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Suriscaldamento Ok! Ma...


Ospite iron_cut

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Ospite iron_cut

Cronistoria.

Lo scorso dicembre, complice una superofferta (40% di sconto sul prezzo di listino, per il penultimo condizionatore, oltre quello in esposizione, nell’imballo originale) ho preso un daikin ATXS35CUM, ARXS35CUMB: lo so che qualcuno di voi mi dirà che non è un daikin con pedigrì, ma, visto l’occasione, ad un cinesino doc ho preferito un giapponesino ***o.

Mi procuro l’attrezzatura e a marzo, rispettando tutti i sacri crismi indicati nelle varie discussioni di questo forun inizio il lavoro:

cura nell’esecuzione delle cartelle;

olio per cartelle per migliorare la tenuta;

dinamometria per il serraggio;

prova di tenuta con azoto;

tre ore di vuoto.

Accendo la macchina. Tutto ok!

Faccio qualche lettura:

Delta T evaporatore: circa 10°.

Delta T condensatore: 4°

Temperatura di evaporazione: da 10 a 6°;

Temperatura rilevata al rubinetto: da 22 a 9.

Un po’ ballerine!

La temperatura esterna era 16°, per cui senza farmi troppe domande, spengo la macchina chiudo la cassetta e rimando tutto a temperature più idonee.

L’altro ieri riaccendo la macchina.

Rilevo le temperatura è mi accorgo che il delta T non era cambiato, il surriscaldamento era impossibile da rilevare, in quanto le temperature variavano in modo repentino in poche decine di secondi.

Manca gas, visto anche che la base del rubinetto tende a ghiacciare dopo circa 15 minuti di funzionamento.

Faccio il vuoto al gruppo manometro, compreso il supporto bombola Wigam nuovo di pacca: ma quando il diavolo ci mette la coda…

Appena apro i rubinetti un sibilo sinistro attrae la mia attenzione.

Non è possibile perde refrigerante dall’attacco del capillare del supporto bombola: eppure quando ho fatto il vuoto teneva benissimo!

Il tempo di rendermi conto e agire, chiudendo i rubinetti, con buona pace dell’effetto serra, mi vanno via ad occhio un 30, 40 grammi di refrigerante.

Sostituisco il capillare con una frusta, rifaccio il vuoto e ricomincio le operazioni di carica.

Per riuscire a stabilizzare la temperatura di surriscaldamento a 9°, 10° ho dovuto aggiungere 200 gr. di refrigerante: strano!

Rifaccio le misure:

In modalità test.

Evaporatore:

Temperatura .ingresso: 26,8°

Temperatura uscita: 17,1°

Condensatore:

Temperatura .ingresso: 26,4°

Temperatura uscita: 30,0°

Surriscaldamento:

Temperatura letta al manometro: 9°

Temperatura misurata al rubinetto: 18,7°

Le letture in modalità funzionamento normale con temperatura imposta a 23°, sono molto simili.

Da rilevare che dopo circa un quarto d’ora di funzionamento la base del rubinetto tende a ghiacciare, solo la base però, per intenderci quella con le due viti di supporto del rubinetto.

Premesso che:

il manuale dichiara che la carica è sufficiente per 10mt di tubo;

la lunghezza massima dei tubi è 15 o 20mt. Non mi ricordo bene;

i tubi di collegamento sono 8,5mt, con 5 curve.

Degno di nota è anche il fatto che quando ho aperto l’imballaggio della motocondensante, una dei tappi era praticamente solo accostato, tanto che l’ho svitato con le mani.

Vi chiedo è possibile che il condizionatore sia ancora scarico dopo aver aggiunto 200gr di refrigerante?

In un condizionatore con la corretta, carica il rubinetto del gas dovrebbe brinare, non certo ghiacciare, seppur solo la base? O no?

Scusate se sono stato prolisso e se qualcuno vuole condividere il mio problema è bene accetto, altrimenti vi ringrazio comunque per tutto quanto sono riuscito ad apprendere dal forum.

Cordiali saluti

Antonio Tagliafierro

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se hai fatto tutto bene non devi al primo problema pensare che manchi gas questo come metodo di lavoro

Non si capisce se alla prima installazione hai aggiunto la carica per i tubi che mi pare di capire che siano oltre la misura in cui non ci sia da rabboccare

I rubinetti dovrebbero bagnarsi di condensa a + non posso no brina normalmente

All' inzio dell'accensione balla tutto perchè la logica degli inverter controlla tanti parametri e appena ne varia uno ne variano altri e la logica interviene di nuovo

Hai dato una occhiata ai vari termistori per controllare che sono nella loro sede?

Modificato: da Erikle
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Ospite iron_cut

I tubi di collegamento sono di 8,5mt per cui in teoria non necessitava aggiunta di gas.

Il problema è la resa all'evaporatore, che come dicevo è molto bassa, intorno ai 9°, e il fatto che forma ghiaccio sul rubinetto del gas, dove attacco la frusta del manometro di bassa pressione.

