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Progettazione Impianto Cantiere - esercizio sulla progettazione dell'impianto elettrico di un cantie


morrons
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Stiamo provando a svolgere un esercizio in cui è richiesta la progettazione della rete di distribuzione di energia elettrica di un cantiere (vedi testo e figura).

Quale criterio seguire per decidere la disposizione dei quadri d'area

definendo un quadro per la gru ed un quadro per il macchinario non c'è differenza tra il montante ed il cavo terminale

interruttori automatici: ve ne sono per le correnti nominali richieste dai carichi?

Ci potete aiutare?

2say1rs.jpg:( :(

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Benny Pascucci
Stiamo provando a svolgere un esercizio
Presentatevi...chi siete? (studenti, appassionati, periti alle prese con il prossimo esame di Stato per l'esercizio della professione, cultori della materia...etc)..... :rolleyes:

Certo con 250 kW totali di apparecchiature, anche tirando molto sui coefficienti di riduzione (utilizzazione e contemporaneità), la vedo dura con un'alimentazione in BT?.... :blink:

Dove avete preso questo esercizio?... :unsure:

ve ne sono per le correnti nominali richieste dai carichi?
Questa è l'ultima preoccupazione...si costruiscono interruttori per correnti nominali massime di 6300 A.... :rolleyes:
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Si tratta di un esempio di traccia per l'esame di abilitazione alla professione di ingegnere. Non abbiamo mai trattato un problema di questo tipo essendo laureati (da poco tempo tra le altre cose!) in ingegneria biomedica. La progettazione di massima di un impianto rientra tra le possibili prove. Quello che conosciamo di impianti è poco e si limita a qualche esercizio sul dimensionamento dei cavi, degli intettuttori o dei dispersori di terra.

In merito a questo esercizio non sappiamo:

1) in base a quali criteri scegliere il numero e la collocazione dei quadri d'area e di quelli di zona (e quindi fare una stima della lunghezza dei cavi)

2) se è necessario il rifasamento e che tipo di rifasamento impiegare (locale o complessivo)

3) quali correnti di corto-circuito calcolare per la scelta degli interruttori automatici

Avere dei suggerimenti su questi problemi ci aiuterebbe molto. Grazie.

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Benny Pascucci

Ingegneria Biomedica????.... :rolleyes:

Nel senso di Ingegneria elettronica, specializzazione biomedica?

Dove vi siete laureati? A Napoli?

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Ingegneria Biomedica è un corso di ingegneria industriale in cui si fa un po' di tutto, ma incentrato su problematiche legate al mondo della medicina e degli ospedali. Si fa molta elettronica e molta meccanica, ma poco e niente di impiantistica. Quel poco che abbiamo fatto sugli impianti elettrici lo abbiamo fatto ad elettrotecnica. Ci siamo laureati a Bologna.

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Benny Pascucci

Le solite incongruenze del MIUR....ma non faciamo polemiche.... :unsure:

Non voglio scoraggiarvi, ma l'esercizio non è dei più semplici.

La problematica della sicurezza elettrica nei cantieri edili è primaria, basti pensare al numero di incidenti, tanti con esito fatale.

Anni fa TuttoNormel pubblicò un testo, una delle guide blu, che si occupava proprio degli Impianti elettrici nei cantieri edili.

Trattava tutte le problematiche dei cantieri edili, dal piccolo cantiere, passando per quello medio, finendo a quello grande.

Il vostro cantiere insiste su un'are di 18.000 mq e per la dotazione di apparecchiature è ascrivibile tra i grandi cantieri.

Se volete fare uno studio serio, procuratevi quel testo, di cui ho parlato prima. Se, invece, l'esame è scritto è alle porte, dovete necessariamente acquisisre delle nozioni di massima che vi consentano di fare almeno una progettazione di massima.

Il cantiere edile è un ambiente particolare, nel senso che la progettazione degli impianti si fa così come per un normale impianto, ma in più ci sono delle prescrizioni normative da rispettare. Ve ne elenco alcune:

- La tensione di contatto deve essere <=25 V;

- I cavi dei quadretti presa CEE portatili devono essere H07RN-F

- Il quadro di cantiere deve essere ASC

- Occorre la verifica delle scariche atmosferiche per la gru a torre e per eventuali ponteggi

Per quanto riguarda la potenza convenzionale, che vi consentirà di scegliere la potenza contrattuale da richiedere all'ENEL, si calcola come per un normale impianto, conoscendo o ipotizzando dei coefficienti di riduzione (utilizzazione e contemporaneità).

