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Calate sotto traccia in un LPS esterno - è fattibile?


gianni 2
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devo proteggere un tetto in metallo dai fulmini, ma l'architetto non vuole vedere le bandelle scendere sulle pareti, mi ha quindi chiesto di far passare le calate dentro i muri. ora la mia domanda è: nel caso di un fulmine, essendo tutte le pareti in cemento armato non si potrebbe verificare un danneggiamento alla struttura? e la domanda più importante, è a norma un impianto fatto così?

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Benny Pascucci
devo proteggere un tetto in metallo dai fulmini
Sei stato troppo scarno nella descrizione del problema. Innanzitutto dovresti dirci a che scopo vuoi fare questo impianto di LPS esterno. E' proprio necessario? Hai fatto il calcolo probabilistico in base alle CEI 81-10, 81-11, etc e ti viene che la struttura non è autoprotetta e quindi va realizzato un LPS. Se la risposta è sì, dovresti descrivere per bene come è fatto questo tetto metallico, sì da poter capire se possa essere utilizzato come elemento di captazione o se sono richiesti degli elementi di captazione aggiuntivi. Comunque, questo non è oggetto del contendere, erano solo delle mie piccole curiosità....papà mi voleva chiamare Tommaso.... :lol:

ma l'architetto non vuole vedere le bandelle scendere sulle pareti,
Ah questi architetti, non se ne può più, metteno sempre davanti a tutto l'estetica e ci gravano dei problemi tecnici conseguenti a scelte alternative.... :unsure:

mi ha quindi chiesto di far passare le calate dentro i muri. ora la mia domanda è: nel caso di un fulmine, essendo tutte le pareti in cemento armato non si potrebbe verificare un danneggiamento alla struttura?
Diciamo che il dubbio è legittimo fino a un certo punto. Mi spiego meglio.

L'armatura in ferro della struttura in cemento armato, se possiede i requisiti di continuità metallica, certificata in sede di costruzione dall'impresa esecutrice della struttura, potrebbe essere essa stessa utilizzata come calata, quindi è evidente che se ciò si può fare si presuppone che in caso di fulminazione della struttura, lo sfiormanto della corrente di fulmine a terra non comporterebbe alcun problema strutturale, diversamente sarebbe vietato.

Ma, da quanto arguisco, tu non hai intenzione di utilizzare la magliatura in acciaio di travi e pilastri, ma vuoi annegare sotto intonaco o in tubazione delle calate.

Orbene, la fattibilità di questa cosa dipende dalla risposta positiva alla seguente domanda:

L'aumento di temperatura conseguente alla derivazione a terra delle correnti di fulmine conseguenti a un evento di fulminazione diretta del tetto è compatibile con i materiali utilizzati per la costruzione dell'edificio, s la risposta è sì, nulla osta per la posa interna delle calate.

Tieni presente che la maggior parte dei materiali da costruzioni sono moderatamente infiammabili, pertanto, la risposta a tale domanda è quasi sempre positiva. :D

Diverso è il caso se sulla facciata ci sono degli elementi infiammabili.

Nella posa delle calate interne, però, devi comunque rispettare le distanze di sicurezza tra gli elementi metallici di facciata (ancoraggio degli infissi, ancoraggio delle pluviali metalliche esterne, etc), e mi pare ovvio che se nella posa riesci a intercettare ferri di armatura, il collegamento tra la calata e la bandella si impone!

In un solo caso è vietata la posa sotto traccia (problemi di corrosione): calata in alluminio, nel qual caso si impone un rivestimento in PVC.

e la domanda più importante, è a norma un impianto fatto così?
Perchè no, se stai nei vincoli che ti ho ricordato, sicuramente lo è!... ;) Edited by Benny Pascucci
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Dopo che la struttura è stata costruita, dopo che la facciata è stata calata (termine tecnico di zona :) ) all'architetto non piace!

Ed ha anche il coraggio di dirlo?

Lo dice ora non prima!...così tanto per spendere soldoni in più per un lavoro che se previsto a tempo sarebbe venuto benissimo e poca spesa?

...ma al clienye chi gli lo va a dire?

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grazie dell'aiuto ho trovato come funziona, ricapitolando la domanda anche per rispondere a nino il fabbricato è in costruzione quindi anche ai fini economici non è influente. la cosa che volevo completare nella domanda è che nel fabbricato esiste un rivestimento in polisterolo visto che la zona va spesso sotto lo 0° e che mi risilti altamente infiamabbile, in questo senso il mio dubbio che in caso di fulmine la struttura possa essere danneggiata, ma il mio dubbio nasce dal fatto che quando ho realizzato degli impianti per protezione contro le scariche atmosferiche mi è stato sempre richiesto dai proggettisti degli isolatori sui quali agganciare le bandelle ora la domanda: se negli impianti esterni vengono richiesti degli isolatorisi presuppone che si cerchi di isolare il campo magnetico verso l'interno? ammesso l'utilizzo della schermatura del cemento armato, la calata in tubo affogata nel cemento a contatto con il polisterolo è! o non è più pericolosa?

