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PLC Forum


Compressore In Corto.


zatarra

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Un saluto a tutti del forum,mi trovo alle prese con una cella frigorifera ventilata per carne fresca ,il cui motore è in corto,,il proprietario il giorno prima gli aveva cambiato la motoventola dell'unità condensatrice perche quando si avviava faceva rumore e andava sotto sforzo,inoltre mi diceva che ultimamente il compressore stesso era rumorosissimo da infastidire il piano superiore,fatta questa premessa,giungo sul posto e vedo il motore KO.

Motore Aspera J9226GK

-Aeroevaporatore LU-VE SHA 40-30

-Orificio danfoss 02

-Termostatica equalizzata danfossTES 2 con due capillari in uscita.

Sostituisco il compressore con il gruppo di avviamento,il filtro,ed infine l'orificio danfoss 02 con i nuovi per scongiurare problemi,procedo al vuoto e alla ricarica gas sino a quando sul manometro leggo temperatura di evaporazione -10°C,e il termometro posizionato all'ultima curva del condensatore mi da 33 °C con il manometro di alta a +40°C ,ricollego e funziona da +16 °C" dopo una giornata ferma" scende in un'ora a +5 con all'interno un poco di carne.

Il titolare mi fa osservare che per metà l'evaporatore si brina,avendo il passo alettato 3mm si vede il bianco quindi sostiene che sicuramente si impacchetterà e non scenderà di temperatura di set point 0 °C a causa dell'impacchettamento di brina che parte da sotto dall'entrata dei tubi della termostatica e arriva a metà verso sopra.

Da quello che ho visto la ventola dell'evaporatore è sempre accesa e quindi provvede lei a sbrinare.

Inoltre il titolare mi dice che in estate non è mai scesa sotto +5°C.

Cosa ne pensate è un caso troppo complicato?

Mi rivolgo a voi in quanto ho sempre ritenuto che il forum è frequentato da gente esperta e disponibile a dare suggerimenti.

grazie in anticipo ed un caro saluto .

notte :(

Modificato: da zatarra
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Frigorista modena
quindi sostiene che sicuramente si impacchetterà e non scenderà di temperatura di set point 0 °C a causa dell'impacchettamento di brina che parte da sotto dall'entrata dei tubi della termostatica e arriva a metà verso sopra.

Da quello che ho visto la ventola dell'evaporatore è sempre accesa e quindi provvede lei a sbrinare.

Inoltre il titolare mi dice che in estate non è mai scesa sotto +5°C.

Innanzitutto mancano le pressioni di alta e bassa a regime, ossia con la cella vicino alla temperatura impostata (0°C? non dovrebbe essere sui 2°C?)

Se a regime sei attorno ai -10°C di evaporazione e 40, 45°C di condensazione, i componenti sono "giusti" tra di loro, non vedo come mai il macellaio possa dire che abbia dei problemi, certo che brinerà l'evaporatore, l'importante che non ghiacci, ma per quello esiste lo sbrinamento.

Se si ghiaccia vuol dire che ci sono gli sbrinamenti sballati, se a tempo devi avvicinare le frequenze di sbrinamento, allungare i tempi, insomma le regolazioni sono da farsi, per quello sugli impianti bisogna tornare a volte più volte, sono cose un po' complesse queste.

Se poi il macellaio dice che l'impianto non è mai sceso sotto i 5°C, evidentemente è stato sottodimensionato l'impianto.

Ultimo ma non ultimo, dato che hai impostato un set point di 0°C, devi assolutamente limitare l'effetto deumidificante dell'evaporatore, la carne fresca richiede un umidità del 90, 95% perché non ha pelle, adesso non ho la tabella sottomano ma facendo i calcoli devi stare attorno i -8°C, insomma non devi scendere sotto i -10°C altrimenti si asciuga troppo e non va bene.

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Ciao Frigo modena come sempre molto disponibile,preciso che io quando ho fatto la carica del refrigerante ho anche messo il termometro all'uscita dell'evaporatore dopo il bulbo della termostatica e la sonda n con nastro mi riportava +6°C quando la temperature della cella era a +4.5°C e la temperatura a manometro di bassa -10°C,mentre la temperatura manometro alta alla stessa condizione era +40°C e termometro posizionato all'uscita del condensatore sul tubo che va al ricevitore era +34°C.

-1) Dopo le mie precisazioni mi consigli lo stesso che devo ritornare per far abbassare la temperatura di bassa a -8°C in evaporazione?

