Vai al contenuto
PLC Forum


Cronotermostato - può influire sul risparmio energetico?


JumpMan

Messaggi consigliati

Vorrei discutere con voi su questo argomento...

Secondo voi l'utilizzo di un determinato tipo di cronotermostato piuttosto che di un altro può influire sulla bolletta del gas? Mi riferisco per esempio a un cronotermostato che funziona con una specie di algoritmo PID (che modula gli impulsi pausa-lavoro in modo da mantenersi con precisione sulla temperatura impostata) piuttosto che uno semplice che funziona a soglia.

Il mio vecchio cronotermostato (Grasslin) ha il pid, la regolazione è molto precisa, si ferma prima di arrivare al valore impostato e inizia a modulare con tempi di lavoro decrescenti e di pausa crescenti. Il contro è che, in caso di variazione del setpoint (p.es. notte-giorno), ci mette abbastanza ad arrivarci.

So che altri cronotermostati invece lavorano semplicemente "a soglia", immagino che con questi la temperatura dell'ambiente oscilli un po' di più attorno al setpoint, con il vantaggio però che arrivano più in fretta al nuovo valore (la caldaia fa una "tirata" unica) in caso di variazione del setpoint.

Link al commento
Condividi su altri siti


Credo che in parte tu ti sia già dato una risposta e pure corretta! :)

Il discorso dei due sistemi di termoregolazione è più legato al comfort che al consumo, anche se pure su questo possono essere mosse obiezioni, cioè se sia più confortevole raggiungere dolcemente una temperatura senza sopravanzarla eccessivamente, oppure arrivarci nel più breve tempo possibile, accettandone una grande oscillazione d'aggiustamento.

Posso aggiungere una variabile al tuo discorso? Vi sono i cronotermostati PID che utilizzano una sonda esterna ed eseguono un calcolo previsionale, accendendo e spegnendo la caldaia anche in relazione alle variazioni di temperatura esterna, che ovviamente vengono rilevate prima dalla sonda esterna.

Credo che questo tipo di sistema possa garantire un miglior comfort e minor consumo rispetto a qualsiasi delle altre due soluzioni che hai segnalate.

In quanto ai consumi, credo che non ci siano grossi vantaggi nell'una e nell'altra soluzione che hai elencate, forse un po' di risparmio lo avresti col PID, durante il raggiungimento del setpoint.

Link al commento
Condividi su altri siti

Posso riportarti la mia esperienza.

Ho una casa con 4 zone e caldaia Vaillant che a seconda della temperatura di mandata impostata varia il tempo pausa/marcia.

Ho applicato un sistema di termoregolazione della BPT (Hoasis+) che permette di regolare dal pannello principale e per ogni punto di controllo, sia

l'isteresi in decimi di grado che il tipo di elemento riscaldante (pavimento, radiatore, termoconvettore, condizionamento...). Mio fratello, invece, ha applicato un 4 termoregolatori separati PID (casa gemella affianco).

Il risultato finale e' abbastanza simile. Io consumo qualcosina in meno, perche' ho misurato il ritardo di reazione di ogni punto di controllo e la isteresi che meglio rispondeva alle caratteristiche dell'ambiente. Una volta settato il sistema (ci ho impiegato mezzo inverno), sono tre anni che la casa oscilla d'inverno tra i 19.3 ed i 20.0°C con ottimo confort.

Nell'altra casa, il confort e' lo stesso assicurato, salvo alcuni "ritardi" di reazione in condizioni ambientali limite (bruschi cambi nella temperatura esterna).

P.S. dimenticavo un riferimento preciso di costo: casa 200mq, a schiera, 4 persone, tot bolletta gas annua Eur 850 (compresa acqua calda sanitaria).

Casa di mio fratello Eur 950.

Modificato: da cesare250495
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie delle risposte.

[at]cesare:

Verso Palermo o verso Bolzano? Mi sembra che spendi poco per una casa di 200mq, quindi direi centro-sud Italia.

Per curiosità, l'isteresi l'hai tenuta molto bassa ?

[at]nll

La sonda esterna non è che mi piaccia molto, quelle poche che ho visto influenzano troppo il funzionamento dell'impianto in base alla temperatura esterna, magari la sonda era mal posizionata o mal tarata, ma certe volte l'impianto non parte, eppure si battono i denti, complice anche l'umidità.... forse ci vorrebbe anche un igrometro collegato all'impianto...

Comunque questo è il mio parere personale che può anche non essere condiviso.

Se ci sono altre esperienze sono bene accette.

Link al commento
Condividi su altri siti

[at]Jump

Sono a Padova.

Il consumo e' il risultato di un po' di interventi, alcuni a costo zero.

