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PLC Forum


380 O 400 ?


sanrap

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Scusate la domanda , ma non riesco a trovare nulla sulla norma che regola la fornitura elettrica ad una industria.

Mi spiego : Lavoro per una ditta che importa macchine utensili per l'italia e alla +/- 200esima macchina consegnata (fresatrice a controllo numerico con azionamenti Siemens 611 digitali e controllo selca 4045d ecc. ) dalle parti di Ancona , mi si presenta il problema che la tensione fornita alla macchina è di soli 370 V. mentre la macchina che tra l'altro è garantita 5 anni , richiede specificatamente una alimentazione da 380 a 420 V. e con microcorto non superiori a 3 ms. Un controllore di sovratensione e sottotensione interviene sugli ausiliari staccandoli dopo pochi minuti..

le mie domande sono:

Quale deve essere la tensione che l'ente fornitrice deve servire al cliente?

Cosa dice la normativa europea sulla variazione di tensione alle industrie (in questo caso 380 o 400 volts)

esistono discrepanze tra le normative europee e quelle Italiane ( mi viene da rispondermi da solo ma preferisco che me lo dica qualche d'uno di voi).

Aggiungo che nell'offerta della macchina firmata dal cliente tutto quello che riguarda il suddetto e altro ancora è menzionato e ben spiegato.

Vi ringrazio in anticipo e spero di essere stato abbastanza chiaro e preciso , non sono afferratissimo in materia.

Sandro.

:wacko:

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Se non ricordo male una volta sul contratto dell'ENEL c'era scritto che garantiva un margine di errore del ± 10%.Se e' ancora cosi' vorrebbe dire che ci si puo' trovare con uno scarso 360 o un esagerato 440.

Modificato: da dago_
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Sulle fresarici che installo io, c'e' un autotrasformatore multi-ingressi, su cui si puo' regolare, cambiando il morsetto di ingresso , la tensione di alimentazione.

Proprio oggi torno da un intervento da un cliente con lo stesso problema: dice cha va avanti da due anni con la tensione in ingresso a 372 V , ma la macchina (un 5 assi con azionamenti siemens simodrive 611 e controllo Heidenhain) non ha mai dato problemi.

Anzi ora che mi viene in mente prova a guardare sul connettore di alimentazione dell'alimentatore azionamenti : dovresti poter regolare la tensione di ingresso direttamente da li. Ma non sono sicuro.

Ciao

Eco

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Quale deve essere la tensione che l'ente fornitrice deve servire al cliente?
Quella scritta sul contratto tra cliente e societa' di distribuzione dell'energia.

Cosa dice la normativa europea sulla variazione di tensione alle industrie

Direi che nel tuo caso sono coinvolte le normative IEC61000 e IEC61800. Non basta considerare la tensione assoluta, bisogna vedere anche la forma d'onda (armoniche), ma non tutte le sottonorme sono gia' valide in Italia.

Piu' che le norme, bisogna guardare ancora il contratto. Se il cliente e' in zona critica, la norma puo' dire una cosa ma la situazione di fatto e' diversa.

esistono discrepanze tra le normative europee e quelle Italiane ( mi viene da rispondermi da solo ma preferisco che me lo dica qualche d'uno di voi).
Si, per esempi in Inghilterra la tolleranza e' +/- 6 %

microcorto

Intendi microinterruzioni, vero? Nel sistema elettrico italiano ci possono essere - in occasione di apertura e richiusura di interruttori AT - microinterruzioni con tempo tipico di 300 ms.

Evidentemente anche la Vostra societa' si sta rendendo conto che la qualita' dell'energia sta peggiorando.

La soluzione dovra' venire dalla perte del cliente, il distributore non sara' in condizione di farlo se non a prezzi troppo alti.

Ciao

Mario

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  • 2 weeks later...