-2) Chiaramente senza toccare la valvola equalizzata??? giusto?

Hai perfettamente centrato l'intoppo che ho rilevato anche io, infatti lo sbrinamento con la resistenza sicuramente non funziona perchè dietro il termostato dixell non ci sono i fili della resistenza ne tantomeno della doppia sonda, ma ci sono due cavi per il compressore due cavi per l'alimentazione termostato e due cavetti per la sonda temperatura cella,chi gli ha in precedenza sostituito il termostato gli ha eliminato lo sbrinamento.

Forse per questo la ventola evaporatore è sempre in funzione anche a compressore spento,serve per per sbrinare l'evaporatore?.

grazie ancora saluti e buon lavoro ^_^

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Frigorista Carpi

In un ventilato di norma la ventola interna deve sempre stare accesa anche a compressore spento, ma nel tuo caso se vedi che la carne asciuga troppo forse e meglio farla fermare.

Se la cella deve stare a 0° (a mio parere un po' troppo bassa per la carne) devi tenere una evaporazione non più bassa di -6° (6k di deltaT) sempre per evitare di seccare troppo..

Le resistenze le devi ricollegare o sostituire se bruciate, servono oltre che per sbrinare anche in parte per reidratare l'ambiente.

Come tempi di sbrinamento un giusto compromesso sarebbe 30 minuti ogni 6 ore con stop forzato intorno ai 10° (serve la seconda sonda)

In sintesi dai priorità al deltaT tra ingresso aria evaporatore e pressione evaporazione, poi se il surriscaldamento e anche superiore non ti preoccupare (se è troppo basso invece ti devi preoccupare) :smile:

Spero di essermi spiegato bene, se hai dei dubbi chiedi pure.

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Ciao frigo Carpi e benritrovato,infatti no ho capito

In sintesi dai priorità al deltaT tra ingresso aria evaporatore e pressione evaporazione
io calcolo il delta T in fase di carica con termometro nastrato sul tubo di uscita evaporatore e lettura manometro di bassa che devono essere compresi tra 4 e 8 °C sbaglio?

A che temperature deve essere il set point della cella di conservazione della carne?

Cella di dimensione 15 metri cubi 2.5 x 2.5 x 2.5mt.

dentro c'è carne con la pelle come vitello a metà e maiale a metà e carne pulita dalla pelle che rientra dal banco in cella la sera.

saluti

Modificato: da zatarra
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Frigorista Carpi

In pratica con l'impianto carico di gas al punto giusto metti il manometro sull' aspirazione e guardi la temperatura corrispondente.

Se la cella è a +2 gradi sul manometro devi leggere -4° in pratica una differenza di 6k.

Più la differenza è alta più togli umidità.

Tu stai parlando del surriscaldamento, se la cella e calcolata bene ti troverai un surriscaldamento nella norma, se non lo è allora devi cercare il giusto compromesso regolando la termostatica, altrimenti se hai un surriscaldamento troppo basso si può intervenire mettendo un separatore di liquido.

Di norma una cella per carne fresca la temperatura è intorno ai +2/+3 gradi.

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Il separatore di liquido in tal senso cosa andrebbe a migliorare?

Io se aggiungo all'impianto circa altri 100 gr di gas il manometro lato bassa mi segna in evaporazione -5°C mentre la cella è a +5°C.

ciao

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Io se aggiungo all'impianto circa altri 100 gr di gas il manometro lato bassa mi segna in evaporazione -5°C mentre la cella è a +5°C.

Se hai aggiunto e l'evaporazione è aumentata a parità di temperatura cella, vuol dire che la carica non era sufficiente. Il vetro spia se è presente ti può dare un indicazione in più.

la sonda n con nastro mi riportava +6°C.....la temperatura a manometro di bassa -10°C

Infatti qui indica un surriscaldamento eccessivo! sempre che i valori siano corretti :smile:

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Frigorista Carpi
Il separatore di liquido in tal senso cosa andrebbe a migliorare?

Ti faccio un esempio pratico con valori reali:

La tua cella e calcolata per funzionare a 0° con evaporazione a -10° = DT 10° (differenza temp. aria ingresso e la temp. evaporazione) con un surriscaldamento di 6K.

A questo punto per la tipologia di merce da raffreddare devi modificare il DT sopracitato per togliere meno umidità possibile, cosa fai?