- Ho sostituito i vetri della casa con bassi emissivi (su infissi in legno esistenti a cui ho fatto montare guarnizioni e ghigliottina inferiore). Spesa circa 2.500Eur (detraibili al 55%).

- Ho adattato l'isteresi ad ogni stanza (da +/- 0,2 a +/- 0,4°C). Dipende molto dalla posizione del termostato rispetto agli elementi riscaldanti

- Ho "lavorato " sulla caldaia. La Vaillant permette di regolare la potenza riscaldante da pannello (quindi diminuire la massima fiamma in fase di modulazione). Questo per permettere un funzionamento ottimale anche con una/due zone aperte

- Ho modificato i tempi massimi di funzionamento/pausa della pompa/bruciatore. Attualmente siamo a 9minuti di funzionamento pompa post fermo del bruciatore e pausa tra una accensione e l'altra di 30min. Preciso che la Vaillant ferma il bruciatore quando la temperatura raggiunge quella impostata, mentre lo fa partire a intervalli di tempo prestabiliti e decrescenti al salire della temperatura di caldaia.

- Ho messo le termostatiche sui radiatori. Spesa circa 300Eur, sempre detraibili al 55%.

- Ho investito sul sistema di controllo, che non costa pochissimo (BPT Hoasis - circa 800Eur tutto compreso e che ho installato io utilizzando i cavi gia' esistenti) ma che permette un controllo centralizzato delle temperature e programmazione veramente incredibili e semplicissime anche per un non tecnico.

- La caldaia ha un microaccumulo di 24litri, mantenuti a non piu' di 53°C. Questo evita le microaccesioni in fase di prelievo.

- Ho messo gli aereatori dei rubinetti con riduttore di flusso. Anche questo aiuta ad evitare le microaccensioni della caldaia (la depressione se apri il miscelatore a meta' e' poca, e quindi sfrutti l'acqua calda del microaccumulo - se lo apri di piu' la caldaia si accende).

Fatta la certificazione energetica prima e dopo, sono passato da una classe G ad una classe B/C.

Faccio presente che sul sito dell'Enea c'era un software che permette di fare i calcoli e prepara di modelli, sempre se noti i dati caratteristici della casa.

Modificato: da cesare250495
Link al commento
Condividi su altri siti

Il risultato finale e' abbastanza simile. Io consumo qualcosina in meno, perche' ho misurato...

Direi che come paragone è forviante, questi test dovono essere fatti in laboratorio

e non su abitazioni distinte anche se simili, il consumare più o meno varia in base ai parametri ambientali e di regolazione

non basta che le due case siano identiche per dire che il processo e identico, si dovrebbe essere sicuri che la resa

della caldaia sia identica, che i tempi di lavoro siano identici, che il setpoint di controllo sia costante e identico,

e cosi via per altre n.. cose!

per semplice esempio, è sufficente che uno dei due appartamenti utilizzi qualche ora in + l'impianto oppure che apra più volte le finestre e per

periodi più prolungati... per non avere più termine di paragone tra i due.

PS. anche avessimo due impianti identici per fare un test del genere le variabili di processo dovrebbero essere storicizzate su grafici Trend,

per le successive e corrette analisi...

Quello che di sicuro non è confondibile nella regolazione in genere è la differenza tra una regolazione a isteresi e una di tipo PID.

l'automazione di processo, sono decenni che non si fa più ne a tatto ne a sensazioni, tanto meno su prove empiriche!

Link al commento
Condividi su altri siti

[at]Alen

Hai perfettamente ragione, i risultati "analitici" si hanno solo ed esclusivamente in laboratorio ed in un sistema completamente conosciuto.

Purtroppo il laboratorio e' un terreno per pochi, e comunque completamente sconosciuto alla maggior parte degli installatori.

Ho cercato di mutuare in campo "reale" cio' che e' stato constatato in laboratorio per il risparmio.

Purtroppo ho dovuto arrangiarmi (e sicuramente approssimare) perche' la sensibilita' al riguardo, almeno degli installatori che conosco, e' proprio bassa e la mia casa non e' un sistema completamente noto.

Certo e' che il risultato sul risparmio, invece, e' reale. :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Certo e' che il risultato sul risparmio, invece, e' reale

Sicuramente ma come ti dicevo prima se il tuo risparmio è X con un impianto Y che a un rendimento complessivo sia dell'85%

indistintamente dal tipo di regolazione un altro impianto con rendimento del 90% e una politica atta al risparmio energetico

partendo dall'eliminazione delle dissipazioni termiche verso l'esterno ecc..

fino ad arrivare a un controllo logico degli inutili sprechi...

può risultare in seguito più economico anche se controllato con regolazioni meno efficienti sempre a patto che queste siano coordinate

con la logica di risparmio energetico che un qualunque crono da solo non può effettuare!

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...