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Comportamento Dell'olio - Indice di neutralizzazione e stabilità all'ossidazione


a2011

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In fisica l'olio ha una viscosità (resistenza allo scorrimento) maggiore e una densità minore rispetto all'acqua (a parità, maggioranza e minoranza di volume). Uno galleggia sull'altro poichè sono immiscibili tra loro (le molecole dell'acqua sono polari quelle dell'olio apolari). In questo caso l'olio galleggerà sull'acqua, poichè l'olio è meno denso dell'acqua ma più viscoso e ha un peso specifico minore:

ACQUA = 1

OLIO = 0,913

Premesso questa legge, se prendiamo in considerazione, i lubrificanti per refrigerazione, igroscopici, avremo che, in caso di vuoto fatto male, "spurghi" (controindicato), perdita di entità consistente (con relativo ingresso di aria), flussatura, lavaggio, pressatura (con azoto), non evacuata correttamente, l'olio assorbirà l'aria, ossia l'umidità intrinseca nell'aria stessa depositandola sul fondo in condizioni ancora non gravose.

Supponiamo di parlare di condizionatori d'aria, split, che utilizzano compressori ermetici, rotativi e scroll, con gas HFC o HCFC, quindi compatibilità con oli minerali e poliolesteri. Con i minerali il problema non sussiste, poichè non sono igroscopici. Con i poliolesteri, in condizioni ancora non gravose, essendo altamente igroscopici assorbiranno l'umidità e la depositeranno sul fondo sotto forma di acqua. Ciò avviene sempre per il motivo citato precedentemente, ovvero l'acqua ha un peso specifico maggiore dell'olio poliolestere. Peso specifico che diminuisce in relazione alla temperatura sia per l'acqua che per l'olio.

Posto una tabella del peso specifico dell'acqua:

acquagm.jpg

La potete trovare anche qui.

E in questi valori è possibile notare il peso specifico dell'olio (poliolestere):

schedapoe.jpg

Potete trovarli anche qui.

Considerando tutto ciò, ho letto dei post:

1. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...785&hl=phon

2. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...237&hl=phon

3. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...098&hl=phon

4. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...l=phon&st=0

5. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...526&hl=phon

6. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...424&hl=phon

7. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...666&hl=phon

8. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...=phon&st=25

9. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...735&hl=phon

10. http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...513&hl=phon

cui affermano che agendo con un phon da frigorista, termoriscaldante (pistola termica), dall'esterno verso l'interno, tenuto a una certa distanza e a una certa temperatura, posizionato sul carter del compressore, mentre si è in una condizione di sottovuoto, pressione negativa, minore della pressione atmosferica, è possibile far evacuare, quest'acqua, quindi umidità e farla uscire dal circuito tramite la nostra pompa.

Suppongo che se si usi un phon termoriscaldante, con determinate precauzioni (per non sollecitare organi meccanici), si vogli sfruttare il principio di evaporazione dell'acqua, che come ben sappiamo è di 100°C (al livello del mare).

Ora, considerando che l'acqua si deposita sul fondo e che l'olio subisce un processo di carbonizzazione a 190°C, quindi decomposizione e formazione di un residuo detto "carbone", ed evapora ad una temperatura di 300°C, leggermente inferiore a seconda del grado di viscosità, come può l'acqua evaporare se sovrastata dall'olio? Dovrebbe evaporare prima tutto l'olio per permettere all'acqua di evaporare? Si intende in questi post di usare il phon prima che l'umidità diventi acqua?

E' per ciò, che esponendo il mio pensiero, non ne convengo con quanto letto nei post precedentemente linkati.

Credo che se non interveniamo nei tempi giusti per evacuare l'umidità dal circuito, possiamo quasi certamente entrare nella condizione gravosa. Ed ecco che subentra l'indice di neutralizzazione. Tutti gli oli destinati alla refrigerazione contengono del materiale di natura incerta di composizione "acida". Dette sostanze si possono dividere in due categorie:

- Acidi organici (che sono praticamente innoqui);

- Acidi minerali (che sono da considerare pericolosi).

Il poter disporre di un valore basso, oltre che garantire una bassa quantità di acidi minerali, conferisce all'olio una notevole stabilità nel tempo.

