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Incredibili Buchi Di Tensione


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Buongiorno,

Sono responsabile di manutenzione di un panificio industriale , con cabina propria alimentati in MT con due trafo da 1250 KVA . In seguito a numerosi problemi di rete dovuti all'Enel abbiamo installato un UPS SIel da 400 KVA collegato ad un trafo per alimentare la linea di produzione. A questa linea sono collegati una decina di impianti , il consumo standard e' di 285 KW . Per 45 gg tutto ok poi ecco le anomalie:

Manca tensione solo a due di questi impianti per circa 1 sec , il tutto e' stato registrato da due analizzatori HT , il primo in uscita dell'UPS un GSC 57 ha registrato anomali di picco e nessuna interruzione , il secondo un solar 300 ha registrato 3 buchi di tensione sulle tre fasi e tensione dul neutro di 70 V in corrispondenza degli stessi.Gli interruttori di protezione dei macchinari non sono mai intervenuti tutti i macchinari funzionano correttamente tranne questi due che si fermano in corrispondenza dei buchi .

Domanda come posso non avere tensione a valle di un'interruttore e a monte si senza che l'interruttori si sganci??

Saluti

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Adelino Rossi
installato un UPS SIel da 400 KVA collegato ad un trafo per alimentare la linea di produzione

E' stato collegato ad un proprio trafo?

Perchè usare un trafo in uscita all'ups?

La mancanza di uno schema non aiuta.

Spesso vengono inseriti gli ups semplicemente interrompendo le alimentazioni dalla rete e spostandole sotto ups. La gestione degli eventi e il comportamento elettrico delle protezioni elettriche non è detto che sia uguale a prima. Con l'ups cambia la corrente di c.c. dell'impianto a valle.

In alcuni ups in caso di cc per dar modo alle protezioni di intervenire si commuta sotto rete per il tempo necessario alla eliminazione del guasto poi ritorna sotto rete. Ipotizzo che la gestione del neutro non sia cambiata.

Manca tensione solo a due di questi impianti per circa 1 sec

Se in uno di questi impianti hai un cc, o un forte sovraccarico, (dovresti registrare anche la corrente di linea dei due impianti sotto indagine per vedere se in contemporanea all'abbassamento di tensione hai anche un assorbimento anomalo di corrente) si ottiene un abbassamento della tensione dell'impianto che si ferma cosi il tutto sembra ritorni normale. Il cc o sovraccarico può non raggiungere il livello di scatto delle protezioni ma si ferma prima tutto il sistema facendo scomparire momentaneamente la causa. Dovresti capire qual'è l'impianto che origina il fenomeno e qual'è l'impianto che non è guasto ma subisce l'effetto elettrico indotto. Non è che i due impianti che si fermano hanno un qualche legame tra di loro. Come si dice, devi discriminare la causa e l'effetto.

Domanda come posso non avere tensione a valle di un'interruttore e a monte si senza che l'interruttori si sganci??

L'interruttore, ( a comando manuale o automatico?) al massimo può avere tre posizioni, (premesso che non sia guasto), Aperto, Chiuso, Scattato, o Trip.

La leva di comando assume delle posizioni visibili, la sola posizione da fare attenzione è la posizione di trip, che è leggermente spostata rispetto alla posizione di chiuso, in ogni caso la posizione di trip blocca l'interruttore in apertura e va riarmato a mano.

Per quanto riguarda gli analizzatori, si deve capire bene come sono stati inseriti e che dati forniscono, possono anche misurare tensioni di ritorno o residue o altro va capito sullo schema di inserzione.

Ovviamente con solo poche informazioni e senza schemi sono solo ipotesi.

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Grazie inanzitutto per la risposta , puntalizzo meglio:

E' stato collegato ad un proprio trafo?

Perchè usare un trafo in uscita all'ups?

No e' collegato a Valle del Trafo.

La mancanza di uno schema non aiuta.

Se mi lascia un'indirizzo e-mail le Invio tutto schema , registrazioni etc etc.

Spesso vengono inseriti gli ups semplicemente interrompendo le alimentazioni dalla rete e spostandole sotto ups. La gestione degli eventi e il comportamento elettrico delle protezioni elettriche non è detto che sia uguale a prima. Con l'ups cambia la corrente di c.c. dell'impianto a valle.

In alcuni ups in caso di cc per dar modo alle protezioni di intervenire si commuta sotto rete per il tempo necessario alla eliminazione del guasto poi ritorna sotto rete. Ipotizzo che la gestione del neutro non sia cambiata.

Difatti il nostro UPS in caso di sovraccarico commuta in riserva per poi tornare in modalita ON-LINE , non vi e' una correlazione temporale tra i passaggi in riserva (dovuti ai forti sovraccarichi di un SOFT START da 30 KW che comnada una soffiante punte di 160 A) ed i buschi di tensione.