Alzi la temperatura di evaporazione aprendo un po' la termostatica per portarti intorno ai -6°.... cosa succede però? che il surriscaldamento si abbassa, teoricamente intorno ai 2K un po' troppo rischioso considerando l'inerzia delle termostatiche (circa 5K) a questo punto del liquido potrebbe tornare al compressore con le conseguenze che tutti conosciamo.

Per rimediare si mette un separatore di liquido che non fa altro che "trattenere" il liquido in eccesso di ritorno dall'evaporatore e cederlo al compressore allo stato gassoso, in pratica un barilotto dove il liquido rimane per gravita sotto e il compressore aspira dall'alto.

Spero che questo esempio ti possa aiutare a capire un concetto fondamentale.

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turista della democrazia

Aspera J9226GK resa 1588W a -10°C con condensazione a 50°C.

Considerando 100W/m3 può raffreddare una cella di 15, massimo 16 m3. Tu ne hai 15 quindi va appena bene.

L'orificio 02 a 404/507 con evaporazione -10°C ha la capacità da 2,2 a 2,7 kw quindi va bene.

evaporatore LU-VE SHA 40-32 passo alette 3 mm ha la capacità di 1500W con temperatura cella 0°C quindi NON va bene.

http://www.luve.it/cms/view///s120?download_productid=39&download_catalogo=true.

Il compressore è un pò troppo piccolo e l'evaporatore è addirittura troppo piccolo rispetto al compressore.

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Quindi da questi calcoli si capisce che l'impianto è sottodimensionato,ma per poter calcolare un evaporatore adeguato che resa in Watt deve avere rispetto al compressore,uguale oppure anche fino al 20% più alta?,qual'e il criterio per dimensionare un evaporatore rispetto al compressore sempre tenento in considerazione i Watt.

Altra domanda l'orificio 02 danfoss che a la resa 2,2 a 2,7 KW, perchè dici che va bene se il motore ha a la resa a parità di condizioni di 1588 KW ?

vorrei cercare di capire il modo con cui si approccia ad un calco anche se aprrossimativo,sarebbe interessante proprio per cercare di andare dal rivenditore con le idee un poco più chiare.

saluti

Modificato: da zatarra
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turista della democrazia

per poter calcolare un evaporatore adeguato che resa in Watt deve avere rispetto al compressore,uguale oppure anche fino al 20% più alta?,qual'e il criterio per dimensionare un evaporatore rispetto al compressore sempre tenento in considerazione i Watt.

Nella maggior parte dei casi, per non dire in tutti uguale significa troppo piccolo. il criterio deriva da esperienze in campo, dopo aver verificato molte volte le potenzialità di targhetta dei vari componenti ed accertato che non corrispondono alla realtà. Come, sempre per esperienza, si è notato che componenti anche il doppio o il triplo di quelli necessari comportano più vantaggi che problemi. In una cella 0°C se l'evaporatore è il triplo della capacità necessaria dichiarata non si riscontra alcuna anomalia di funzionalità frigorifera nel range di temperatura in cui l'impianto deve lavorare, stessa cosa succede se la cella è da surgelati. L'unico problema nasce con le partenze a caldo che comportano un carico termico elevato e quindi una sollecitazione estrema al compressore, facilmente ovviabile con la termostatazione ventilazione al di sopra di certe temperature dell'evaporatore (controllo evaporazione) eseguito solitamente dallo stesso termoregolatore dell'impianto frigo (tipo eliwell ID974), più difficilmente ovviabile e più costoso è l'installazione della valvola regolatrice sull'aspirazione.

http://italian.alibaba.com/product-gs/danfoss-evaporating-pressure-regulators-kvp-valves--490489803.html.

Tanto per fare un esempio un impianto perfettamente funzionante con potenza frigorifera da 34KW sono installati 2 evaporatori da 65KW cadauno quindi vi sono 34KW al compressore asserviti da 130KW di evaporatori. il surriscaldamento è 6°C con evaporazione -7°C e temperatura aspirazione -1°C, con 0 °C in cella. Con questa funzionalità abbiamo una minima differenza di temperatura tra quella di cella e quella di evaporazione, poca deumidificazione, sbrinamenti rapidi ed efficienti, totale sfruttamento della capacità frigorifera dei compressori con aumento di COP per via della alta evaporazione. Lo stesso impianto ha un condensatore da 200KW contro quello da 55 KW necessario secondo i calcoli. Naturalmente esso ha il controllo di condensazione sulla ventilazione.