Al contrario un alto valore dell'"indice di neutralizzazione", oltre a indicare una certa presenza di acidi minerali che saranno, certamente, un elemento dannoso all'isolamento della massa statorica, rappresenta una possibile causa di reazione con altri materiali che costituiscono un compressore e, alla fine, un generatore di "morchie" estremamente dannose per tutto il sistema.

Quando gli oli sono igroscopici, subentra la stabilità all'ossidazione. Quindi come abbiamo accennato precedentemente, quando dell'aria entra in un impianto frigorifero, questa è accompagnata da un certo grado di umidità che è formata da acqua. La combinazione di aria, acqua e olio accompagnata da un'alta temperatura (come si verifica allo scarico) genera una serie di "acidi" che, in seguito, darà luogo alla "morchia".

Ecco che in queste condizioni, all'interno dell'olio, si verifica la presenza di zolfo, un grosso aggressivo di tutto il sistema frigorifero dato che, in presenza di umidità, si può trasformare in "acido solforico" che, come noto, è uno dei composti più corrosivi che si conoscono e dopo aver corroso (e quindi reagito) i vari componenti, come precedentemente detto, si può trasformare velocemente in "morchia".

Aspettando vostre risposte, in base a quanto detto, possiamo affermare che l'acqua è il nemico numero uno del circuito frigorifero e bisogna assolutamente tenersi lontano dall'umidità, avere un circuito frigorifero anidro.

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.......in teoria

in pratica vedo milioni di condizionatori attaccati ai muri e installati in 1/2 ora che funzionano ugualmente

quindi la teoria è perfetta ma la pratica permette a tutti di spurghettare e via e quindi il tuo indice di neutralizzazione rimane un perfetto oltre che inutile (per loro) sconosciuto

d'altronde, leggendo le discussioni la media ritiene inutili cartellatrici frizionate, chiavi dinamometriche, kit azoto e lunghi vuoti e altre cosine, figurati stà storia sulla densita dell'acqua e dell'olio e la formazione della morchia

comunque la divulgazione delle basi teoriche è sempre meritoria

grazie

bye

TP

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Frigorista modena

Nei circuiti frigoriferi la tolleranza di umidità è di 50 parti per milione, detto questo nei laboratori di analisi tutti i giorni si fanno studi e analisi sul comportamento dell'acqua mischiata all'olio refrigerante e non si finisce ancora.

Sostanzialmente l'olio si miscela sia col liquido refrigerante, che diventa un solvente per l'olio, sia con l'umidità, quindi sul fondo del compressore e nell'avvoglimento si può creare una strana miscela olio- refrigerante- umidità che causa parecchi problemi.

Il primo è che all'avvio del compressore, che ruota velocissimo, comincia a schiumare ferocemente perchè il gas liquido lo fa schizzare e non riesce a lubrificare come dovrebbe gli elementi meccanici biella pistone ecc ecc, quindi andrebbe evitata la migrazione di refrigerante liquido al compressore che solitamente è posto all'esterno dove c'è più freddo con ad esempio un riscaldatore di carter.

L'umidità invece, oltre a creare composti acidi che corrodono lo smalto isolante degli avvolgimenti, crea la ramatura della testa valvole, ossia per elettrolisi facilitata dal calore, le molecole dei tubi di rame migrano sull'acciaio del cilindro compressore e sulle valvole facendole diventre di un bellissimo verde prato inglese.

Per risolvere questo problema, dopo che è entrata umidità nell'olio al poliestere che è avido di umidità grazie a manovre spericolate, bisogna fare un vuoto accurato, avendo cura di scaldare a 60/70°C circa l'olio sul fondo del carter mentre la pompa da vuoto è in funzione, perchè altrimenti la pompa da sola non ce la fa, per cui paradossalmente sarebbe più efficace una pompa da vuoto piccolina aiutata da un phon che una mega pompona che lavora a temperatura ambiente.

Quando poi dall'uscita della pompa da vuoto, possibilmente abbinata ad un vacuometro, non si vede più vapore che esce, si può essere abbastanza sicuri di aver fatto un buon lavoro, non dimenticando mai che per fortuna nostra esiste il filtro (il Santo filtro) che finchè non è saturo si becca lui umidità, detriti e acidi varii in giro per l'impianto, quindi meglio non ci vantiamo troppo di aver fatto un vuoto perfetto perchè quasi mai è così.