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Benny Pascucci
esiste un rivestimento in polisterolo visto che la zona va spesso sotto lo 0° e che mi risilti altamente infiammabile
Effettivamente lo è... :unsure: , e in tale caso anche la posa delle calate esterne va ponderata con molta attenzione.

A Napoli, nel 1995 andro completamente distrutto un edificio di 30 piani del centro direzionale ad opera di operai che non adottarono le opportune precauzioni antincendio durante la posa dei pannelli di copertura della struttura esterna (all'interno c'era polistirolo).

ma il mio dubbio nasce dal fatto che quando ho realizzato degli impianti per protezione contro le scariche atmosferiche mi è stato sempre richiesto dai proggettisti degli isolatori sui quali agganciare le bandelle ora la domanda: se negli impianti esterni vengono richiesti degli isolatori si presuppone che si cerchi di isolare il campo magnetico verso l'interno?
No, no Gianni.... :rolleyes: La funzione degli isolatori non è quella da te descritta, servono per isolare termicamente la bandella di calata dalla struttura, nel caso in cui quest'ultima possa essere danneggiata dalla sovratemperatura conseguente a una corrente di fulmine che deve essere convogliata a terra.

la calata in tubo affogata nel cemento a contatto con il polisterolo è! o non è più pericolosa?
Certo, lo è in tutti i casi: annegata,a contatto, montata su isolatori... :unsure: .

Se rileggi bene il mio primo post, purtroppo, la tua struttura rientra tra quei casi in cui la risposta alla domanda non è affermativa....

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quindi si tratterebbe, se ho ben capito di uno di quei casi in cui la protezione è più pericolosa del pericolo stesso? se è così come ci si comporta in questi casi?

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Benny Pascucci

Il trucco è sempre lo stesso....non far venire a contatto i tre elementi fatidici: combustibile, comburente e innesco.

Ci si può sbizzarrire come si vuole per far sì che queti tre elementi non stiano contemporaneamente assieme.

Normalmente una calata esterna posta su isolatori (che la tiene a una certa distanza dalla struttura) svolge egregiamente il suo ruolo....ma, all'architetto non piace.

Non hai risposto alla mia domanda iniziale, chè è quella che ritengo fondamentale:

Chi ha deciso per un LPS esterno? E' proprio necessario. Normalmente per un edificio di 9 piano (siamo a quota <30 m) non è richiesta, a meno che non stai in una zona in cui la probabilità di fulminazione è 4 fulmini/anno mq e magari stai sul cucuzzolo di una montagna.... :unsure:

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non ti sei allontanato di molto il lavoro è in svizzera a ridosso delle alpi, il tetto è una cupola completamente di metallo e (presuppongo) gli ing. che lo richiedono avranno fatto i calcoli,

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Supponimao che le calate siano proprio necessarie.....i pluviali sono a vista?

Se i pluviali sono a vista dei falsi pluviali contenenti la bindella si "associano" ai pluviali veri?

Ergo: pluviali veri + falsi pluviali = estetica decente?----> chiedere all'architetto.

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caro nino ti ringrazio ma il problema non è risolvibile così in quanto i pluviali sono all'interno ed in più rivestitise ricordi ho accennato alle temperature rigide, più di una soluzione estetica (problema che lascio volentieri all'arch.) io mi preoccupo di una soluzione funzionale e normo corretta,

ciao gianni

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Benny Pascucci
io mi preoccupo di una soluzione funzionale e normo corretta
Bravo Gianni, le seghe mentali lasciamole agli architetti.

Tu devi agire nell'ambito del tuo ruolo.

Sei un installatore? Benissimo, devi pretendere un progetto con tavole esplicative circa la collocazione degli elementi di captazione, se previsti sul tetto, e delle calate.

Solo a questo punto potrai fare le tue rimostranze scritte all'architetto, che ti chiede magari delle cose che tu reputi normativamente non corrette, pretendendo una risposta scritta a ciò che tu contesti.

La mia sfera di cristallo mi dice che:

1) non è stata fatta un'analisi di valutazione del rischio fulmine;

2) manca del tutto il progetto relativo all'LPS e la protezione relativa è solo un'idea dell'architetto.

I tuoi dubbi sono più che legittimi, intendiamoci, ma io sono per il rispetto dei ruoli!

Il progettista deve fare i progettista, l'installatore l'installatore e, purtroppo, :rolleyes: l'architetto l'architetto.

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condivido in pieno il rispetto dei ruoli, ma come avrai capito sono molto curioso e mi piace capire quello che faccio e anche a costo di fare una brutta figura sono abituato a chiedere dove non arrivo chiederò degli esecutivi e se noterò che si tratta di progetti di massima come quelli che già ho allora avanzerò le mie perplessità.

ti ringrazio e credo sia la migliore soluzione.

ciao a tutti.

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Intendevo una soluzione tecnica valutando la possibilità del mascheramento.

O se preferite: fai la calata "giusta" ed all'eventulae mascheramento (idoneo) ci pensa l'architetto di cui il falsopluvila epoteva essere un'idea.

Tutto qui.

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