Anche gli orifici delle termostatiche Danfoss si è visto che vogliono un °N più grande di quanto riportato sulle tabelle, o meglio se l'orificio è al limite della massima capacità del compressore va bene, al limite poi si chiude di un giro la termostatica, se è nella sua media è meglio metterne uno più grande.

Nel tuo caso avendo 100W m3 erogabili dal compressore rispetto alle dimensioni della cella e volendo sostituire l'evaporatore per farla andare bene ne sceglierei uno almeno da 2500W. Nulla toglie di metterlo anche da 3000W o più, il sovradimensionamento va valutato secondo prezzo ed ingombro, osservazioni su eventuali problematiche frigorifere in merito sono di minima o nulla valenza.

Naturalmente una valutazione di capacità del condensatore va fatta, se esso è piccolo perchè vi era un piccolo evaporatore poi diventerà insufficiente, se invece esso era giusto per quel compressore non avrà problemi perchè comunque il calore apportato ad esso sarà quello di cui è capace il compressore.

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Ciao turista della democrazia,io ho avuto un esperienza diversa a riguardo infatti ti allego la discussione che ho aperto ,nella quale due banchi alimentati da un motore più grande del previsto non mi faceva alzare la pressione di evaporazione ed il manometro di bassa nonostante la carica fosse giusta mi segnava che l'impanto evaporava a - 40°C nonostante sono banchi positivi.

Chiaramente capisco che in questo caso tu mi indichi al contrario di tenere il motore di 1 hp e aumentare l'evaporatore per migliorare l'efficenza,in quanto quello esistente è più piccolo del previsto.

Il condensatore è quello sull'unità condensatrice istallata a bordo cella, rivacold HA021Z1011 della quale il compressore fa parte quindi presumo sia corretto.

Intendi che con l'eliwell ID 974 devo far partire la ventola in ritardo rispetto al compressore giusto?

Come devo impostare il ritardo della ventola dell'evaporatore.?

saluti

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Frigorista modena

E' tutto giusto ma si rischia di fare parecchia confusione però.

Prima si calcola la potenza richiesta, ci sono tabelle pratiche ed empiriche che dicono che quel banco, quella vetrina, quella cella richiedono tot watt di potenza.

Si sceglie il compressore evaporatore e condensatore in modo classico, o scegliere l'evaporatore un po' abbondante, che va bene, ma a patto si riescano a bilanciare tante cose anche non immediate e non intuitive, ad esempio non si ricorda mai che il compressore deve andare per tot tempo con tot pause: per esempio se una cella richiede 10.000W in 24 ore, 10.0000/24 =416 Watt ---> un compressore da 416 Watt deve lavorare 24 ore, che sono troppe, mentre 10.000/16 =625 Watt, ossia un compressore da 625 Watt lavora 16 ore, che è ottimale, quindi scelgo un evaporatore VICINO a 625W, tenendo conto anche del calore delle ventole, delle dimensioni, del lancio dell'aria.
Se ho solo un compressore di 1000W in più devo prendere anche un evaporatore di 1000w in più!, altrimenti ho problemi seri di deumidificazione.

Dati questi dati, scelgo il condensatore, sommando la Resa frigorifera, la Potenza elettrica e la Potenza dell'evaporatore (le norme dicono che la Tambiente è 32°C), poi si passa alla valvola e via di seguito con gli accessori.

Quindi, sempre per semplificare, questi calcoli si fanno empiricamente e in base alla disponibilità di magazzino, e continuo a pensare non li debba fare l'installatore, che è comunque giusto abbia un'idea di quello che sta facendo, ma è il venditore/progettista che deve fare i conti, che non sono né facilissimi né intuitivi.

Quello che importa, e dove si gioca tutto il ciclo frigorifero, è sempre il condensatore, quello sì che va scelto sempre abbondante (entro i limiti ovviamente e con controllo della pressione di condensazione!!) e non avrà problemi il tuo impianto frigorifero.

Certo che se tu sostituisci il vecchio compressore mettendone in buona fede uno uguale ma che era stato calcolato male prima, il nuovo impianto avrà gli stessi problemi del primo.

Io quando sostituisco un compressore, per precauzione do i dati della cella o della vetrina al mio progettista e venditore, che in un attimo mi conferma se è esatto, e tante volte era sbagliato in origine, per fortuna che ho chiesto, altrimenti avrei rifatto l'errore che aveva fatto quello prima di me.