Riguardo ai termistori non ho fatto controlli, potresti indicarmi la localizzazione affinchè possa verificare.

grazie

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Ospite iron_cut

tutto risolto!

ho controllato le sonde di tempertura come mi avevi detto, erano in sede, per cui ho seguito il metodo acquisito quando lavoravo al collaudo dei locomotori, qualche anno fa, con malfunzionamenti veramente fantasiosi, che il più delle volte dipendevano da un capicorda lento, dalla cassetta di derivazione piena di acqua, o altre banalità del genere.

ho ripercorso passo passo tutte le operazioni di montaggio e prova, ripetendo ove possibile le operazioni stesse.

come al solito è venuto fuori che per un corretto montaggio e verifica è necessario seguire le indicazioni del manuale di montaggio, ma è necessario soprattutto seguire la logica.

ti spego:

per l'apertura dei rubinetti il manuale si raccomandava di evitare di forzarli oltre il blocco.

io mi attengo scrupolosamente, anche perchè non ero sicuro se si trattava di rubinetti a sfera oppure a vite.

risultato è che per aprire completamente il rubinetto del liquido erano necessari tre o quattro giri completi prima di arrivare al fermo, il rubinetto del gas invece, si bloccava dopo un apertura di 180°.

la cosa mi è sembrata strana, per cui o provato ad aprire e chiudere più volte il rubunetto cercando di forzare leggermente il blocco.

ebbene dopo tre o quattro volte, si è sentito come se avessi saltato un gradino, e il rubinetto si è sbloccato continuando la sua corsa fono a fine corsa, come quello superiore.

naturalmete, la macchina è rinata, con l'aggiunta di 30 gr di refrigerante ho raggiunto un delta t sull'evaporatore di quasi 21° ( se il termometro non mi ha preso per il c...), stabilizzatosi a 17°, 18° dopo un paio d'ore.

spero che questa mia esperienza possa essere utile per qualcuno in futuro.

grazie comunque per l'aiuto.

cordiali saluti

antonio tagliafierro

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infatti c'è troppa gente che al primo problema pensa che manchi gas

Sarebbe come se vai in officina perchè sei rimasto a piedi e il meccanico pensa che manchi la benzina

Comunque il sintomo di carica scarsa è si il ghiaccio ma sul rubinetto del liquido cioè quello piccolo mentre quello del gas che ha la valvola di servizio non fa condensa con carenza di gas

I termistori come hai visto sono quelli che la macchina usa per sentire il surriscaldamento e decidere come alimentare la macchina interna

Ma i 200 che hai aggiunto ieri che quindi visto che il problema era altro che fine hanno fatto???

I rubinetti si a volte sono duri alla prima apertura dopo un po grazie all'olio della amcchina un po si lubrificano

Fanno bene allora le case che montano rubinetti a apertura rapida cioè basta un quarto di giro

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Ospite iron_cut

In effetti è la stessa domanda che mi sono posto dopo aver trovato l’inghippo, anche perché prima della carica, la temperatura del manometro all’avvio era di 9°, dopo la carica, sempre all’avvio, era di 12°, per cui ho voluto provare a cercare qualche conferma, nonostante abbia centrato la carica con la misura del surriscaldamento in modalità test.

Ieri, con la temperatura di 31° mi sono messo a fare di nuovo tutte le verifiche.

In modalità test:

dopo 5 m: temperatura manometro 4° - temperatura al rubinetto 14,3° (surriscaldamento 10,3°);

dopo 15 m: temperatura manometro 0° - temperatura al rubinetto 7,5° (surriscaldamento 7,5°);

evaporatore: temperatura ingresso 29,4° – temperatura uscita 9,2° (delta T 20,2°);

condensatore: temperatura ingresso 30,9° – temperatura uscita 42° (delta T 11,1°).

Dopo 30 minuti i valori sono rimasti invariati, stabilizzandosi.

In modalità normale, con temperatura impostata a 18° i valori erano molto simili, praticamente il surriscaldamento passava da 7° a 10°, per cui per me la carica dovrebbe essere corretta e se è superiore sembra che riesca a compensare.

Ho provato anche ad eseguire i codici d’errore per verificare se la logica segnalava qualche anomalia, tra cui: carica scarsa e pressione eccessiva, ma non ho avuto riscontri

Mi sono promesso, comunque, di verificare in futuro la carica effettiva, appena recupero un recuperatore, giusto per capire meglio.

In ogni caso, vedo che queste macchine ad inverter sono veramente sofisticate, ed il loro funzionamento, secondo me, non si limita solo alla modulazione del numero di giri del motore per ottimizzare i consumi.

Infatti, da quello che ho potuto intuire dalla lettura delle temperature, e dalle sonde di controllo presenti sulle unità (sensori temperatura scambiatori, sensori temperatura aria di aspirazione, sensore temperatura tubo di mandata, sensore di temperatura tubo del gas, ecc. ecc., più i rilevamenti di pressione, nonché i rilevamenti che l'elettronica fa sulla parte elettrica), la logica, attraverso l’uso del suo algoritmo, dovrebbe interviene a compensare anche eventuali cariche scarse di refrigerante e/o cariche eccessive, naturalmente entro un certo range, andando in blocco quando questi vengono superati (vedi codici di errore da telecomando): c'è ne sono di cose da capire...

Sarebbe interessante anche sapere se il dispositivo di laminazione è fisso, oppure la valvola di espansione è controllata anch’essa dalla logica.

Eh! Se si riuscisse ad avere uno schema elettrico ed idraulico dettagliato...

Comunque veramente delle macchine interessanti!

saluti

Antonio Tagliafierro

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Ospite iron_cut

l'ho trovato!

Finalmente sono riuscito a recuperare il manuale che cercavo (daikin atk, atx, ecc.).

Si tratta di un dettagliatissimo manuale di 231, purtroppo in lingua tetdesca, che riporta schemi elettrici, elettronica, schemi idraulici, e addirittura i valori dei vari termistori alle varie temperature, nonchè le tecniche di smontaggio e rimontaggio delle unità.

Da una veloce ricognizione del manuale, non pensavo di aver perso così tanto col tedesco, ho avuto conferma che il modello inverter Daikin, ha la valvola di espansione elettronica.

Se vi interessa, ditemi come faccio ad allegare il file, perchè non riesco a farlo.

saluti

Antonio Tagliafierro

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