Ovviamente se vi esce, cosa alquanto probabile, una potenza contrattuale elevata, dovrete ipotizzare che, essendo già stato scelto dall'estensore dell'esercizio, che la fornitura avverrà in BT, che l'ENEL sia in grado di fornirvela.

Per quanto concerne poi il numero e la dislocazione dei quadri, questo dipende dal progettista, ma, sicuramente vi un quadro generale, in prossimità della fornitura ENEL, da cui si dipartiranno varie linee che andranno ad alimentare i quadri di zona, alcuni fissi:

- quadro gru a torre;

- quadro baraccone;

- quadro servizi;

- quadro macchinari (sega circolare, betoniera, piegaferri, etc);

Un'attenzione particolare va rivolta, essendo la consegna in BT, quindi il sistema TT all'impianto di terra, che andrà coordinato con i differenziali a protezione delle apparecchiature. Ovviamente l'impianto di terra, essendo il cantiere in costruzione, servirà per il cantiere e in futuro per l'insediamento.

Un'ultima cosa da considerare è l'illuminazione di cantiere.

Un punto molto rognoso è la scelta del sistema di posa dei cavi.

Questi i consigli che mi sento di darvi, abbozzate qualcosa e nel caso, postate sul forum quanto elaborato e ne discutiamo.

In bocca al lupo.... ;)

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Abbiamo subito incontrato un problema:

abbiamo posizionato il quadro d'area delle baracche a 50 m dal quadro generale (in prossimità del punto di consegna) per alimentare una potenza complessiva (baracche+servizi) di 25kW

Imponendo una caduta di tensione percentuale dell'1% sul montante del quadro, abbiamo ottenuto una sezione di 14 mm^2, per cui abbiamo scelto un cavo di

16 mm^2.

Consideriamo che la baracca abbia 3 locali. Per cui abbiamo messo un quadro locale per ogni ambiente della baracca, ciascuno alimentato dal quadro d'area di cui sopra. Dimensionando i cavi secondari che portano ai quadri locali la potenza (5kW per ogni quadro = 15 kW della baracca), avendo scelto dei cavi di lunghezza 10 m, con una caduta di tensione del 3%, abbiamo ottenuto una sezione di 0.18 mm^2, poco realistica.

Cosa c'è di sbagliato (calcoli a parte)?

Grazie ancora

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Benny Pascucci
una potenza complessiva (baracche+servizi) di 25kW
Tanto non pagate voi....10 kW per i servizi.... :rolleyes:....già state inguaiati con le potenze e fate i nababbi....15 kW compresi i servizi, vanno più che bene...rifate il calcolo.

Che tipo di posa avete scelto? Spero non posa interrata...

Imponendo una caduta di tensione percentuale dell'1% sul montante del quadro
:thumb_yello: ....
abbiamo scelto un cavo di 16 mm^2.
Il metodo è giusto, ma rifate i calcoli per la nuova potenza.

Un consiglio, anzichè calcolare i sottoquadri baracca, calcolate le linee degli altri carichi importanti...dopo ci concentriamo sulla distribuzione secondaria.... ;)

abbiamo ottenuto una sezione di 0.18 mm^2, poco realistica.
Ragazzi, non so che algoritmo state usando, ma non è più semplice utilizzare le tabelle che vi danno direttamente la sezione commerciale....0,18 mmq mi sembra un po' pochino, seppure la corrente, per 5 kW trifase non ariva neanche a 10 A....

Forza...manuale Cremonese di Elettrotecnica alla mano e olio di gomito!

E non facciamo figuracce... :unsure: che sicuramente ci sono online alcuni miei studenti del III anno dell'istituto professionale, che scalpitano per dare la soluzione....forza, ricordatevi che siete ingegneri, seppure, per adesso, solo dottori in ingegneria..... :P

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Del_user_127832

Manca perchè la fornitura è stata ipotizzata in BT come si vede anche nella planimetria, ovviamente in considerazione di una potenza di fornitura >150 kW potrebbe prospettarsi la necessità di dotarsi di cabina per ricezione della linea in MT.

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Benny Pascucci
Benny ...mi sembra che ....Manca la cabina di MT...
Già, l'ho evocata fin dal mio primo post, ma a volte gli estensori degli esercizi sono tecnici... :unsure: che non hanno mai visto un cantiere.....
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