Quindi come dice A2011, è vero che si depositano in strati diversi sia l'umidità che il liquido refrigerante che l'olio, ma al momento dell'avvio del compressore si produce un frullato che rimescola insieme tutto, non dimenticando che oltre una certa temperatura di lavoro l'olio si scalda troppo e diventa liquido come l'acqua non garantendo più la lubrificazione, per cui bisogna tenersi attorno ad un punto di lavoro di 100°, se fosse meno sempre meglio ma non è possibile, ed evitando di fare partenze ravvicinate del compressore perchè facendo così non si riesce a lubrificare di solito gli ultimi supporti di banco, quelli più lontani, che rimangono spesso a bocca asciutta e non a caso solo sempre loro che si rompono per primi.

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Frigorista modena

Professor mi perdoni una domanda assolutamente non polemica, perchè quando un lettore vuole scendere nel teorico e cercare di capire le cose dall'inizio, qualcuno (non solo lei intendiamoci) deve sempre tirare fuori la storia che "gli impianti funzionano lo stesso"?

E' vero, funzionano lo stesso, si può montare uno split dopo una giornata di lavoro a tempo perso non sapendo nemmeno come funziona un circuito e i fenomeni fisici che ci sono dietro, come si può benissimo guidare una macchina senza sapere dov'è il motore, ma allora potremmo chiudere benissimo qui le discussioni.

Se qualcuno non ha voglia o tempo di dare la sua spiegazione secondo me non dovrebbe però intimidire o scoraggiare quelli che hanno curiosità di andare oltre allo spurghetto o di stringere alla morte una cartella "che tanto funziona lo stesso".

A2011 ha portato dati tecnici sui quali si può fare un'interessante discussione e non credo si voglia sentir dire che non servono a niente, perchè allora viene da ridere pure a me leggendo che la viscosità massima è garantita a 40°C, temperatura alla quale il compressore non lavorerà mai, ma non per questo dico che sono cose inutili.

Con rispetto e senza polemica.

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Professor mi perdoni una domanda assolutamente non polemica, perchè quando un lettore vuole scendere nel teorico e cercare di capire le cose dall'inizio, qualcuno (non solo lei intendiamoci) deve sempre tirare fuori la storia che "gli impianti funzionano lo stesso"?

Meno male che hai risposto prima tu.

Invece in merito alla domanda dell'OP, giova tener presente che negli impianti frigo, quando si parla di presenza di acqua, non si intendono bicchieri o secchi d'acqua, ma presenza di acqua in quantità chimicamente rilevanti, ma non obiettivamente visibili ad occhio nudo. Si parla di centinaia o migliaia di ppm. Quando si arriva a misurarla con i cc o i litri, siamo nella condizione di buttare via l'impianto.

Detto questo, si capisce che l'acqua è presente nell'impianto sottoforma di emulsione (negli impianti con olio minerale o più propriamente "naftenico") mentre entra nelle molecole dei POE (che non sono oli, ma esteri) e li de-esterifica.

Come è noto dalla reazione di un alcool e di un acido si origina acqua e un estere. Se all'estere rimettiamo l'acqua e scaldiamo il tutto, si riottiene alcool e acidi.

Modificato: da Livio Orsini
Specificato in MP
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Frigorista modena
Come è noto dalla reazione di un alcool e di un acido si origina acqua e un estere. Se all'estere rimettiamo l'acqua e scaldiamo il tutto, si riottiene alcool e acidi

Nonick è sempre un piacere leggerti, e con questa frase mi hai fatto venire in mente cosa facevano i vecchi frigoristi, prima che ne fosse vietata la vendita anche per motivi di antiterrorismo (dato che serviva per fare esplosivi), buttavano nel circuito una bella bicchierata di alcool metilico, lui si beccava l'umidità e girava indisturbato e non disturbando il circuito.

Fatti vivo più spesso...

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perchè mi date del lei?!!

a parte questo, ho scritto:

comunque la divulgazione delle basi teoriche è sempre meritoria

grazie

ovvero, la mia opinione personale è polemica spiccia e quindi comincia e finisce in quel messaggio

continuerò a leggere i vostri commenti con interesse come sempre faccio se c'è da imparare qualcosa

bye

TP

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Frigorista modena

Come le avevo detto nella nostra precendente discussione sui cercafughe, dove lei velatamente ma non troppo mi accusava di creare disordine e confusione, io veramente, e sono molto sincero, non ho MAI dato e non darò MAI del tu ad un professore o chi si nomina tale.

