghi e restrizioni, in cui il differenziale deve anche assolvere da protezione dai contatti diretti (ad esempio i bagni e le prese di corrente), e lì sei praticamente costretto all' utilizzo del 30mA (o più sensibile).

Modificato: da attilio fiocco
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Perchè se la resistenza di terra é buona , posso montare tranquillamente un diff da 1A, che però non mi salvaguarda sufficientemente dal contatto diretto!!

La protezione dai contatti diretti non la si fa con il differenziale ma con metodi passivi (isolamento, distanziamento, etc), gli unici veramente efficaci.

Solo in casi particolari è richiesta la protezione addizionale dai contatti diretti, tramite differenziale da Idn <= 30mA.

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Solo in casi particolari è richiesta la protezione addizionale dai contatti diretti, tramite differenziale da Idn <= 30mA

adesso le idee le dovete chiarire a me !!! :P

perché devo utilizzare un 30mA per la protezione addizionale ( per esempio prese ?) facendo il solito calcolino il tempo di intervento potrebbe essere ok anche installando un 300mA ,

per esempio in un edificio dove la rt è altina e c'è un 30mA non ho la stessa identica portezione di un edificio che ha un rt bassissima ed utilizzo un 300mA ??

Grazie ...

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Del_user_23717

Stefano, quello vale per i contatti indiretti... ovvero quando un conduttore attivo scarica direttamente verso massa una corrente x.

Ma se tu vai a toccare direttamente un conduttore che fino a quel momento era isolato, hai tutto l'interesse di beccarti meno milliampere possibile...

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Ma se tu vai a toccare direttamente un conduttore che fino a quel momento era isolato, hai tutto l'interesse di beccarti meno milliampere possibile...

questo interesse ce l'ho anche per contatto indiretto no ?? Meno corrente prendo meglio è sempre e comunque no ?

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Del_user_23717

La protezione dai contatti indiretti la puoi fare tramite isolamento supplementare del circuito, o tramite interruttori che tolgano alimentazione al circuito in dispersione, e quindi con i differenziali coordinati con l'impianto di terra... ma in quel caso, il differenziale stacca senza che tu debba prenderti la scossa...

...diverso è se tu tocchi un conduttore in tensione isolato da masse estranee...

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perché devo utilizzare un 30mA per la protezione addizionale ( per esempio prese ?) facendo il solito calcolino il tempo di intervento potrebbe essere ok anche installando un 300mA ,

per esempio in un edificio dove la rt è altina e c'è un 30mA non ho la stessa identica portezione di un edificio che ha un rt bassissima ed utilizzo un 300mA ??

Per la protezione addizionale se serve devi avere Idn<=30mA. Punto e basta.La terra non c'entra.

questo interesse ce l'ho anche per contatto indiretto no ?? Meno corrente prendo meglio è sempre e comunque no ?

Ma per il contatto indiretto la corrente se la prende il dispersore di terra, non tu.

E' la terra che "lavora". Al limite, con una terra molto buona, potrebbe bastare la terra senza alcun interruttore.

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Del_user_23717
Al limite, con una terra molto buona, potrebbe bastare la terra senza alcun interruttore.

Teoricamente/praticamente è vero, ma sia mai che la connessione della terra venga a mancare o venga per un motivo qualsiasi interrotta, non avere un differenziale può risultare moooolto pericoloso...

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Per essere chiari. La nuova norma CEI 64-8 VI Edizione impone, nei sistemi TT, l'utilizzo di interruttori differenziali. Di fatto la norma non dice nulla di nuovo, infatti erà già pressochè impossibile rispettare la precedente relazione R<=50/Ia usando solamente dispositivi di protezione contro le sovracorrenti.

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