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turista della democrazia

Chiaramente capisco che in questo caso tu mi indichi al contrario di tenere il motore di 1 hp e aumentare l'evaporatore per migliorare l'efficenza,in quanto quello esistente è più piccolo del previsto.

imfatti, quando gli scambiatori sono piccoli rispetto al compressore nascono i problemi irrisolvibili, quando invece essi sono sovradimensionati occorrono solo accorgimenti per contrastare il problema in situazioni particolari.

Intendi che con l'eliwell ID 974 devo far partire la ventola in ritardo rispetto al compressore giusto?

l'eliwell ID 974 (come anche altri regolatori di altre marche) ha il relais apposito per la gestione ventole evaporatore in funzione della temperatura di evaporatore quindi lo strumento porta 2 sonde, sonda cella e sonda evaporatore.

La sonda evaporatore è fissata su una curvetta o infilata tra le alette, va messa in alto, a 3/4 circa del percorso dei tubi quindi verso l'aspirazione, lontana da dove entra il liquido per intenderci. Nella label fan di ID974 troverai i parametri ventole in cui imposterai temperatura stop ventole 5°C con 2°C di differenziale, quindi con partenza a caldo le ventole staranno spente fino a quando l'evaporatore arriva a 5, gireranno fino a 7 per fermarsi fino a 5 e così via, quando l'aria di cella sarà a 5 le ventole non si fermeranno più. un questo modo al compressore è simulata una partenza con temperatura 5-7°C. il parametro ritardo alla partenza ventole va lasciato a 0, non ha alcun significato fermare le ventole a tempo fisso in ogni caso, o meglio questo parametro va bene per gestire grandi ventilatori che provocano elevate correnti di spunto. Nella label def troverai il parametro di gestione ventole in sbrinamento che andranno ferme con sbrinamento elettrico o accese con quello ad aria. La temperatura di fine sbrinamento (in funzione di sonda evaporatore) va da 8 a 12°C circa, il tempo massimo può arrivare anche a 45 min, tanto se l'evaporatore si sbrina bene sarà la temperatura di fine sbrinamento a interromperlo prima. Il tempo di gocciolamento è utile con sbrimamento elettrico e ventole ferme perchè quando si disattivano le resistenze, per inerzia termica la temperatura continua a salire per poi abbassarsi lentamente a causa del freddo in cella, questo ottimizza lo sbrinamento sfruttando quel calore che dovrebbe invece assorbire il compressore se partisse appena spente le resistenze, con lo sbrinamento ad aria il tempo di gocciolamento non ha alcun significato.

Nella label compressore puoi scegliere se spegnere o meno le ventole a compressore fermo, quindi a o sotto il set point. Queste vanno spente nelle grandi celle per ragioni di consumo elettrico, nelle cellette tipo la tua io di solito faccio scegliere al cliente solo se vi è sbrinamento elettrico, se invece è ad aria imposto il parametro ventole accese anche a o sotto il set point.

L'ID 974 Plus ha un ingresso digitale configurabile al quale si può allacciare il micro porta, quando apri la porta si può scegliere di spegnere solo le ventole o anche il compressore, alla richiusura riparte il tutto rispettando tempi e temperature impostate su tutti gli altri parametri. Lo stesso micro, che deve avere 2 contatti puliti, accende la luce cella.

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continuo a pensare non li debba fare l'installatore, che è comunque giusto abbia un'idea di quello che sta facendo, ma è il venditore/progettista che deve fare i conti, che non sono né facilissimi né intuitivi.

Infatti da quanto ho preso la cantonata del banco refrigerato con unità eccessivamente sovradimensionata dal progettista venditore,vorrei avere un attimo le idee chiare quando devo sostituire sia anche solo il compressore per poter capire cosa c'era e cosa andrò a mettere sotto la macchina sia cella o bancoppure vetrina.

L'unica cosa non riesco a reperire tabelle o quant'altro sia anche indicativo dove mi guida nel dimensionamento cella "esempio per tot.metri cubi cella carne ci vuole..............." se qualcuno di voi è disponibile per poter inviare anche in MP qualche tabella sarei profondamente grato.

Consiglio sempre di non pilotare mai i compressori direttamente con lo strumento, meglio metterci un relè......

che tipo di relè devo mettere per comandare l'accensione del compressore,cosa mi suggerisci frigo carpi?.

In un ventilato di norma la ventola interna deve sempre stare accesa anche a compressore spento,

frigo carpi come mai la ventola dei frigo ventilati deve stare sempre accesa anche a compressore spento?

saluti

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Frigorista modena

Se non ricordo male Zatarra lo sbaglio del compressore sovradimensionato (erroneamente pensando che col caldo funzionasse meglio), NON lo fece il progettista venditore, ma l'ingegnere al quale ti eri rivolto.