Dato che lei dice di essere un professore, e non ho motivo per dubitarne dato che siamo tutti in incognito (ma sarebbe vero anche il contrario però, dipende se uno è in buona o cattiva fede) per sillogismo socratiano io non le do del tu.

Detto questo, il senso del mio intervento era più per stupore di vedere un professore che invece d'insegnare a chi sta facendo una domanda, forse perchè lei non ha tempo o voglia (ed è comprensibile), se ne esce con affermazioni stupefacenti come quella che tanto gli impianti funzionano lo stesso.

Era solo quello che le volevo fare notare, e non è un comportamento corretto da un professore (o meglio non per il professore che immagino io e che per sfortuna troppe poche volte volte ho incontrato, che spiegava e rispiegava finchè non avessimo capito).

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il problema quando resta umidità è che l'olio dei nuovi gas diventa acido e se poi fate tutti i vuoti che volete l'altra eventuale umidità la potreste anche togliere ma l'acidità no è questa la fregatura..motivo per cui le cose devono essere fatte bene la prima volta..mai fare castronate perchè poi la possibilità di recupero sono scarse

quando fate il vuoto a un compressore la gran parte di quello che tarda a evaporare e determina la risalita dal vuoto è refrigerante diluito nell'olio..e questo si separa dall'olio velocemtne se lo riscaldate

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motivo per cui le cose devono essere fatte bene la prima volta..mai fare castronate perchè poi la possibilità di recupero sono scarse
sante e interessanti parole

condivido e confermo

THE PROFESSOR :thumb_yello:

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Frigorista modena

quando fate il vuoto a un compressore la gran parte di quello che tarda a evaporare e determina la risalita dal vuoto è refrigerante diluito nell'olio..e questo si separa dall'olio velocemtne se lo riscaldate

Ohibò!

E questa novità da cosa salta fuori??

Ma parliamo dello stesso liquido refrigerante che evapora, bolle, diventa vapore, in media a - (meno) 30°C?

E com'è possibile che, seppur emulsionato con l'olio a temperatura ambiente, non evapori spontaneamente a pressione atmosferica, ben circa 60°C sopra la sua temperatura di ebollizione?

Professor sicuramente avrà la cortesia di levarci questo dubbio, sperando per una volta abbandoni il suo sottile atteggiamento polemico, e ci renda edotti di questo curioso fenomeno fisico, dato che personalmente (ma non fa testo) ho sempre creduto che la pompa da vuoto facesse evaporare L'ACQUA a temperatura ambiente, e riscaldando l'olio si favorisse l'evaporazione dell'acqua, non del refrigerante, che dovrebbe essere evaporato già 30°C fa.

Boh.

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quando fate il vuoto a un compressore la gran parte di quello che tarda a evaporare e determina la risalita dal vuoto è refrigerante diluito nell'olio..e questo si separa dall'olio velocemtne se lo riscaldate

Ohibò!

E questa novità da cosa salta fuori??

Non è una novità , è un fenomeno noto da quando esistono i compressori e i fluidi frigorigeni.

Questo si verifica per lo stesso motivo per cui quando ti versi un bicchiere di acqua addizzionata di anidride carbonica (dicesi acqua minerale) l'anidride carbonica non evapora istantaneamente appena aperta la bottiglia ma ti permette di "gustare" le bollicine, se lasci la bottiglia aperta per un paio di giorni l'anidride carbonica disciolta misteriosamente "sparisce"

Eppure siamo ben oltre la temperatura di ebollizione a pressione atmosferica della CO2!

Comunque non lo ha scritto Theprofessor ma Erikle e sono assolutamente d'accordo con lui.

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Frigorista modena
Questo si verifica per lo stesso motivo per cui quando ti versi un bicchiere di acqua addizzionata di anidride carbonica (dicesi acqua minerale) l'anidride carbonica non evapora istantaneamente appena aperta la bottiglia ma ti permette di "gustare" le bollicine, se lasci la bottiglia aperta per un paio di giorni l'anidride carbonica disciolta misteriosamente "sparisce"

:superlol: non sapevo che nei circuiti frigoriferi ci fosse Coca Cola o l'acqua minerale Bertier, quella di Fantozzi, la più gasata del mondo!