:rolleyes: Ringrazio tutti gli intervenuti , il problema è stato risolto installando a monte dell'alimentazione controllo uno stabilizatore rettificatore 24v alimentato trifase , ritarando il relè controllore di tensione, dopo una registrazione della tensione nell'arco di 2 gg. e spostando il cavallotto dell'alimentatore in cabina. ora la tensione in rete varia da 367 a 405 volts.

Il problema di questa macchina e che avendo degli avanzamenti un pò alti (25metri/minuto) , non ha l'asse 'Z' controbilanciato , se si perde il controllo del motore questo può cadere e rovinare oltre che utensile anche elettromandrino senza contare che se l'utensile ha un'alta rotazione (elettromandrino 24.000 giri ) e se va ha sbattere , può diventare pericolosa per l'operatore e non solo.

Scrivo questo perchè a qualche d'uno potrebbe interessare l'esito e qualche caratteristica.

Grazie a tutti e buon lavoro.

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Caro Sanrap,

hai risolto mezzo problema, quello della tensione troppo bassa.

Dici tra le righe che se c'e' un buco di tensione - aspettane diversi, in questi giorni di emergenza - l'operatore puo' avere un infortunio e nessuno fa niente per preverire una situazione prevedibile e con soluzioni note?

Ciao

Mario

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  • 4 months later...

Sono nel ramo della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e sono anche programmatore di PC e PLC in ambiente industriale.

Per quanto riguarda le microinterruzioni della tensione di rete, queste sono dovute a vari fattori comunque tutti connessi al trasporto dell'energia elettrica per via aerea tramite elettrodotti. Possiedo molte registrazioni oscillografiche di questi fenomeni. Possono essere di durata e ampiezza variabile a seconda della causa che li genera. Essendo fenomeni provenienti da reti esterne non sono eliminabili ma bisogna conviverci. nel passato il basso livello di tecnologia e la relativa bassa sofisticazione dei sistemi non presentava una grossa evidenza del fenomeno. questo si è maggiormente evidenziato con il diffondersi dei sistemi a microprocessori di controllo.

Molti fenomeni hanno un tempo di 60 millisecondi per un abbassamento anche del 50 - 60 % della tensione nominale. Questo valore è tranquillamente rilevabile come evento di transizione da un sensore di posizione collegato ad un ingresso di un PLC. Un relè invece rimarrebbe eccitato per mezzo della magnetizzazione residua.

Di micro interruzioni ve ne sono di diversi tipi e dovute a cause diverse, quella di evento più frequente e legata alle perturbazioni atmosferiche che disturbano con i fulmini le linee di trasporto dell energia. Sono anche frequenti nel mese di agosto dove la rete elettrica nazionale è più debole in quanto molte centrali vanno in manutenzione.

L'argomento è molto complesso, spero di aver dato un contributo.

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Caro Sanrap,

Essendo fenomeni provenienti da reti esterne non sono eliminabili ma bisogna conviverci

....sono eliminabili, se l'applicazione lo richiede, anche su potenze molto elevate, e se il gioco vale la candela.

Ciao

-------------

mariomaggi

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rimane il fatto che vendere una macchina che funziona da 380 a 420 V. in una nazione dove l'energia puo', nel rispetto del contratto, veriare da 360 a 440 V. non e' fare buona ingegneria.

se la macchina ha davvero queste esigenze l'elettronica di potenza non e' stata selezionata opportunamente.

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Sono eliminabili all'interno del sito dell'utente, e con costi a carico dell'utente,

non certamente dall'ente distributore.

E logico quindi che la prima valutazione è economica.

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  • 8 months later...
rimane il fatto che vendere una macchina che funziona da 380 a 420 V.

Il problema è la diversità fra le normatice europee in cui la tensione di prova delle macchine è 400 V, mentre in Italia siamo sui 380 V!!!

Stessa cosa per il 220 in Europa la tensione è 230!!

Siccome vige il libero mercato europeo tutti gli elettrodomestici sono pensati per lavorare con le norme armonizzate non per la situazione italiana in cui l'Enel sostanzialmente si fa le regole che vuole...

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