Se in uno di questi impianti hai un cc, o un forte sovraccarico, (dovresti registrare anche la corrente di linea dei due impianti sotto indagine per vedere se in contemporanea all'abbassamento di tensione hai anche un assorbimento anomalo di corrente) si ottiene un abbassamento della tensione dell'impianto che si ferma cosi il tutto sembra ritorni normale. Il cc o sovraccarico può non raggiungere il livello di scatto delle protezioni ma si ferma prima tutto il sistema facendo scomparire momentaneamente la causa. Dovresti capire qual'è l'impianto che origina il fenomeno e qual'è l'impianto che non è guasto ma subisce l'effetto elettrico indotto. Non è che i due impianti che si fermano hanno un qualche legame tra di loro. Come si dice, devi discriminare la causa e l'effetto.

Stiamo procedendo in questa maniera , questa mattina il primo impianto messo sotto osservazione registrava un buco di tensione di 0,28 s senza registrare sovraccarico , passiamo al secondo.

Monitoriamo anche le armoniche omopolari , per verificare se vi e' un'eccessiva distorsione che mi sovraccarichi il neutro.

Saluti

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Adelino Rossi
SOFT START da 30 KW che comnada una soffiante punte di 160 A)

Ora non ho tempo di approfondire tutto l'argomento ma se possibile sposterei con un collegamento provvisorio il soft start da ups a sotto rete normale.

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Adelino Rossi

Da una serie di verifiche numeriche mi sembra di capire che se non ci fosse di mezzo la soffiante il tutto potrebbe andare bene inteso come carico elettrico.

L'osservazione si pone quando gli impianti sono in marcia e la soffiante e ferma. In questa condizione, l'avviamento della soffiante porta l'ups al limite se non lo supera, la soffiante ha tempi di avviamento lunghi, potrebbero essere verso i 10 secondi (probabilmente) dipende anche da come si trova l'aspirazione che dovrebbe essere chiusa all'avviamento. In questa fase tutto dipende dal softstart, da come è tarato e da che tipo di curva di corrente genera sul motore durante l'avviamento. Rimanendo sul campo delle ipotesi, ci potrebbe essere stato un guasto o una staratura in uno o in tutte e due le apparecchiature, (UPS e/o Softstart), ci potrebbero anche essere dei disturbi che interferiscono con l'elettronica.

Rimango dell'idea di spostare per prova la soffiante sotto rete diretta e di registrare la corrente effettiva di avviamento e di esercizio, da cui si evincono anche i tempi di avviamento e la stabilità di assorbimento durante la marcia.

A questa linea sono collegati una decina di impianti , Manca tensione solo a due di questi impianti per circa 1 sec , il tutto e' stato registrato da due analizzatori HT , il primo in uscita dell'UPS un GSC 57 ha registrato anomali di

Questo mi risulta strano.

Se un generatore comune (UPS) alimenta tramite una sbarra comune più impianti, l'anomalia sulla tensione si deve manifestare su tutto il sistema metallicamente connesso, cambiamenti sulle caratteristiche delle registrazioni ci potrebbero essere se ci sono di mezzo trasformatori o disturbi che interferiscono a livello di misura.

La verifica può essere fatta spostando l'analizzatore anche sulle linee degli altri impianti. Gli impianti che non si fermano potrebbero avere caratteristiche costruttive diverse. Per quanto riguarda gli abbassamenti di tensione (non i mancamenti veri e propri o i blackout), in genere si definiscono con il tempo in millisecondi considerando un che un periodo è di 20 millisecondi e con la percentuale di riduzione rispetto al valore nominale.

Grafico

Ovviamente rimango sempre nel campo delle ipotesi.

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  • 5 months later...

Eh...anche se non sono molto espero in questo campo,.....ho letto anche in altri forum di questi problemi connessi alla produzione industriale...di solito...si ha un risultato di instablità generale dell'impianto, poiché - in fase di progetto - non c'e' stata coesione tra il progetto della rete interna e gli installatori delle macchine, che spesso, sono ciechi in ordine all'impianto nel suo complesso.

Probabilmente, si può trattare di contributo armonico fuori norma in particolari transienti, ed errata taratura dei dispositivi "Softstart".

Le armoniche, se non opportunamente inibite e limitate in loco agli apparati che le generano per ragioni che non stiamo a formalizzare, possono creare problemi di azionamento alle macchine rotanti - sui motori elettrici - e sui controlli soft-start.

Le mie sono ipotesi...condivido una analisi del contributo armonico.....sulla alimentazione e la sua qualità, se il contributo armonico in termini di tensione e corrente, rimane nei termini di valore medio dell'8% ...non è il caso di intervenire in merito, altrimenti, valutare il caso pratico...

La sofisticazione industriale, ha promosso i problemi di stabilità delle reti elettriche.

Questo è il mio pensiero.

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