Ma dove li partorite questi esempi esemplari?, io piuttosto avrei pensato al Wisky, che è composto da liquidi miscelati tra loro che evaporano a diverse temperature, come l'olio che bolle a 200°, il refrigerante che bolle a -30/-40°C e l'acqua che bolle a +100°C (a pressione atmosferica).

Dimenticavo che siamo si scherzi a parte scusatemi.

Comunque m'inchino alle vostre spiegazioni e prendo atto che la pompa del vuoto serve a far evaporare il refrigerante che poveretto per conto suo non evaporererebbe a temperatura ambiente, anche oggi ho imparato una cosa nuova grazie.

Se non vi offendete aspetto la risposta del Professore, non è che non mi fido di voi per carità, però...

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Complimenti gran bella discussione,

pero' per chi come me vorrebbe imparare e capire veramente come stanno le cose

alla fine si ritrova di non avere capito un bel niente, oppure una gran confusione nella testa.

molti aspetti e molte contradizzioni,

comunque discussioni sempre molto interessanti, ciao a tutti

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Frigorista modena

Luciano hai mai fritto del gnocco?

Prendi dell'olio, lo metti in una padella, lo scaldi fino a circa 180°C, poi prendi la pasta del gnocco e la butti dentro.

Ti consiglio però di stare attento che nell'olio a 180°C, non finisca accidentalmente dell'acqua, perchè altrimenti l'acqua (non l'olio) ti schizza violentemente addosso ustionandoti.

Questo perchè semplicemente l'acqua bolle non a 180°C, ma a 100°C, e se si trova in un posto 80°C al di sopra del suo punto di ebollizione, secondo te cosa dovrebbe fare?

Un liquido evapora spontaneamente e quando attorno a se trova energia sufficiente per far evaporare se stesso, come se ti versi dell'alcool sul braccio e senti il braccio diventare freddo, il freddo è calore (energia) che assorbe dal tuo braccio per evaporare, che è più caldo della sua temperatura di evaporazione: se il tuo braccio fosse più freddo della temperatura di evaporazione dell'alcool, lui resterebbe lì, e questo è il principio su cui si basa il circuito frigorifero, che è semplicemente " un liquido per evaporare assorbe calore all'ambiente circostante", sono proprio le basi più spiccie di quello che tutti i giorni si discute qui.

Lo stesso nel carter del compressore, quando apri la valvolina di ricarica, in modo da equilibrare le pressioni prima alta e poi, aperta, a pressione atmosferica, il gas in giro esce violentemente a -40°C (per il 410), mentre quella parte liquida che è rimasta nell'olio, a temperatura ambiente di 30°C, ossia 70°C IN PIU' della sua temperatura di ebollizione, cosa credi che faccia?

Che resti buona buona in attesa della pompa da vuoto che l'aspiri?

Secondo me evapora, bolle...ti consiglio di non scommetterci troppo sul contrario, consiglio di amico eh...?

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Frigorista, perchè invece di fare il "saccente simpaticone" non vai a raccontare la tua storiella del gnocco fritto al "Centro studi Galileo" in particolare al Sig. Luigi Nano autore di questo testo di cui ti riporto la parte che dovresti correggere con la tua storia del gnocco fritto, anche questo Signore non sà che è impossibile che il refrigerante diluito nell'olio non evapori istantaneamente,ma necessita di molto tempo e della pompa del vuoto.

ma succede che, mentre nell'impianto nuovo per ottenere un buon vuoto ci vuole un tempo relativamente corto, su un impianto che gia' stato caricato di gas abbiamo delle tracce di gas con gli oli in tutto l'impianto stesso e quindi l'operazione deve essere molto piu' lunga.

Anche il Sig.Pierfrancesco Fantoni (sempre del Centro studi Galileo) la pensa così,ovvero il gas non evapora immediatamente come l'acqua nell'olio, ma più lentamente come la CO2 nel mio bicchiere di acqua minerale.