La differenza secondo me è abissale, l'ingegnere fa calcoli "freddamente", il progettista/venditore è forse più empirico ma ha pratica "sul campo" e sa quello che ha in magazzino, paradossalmente mi fiderei più di lui che dell'ingegnere...

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Frigorista Carpi

che tipo di relè devo mettere per comandare l'accensione del compressore,cosa mi suggerisci frigo carpi?.

Uno qualsiasi, io di solito uso i Finder da 16A doppio scambio con il suo zoccolo DIN.

frigo carpi come mai la ventola dei frigo ventilati deve stare sempre accesa anche a compressore spento?

Per far girare l'aria, altrimenti se hai delle pause lunghe (tipo nelle celle) si produce stratificazione.

Poi dipende sempre dal prodotto, in certi casi e meglio spegnerla o optare per un evaporatore a bassa ventilazione.

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Se non ricordo male Zatarra lo sbaglio del compressore sovradimensionato (erroneamente pensando che col caldo funzionasse meglio), NON lo fece il progettista venditore, ma l'ingegnere al quale ti eri rivolto

Ciao frigo modena Il magazzino dove mi sono rivolto ha nel suo organico un tecnico che opera nell'istallazione delle celle dei banchi ed anche l'ingegnere che fa i calcoli stessa azienda, per cui sono sempre loro che hanno sbagliato,infatti l'ingegnere fa i calcoli che li passa al banco vendita.

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Frigorista modena

Ho capito Zatarra, comunque purtroppo lo sbaglio lo possiamo fare tutti, essere ingegneri vuol dire sapere tantissime cose ma non da l'infallibilità.

Purtroppo è il tuo rischio d'impresa, lui si è sbagliato ma ci rimetti tu, per un motivo o per l'altro, anche se penso che almeno avrebbero dovuto contribuire al risarcimento dato che fu commesso da parte loro un grande errore concettuale.

Purtroppo usare un compressore per due evaporatori crea sempre dei problemi non immediatamente intuitivi, quando la prossima volta dovrai mettere un compressore con più evaporatori, sarai già preparato ai problemi, che non è poco.

Non per quello però adesso non ti puoi non fidare più dei loro calcoli, capisci che sarebbe un po' paradossale, uno sbaglio si può sempre fare e tu non hai la sufficiente esperienza e pratica di fare i calcoli, anche se puoi imparare benissimo!

Se poi vuoi la tabellina tot metri cubi tot calorie, penso non sia un problema averla, ma non è così immediato metterlo in pratica, perché sono i piccoli dettagli che fanno la differenza.

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Frigorista Carpi

Rimango sempre che sia meglio farli due volte, prima li fai tu e poi il tuo fornitore... Se qualcosa non torna qualcuno ha sbagliato!

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Frigorista modena

Perché non apriamo una discussione su come si calcolano i fabbisogni di calorie da estrarre nelle celle, vetrine, banchi?

Vi avviso che non comincio io...sto a leggere e prendo appunti, i calcoli che ho io sono molto lunghi e laboriosi li tengo magari per ultimo.

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Sarebbe appunto molto utile per tutti ,postare come si eseguono i calcoli ,chiaramente farli in maniera certosina sarebbe il massimo ma anche fatti con una variabile del 5 % di tolleranza sui valori nominali che la cella o banco ha bisogno non dovrebbe mica succedere il finimondo?

Faccio un esempio ho trovato su degli appunti che avevo una serie di condizioni, tot.metri cubi+prodotto da raffreddare il risultato fornisce l'unita condensatrice + evaporatore da istallare chiaramente in condizioni prestabilite di distanza altezza dell'unità ecc.

lo so che è un po grossolano però ci dà una minima indicazione di quello che abbiamo bisogno.

Infatti questo post è iniziato da questa cella frigo per conservazione carne la stessa è di 15/16 metri cubi e monta un unità di 1 HP con una ventola sul condensatore che in estate non riesce a scendere sotto i 5°C,la tebella in questione mi riporta che dovrei avere una unità con compressore 1.2HP e condensatore doppia ventola ,per cui il suggerimento può essere preso per buono,visto anche che l'evaporatore montato nella cella è pure esso sottodimensionato riapetto all'unità di 1 HP.. quindi doppio probelma.?

saluti

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