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PLC Forum


Info Per Progettare Trasportatore A Tapparelle


Roberto Zepponi

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Roberto Zepponi

Ciao a tutti,

è il mio primo forum e sono parecchio imbranato.

Vorrei una mano da chi ne sa più di me sui trasportatori a tapparelle (io ne so molto poco).

Grazie.

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Matteo Montanari

Dovresti fornire più informazioni.

Io per trasportatori a tapparelle intendo quei pezzi di trasporto, nomlamente utilizzati nella zona pakaging di un impianto, dove devo deviare il prodotto da un unica alimentazione a due o più (può essere utilizzato anche al contrario e quindi riunire due o più linee in una sola).

Normalmente il posizionamento delle tapparelle avviene seguendo una guida, movimentata a sua volta da un elettrovalvola.

La tapparella è "infilata" esternamente ad perno collegato alle catene di movimentazione.

per rendere semplice il discorso è come giocare al calcio balilla (bigliardino), immagina che i giocatori siano la tua tapparella, la tiri o la spingi a seconda di dove la vuoi mandare.

Spero di essere stato chiaro, e soprattutto di aver centrato la tua richiesta.

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Roberto Zepponi

Il mio trasportatore deve essere trascinato da 2 catene per trasporto pesante con una aletta, passo 150/200 mm con rinvio diametro corona 400c.a.

come devo sagomare le tapparelle per farle girare considerando che le stesse non devono lasciere luce tra loro neanche nella rotazione?.

Ciao a tutti

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Ciao Roberto,

Questi tipi di applicazioni vengono spesso usate nella industria automobilistica,sulle linee di finizione auto.

Comunque, il motore principale deve essere per certo governato da un inverter e il problemma

piu' comune da risolvere e' quello del "effetto canguro" che vuoldire riuscire a regolare il sistema

in modo di avere un avanzamento lineare e sempre costante, cioe' non avere quel effetto "visivo"

avanza-ferma-avanza-ferma,ecc.

Quindi bisogna riuscire a trovare la ideale regolazione tra la frequenza(Hz) del motore e la tensione

meccanica della catena che trascina le tapparelle. <_<

Saluto

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Provo a rispondere nonostante gli scarsi dati forniti.

Se dici che le alette devono essere "a tenuta" anche durante la rotazione, significa che il materiale potrebbe infilarvicisi e creare danni o essere danneggiato: mi ricorda alcuni nastri per trasporto rottami ferrosi, dove ci possono essere anche pezzi piccoli, trucioli etc.

In questo caso, le tapparelle sono sagomate in modo da sovrapporsi, hanno un'onda come quella delle lastre di eternit, che permette di sigillare tra loro le giunte. Idem per le alette laterali, sagomate e sovrapposte per una lunghezza maggiore.

Le ruote inserite nei perni della catena permettono di alleggerire il carico del motore. I perni della catena sono saldati in linea, quasi una prosecuzione, con le tapparelle metalliche: potremmo dire che le tapparelle stesse sono le maglie della catena.

I perni in linea permettono un distacco minimo delle tapparelle durante la rotazione sul rullo (che viene compensato dalla sagomatura e dalla sovrapposizione), mentre a causa della distanza dal perno le alette laterali si aprono molto di più (e per questo devono essere più sovrapposte)

Polverino e trucioli passano però lo stesso ("masticati" dalle continue aperture e chiusure delle maglie) e si accumulano nell'interno del nastro, per cui serve molta manutenzione (aperture per pulizia interna, frequenti ingrassaggi etc)

Se il nastro viene posato parecchio inclinato può essere carterato nella parte inferiore, la pendenza farà scivolare i residui verso un punto di raccolta.

Spero fosse il tipo giusto di nastro, oppure ho scritto tutto per niente (DATE I DATI!)

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Roberto Zepponi

Grazie Paolo

Scusa se non sono stato preciso ma la catena in questione non è quella a "serranda" che tu hai commentato.

La catena da applicare è di tipo a rulli flangiati - serie europea (ISO) adoperata per trasporto-smaltimento rifiuti.

I due tratti di catena paralleli sono guidati dai rulli stessi della catena facendoli scorrere sulla struttura in ferro.

Il mio problema è la conformazione della tapparelle che essendo sovrapposta nei tratti dritti si incastra nella rotazione del rinvio.

Ciao a tutti.

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Quella che ti ho (malamente) descritto è solo una delle tipologie costruttive dei nastri a tapparelle metalliche, in questo campo ogni costruttore ha i sui brevetti... Perlomeno ci ho azzeccato sull'uso "trasporto rifiuti", in effetti anche i rottami (praticamente mischiati con qualunque cosa possibile) lo sono.

Non intendevo però una catena di trasporto "serranda": le tapparelle sono soòo sovrapposte, ma non agganciate fra loro, è cumunque la catena a mantenere le distanze fra le tapparelle. Nella rotazione, la doga non si sfila da quelle precedenti e seguenti perchè si trova sullo stesso piano dei centri di rotazione (i perni), quindi piuttosto direi che le estremità ruotano intorno al perno sfuttando l'"onda" che è semi cilindrica.

Noi avevamo parecchi problemi sui nastri a "S" , quindi con le guide sotto e sopra ai rulli della catena, ma le tapparelle che si incastravano erano sempre dovute a deformazioni delle stesse, spesso dovute al fatto che durante la rotazione ci si incastra qualcosa e poi quando si raddrizzano fa da palanchino stortandole.

A fine vita dei nastri lo stesso problema si presentava a causa dell'usura delle guide (non c'erano più!) e delle catene, dei rulli etc..

Praticamente da una parte si "accorciava" il passo della catena durante la rotazione (le gole nella ruota dentata di traino erano più profonde) , dall' altra il nastro si allentava: senza il "tiro", praticamente il nastro si bloccava da solo , anche se vuoto.

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