va anche ricordato che nel momento in cui viene arrestata la pompa del vuoto e il circuito viene isolato e tenuto in vuoto, i residui di gas rimasti ancora all’interno del circuito hanno la possibilità di espandersi: con pompa in funzione, nei pressi della presa di pressione, laddove l’azione aspirante della pompa per il vuoto risulta essere più efficace, si registra sicuramente una pressione inferiore rispetto a quella che si ha nei punti del circuito frigorifero più distanti da tale presa. Questo è dovuto al fatto che i gas presenti nel circuito risultano essere più rarefatti nelle vicinanze della presa di pressione. Con l’arresto della pompa viene a mancare l’azione aspirante, per cui il leggero differenziale di pressione che si ha tra i punti vicini alla presa di pressione e quelli più distanti da essa crea una leggera migrazione delle particelle in direzione dei punti prossimi alla presa di pressione, laddove il vuotometro esegue la sua misurazione. In sostanza, quindi, questa migrazione di particelle genera un leggero aumento della pressione interna del circuito mantenuto in vuoto, che non deve invece essere attribuita ad una presenza di difetti di tenuta nel circuito frigorifero.

Per chi volesse leggere tutto il il testo originale e chiarirsi un pò le idee..........

Non mi illudo che Frigorista Modena ritratti la storia del gnocco fritto, ma almeno chi legge potrà, utilizzando quel fenomenale strumento che è il proprio cervello, ragionare su dei testi attendibili e confrontare quanto detto qua con quanto è scritto e trarne le dovute conclusioni.

Se non vi offendete aspetto la risposta del Professore, non è che non mi fido di voi per carità, però...

Frigorista Modena,guarda che qui, sul forum i "nickname" non identificano lo "status" degli utenti, "Theprofessor" potrebbe anche essere un professore, ma potrebbe anche non esserlo,"Unattimoesonosubitodalei" non è necessariamente una persona che corre tutto il giorno in aiuto di tutti, anche "Frigorista modena" non è detto che sia veramente un frigorista.

Modificato: da azzero
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Frigorista modena

Bene Azzero, ho capito che il gnocco fritto non ti piace, forse perchè ti rimane sullo stomaco come quando leggi qualcosa che scrivo io, ma non è un problema basta prendere digestivi appropriati.

E ancora una volta, ci tocca discutere su dettagli, ormai ci sono abituato, per cui non c'è problema, d'ora in avanti per chi è interessato la pompa da vuoto serve per far evaporare non solo l'umidità ma l'umidità e tracce di refrigerante.

P.S. Datti una riletta come ha fatto A2011 a tutti i miei scritti sulla pompa da vuoto, che per risparmiarti la fatica ha postato il suo primo intervento qua sopra, non in uno NON ho scritto di non scaldare l'olio e il circuito con un phon, di usare vacuometri di precisione e di esare olio fresco e non di un'anno, mentre ricordo qualcuno che mi sfotteva perchè dicevo di fare così...

Per quello che riguarda i nik name, datti una riletta alla discussione nella quale Professor mi accusa di creare confusione, c'è un'interessante passaggio nel quale scrive che con i suoi alunni usa l'autorevolezza o qualcosa di simile, per cui penso sia veramente un Professore.

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la pompa del vuoto serve è solo che se dopo aver messo sotto vuoto una unità esterna e quindi un compressore col suo olio e si vede risalire il vuoto non c'è da pensare subito oddio perde chissà dove..perchè magari prima lo si era provato in pressione e teneva..per cui uno cade nel panico..oppure pensare subito che ci sono litri di acqua

C' è pure il refrigerante che ha fatto amicizia con l'olio e lo abbandona con comodo :unsure: chissà dopo che è stato catturato dal frigorista con la pompa da vuoto e sbattuto fuori se ne andrà alla fiera a mangiare il gnocco fritto bevendoci assieme coca cola..e poi farà un bel rutto :lol: e salirà in alto nei cieli ....se ritornerà giù sotto forma di pioggia allora era acqua..se non ritorna era refrigerante :(

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Frigorista modena

Erikle vedo che pure a te diverte molto il paragone col gnocco fritto, eviti accuratamente di entrare nel merito di quello che ho scritto sul comportamento di "olio- refrigerante- umidità" nel carter assieme e sulle varie temperature di evaporazione (che poi tra l'altro è la spiegazione del Glide, ossia due o più liquidi che evaporano a temperature diverse pur essendo miscelati assieme), e confondi "tracce" di refrigerante con "quantità rilevanti" di refrigerante, ripeti cose che ho sempre detto e che adesso sembrano tanto ovvie, ossia che per evitare la falsa lettura di risalita del vacuometro bisogna scaldare molto il circuito (ah eri tu in quell'intervento che mi sfottevi quando consigliavo l'uso del phon da carrozzaio, dicendo che cuocevo l'olio fino a farlo bollire...chissa tu che cos'hai sempre usato fino adesso per scaldare l'olio del carter, forse per non bruciare l'olio avrai avvolto il compressore con un pannetto in cachemire e ti sarai messo ad accarezzarlo amorevolmente), e Azzero che adesso fa tanto l'esperto sul vuoto poco tempo fa scriveva castronerie in libertà (rileggiti Erikle se ti vuoi divertire, ancora di più che col gnocco fritto, cosa succedeva nella discussione chiamata "Posizionamento Manometro Pump Down"del 13/01/2011), e forse sei lo stesso Erikle che non sapeva che il filtro deidratore serve per trattenere particelle dell'ordine di Amstrong (ossia visibili solo al microscopio elettronico), se avessi tempo cercherei quella brillante discussione dove cadi dalle nuvole, ma te la risparmio, non vorrei Azzero si divertisse troppo.

Stiamo calmini ragazzi, di fenomeni ce n'è pieno il mondo.

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Ma certo Frigorista tu sai già tutto, sei una enciclopedia del freddo intinerante, prima il refrigerante evapora immediatamente e la pompa del vuoto serve solo per l'umidità, adesso anche per le tracce di refrigerante, logicamente, come riesci a girare intorno alle cose tu non ci riesce nessuno per fortuna sul forum resta tutto scritto ,basta leggere.

Prima ti diverte e trovi fuori luogo il paragone olio-refrigerante/acqua-CO2 e poi tiri in ballo l'olio e il gnocco fritto ?

Avanti così è uno spasso leggerti.

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Frigorista modena

Appunto, e' scritto tutto, rileggi e rileggiti, anzi forse e' meglio di no.

Non so perche' ma dai l'impressione di immaginare che nell'olio rimangano non tracce ma quantita' rilevanti di olio, ma sara' solo un impressione.

Starei ancora a palare con te di gnocco e birra gasata ma, credimi o no, devo fare il vuoto a due impianti, dopo aver parlato con te vedro' tutto con occhi diversi e non sara' piu' la stessa cosa.

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Frigorista modena

Per chiudere da parte mia questa ennesima polemica, dato che dici che sono un'"enciclopedia itinerante", ti volevo solo invitare a leggere l'affermazione di Erikle che mi ha stupito, e se rileggi non mi sembra di aver detto che aveva sbagliato, (anzi tirando fuori numeri precisi e non campati per aria per sostenere la mia ragione, che potrei benissimo non avere), ma di chiarire meglio dato che secondo me aveva sbagliato.

Dato che però molto spesso invece di leggere quello che ho scritto parti all'attacco, te la riporto:

quando fate il vuoto a un compressore la gran parte di quello che tarda a evaporare e determina la risalita dal vuoto è refrigerante diluito nell'olio..e questo si separa dall'olio velocemtne se lo riscaldate

Avendo letto la scritta "la gran parte di quello che tarda a evaporare", ho scritto quello che ho scritto, perchè, se me lo permetti, secondo me non è "gran parte", ma "piccola parte", tracce appunto, come dicono gli scritti che hai postato.

Se avessi lasciato chiarire Erikle, al quale era invitato il chiarimento, forse ci saremo risparmiati un mal di testa a Luciano.

BY.

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Per chiudere da parte mia questa ennesima polemica

Da parte mia invece non c'è nessuna polemica da chiudere, perchè nessuna polemica c'è mai stata, ci sono dei fenomeni fisici che sono sempre lì, polemica o nò, comunque visto che ci tieni tanto a voler sostenere tesi insostenibili e a negare tutto e il contrario di tutto, anche se lo hai scritto tu, questa è l'affermazione di Erikle che hai citato e di seguito la tua risposta :

quando fate il vuoto a un compressore la gran parte di quello che tarda a evaporare e determina la risalita dal vuoto è refrigerante diluito nell'olio..e questo si separa dall'olio velocemtne se lo riscaldate

CITAZIONE

Ohibò!

E questa novità da cosa salta fuori??

Ma parliamo dello stesso liquido refrigerante che evapora, bolle, diventa vapore, in media a - (meno) 30°C?

E com'è possibile che, seppur emulsionato con l'olio a temperatura ambiente, non evapori spontaneamente a pressione atmosferica, ben circa 60°C sopra la sua temperatura di ebollizione?

Professor sicuramente avrà la cortesia di levarci questo dubbio, sperando per una volta abbandoni il suo sottile atteggiamento polemico, e ci renda edotti di questo curioso fenomeno fisico, dato che personalmente (ma non fa testo) ho sempre creduto che la pompa da vuoto facesse evaporare L'ACQUA a temperatura ambiente, e riscaldando l'olio si favorisse l'evaporazione dell'acqua, non del refrigerante, che dovrebbe essere evaporato già 30°C fa.

Boh.

La risposta qua sopra secondo tè significa:

ti volevo solo invitare a leggere l'affermazione di Erikle che mi ha stupito, e se rileggi non mi sembra di aver detto che aveva sbagliato, (anzi tirando fuori numeri precisi e non campati per aria per sostenere la mia ragione, che potrei benissimo non avere), ma di chiarire meglio dato che secondo me aveva sbagliato.

Tralasciando il fatto che Erikle non ha detto nulla di sbagliato, hai uno strano modo di esternare ad Erikle che la pensi come lui, poi il chiarimento lo hai chiesto al "Professore" non a Erikle, che tu dai per scontato aver detto un'eresia ,senza possibilità alcuna di chiarimento (fossero tutti come lui gli eretici)

A parte il tono ironico della risposta, mi pare evidente e senza dubbi che tu sei convinto che di refrigerante nell'olio non ce ne sia assolutamente , non poco non tracce , tu dici esattamente che:

ho sempre creduto che la pompa da vuoto facesse evaporare L'ACQUA a temperatura ambiente, e riscaldando l'olio si favorisse l'evaporazione dell'acqua, non del refrigerante, che dovrebbe essere evaporato già 30°C fa.

Il fatto che siano solo tracce, comporta che quelle tracce,(quelle poche tracce) ci mettano molto di più dell'umidità a evaporare, io , e la mia esperienza lo conferma, sono d'accordo con quano asserito dal Sig Luigi Nano,ovvero che il refrigerante disciolto nell'olio ci mette molto tempo ad evaporare, anche se sono solo tracce.

ma succede che, mentre nell'impianto nuovo per ottenere un buon vuoto ci vuole un tempo relativamente corto, su un impianto che gia' stato caricato di gas abbiamo delle tracce di gas con gli oli in tutto l'impianto stesso e quindi l'operazione deve essere molto piu' lunga.

Contrariamente tu, basta leggere sopra, asserisci senza ombra di dubbio che di refrigerante nell'olio non ce n'è, solo acqua,e non contento della cavolata detta rincari la dose con l'esempio dell'olio e del gnocco fritto, tralasciando l'esposizione bucolica che precede la tua affermazione conclusiva:

mentre quella parte liquida che è rimasta nell'olio, a temperatura ambiente di 30°C, ossia 70°C IN PIU' della sua temperatura di ebollizione, cosa credi che faccia?

Che resti buona buona in attesa della pompa da vuoto che l'aspiri?

Secondo me evapora, bolle...ti consiglio di non scommetterci troppo sul contrario, consiglio di amico eh...?

Invece quella parte resta proprio lì e non evapora se non lentamente e in atmosfera rarefatta,non subito non immediatamente ma addirittura dopo l'umidità presente nell'impianto, richiedendo molto più tempo

ma succede che, mentre nell'impianto nuovo per ottenere un buon vuoto ci vuole un tempo relativamente corto, su un impianto che gia' stato caricato di gas abbiamo delle tracce di gas con gli oli in tutto l'impianto stesso e quindi l'operazione deve essere molto piu' lunga.

A questo punto come ho già detto è tutto scritto, se qualcuno vuole chiarirsi le idee basta che legga, anzi rilegga quanto già scritto ed è tutto chiaro, chiarissimo, anche che tu non rileggi ciò che scrivi e ancora peggio interpreti a modo tuo la lingua Italiana che tu stesso usi per scrivere.

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Frigorista 1 o due mesi fa sriveva in una discussione di congelatori, di aver riparato mi sembra un centinaio

circa di macchine " congelatori " in quella discussione spiego che riscaldava con phon da carozziere

il compressore per fare evaporare velocemente, particelle di acqua e refrigerante nel caso ci fossero state.

Qualcuno disse che se si fa cuocere l'olio, si butta il compressore, sicuramente anche questo bisogna saperlo fare.

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